Racconti Erotici > tradimenti > La consuocera 2
tradimenti

La consuocera 2


di Oreo_57
05.09.2024    |    2.745    |    8 9.9
"“Che bella fica hai, quanti cazzi hi preso oggi qua dentro?” Non mi rispose..."
Le parole che Ornella mi disse in occasione del nostro primo incontro (di sesso) mi risuonarono nella mente nei giorni successivi.
Il fatto che lei avesse voluto mettere in chiaro che tra di noi non dovevano esserci limiti mentali e che nessuno di noi due doveva vedere nell’altro la copia o sostituzione del proprio compagno/a aveva aperto possibilità di sperimentazione nel campo sessuale di cui non avevo ancora ben coscienza.
Per poter meglio vivere questa esperienza le dissi che nel futuro io mi sarei sentito libero di creare situazioni erotiche senza avvertirla preventivamente. Avrei organizzato qualcosa (ad esempio una gita in luogo insolito) senza preventiva informazione perché volevo l’effetto sorpresa. Nel momento in cui la cosa si attuava lei poteva essere libera di dire si o no senza ulteriori spiegazioni. Lei avrebbe potuto fare lo stesso con me.
Era come farsi un regalo e del resto se regalo qualcosa a qualcuno lo compro e lo consegno, ma non informo prima sulla attività di comprare e regalare né tanto meno chiedo se è d’accordo.
Questa mia proposta venne accettata di buon grado.
Eravamo liberi di sperimentare!!!

La mia mente era pieni di desideri, voglie represse, fantasie. Avrei potuto metterne in atto qualcuna.
Intanto la passione ci aveva preso in modo possente. Ci cercavamo anche solo per un breve momento di intimità.
Il fatto che lei fosse insegnante (matematica alle scuole superiori) mi venne in grande aiuto. Aveva momenti di libertà durante il giorno ed anche io per il lavoro che facevo avevo ampie possibilità di gestione dei tempi. Ci si incontrava sovente in Hotel.
Mentre cercavo una situazione da organizzare lei un giorno mi disse che avrei dovuto prendere una sera libera perché voleva fare una cosa con me. Non mi disse altro.

