tradimenti
La fidanzata del mio amico (parte 3)
di Sicilydoc85
23.06.2022 |
1.642 |
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"La vacanza era appena iniziata, e si prospettava scoppiettante..."
Un paio di settimane dopo, a causa dell'afa estiva insopportabile in città, decidemmo di trascorrere 5 giorni in riviera. Approfittammo dell'offerta dell'ultimo minuto di un amico che aveva un appartamento libero per quei giorni, e che ci affittó ad un prezzo irrisorio.
Il programma concordato prevedeva di essere tutti già nella mia auto alle 5 del mattino per evitare il gran traffico. Avrei recuperato nell'ordine Letizia, la più vicina a me, quindi Fabrizio, infine Maria.
Alle 4 ero già pronto, puntuale come un orologio svizzero. Già di fronte l'auto per controllare i livelli.
Squilló il telefono, era un messaggio.
Gruppo su whatsapp, Letizia si scusava ma era un po' in ritardo. Chiedeva quindi una mezz'oretta di tempo in più.
Un po' scocciati, non potemmo fare altro che acconsentire.
Passarono pochi secondi, Letizia mi mandó una foto in privato.
Seduta, con indosso solo un vestitino e senza intimo, gambe aperte - "Sono pronta, non riesco solo a trovare il perizoma. Mi aiuti a cercarlo?".
Il cazzo mi divenne duro in pochi istanti.
Arrivai a casa sua in fretta e furia, la sua lingua esploró la mia bocca non appena chiusa la porta di casa, le mie mani erano già sul suo culo,la sollevai e misi le sue gambe attorno alla mia vita.
Mi sedetti sul divano, lei sopra, con la pelle liscia e profumata.
Squilló il mio telefono. Lo sentii, ma l'eccitazione mi impediva di staccarmi dalle sue labbra.
Letizia invece si fermó e mi disse di vedere chi era.
Presi il cellulare.
Maria!
Letizia mi disse di rispondere.
La guardai stupito, aveva il fuoco negli occhi.
Risposi.
Io - Pronto?
M - Buongiorno amore. Tu sei pronto vero?
Io - Si, aspetto che Letizia mi dica quando posso scendere da casa, non ho voglia di aspettare una eternità sotto casa sua.
Letizia si morse il labbro. Si sfiló il vestitino, era nuda. Si mise quindi in ginocchio.
M - È sempre la stessa, non imparerà mai.
Letizia intanto aveva slacciato i miei pantaloncini e tirato fuori il cazzo.
M - Ieri sera poi mi aveva detto di avere tutto pronto. Non capisco perché stia tardando.
Ero imbambolato. Stavo parlando al telefono con la mia ragazza, e la sua migliore amica aveva il mio cazzo in bocca, evidentemente compiaciuta ed eccitata da quella situazione.
Io - Eh non lo so, magari si è svegliata tardi.
M - Però non voglio fare tardi. Io dovrei essere l'ultima, e invece sono già pronta. Se troviamo traffico per colpa sua, la uccido.
Letizia intanto succhiava come se fosse l'ultimo pompino della sua vita.
I suoi occhi, fissi sui miei, sorridevano.
Io - Facciamo una cosa. Chiamala e dille che sono già sotto casa sua, così magari le mettiamo pressione e si sbriga.
M - Ok. A dopo
Chiusi la telefonata.
Letizia si fermò con la bocca, ma non con la mano.
L - Vedo che il gioco ti piace.
Io - Mai quanto a te. Ho capito che ti piace il rischio, ora la palla ce l'hai tu.
Squilló il suo cellulare. Rispose con una naturalezza infinita, facendo finta di essere indaffarata per recuperare il tempo perduto.
Indaffarata lo era veramente, ma non a preparare gli effetti personali.
Quando parlava lei, si limitava a masturbarmi. Quando invece parlava Maria, Letizia ingoiava il mio cazzo da brava zoccola quale era, avendo l'accortezza di non fare rumori sospetti con la bocca.
Chiuse la telefonata con la promessa che in 15-20 minuti sarebbe stata pronta.
L - Capito? Non abbiamo molto tempo.
Letizia lanciò il cellulare e si impaló sul mio cazzo, che scivoló in maniera inaspettata. Era talmente eccitata e bagnata dalla situazione che non ebbe nessuna difficoltà. Esplose subito in un orgasmo.
Non avevamo molto tempo, anche io volevo sborrare e la soluzione più immediata e "pulita" era la sua bocca. Mandó tutto giù senza perdere una goccia. Mi guardò con il sorrisino malizioso - "Ora possiamo andare ".
