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La Prof. (Parte 1)


di iltopolino
10.06.2022    |    526    |    0 4.0
"Rientrava da scuola e non vedeva l'ora di esplorare quel mondo così conturbante..."
La prof era una donna spigolosa. In tutti i sensi. Sia i suoi tratti somatici che quelli caratteriali parevano convergere tutti a forma di punta, Questo le permetteva di tenere distanti tutti e di mantenere sempre un atteggiamento altezzoso e indifferente verso interlocutori occasionali e conoscenti a tutti i livelli. Alla prof non piaceva confondersi con le altre persone, trovava stupido e una vera e propria perdita di tempo, intrattenersi in futili discorsi che non avessero a che fare con la scuola, l'insegnamento o la buona educazione. Quest'ultima, le era stata impartita da genitori severi e intransigenti. Padre militare, madre maestrina elementare. Religione cattolica. Fin da piccola le era stato inculcata l'importanza dell'apparire a discapito dell'essere. Figlia unica. Crebbe a punta fino ai 48 anni. Ma poi diventò rotonda. E' molto interessante e infonde molta speranza sapere che si possa cambiare forma in qualsiasi momento della propria esistenza. Della prof nessuno avrebbe mai scommesso su una trasformazione simile, nemmeno un nichelino finto. Ciò avvenne neanche tanto gradualmente quando, per questioni lavorative, fu costretta ad affacciarsi sul mondo digitale. Il ministero fornì a tutti gli insegnanti del suo paese un nuovo strumento digitale e fece in modo che tramite dei corsi specifici ne potessero apprezzare i vantaggi in termini organizzativi. Imparò quindi ad usare il computer e presto divenne molto esperta nell'utilizzo del mezzo. Sebbene il personal computer offrisse la possibilità di poter avere a disposizione un universo navigabile, per lo più lo utilizzava per la preparazione di lezioni dense di richiami e molto particolareggiate, prendendo sempre spunto dai suoi enormi tomi di letteratura, greco e latino. Si compiaceva poi nella rilettura di queste ultime, spesso fino a notte fonda. Ma qualsiasi mezzo, sia pur utilizzato in modo cosciente e corretto, ci espone a qualche incidente di percorso. Vale per le automobili figuriamoci per i computer. Fu così che una sera, avendo necessità di reperire alcune importanti informazioni in rete, nella rete rimase intrappolata per sempre. Navigando e digitando qualche parola in modo errato finì sulla home page di un sito pornografico. Fece appena in tempo a vedere corpi nudi contorcersi e avvilupparsi che chiuse la pagina inorridita. Quella notte però, quando dopo la solita tisana della buonanotte, andò a dormire, faticò a prendere sonno.
Certo, le era capitato in passato di essere eccitata, e, specialmente in gioventù, di sentire il forte richiamo delle sue dita tra le gambe, tuttavia anche queste pratiche venivano consumate in modo quasi meccanico e frettoloso per porre fine alle sofferenze di corpo e anima. Man mano che andava avanti con l'età aveva quasi rinunciato alla masturbazione, non avendo quasi più desideri sessuali da soddisfare. Non c'era mai stato un uomo nella sua vita e prima di quella sera quasi non sapeva che forma avesse un cazzo se non per averlo studiato sui libri di anatomia. Lo aveva visto disegnato tra le gambe di una sagoma posta frontalmente e poi di lato, sezionato. Delle freccette indicavano tutte le sue parti. Vescica, prostata, deferente, testicolo, glande, prepuzio, corpo cavernoso, corpo spugnoso, erano tutti termini sottolineati e collegati tramite delle frecce indicatrici, alla parte del pene a cui facevano riferimento. Tornando a quella notte, quei pochi istanti in cui vide il sito pornografico, le rimasero impressi nella mente ed il desiderio di andare a frugare tra quelle cose proibite la travolse senza lasciarle speranza. Fu così che in piena notte tornò alla sua postazione di lavoro, quasi vergognandosi come una bambina a cui è stata proibita la marmellata, riaprì il computer, andò sul primo sito pornografico a cui riuscì ad accedere, e, come quella bambina che in punta di piedi sulla sedia fruga sullo scaffale della cucina, lei, iniziò ad accarezzare il proprio sesso mentre sullo schermo si avvicendavano foto e video di sesso senza amore. Le settimane successive trascorsero senza tempo. Rientrava da scuola e non vedeva l'ora di esplorare quel mondo così conturbante. Iniziò a masturbarsi ogni giorno, più volte al giorno, traendone grande godimento come se dovesse recuperare tutto il tempo perduto. Il suo viso spigoloso iniziò ad assumere una nuova connotazione. Il suo viso era più rilassato, la sua bocca, spesso serrata tra file di denti stretti, ora si apriva sbocciando come un fiore in primavera. Il suo modo di parlare divenne più rilassato e le tematiche iniziarono a divergere dalle tradizionali e i suoi discorsi ad affacciarsi verso nuovi orizzonti. Se ne accorsero tutti, i colleghi, gli studenti, la preside. Vedevano questa trasformazione avvenire davanti ai propri occhi costantemente, giorno dopo giorno. Trascorse qualche mese. Il fiore sembrava sbocciato e pronto a dare frutti. In particolare la Prof adesso, aveva iniziato a studiare ma, tralasciando le tradizionali materie curricolari, si dedicò a tempo pieno , anima e specialmente corpo, allo studio dello "squirting". Iniziò a seguire vere e proprie lezioni online, tenute da una esperta signor navigata di pratiche sessuali a tutti i livelli.
Alla prof interessava capire, se anche a lei fosse dato di spruzzare il suo piacere come una fontana in quanto quella fase di eiaculazione le sembrava proprio liberatoria rispetto ai suoi tradizionali orgasmi. Voleva arrivare al punto di espellere tramite questa pratica di masturbazione, tutte quelle esperienze negative che in passato la avevano imprigionata. Per lei il sesso, inteso come masturbazione, era diventato un mantra quotidiano che infondeva in lei nuove energie positive e quasi la costringeva a sorridere alla vita.
Non aveva mai preso una insufficienza e anche in questo caso, lo studio, ma specialmente la pratica la portarono a diplomarsi a pieni voti all'accademia dello Squirting.
Ovviamente, il suo carattere ambizioso, che la aveva spinta in passato a ottenere grandi risultati a livello scolastico, questa volta la spinsero nella stessa direzione ma in campo sessuale. Voleva laurearsi a pieni voti. Fu così che decise di iniziare le sue sperimentazioni e di percorrere quella strada lastricata di piacere e orgasmi. Aveva iniziato a desiderare un cazzo vero e lo voleva tutto per se .
Per quanto mi riguarda, conobbi la Prof una decina di anni più tardi. Seduto sul divano del soggiorno di casa sua. Fu lei a raccontarmi tutta la storia fin dagli esordi, trascorremmo ore a parlare, mentre la persona che nel frattempo era diventato il suo servizievole marito, ci serviva da bere attento ad assecondare ogni nostra richiesta.
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