Con la scusa di una cena di lavoro (ne facevo realmente) stetti fuori una sera. Suo marito era all’estero ed i figli … erano ormai accasati.
Ci trovammo in un parcheggio. Quando scese dalla sua auto mi ritrovai di nuovo nella situazione del primo giorno. Era estate, aveva sandali con il tacco, era senza calze, aveva una camicetta rosa che sembrava stesse per esplodere a causa del seno ma soprattutto una minigonna veramente ridotta. Una gran fica.
Nel breve tratto tra le nostre auto un gruppo di uomini che chiacchieravano si voltarono.
Ci salutammo in modo molto casto, salì in auto e mi avviai.
“Dove dobbiamo andare?”
“per ora andiamo verso il centro, poi sarò più precisa”
Mi fermai per baciarla, era calda e vogliosa. Ci baciavamo ma non si fece toccare. Era rigida rispetto al normale ma allegra.
Andammo in centro, in un locale in cui lei aveva prenotato giusto per un drink.
Pensavo la serata sarebbe stata così. Non era quello che desideravo ma contavo di scoparla prima di tornare a casa.
Verso le 11 si alzò, mi disse che dovevamo andare. Accidenti, la serata era finita!
Ed invece no, il bello doveva venire!
Salimmo in macchina e mi avviai verso casa, mi chiese di fare una deviazione perché doveva vedere dove si trovava una scuola in cui avrebbe dovuto andare per un corso di aggiornamento (era una scusa).
Nel tragitto attraversai una zona frequentata da prostitute. Commentai dicendo che vi erano delle belle ragazze. Era interessata, guardava fuori e mi chiese ad un tratto di tornare indietro.
“Ritorna indietro fino al semaforo”
“Hai visto qualcosa di interessante?”
“Fai di nuovo il giro, per favore e vai piano”
“Ma penseranno sia un cliente in cerca di sesso!”
“E allora? Ti vergogni? Sei mai andato a puttane?”
Quella ultima domanda mi lascia spiazzato, non so cosa rispondere.
“Allora? Ci sei stato o no? Non raccontarmi bugie. Nel nostro accordo le bugie non sono permesse”
“Si, certo, ma tanto tempo fa”
“Quando?”
Mi sta incalzando.
Intanto ho fatto il giro e mi trovo di nuovo nei pressi di un gruppetto di prostitute.
“Rallenta”
“Cosa trovi di interessante?”
“Guarda quella ragazza con i capelli scuri, guarda che bel fisico. Non te la faresti?”
Forse comincio a capire il gioco.
“Si, non mi dispiacerebbe affatto. A te piacerebbe lo facessi vero?”
La risposta sta nel suo corpo. Le gambe si strusciano assieme e la mano sulla coscia sta cercando un varco all’interno.
“Porca, sei eccitata vero?”
“Mi piace immaginare un uomo che scopa una puttana.”
“Ti piacerebbe vederlo”
“Non so bene come si svolga il tutto, posso solo immaginare”
“Magari vorresti vederlo stasera vero?”
“Si, tesoro, è la mia fantasia,. Lo so che mi dovrei sentire depravata, ma sono fatta così e visto quello che ci siamo detti….”
Fermo completamente l’auto in modo da poter vedere le ragazze senza interferire con i loro affari.
Prendo la testa di Ornella, la avvicino alla mia e la bacio. Ci baciamo con passione. Intanto mi tocca il pacco, sente il cazzo non ancora duro e mi massaggia. Faccio lo stesso con lei, le faccio allargare le gambe, infilo la mano sotto la minigonna e ….è senza mutande. La fica depilata è completamente fradicia.
“Sei proprio una gran porcona, Senti come ti sei bagnata a vedere le prostitute. Pensavo fossimo solo noi maschi eccitati per le puttane”
“Amore, a me hanno sempre eccitato. Quando capitava di passare con Giuseppe lui faceva finta di nulla ed anche io ma mi eccitavo ogni volta. Poi a casa dovevo masturbarmi”
“Stasera potrai farlo liberamente”
Gli proposi di andare in una altra parte della città, dove sapevo di un mercato molto eccitante.
Accolse la proposta. Prima di ripartire mi tirò fuori il cazzo dai pantaloni.
Girammo per un bel po’, io guidavo a cazzo duro menandomelo e lei di fianco si masturbava a cosce spalancate. Uno spettacolo da film porno. Ero arrapato da morire. Ogni tanto lei si portava le dita alla bocca per succhiare i suoi umori o li passava a me.
“Amore, voglio succhiarti il cazzo”
“Accidenti, mi stai facendo morire”
“Fermati e dammi il cazzo”
Fermai l’auto in una zona non proprio riservata. Si buttò con la bocca sull’asta e la ingoiò. Era fuori di se.
“Succhia maiala. Dai fallo diventare duro. Preparalo che poi vado a chiavare una prostituta e tu ci guardi, Ci guardi e ti masturbi, porcella”
Se fosse passato qualcuno vedeva un culo per aria con una mano che da sotto si strusciava la fica.
Avrei voluto passasse qualcuno ed invece non avvenne (quella volta).
“Amore, fermati che mi fai sborrare così”
Si fermò e mi guardo con aria da porca
“Andiamo ora, Sei pronto. Voglio che la puttana la scegli tu, voglio vedere quanto sei maiale”
“Non hai preferenze tu? Potresti spaventarti a vedere come sono porco”
“Io ti voglio porco. Di tranquillo ho già mio marito. Non mi spavento di nulla”
“Devi essere pronta a tutto”
“Lo sono”
Era sempre più infoiata.
La scelta non fu facile, non volevo qualcosa di banale, volevo qualcosa di … diverso. Pensai anche ai trans ma per questo ci sarebbe stata forse occasione in seguito. Decisi che per quella sera mi sarei mantenuto su una situazione….leggera.
Guidando passammo in una zona di ragazze africane, poi dell’est e poi arrivai in una zona in cui sapevo c’erano italiane. Era estate ed i vestiti erano al minimo indispensabile. Vidi una mora di mezza età con un fisico non proprio da modella, con un seno prorompente. Vestita proprio da zoccola con autoreggenti (nonostante il caldo) e su tacchi vertiginosi. Attirò la mia attenzione, rallentai, mi fermai e dal finestrino aperto lei vide l’interno dell’auto. Io a cazzo duro ed Ornella con la gonna tirata su e la fica spalancata. Stavo per parlare ed invece parlò Ornella:
