La prima volta con Fausto

Prima volta con Fausto

Siamo andati da Fausto ma Marisa non era affatto convinta. Diceva che, sicuramente, almeno quella prima volta, non voleva fare niente, Peraltro si era fatta depilare e, come Fausto aveva chiesto, mi aveva fatto indossare la gabbietta. Siamo arrivati a casa di Fausto – una bella casa, elegante e raffinata – e ci siamo seduti sul divano chiacchierando del più e del meno.
Fausto e Marisa si sono naturalmente simpatici e quindi la conversazione era viva ed allegra, ma assolutamente asettica: figli, lavoro, carriera. Mai un accenno allo scopo per cui eravamo lì.
Ero ormai rassegnato a trascorrere una oretta con una persona simpatica, ma niente di più , quando Fausto improvvisamente ha detto sorridendo a Marisa: “Però almeno arriviamo a dove eravamo arrivati”. E Marisa (si erano visti in un bar e si erano baciati): ” Vuoi dire che ci eravamo un po' sbaciucchiati? Va beh....”. “ Io pensavo che fosse un bacetto di commiato, invece Fausto si è seduto vicino a Marisa ed ha cominciato a baciarla profondamente e, intanto, la accarezzava. E Marisa non sembrava restia. Le carezze sono arrivate ai seni, che sono poi stati denudati. Poi alle gambe. La gonna è stata tirata su e Fausto ha cominciato a esplorare le cosce di Marisa. Intanto notavo che Marisa accarezzava il pacco di Fausto, chiaramente in erezione. Dopo un po' Fausto si è rivolto a me e mi ha detto, duro,” Tira via le mutandine a Marisa e poi denudati”. Tirare via le mutandine alla propria donna, su ordine del bull, è sempre una cosa squassante. Ha un profondo e inequivocabile significato. Significa cederla al suo amante e rinunciare ai propri diritti maritali. Il sesso di Marisa è rimasto lì, bianco e disponibile alle mani di Fausto. Intanto Marisa estraeva l'uccello di Fausto, che mi ha fatto -devo dire – rimanere stupefatto: duro, grosso, svettante. Il mio, poveretto, stretto nella gabbietta, era, al confronto, inadeguato, quasi ridicolo. E lì ho capito che, effettivamente, un grosso uccello ha su noi maschi un effetto dirompente: si considera naturale riconoscerne la superiorità e cedergli la propria donna. E magari anche sottomettersi a lui, specie nella situazione in cui mi trovavo, nudo e con la gabbietta..
Sempre sdraiati sul divano Fausto ha voluto che Marisa gli facesse un pompino. Intanto io dovevo leccarla. Poi hanno ricominciato a limonare e Fausto ha improvvisamente ordinato a me di metterlo in bocca. Non sono gay e mi piace moltissimo la figa. Con Marisa facciamo l'amore anche due o tre volte per settimana. Però in quel momento ho capito che lì vi era uno ed un solo maschio e che io dovevo iniziare quel percorso di sottomissione, ampiamente illustrato nei testi cuckold, per cui il marito non solo arriva a cedere con gioia ed orgoglio la moglie al master, ma ne diventa anche la seconda femmina. Ho fatto del mio meglio e sentivo che era giusto avere in bocca quel pene potente e dominatore che avrebbe, tra poco, posseduto la mia donna. Credo di essere stato bravo perchè lo sentivo diventare sempre più duro e improvvisamente me lo ha tolto di bocca. Probabilmente stava per venire. Ha poi cominciato ad esplorare Marisa. L'ha fatta sdraiare sul divano di fronte a lui a gambe aperte ed ha cominciato a frugare e esplorare i suoi buchini con una, due, tre dita. Doveva essere molto bravo perchè Marisa ha cominciato a ansimare ed a contorcersi come mai la avevo vista. Poi ha preso un vibratore da un cassetto ed ha cominciato anche con quello, alternando la mano al vibratore. Almeno per me, vedere il sesso della mia compagna preso e posseduto è una cosa altamente emozionante. Vedere un altro maschio che le apre le gambe, la esplora, la guarda, le allarga le intimità, osservandola bene in tutti i suoi anfrattini, spiandone le reazioni, facendola godere, è la cosa forse più bella per un cuckold . E devo dire che Fausto è stato un maestro: non avevo mai visto Marisa godere così tanto. E' venuta moltissime volte. Alla fine Fausto mi ha ordinato di sdraiarmi a pancia in giù su un divanetto. Poi ha fatto sdraiare Marisa su di me, come se fossi il materasso. E poi la ha inculata! Una cosa che io ho fatto due o tre volte e sempre con estrema prudenza. Lui la ha fatta immediatamente. Marisa ha emesso qualche gemito( evidentemente le ha fatto un po' male), poi ho sentito che cominciava a godere. Ha goduto a lungo e infine ha squirtato! Non le capitava da tempo.
E poi è stato un crescendo. La ha sollevata e rimessa sul divano ed ha cominciato a scoparla. Sono andati avanti per un tempo che mi è sembrato lunghissimo, mentre Marisa sembrava in trance, persa completamente nel piacere. E’ venuta, mi ha deto poi, ancora molte volte. Infine lui ha estratto l'uccello e le è venuto in faccia.

Quando siamo usciti ero stupefatto e lo sono ancora. Avevo conosciuto un vero bull. Uno che sa prendere una donna e sa trarre da lei il massimo piacere sessuale, dandoglielo e ricevendolo. Un master-bull, che sa comandare e sa farsi ubbidire e sa prendere il possesso della coppia. Non avrei mai immaginato che la mia seria e riservata Marisa si sarebbe lasciata andare così completamente. E la prima volta, per giunta.
Ma del resto non è quello che vogliamo? La nostra moglie deve essere sessualmente del bull. Deve diventare la sua troia. E noi ci dobbiamo rassegnare al nostro ruolo di cornuti sottomessi. E' questo che ci piace e ci tormenta. Ed è in questo che sta lo strano ed ineffabile piacere-dolore del cuckold.