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E il muratore algerino... (Parte 1)
di PorcaEvaTrav19
15.11.2018 |
3.306 |
5
"Mi alzo con tutta la bocca piena di saliva, si avvicina prendendomi da dietro e inizia a fissarmi negli occhi, senza distogliere il suo sguardo..."
Ciao ragazzi, Volevo condividere quanto mi è accaduto qualche settimana fa.
Erano le 7.30 del mattino e stavo rincasando, faceva già caldo. Abito a Roma in un palazzo di ringhiera che collega 2 palazzi adiacenti.
Salgo al mio secondo piano e mentre sto per infilare le chiavi nella serratura noto un muratore abbronzato che attraversa il cortile portando un sacco di cemento sulle sue spalle larghe.
Sparisce subito dalla mia vista perché è subito salito in ascensore.
Apro la porta di casa, appoggio la borsetta sul tavolo e inizio a perdere un po’ di tempo, perché volevo vedere a quale piano andasse. Riesco fuori e inizio a raccogliere le mutandine che avevo steso.
L’ascensore si apre proprio al secondo piano, dove abito.
Esce questo ragazzo 26 enne, algerino, alto 1.85, capelli corti neri, molto abbronzato, con 2 braccia muscolose.
Impazzisco e inizio a non capire più nulla.
Lui si rimette in spalla sacco di cemento, esce dal l’ascensore e solo in quel momento mi vede.
È sullo stesso mio ballatoio e viene verso di me.
Lo saluto facendogli l’occhiolino e improvvisamente vedo subito che diventa super imbarazzato, continua a guardarmi ovunque.
Scambiamo 2 battute e mi spiega che avevano iniziato quel mattino la ristrutturazione dell’appartamento a fianco al mio, che ha le finestre sulla mia camera da letto.
Dopo forse neanche 30 secondi, si affaccia un tipo dall’appartamento con anche lui abiti da lavoro e con forte accento napoletano che gli urla di andare a dargli una mano e corre dentro, salutandomi con la mano.
Io entro in casa davvero eccitatissima.
Uno dei magrebini più belli che abbia mai visto.
Labbra carnose, braccia e petto davvero da palestra, gambe belle possenti.
Ho sempre avuto un debole per magrebini... e questa volta lui mi ha colpito in pieno!
Inizio a sentire i rumori delle demolizioni accanto. Accendo radio e inizio a cantare e a spogliarmi.
Entro in camera per prendere un asciugamano e intimo pulito, senza notare che il ragazzo mi aveva vista dalla finestra e vado in bagno per farmi in doccia e sbollire.
Dopo la doccia rientro in camera solo in intimo e noto che il tipo era davanti alla mia finestra che guardava facendomi un ghigno e toccandosi continuamente il pacco.
Subito mi spavento, perché non mi ero accorta ma poi gli sorrido e lui con la faccia intrigata continua a ravanarsi. Capisco subito che c’è una grande intesa, per cui gli faccio con la mano il segno se voleva in caffè e mi fa segno 2 minuti.
Sono già calda, mi sento il cuore battere fortissimo...
Chiudo al volo persiane, mi metto tacchi con zeppa e tutto intimo bianco e nient’altro...
Dopo qualche minuto sento bussare alla porta.
Apro la serratura, nascondendomi dietro alla porta.
Entra, chiudo e senza dire niente mi metto subito in ginocchio.
Lui rimane stupito, ma gli metto subito una mano sulla patta di quel pantaloncini corti.
Sento che dentro agli slip ha già un palo durissimo e gigante.
La mia mano scende velocemente verso quelle cosce possenti.
Gli apro la patta dei pantaloni e si sfilano questi 23 cm di cazzo circonciso doppio e spesso.
Non capisco più niente e mi attacco a questo gelato e lo inizio a succhiare con avidità.
Lo sento eccitatissimo.
Continua ad ansimare dal piacere e io continuo a fare litri di saliva.
Piu glielo succhio e più continuo ad aver voglia di quel minchione!
Vedo nei suoi occhi che è in completa estasi.
Mi alzo con tutta la bocca piena di saliva, si avvicina prendendomi da dietro e inizia a fissarmi negli occhi, senza distogliere il suo sguardo. Mi prende con quelle mani possenti il mio culetto tondo e senza dirmi nulla mi infila la sua lingua in gola, mentre mi infila 2 dita dentro alla fighetta anale già lubrificata.
Improvvisamente mi gira sbattendomi contro la porta di casa e inizia a spingermelo dentro...
Faccio un bel respiro e in un attimo scivola tutto dentro.
Inizio a gemere davvero come una troia.
In questo suo momento, io sono la sua troia. La sua cagna da usare!
Sono ai sette cieli e godo davvero ad essere usata così da questo manzo.
Mi stringe a lui limonandomi e poco dopo sento che spinge sempre più forte fino ad inondarmi dentro di mezzo litro di sperma.
Sfilandolo, inizia a colarmi su tutte le cosce e mi rimetto in ginocchio per succhiarlo piano e sentire il sapore della Suo seme.
Lui ha la faccia soddisfatta.
Si è completamente svuotato i coglioni.
Si chiude subito la patta e prendimi con quella mano il viso, lo stringe e mi dice, con forte accento arabo: “Ti voglio ancora, ci sentiamo dopo amore”
E il dopo è stato ancora più gustoso!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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