tradimenti
La migliore amica di Giorgia
di marco523
22.08.2024 |
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"Il tuo sorriso è stupendo e io tuo sguardo magnetico…non riesco a smettere di baciarti e leccarti…” dissi con la bocca a pochi cm dalla sua..."
Era un sabato di inizio giugno. Una di quelle giornate di primavera meravigliose, con l’aria frizzante, il sole caldo e il cielo terso. Giorgia e Luca mi invitarono da loro per un caffè. Come descritto nei precedenti racconti, frequentavo questa coppia oramai da diversi mesi ed ero diventato il loro amante fisso.Arrivai la mattina presto e Giorgia mi accolse con indosso un bel vestitino sexy di seta leggera, che usava per dormire. Una volta chiusa la porta si gettò tra le mie braccia, baciandomi appassionatamente.
-“Buongiorno!!” disse, mostrandomi il suo meraviglioso sorriso, “Luca ci sta aspettando in cucina. È appena andato a prendere dei croissants nella pasticceria qui sotto. Andiamo che sono ancora caldi…”
Ci sedemmo in cucina a fare colazione tutti assieme.
- “Meno male che sei arrivato! Abbiamo fantasticato parecchio su di te stanotte… Giorgia non vedeva l’ora che arrivassi…sai??” Esordì Luca, mentre accarezzava la gamba di Giorgia.
- “ Si amore, stanotte mentre me la leccavi, immaginavo ci fosse Marco al tuo posto… e che tu eri lì a guardarci e toccarti…” disse Giorgia, sedendosi in braccio al suo fidanzato e inziando a toccargli il cazzo da fuori i pantaloni.
- “Perché adesso non finisci di sistemare la cucina e le cose della colazione, mentre Marco ed saliamo in stanza…?” Aggiunse Giorgia mentre continuava ad accarezzarlo. Il membro di Luca era sempre più duro e visibile dai pantaloni.
Giorgia si alzò, mi prese per mano e ci dirigemmo verso la stanza da letto. Luca rimase seduto a guardarci eccitato mentre ci allontanavamo. Giorgia prima di uscire dalla stanza, si voltò verso il suo fidanzato, gli fece l’occhiolino e il simbolo delle corna, gli sorrise e ci congedammo da lui.
Arrivati in stanza, mi sedetti sulla poltrona di fianco al letto, Giorgia salì sopra di me a cavalcioni e iniziammo a baciarci e accarezzarci.
Luca ci raggiunse dopo qualche minuto e trovò la sua fidanzata nuda, inginocchiata davanti a me che era seduto sulla poltrona e intenta a farmi un meraviglioso pompino.
- “ ah! Vedo che qui non si perde tempo eh!” Disse sorridendo. E si sdraiò sul letto a guardarci.
Giorgia non lo degnò nemmeno di uno sguardo presa com’era dalla situazione.
Giorgia ed io, passammo la mattinata tra la poltrona e il letto a baciarci, accarezzarci e a scopare con grande passione in diverse posizioni.
Luca quella mattina non partecipò ma si limitò a guardare solamente e lo vidi venire almeno due volte.
Giunta l’ora di pranzo decidemmo di andare a mangiare qualcosa in un ristorante in centro. Arrivati sul posto, incontrammo per caso una coppia di loro amici, Marta e Alberto, che ci invitarono a pranzare con loro. Ci sedemmo in un bel tavolino all’aperto, vista Ticino. Durante il pranzo, scoprì erano amici di lunga data. In particolare Marta e Giorgia si conoscevano dai tempi delle elementari, erano cresciute assieme ed erano da sempre grandi amiche. Le due coppie si vedevano spesso e avevano fatto anche diverse vacanze assieme.
Luca mi presentò come un suo ex compagno di calcio, per non destare sospetti. Marta e Alberto erano una bella coppia, lui aveva 29 anni e lei era due anni piu giovane. Mi raccontarono che stavano insieme dai primi anni dell’università e che da lì a poco avrebbero festeggiato il loro settimo anniversario. Marta era una bella ragazza, alta circa 1.70, capelli castano chiaro con alcuni riflessi naturali biondi, lunghi fino alle spalle. Fisicamente era magra, una seconda di seno e un bel culetto tonico. Scoprì che era una ragazza con molti interessi, amante dello sport (corsa, pallavolo e trekking), della musica e dei viaggi. Anche Alberto era un bel ragazzo, anche se devo dire non si teneva benissimo. Aveva qualche kilogrammo di troppo e anche il suo outfit era piuttosto improvvisato. L’impressione era di una di quelle coppie che stava insieme da molto tempo e che si stava un po’ logorando nella routine quotidiana. Il pranzo fu comunque molto piacevole e trascorremmo un paio d’ore spensierate tra risate, buon cibo e vino, e ammirando una stupenda vista sul Ticino e il parco adiacente.
