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Luca e Michela: parte 1


di marco523
06.09.2024    |    67    |    0 8.7
"Carlo si sarebbe fermato solo una notte, perché doveva rientrare a Pavia per un esame universitario..."
Arrivammo ad Albisola la sera del 14 agosto. Era l’ultima tappa del nostro tour in giro per l’Italia. Eravamo partiti in macchina, con una tenda e uno zaino, senza una meta precisa con l’intenzione di girare un po’ l’Italia e goderci qualche giorno di mare. Il nostro girovagare ci portò a visitare posti stupendi in Sicilia (Palermo e riserva dello Zingaro), Calabria (Tropea, Capo Vaticano e Paola), Campania (Salerno e Vietri sul Mare), Toscana (Zona Argentario). La Liguria sarebbe stata la nostra ultima tappa. Carlo si sarebbe fermato solo una notte, perché doveva rientrare a Pavia per un esame universitario. Io invece, non avendo sessioni d’esame imminenti, decisi di prendermela con più calma e di godermi gli ultimi giorni di vacanza, viaggiando in solitaria.

Arrivammo al campeggio attorno alle 18 e il proprietario ci accompagnò alla piazzola dove avremmo potuto montare la tenda. Era un campeggio molto carino, piccolo e a picco sul mare. La zona tende era costituita da diversi terrazzamenti, e ciascuna terrazza poteva ospitare al massimo due tende. I nostri vicini di casa erano una coppia coetanea, Michela e Fabrizio.
Erano molto carini e simpatici e ci ivitarono subito da loro per fare due chiacchiere e bere una birra.

La sera Carlo ed io uscimmo per andare a fare un po’ di spesa e ci fermammo a mangiare qualcosa sul lungo mare.
Quando rientrammo trovammo Michela e Fabrizio, al tavolino della loro piazzola, intenti a giocare a carte e sorseggiare una birra. Decidemmo di ricambiare il favore del pomeriggio e ci unimmo a loro portando qualcosa da bere.

Erano una bella coppia, 30 anni lui e 25 lei. Michela era alta circa 1,60 e aveva un bel seno prorompente (avrà avuto una terza) e un bel culo pieno. Era castana chiara, rossiccia con i capelli raccolti. Lui era un bel ragazzo, molto più alto di lei (sarà stato alto 1,90). Aveva un fisico imponente e considerata la differenza di altezza e corporatura tra i due, immediatamente me li immaginai nell’’intimità: lui dominante che prendeva lei a pecorina dentro la tenda.

Quella sera rimanemmo al tavolo a chiacchierare e bere fino a tardi. Poi Carlo decise di andare a letto, considerano che il giorno dopo si sarebbe alzato presto per tornare a casa. Io invece rimasi ancora un po’ con loro. La birra scorreva a fiumi e l’atmosfera era decisamente rilassata.

A un certo punto Michela si sedette in braccio a Luca mentre stavamo parlando. E iniziò ad accarezzarlo e baciarlo. Prima in maniera innocua e poi sempre più provocante.

“Beh credo sia ora di togliere il disturbo…” dissi sorridendo
“Ma no figurati…ci fa piacere se rimani” disse Luca, facendomi l’occhiolino. Nel frattempo Michela aveva iniziato a baciargli l’orecchio e il collo con sempre più voglia.
Io ero eccitatissimo, e pensando di essere di troppo con una scusa andai in bagno approfittando di un loro momento di foga in cui non mi guardavano.

Ritornai alla piazzola dopo circa 10 minuti. Michela e Luca non c’erano più. Ma sentivo dei rumori inequivocabili provenire dalla loro tenda.
Le nostre tende erano molto vicine, e quando mi sedetti al nostro tavolino per bere una birra mi resi conto che l’ingresso della loro tenda puntava proprio verso di me…e che, non essendo stata chiusa, era possibile intravedere all’interno i due corpi muoversi. Era piuttosto buio e non era facile vedere cosa stesse succedendo… ma i rumori e i gemiti lasciavano ben pochi dubbi. Non resistetti, mi tirai fuori il cazzo e iniziai a toccarmi. Dalla tenda continuavano ad arrivare e sospiri e gemiti di piacere e le pareti della struttura iniziarono a muoversi vistosamente.

A un certo punto sentì Michela dire le testuali parole:

“Ora lo facciamo divertire…” si udì un ‘click’ e si accese una lampadina nella loro tenda.

Ora i loro corpi erano ben visibili. Erano sdraiati e Michela era sopra Luca. Potevo vedere il suo culo muoversi su e giù, mentre saltava sul suo cazzo. Le mani di Luca erano sul culo di Michela e continuavano ad allargarlo, quasi a volermi invitare a guardare quello spettacolo favoloso.

Michela a un certo punto si fermò e si voltò verso l’uscita della tenda. Si misero nella pozione del 69 e lei inzió a succhiarglielo in maniera favolosa. Io era a pochi metri di distanza e potevo vedere e sentire tutto.
Sentivo il rumore della sua bocca sul cazzo di Luca e anche quello della lingua di lui mentre la leccava. La sentì venire…per una attimo smise di succhiarlo…appoggiò la testa sull’inguine di Luca e mentre continuava a masturbarlo, inziò a gemere di piacere. Dopo essere venuta, i nostri sguardi si incrociarono. Senza dire nulla riprese in bocca il cazzo di Luca iniziando a leccarlo da vera porca.

Da lì a poco Luca venne e vidi il suo piacere grondare dalla bocca di Michela e finire sulle sue mani e sull’ingiuine. Michela non si fece pregare, mi guardò e si abbassò a leccare tutto il piacere del suo fidanzato.

Dopodiché, Michela si avvicinò all’uscita della tenda. Mi guardò con aria maliziosa e chiusa la tenda.
Io ero in estasi e appena Michela sparì mi masturbai per l’eccitazione. Poi anche io entrai nella mia tenda e caddi in un sonno profondo e ristoratore.

Continua…..
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