tradimenti
La fornaia

07.12.2012 |
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"Fermai il furgone poco lontano e attesi che arrivasse la consegna della farina..."
Avevo notato da un po di tempo che mia moglie guardava con un certo interesse il ragazzo di colore che ogni lunedì mattina veniva a scaricare i sacchi di farina al nostro forno. All'epoca dei fatti mia moglie aveva superato da poco i 45 anni ma era ancora un gran figa; mora formosa con un culo da sballo, sempre truccata alla perfezione indossava quasi sempre jeans attillati che le mettevano in risalto le curve.
Quel lunedì mi allontanai presto con la scusa di una consegna urgente. Fermai il furgone poco lontano e attesi che arrivasse la consegna della farina. Poco dopo arrivò il piccolo camion guidato dal ragazzo. Parcheggiò difronte al forno ed entrò dentro.Passarono diversi minuti e vedendo che il ragazzo non tornava fuori, mi avvicinai per vedere cosa stesse succedendo.Entrai ed ebbi la conferma dei miei sospetti; il moretto stava in piedi in mezzo al magazzino con i calzoni calati fino alle caviglie, aveva sfoderato l'uccello e se lo stava segando mentre la troiona della mia signora, in ginocchio davanti a lui con la camicetta sbottonata e le grosse tette di fuori, ammirava l'esibizione con faccia estasiata. Il cazzo nero del givanotto era veramente grosso, stimai ad occhio che superasse abbondantemente i 20 cm. La troiona avvicinò la bocca alla cappella turgida e comincio a leccarla avidamente come se fosse un gelato poi cominciò a leccare il cazzo lungo tutta l'asta fino in fondo a coglioni per poi risalire lentamente di nuovo verso la cappella. Poi aprì la bocca e si cacciò dentro il cazzone e iniziò a spompinarlo con sapiente lentezza come per gustarselo fino all'ultimo. Il ragazzo prese fra le mani la testa di mia moglie e cominciò a muoverla avanti e indietro per fotterla meglio in bocca. Il mio primo istinto fu quello di prendere a bastonate i due porconi però vedendo quella scena il mio cazzo si era fatto duro e, per la verità, vedere mia mogli alle prese con l'uccello di un altro mi eccitava moltissimo. I due andarono avanti nel pompino per qualche minuto poi il ragazzo urlò qualcosa, allontanò la testa di mia moglie e partirono bianchi schizzi di sborra che finirono sulle tette di mia moglie. La troia si spalmò la sborra sul seno e po i leccandisi le dita disse al moretto che se la doveva scopare e far godere come una puttana. Il ragazzo non se lo fece dire due volte, prese mia moglie per una mano e la trascinò fino al tavolo, la sdraiò sopra e con mossa veloce gli sfilò jeans e collant con un colpo solo, rimase con le mutandine trasparenti che lasciavano intravedere il nero del pelo della sorca. Il giovanotto mise la testa in mezzo alle cosce di mia moglie e comincio a leccargliela da sopra gli slip, la troiona inizio a gemere di piacere poi si tolse le mutande e lo incitò a ficcargli la lingua nella figa cosa che il ragazo fece senza esitazione, nel frattempo il suo cazzo era ridiventato duro ed enorme forse più di prima, lei se ne accorse allungò una mano e smanettandolo furiosamente lo implorò di chiavarla. Il mio cazzo era talmente duro che mi faceva male, mi avvicinai ai due scopatori i quali non furono per niente sorpresi o preoccupatidella mia presenza anzi continuarono con gran furia mentre mia mogli incitava il ragazzo a fotterla usando un linguaggio che avrebbe fatto arrossire uno scaricatore di porto. Lei si voltò verso di me, notò il rigonfio nei miei pantaloni e mi disse di tiralo fuori. Lo feci e lo avvicinai alla sua bocca. Ebbi il miglior pompino della mia vita, lungo ed estenuante, poi sborrammo tutti e tre quasi contemporaneamente tra mugolii e grida di godimento.
Da quel giorno, il lunedì è diventato per me e mia moglie il più bel giorno della sttimana.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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