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa vacanza potrebbe rivelarsi migliore di quanto pensassi…
Indossó nuovamente solo il vestitino - "Non mi sei stata molto d'aiuto per trovare il perizoma, dovrò uscire senza. Però non guardarmi troppo la figa dallo specchietto retrovisore o rischiamo un incidente".
Lungo il tragitto, continuò a provocarmi. Sollevò il vestitino, infiló un dito nella figa e mi portò il dito in bocca.
Ero di nuovo eccitato, se ne accorse.
L - Siamo quasi arrivati a casa di Fabrizio ma se fai un giro un po' più largo magari te lo succhio mentre guidi. Sarebbe eccitante....
Io - Leti, potrei farmelo succhiare da te anche per tutto il tragitto fino in Riviera, ma siamo in ritardo. Dovremo rimandare.
L - Ok, tanto durante la vacanza avrò modo di rifarmi...
Come programmato, recuperammo prima Fabrizio. La sua ragazza lo saluto con un bacio passionale. Che stronza… Chissà se lui sentì un sapore strano dato che pochi minuti prima avevo riversato un gran quantità di sperma in quella bocca.
Si lamentó invece, in modo neanche troppo velato, per il vestitino che la lasciava praticamente nuda, soprattutto quando seduta.
La risposta fu secca - "Eh amò fa caldo, tanto staremo in macchina. E poi l'ultima volta in spiaggia mica ti sei lamentato, avevo solo il tanga che è come non averlo. O forse eri troppo impegnato a sbavare sulle tette di Maria? Praticamente possiamo dire che ci avete già viste entrambe nude".
Risata generale distensiva.
Andammo quindi da Maria, che si presentó con un paio di pantaloncini a vita alta ma con mezzo culo scoperto, ed una canottiera corta e molto scollata, senza reggiseno.
Le ragazze si sedettero dietro, Fabrizio al mio fianco.
Il viaggio andó liscio, Fabrizio fu il primo ad addormentarsi. Subito dopo anche Maria, che aveva sicuramente anche un pizzico di freddo reso evidente dai capezzoli che tentavano di bucare la canottiera. Infine anche Letizia, che si abbandonó alle braccia di Morfeo, rimanendo rannicchiata e con la figa effettivamente in bella mostra come aveva annunciato. Lo specchietto retrovisore fu davvero fonte di distrazione, dovevo guardare la strada ma avevo anche dietro due gran fighe mezze nude
L'appartamento era piuttosto spazioso, con le 2 camere da letto, 2 bagni, cucina e sala da pranzo.
Io ero terribilmente eccitato, nonostante Letizia mi avesse svuotato qualche ora prima.
Lanciai Maria sul letto, la privai dei pochi vestiti che aveva e riversai su di lei la mia eccitazione, la mia voglia. Fui poco dolce, direi animalesco. La mia ragazza non se ne lamentó, anzi. Mi incitó a trattarla da puttana, ed a confessarle le mie voglie più perverse perché voleva esaudirle qualunque esse fossero.
Avrei voluto dirle di chiamare Letizia per poter possedere il suo stretto culetto, ma con un briciolo di lucidità le dissi solo che la adoravo vederla esibizionista ed in atteggiamenti da maiala totalmente disinibita.
M - Questo lo avevo capito. Io temevo di aver esagerato in spiaggia davanti ai ragazzi e che magari ti fossi infastidito. Ma ho visto quanto sei stato eccitato tutto il giorno, ed anche a casa.
Io - Mi eccita vedere che non ti limiti e che sei a tuo agio. Un po' come quando bevi alcol e ti lasci andare, lì sei pericolosa e potresti farti scopare davanti a tutti. .
M - Guarda che comunque non sono stupida. Lo so che eri eccitato vedendomi così disinibita, ma lo eri anche perché Letizia è stata pure lei nuda tutto il giorno. E sei un uomo, quindi prevedibile, sicuro volevi scopartela.
Però è stato eccitante per tutti guardare ed essere guardati, te lo assicuro.
Comunque ottimo, anche perché non ho portato neanche un reggiseno. Solo il pezzo di sopra dei costumi, ma spero di usarli poco.
Io - Non vedo l'ora di vederti spudorata.
M - Sicuramente non è questa la tua fantasia perversa, ma potrebbe essere l'inizio di un bel gioco stimolante. Ora sbrighiamoci, voglio andare in spiaggia.
Dicendo ciò, si alzo e si diresse nuda verso la cucina per bere, senza accertarsi che i ragazzi fossero o meno lì.
La vacanza era appena iniziata, e si prospettava scoppiettante.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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