Finito il pranzo ci salutammo e anche io tornai a casa per sbrigare alcune commissioni.
Il giorno dopo, Giorgia mi chiamò chiedendomi quando ci saremmo rivisti e che aveva una cosa interessante da dirmi. Ma non ci fu verso di avere delle anticipazioni. Voleva dirmela di persona.
Ci accordammo per il mercoledì sera per una cenetta da loro.
Li raggiunsi un po’ prima di cena, portando una bottiglia di bollicine, di cui Giorgia andava matta.
Ci sedemmo in soggiorno per l’aperitivo.
“Quindi? Cos’è quella cosa che mi dovevi dire…?” Chiesi, incuriosito
Giorgia mi guardò sorridendo in maniera maliziosa.
- “Cosa ne pensi di Marta?” Mi chiese
- “Beh, è una ragazza carina….” Risposi
- “Solo carina? Sai ho visto come la guardavi…” mi provocò Giorgia
- “Ed è anche una che ci sa fare!!” disse Luca ridendo “o perlomeno da quello che mi diceva Alby…” e scoppiarono entrambi a ridere
- “ beh diciamo che se fosse single, un pensierino lo farei…” ammisi
-“Ecco vedi amore, te l’avevo detto che le piaceva…” disse Giorgia rivolgendosi a Luca, e aggiunse “anche Marta ha detto che sei carino…”
Rimasi basito. Dove valeva arrivare? Ero un po’ in imbarazzo e non sapevo cosa dire. Stavamo parlando di una sua amica, per lo più fidanzata con un loro amico.
Giorgia allora mi raccontò che lei e Marta erano amiche da una vita, e come tali erano molto in confidenza e spesso si raccontavano anche i dettagli più personali e intimi. Lei e Alberto erano fidanzati da quasi sette anni e le cose ultimamente tra loro non andavano benissimo. Lui non era più quello dei primi tempi, spesso la trascurava per stare con gli amici e in generale il loro rapporto di coppia era diventato molto routinario e monotono. Inoltre, lui l’aveva tradita in due occasioni e nonostante alcune settimane di crisi, Marta l’aveva perdonato ed era sempre tornata da lui. Lei per contro le era sempre rimasta fedele. In più di un’occasione, aveva pensato di lasciarlo ma, per paura di perdere la persona con cui era cresciuta, alla fine tornava sempre sui suoi passi, sperando di poter risollevare il rapporto.
- “Marta ha detto che sei molto carino. Forse non te ne sei accorto, ma quel giorno in più di un’occasione l’ho beccata mentre ti guardava. E conosco bene quello sguardo di Marta…” disse Giorgia, e aggiunse “se ti va potremmo organizzare qualcosa…”
- “cosa intendi…?” Risposi stupito
- “Beh in realtà, è stata una sua idea. Buttata lì per ridere ma su cui poi io insistito fino a farle crescere la curiosità di metterla in pratica. Potrei invitare Marta qui da me, non desterebbe nessun sospetto in Alberto perché spesso ci vediamo da sole noi due. Potrei invitarla qui da me…e lasciarvi la casa libera per qualche ora…”
- “Dici sul serio?”
- “Si. Alberto, mi spiace dirlo, si sta comportando davvero da stronzo ultimamente. E credo che a Marta farebbe bene capire che può avere di meglio ”
Assicuratomi che per loro (Giorgia e Luca) non sarebbe stato un problema, accettai la proposta.
Marta era una ragazza davvero carina e intrigante. E tutta questa situazione mi aveva sorpreso ed eccitato allo stesso tempo.
Giorgia organizzò l’appuntamento per la settimana successiva. Arrivai alle 21 a casa loro, suonai il campanello e la porta si aprì senza che nessuno rispondesse al citofono. Presi l’ ascensore e arrivato al piano, trovai la porta di casa socchiusa. Entrai chiedendo permesso e chiusi la porta alle mie spalle.
“Ciao!!” Disse una voce femminile e soave proveniente dalla cucina, una voce che non era quella di Giorgia
Entrai nella stanza e vidi Marta venirmi incontro con due calici di vino.
“Ti va di bere qualcosa??” Disse.
“Volentieri!” risposi, sfoggiando il mio migliore sorriso
Marta era piuttosto imbarazzata e agitata, e la invitai a sederci sul divano per fare due chiacchiere e rilassarci. Sapendola un’appassionata di sport e viaggi, le chiesi qualche informazione e consiglio sulle passeggiate più belle che aveva fatto, in modo da stemperare un po’ la tensione. Mezz’ora e due bicchieri di vino dopo eravamo in soggiorno a chiacchierare amabilmente del più e del meno, spaziando dagli ultimi libri letti ai viaggi che ci piacerebbe fare.
Marta finalmente si era rilassata ed ero riuscita a metterla a suo agio. Era bellissima e mi perdevo continuamente nei suoi occhi e nel suo sorriso. Presi il suo bicchiere e lo appoggiai sul tavolino, insieme al mio.
Ci guardammo negli occhi e entrambi sorridemmo. Mi avvicinai delicatamente e la baciai con dolcezza. Le nostre lingue si intrecciarono in un bacio caldo e passionale che durò forse un minuto ma che sembrò durare un momento infinito per la sua magia. Marta mi spinse sul divano e la portai con decisone sopra di me. Ricominciammo a baciarci con passione e le nostre mani inziarono a esplorare i nostri corpi. Iniziai baciarle il collo e ad accarezzarle i fianchi e il culo. Marta andò subito su di giri e sentì il suo respiro farsi più veloce e la sua eccitazione salire. Le tolsi la maglietta e immediatamente si slacciò il reggiseno, offrendomi il suo seno perfetto, in tutta la sua bellezza. Iniziai a leccarle i seni e i capezzoli con cura maniacale.
Dopodiché la feci sdraiare sul divano e iniziando a scendere con la bocca, le slacciai i pantaloni. Nel frattempo lei mi sfilò la maglietta e mi chiese
di togliere i pantaloni. Feci lo stesso con i suoi pantaloni mentre con la lingua continuavo a scendere sul suo corpo. Rimanemmo in intimo e tornai a sdraiarmi vicino a Marta e ricominciammo a baciarci mentre le nostre mani accarezzavano ed esploravano i nostri corpi.
- “sei meravigliosa. Il tuo sorriso è stupendo e io tuo sguardo magnetico…non riesco a smettere di baciarti e leccarti…” dissi con la bocca a pochi cm dalla sua.
Iniziai ad accarezzarle il viso e avvicinai due dita alla sua bocca. Marta iniziò a baciarle e leccarle in maniera divina, facendomi capire quello che sarebbe successo dopo.
-“sei un vero porco…” disse Marta “dimmi…cosa vuoi che faccia…”
Senti la sua mano infilarsi nei boxer e inziare a toccare il mio cazzo.
“Fammi sentire come lo succhi…” le dissi, mentre continuava a giocare con le mie dita.
Iniziai ad accarezzarla anche io nell’intimo. Le sue mutandine nere erano madide di piacere, feci scivolare la mia mano dentro le mutandine e iniziai ad accarezzarla. Marta iniziò a baciarmi e a segarmi con ancora più foga.
“Voglio leccartela” incalzai
“Oh si…ti prego…voglio sentire la tua lingua su di me…” e iniziò a spingere la mia testa verso la sua intimità.
Nel frattempo provai a entrare con due dita…ma la sua vagina nonostante fosse molto bagnata era molto stretta…iniziai allora con un dito. Marta ebbe subito un sussulto ma mi fece capire di continuare.
“Ti prego continua…” disse, accompagnando il movimento del mio dito con la sua mano. Poco dopo mi invitò ad entrare con due dita. A quel punto Marta inziò a gemere di piacere chiedondomi di continuare così (scoprì solo dopo che lei e Alberto non scopavano da mesi). La sua eccitazione era alle stelle. Scesi e iniziai a leccarla continuando a stuzzicarla con due dita dall’interno. Marta iniziò a contorcersi dal piacere, implorandomi di continuare così. In pochi minuti, venne in un fragoroso orgasmo accompagnato da gemiti e sussulti di piacere.
Quando mi alzai, il mio viso era comparso del suo piacere, mi avvicinai al suo viso e iniziammo a baciarci con passione e dolcezza.
Iniziai a strusciare il mio cazzo sulla sua vagina. Lo prese in mano e disse
“Ti voglio sentire dentro di me…vieni…vieni…” disse, mentre continuava a passare il mio cazzo sulla sua vagina bagnata. Poi iniziò a portarlo sempre più vicino all’ingresso della sua vagina…ma ebbe un momento di lucidità
-“ aspetta non possiamo. Non possiamo senza preservativo” disse eccitata
Mi spinse sul divano e si abbassò inziando a succhiarmelo e leccarmelo in maniera sublime. Nel frattempo io la accarezzavo e la penstravo con due dite. La sua vagina si era dilatata e la sentivo gemere di piacere con il mio cazzo in bocca. Vedendola in difficoltà, la fermai e le chiesi di mettermi il preservativo, che avevo a portato di mano.
“Direi che è pronto…” mi disse continuando a succhiarlo. Mi infilò il preservativo.
Poi la feci salire a cavalcioni sopra di me e prendendola per i fianchi iniziai a muoverla sul mio cazzo. Si piegò leggermente e tenendolo in mano lo indirizzò verso la sua vagina. Riuscì a entrare solo pochi cm e Marta si fermò un attimo trattenendo il respiro per qualche secondo.
La sua vagina era ancora molto stretta e bisognava andare con calma. Iniziai a leccarle il collo e i seni mentre lei con calma cercava di spingerlo sempre più in fondo. Era un continuo di gemiti, fremiti e urla di piacere. Dopo pochi minuti riuscì a raggiungere una penetrazione soddisfacente e Marta iniziò a baciarmi e leccarmi come una pazza. Le afferrai i glutei e inziai a muoverla avanti e indietro sulla mia asta. Marta era completamente in estasi e inziò a gridare di piacere. Inziai allora ad accarezzarle il il perineo risalendo poi verso l’ano. Il mio dito completamente lubrificato dal suo piacere entrò senza problemi. Marta inzio a gemere ancora più forte, e si lasciò completamente andare, abbracciandomi e lasciandmi il comando del suo corpo.
Sentivo le sue unghie affondare nella mia schiena, i suoi denti mordere la spalla e il suo piacere crescere in maniera esponenziale. A un certo punto si lasciò completamente andare all’indietro con la testa e la schiena, fece due movimenti decisi di bacino e venne in un orgasmo liberatorio che le squassò tutto il corpo. Tremò per diversi secondi e poi si lascio andare inerme su di me, svuotata e senza forze.
Rimanemmo abbracciati per circa un minuto senza parlare…sentivo il suo respiro affannato e il suo corpo tremante, farsi sempre più calmi….poi tirò su la testa…e ci lasciammo andare a un bacio lungo e passionale.
“ è stato stupendo. Grazie” disse, continuando a baciarmi il viso e il collo. Poi aggiunse “non venivo così da anni….è stato semplicemente…wooow”
“Ora tocca a te. Fai di me quello che vuoi. Sono completamente tua in questo momento”
La misi a pecorina, la presi per i fianchi e iniziai a scoparla lentamente e poi sempre più forte. Marta oramai priva di qualsiasi tipo di inibizione gridava dal piacere, chiedomi di continuare così. Sentivo che stavo per venire…
-“ Volgio venirti in bocca” dissi
-“ sono la tua puttana stasera…fai di me quello che vuoi” disse continuando ad ansimare per il piacere
Uscì e tolsi rapidamente il preservativo. Con un balzo, mi misi davanti a Marta che immediatamente prese il mio cazzo in bocca e inziò a succhiarlo, appena in tempo per accogliere tutto il mio piacere. La venuta fu abbondante e fece fatica a trattenere e ingoiare tutto. Il mio piacere inzio a strabordare dalla sua bocca e qualche goccia cadde sul divano di Luca e Giorgia.
Marta sì sdraiò supina e stremata sul divano, la bocca e il viso ancora pieni del mio piacere. Avvicinai il cazzo alla sua bocca e lo pulì con cura fissandomi negli occhi con uno sguardo di apprezzamento.
Poi Marta si alzò e salì a farsi una doccia. Dopo dieci minuti scese, mi diede un bacio a stampo ringraziandomi per la stupenda serata e se ne andò lasciandomi nudo sul divano. Poco dopo anche io uscì da casa di Giorgia lasciando le chiavi nel posto concordato.
La mattina seguente ricevetti un messaggio da Giorgia “Marta mi ha detto di non darti il suo numero. Per il momento crede sia meglio così perché teme di affezionarsi a te. Mi ha detto di dirti che le hai fatto passare una serata stupenda e che l’hai fatta sentire apprezzata e desiderata come nessuno prima. Ha poi aggiunto. - Ps è la prima volta che un ragazzo mi viene in bocca-”
Da quella volta capitò qualche sera di uscire con Alberto e Marta, ma tra me e lei non successe più nulla. Anche se in più di un occasione mentre eravamo a tavola Marta ed io ci scambiavamo occhiate eloquenti e ambigue. Era chiaro che tra di noi c’era qualcosa che andava ulteriormente approfondito…ma capimmo che non era il momento. Qualche mese dopo, ero in giro con dei miei amici e incontrai per caso in un locale del centro Marta e Giorgia che erano uscite con delle loro amiche. Marta mi passò di fianco fissandomi maliziosamente. La seguì immediatamente e ci ritrovammo fuori da soli a fumare una sigaretta e scambiammo due chiacchiere. Prima di rientrare mi mise un biglietto in tasca. Era il suo numero di telefono….ma questa è un’altra storia che magari approfondirò in un altro racconto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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