Marina e il carabiniere. Parte 1

Mi stavo preparando come sempre per andare a lavoro ma non riuscivo più a trovare il portafoglio, panico! Carte e documenti andati persi. Chiamo Stefano, che era fuori per città per lavoro, e decidiamo che la cosa migliore è andare subito a denunciare l'accaduto per iniziare l'iter di emissione dei nuovi documenti, una giornata nata molto male.
Avviso che sarei arrivata in ritardo al lavoro e vado alla caserma più vicina. Mi accomodo e vengo chiamata per raccogliere la denuncia dal un bellissimo ragazzo, abbastanza giovane, e gentile. Forse questa giornata si può risollevare.
Il ragazzo è giovane, ha un bel fisico: alto, moro e occhi di un bel marrone chiaro, spalle larghe e grandi mani. Inizio a sentirmi ecciata e fantastico su quale bella cavalcata mi potrei fare su questo stallone. Credo che abbia notato il mio sguardo voglioso perché colgo un misto di imbarazzo ed eccitazione sul suo volto. Iniziamo a parlare, gli descrivo il mio portafoglio e il contenuto e ogni tanto gli lancio qualche occhiata più porcella mordendo il mio labbro, il suo viso a volte diventa un po' rosso ma non mi fermo, mi piace lui e mi piace provocare. Anche il resto della caserma mi ha notata, probabilmente non sono abituati a ricevere visite di donne in tacco e abito lungo che non hanno paura di mostrare le loro intenzioni porcelline.
Finiamo la denuncia, raccolgo quasi tutte le mie cose, ringrazio, saluto tutti (tutti hanno ricambiato calorosamente) e mi avvio verso la mia giornata lavorativa sperando che la sera mi porti qualche sorpresa.
Mentre sono già a lavoro poco concentrata sulle mie attività e molto di più sulle mie fantasie: far crescere con un pompino un bel cazzo che spunta dalla divisa e poi farmi scopare in tutti i miei buchi; ricevo una chiamata dalla caserma dei carabinieri, non molto sorpresa mi sincero che dall'altra parte del telefono ci siamo il mio bel Carabiniere. Mi dice che ho dimenticato lì parte dei documenti - che sbadata - e poi dice qualcosa che ha reso tutto più facile: si è offerto di portarli a casa mia una volta finito il sevizio.
Ho accettato la sua offerta e subito la mia eccitazione è andata alle stelle. Quel pomeriggio sono uscita prima da lavoro per andare a preparare una bella sorpresa di benvenuto al gentile e sexy carabiniere.
Mentre andavo verso casa sentivo già la mia fica bagnata e il messaggio era chiaro quella sera si doveva godere. Decido che per questa volta giocherò sola senza Stefano. Lo chiamo e gli racconto velocemente la mia giornata senza accennare al Carabiniere e alla sua visita serale, voglio che questo incontro sia anche per lui una bella scoperta.
Arrivo a casa e dopo una bella doccia inizio a prepararmi, voglio mettere in chiaro subito le mie intenzioni, voglio che se decidesse di entrare in casa sappia già che mi deve far godere. Mentre penso a queste cose tiro fuori qualche completino intimo, qualche tacco, qualche toy, voglio scegliere bene. Mi provo qualche body, autoreggenti e tacchi ma alla fine la scelta si posa su un vestito lungo a maglia larga nera che lascia intravedere tutto il mio corpo, decido di non usare il reggiseno e neanche il perizomi, voglio mostrare il mio corpo come una presa nella vestito a rete che ho scelto per lui. Gli unici due accessori che indosserò saranno dei tacchi 12 e un plug anale nella speranza che la sua voglia di culo sia forte quanto la mia.
Finisco di preparami e all'orario concordato sento suonare alla porta. La sua precisione mi eccita, forse anche lui brama questo momento.
Mentre mi accingo ad aprire la porta mi sale ho un dubbio: "e se non fosse venuto solo ma con un suo collega?", forse ho scelto un look troppo aggressivo ma ormai è tardi, se vi dovesse essere un altro collega significa che oggi prenderò una doppia razione di cazzo.
Mentre penso a questa cosa, apro la porta per fare gli onori di casa.


Se vi piace, racconterò anche la seconda parte.
Marina ♥️