“Ciao cara”
“Siete in coppia vedo”
“Si cara, ma io non sono interessata. Siamo qua per il mio amico che è eccitato da morire. Voglio farti scopare da lui”
“E tu guardi?”
“Si, io vi guardo e mi masturberò. Se non ti va pazienza, cercheremo un’altra”
“No, mi va bene. Ma sei sicura di non voler giocare anche con me?”
Ornella era bsx e credo sarebbe stata anche disponibile ma la trama del gioco non lo prevedeva.
“No, solo con lui. Ma attenzione. Io ti pagherò molto bene. Ma devi farlo eccitare da morire ma non deve sborrare. Ci penserò io”
Si accordarono sul prezzo, mi sembrava un po' caro ma.. era una buona causa.
Ci appartammo al fondo di un parcheggio, era tranquillo. Non era buio per cui potevamo vederci bene e stando da una parte dell’auto nessuno ci avrebbe visto.
Scesi dall’auto con il cazzo duro fuori dai pantaloni. La puttana (Sara) mi venne di fronte, mi slacciò i pantaloni poi visto che eravamo proprio soli azzardai e me li tolsi del tutto. Tolsi la tshirt e rimasi nudo. Sara era quasi nuda ed Ornella teneva la minigonna.
Sara stava per mettermi il preservativo ma Ornella la fermò
“No, a farlo diventare duro ci penso io”
Si abbassò e cominciò a leccarlo
“La tua amica è proprio brava, guarda come te lo ciuccia bene”
“si, proprio una puttana, potrebbe battere come te vista la voglia di cazzo che ha sempre”
“Siete proprio porci”
“Si, e tu vieni qua, fatti toccare la sorca”
Si avvicinò, allargò le gambe e cominciai a masturbarla. Normalmente le puttane non se lo fanno fare ma forse per il prezzo o perché eravamo simpatici….
“Che bella fica hai, quanti cazzi hi preso oggi qua dentro?”
Non mi rispose. Mi ritrovai la sua bocca a poca distanza, istintivamente mi avvicinai e ci baciammo. Ornella succhiava il cazzo mentre io e Sara ci baciavamo e la masturbavo.
“Sara, prendimi il cazzo in mano, segalo mentre Ornella succhia”
Ero in paradiso. Dopo qualche minuto Ornella mi mise un preservativo, diede ancora due colpi con la bocca e
“Ecco, ora puoi scoparla, come vuoi prenderla?”
“La voglio in piedi, di fronte, appoggiata al cofano dell’auto”
“Sei proprio un puttaniere, ecco, vieni Sara, appoggiati all’auto ed allarga le gambe. Adesso ti faccio scopare ma ricorda non devi farlo sborrare”
Sara si preparò, allargò la fica con le mani. Sembrava di essere in un film porno, Ornella guidò il cazzo contro la fica, lo strusciò.
“Ornella sei una porca, scommetto che stai colando dalla fica”
“Si amore, sono fradicia, dai scopala, penetrala”
Spinsi dentro il cazzo e cominciai a pomparla mentre con la mano toccavo Ornella che si stava masturbando velocemente
“Sara, sei una meraviglia. Che fregna calda hai, mi stai facendo tirare il cazzo di brutto, fammi godere”
“Ti faccio godere, così la tua amica è contenta, guarda come si tocca sta troia. E tu guarda come mi sta chiavando, ha un cazzo bellissimo, lo vorresti tu vero?”
“Io le avrò dopo”
“No, adesso lo faccio godere fino a sborrare. Anzi gli tolgo il preservativo e mi faccio montare a pelle, lo faccio venire dentro”
“Troia, non puoi farlo. E’ mio! Puttana schifosa. E tu porco non godere dentro di lei”
“Non lo so amore, ma qui è troppo bello”
Si stava incazzando
“Bastardi”
“Amore, verrò dentro di te se avrò la sicurezza che sei la mia porca, la mia troia. Fammi vedere quanto sei puttana. Dimmelo che sei vacca.”
Si tolse ancora gli ultimi indumenti e poi nuda si appoggiò alla auto come Sara, con la fica aperta ed il bacino in avanti
“Prendimi porco, dammelo, lo voglio. Montami maiale.”
Quasi urlava, era tutta bagnata di umori, le colava la fica
Sara mi spinse via dolcemente, mi tolse il preservativo
“Ecco, è tuo, adesso te lo faccio entrare dentro” disse Sara.
Si abbassò e me lo prese ancora in bocca, non lo aveva ancora fatto e lo stava facendo a pelle. Mentre lo faceva mi guardava, Avrei voluto sborrarle in bocca.
Si alzò e mi spinse contro Ornella che infoiata più che mai si fece penetrare urlando. Non potevo baciarla perché urlava ed allora baciai Sara mentre continuavo a toccarle la fica.
Pensai che un giorno o l’altro sarei venuto da Sara da solo.
Chiavai Ornella ancora per un po' ma oramai eravamo troppo arrapati e lei venne urlando mentre vidi Sara che leccava i capezzoli di Ornella senza che questa dicesse nulla.
“Sto per sborrare!!”
Ornella si abbassò giusto in tempo per farsi riempire la bocca, la riempii tutta e poi ci accasciammo tutti e tre contro l’auto. Con calma ci rivestimmo ma mi accorsi che io non avevo leccato la fica di Ornella. La spinsi sul cofano, le allargai le gambe e mi tuffai a leccare. Mentre facevo questo Sara inginocchiata mi stava pulendo il cazzo con la bocca. Mi stava di nuovo diventando duro ma la serata sarebbe finita lì,
Accompagnammo Sara e poi noi andammo a casa. Prima di salire sulle rispettive auto Ornella mi disse:
“Questa è stata la mia sperimentazione, una fantasia che ho avuto da sempre. Sono contenta e lo rifarei, grazie amore”
“Cara sei una gran troia, anche a me è piaciuta. Lo rifaresti? Io con vero piacere, magari variando qualcosa che….ho già in mente”
“Cosa vorresti cambiare?”
“Non posso dirtelo, sarebbe contrario alle regole del gioco”
“Si, va bene ma ricorda che ora devi organizzare qualcosa tu e ricorda anche che dobbiamo essere…..porci!”

E…..lo saremmo stati ancora altre volte.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La consuocera 2:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni