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La Prof. (Parte 2)


di iltopolino
20.07.2023    |    168    |    0 6.0
"Si girò dandomi le spalle e tenendomi la mano la portò sul suo ventre..."
La osservavo parlare come se impartisse una lezione, il tono rilassato e le parole che sgorgavano fluide dalla sua gola, passavano al setaccio della sua lingua e fuoriuscivano attraverso le sottili fessure che si formavano dal quasi impercettibile movimento delle sue labbra. Mi eccitava stare ad ascoltare le sue parole anche se era semplice distrarsi facendo pensieri sconci su di lei, il più immediato fu quello di venirle sul viso mentre ancora portava gli occhiali per osservarla mentre accoglieva il mio seme caldo sottomessa al mio piacere. Di certo le avrei chiesto di realizzare questo mio desiderio. I capelli scuri raccolti in uno chignon basso, gli occhiali clubmaster le cui lenti dovevano essere polarizzate perché vedevo i suoi occhi attraverso un leggero velo fumè. La osservavo eccitato. Poteva avere quasi 60 anni. Indossava delle calze a rete molto provocanti in contrasto con il resto del suo abbigliamento, una gonna a tubino sopra il ginocchio e una camicia con ricami ad occhiello che lasciavano intravedere quello che sembrava un bustino. Il suo corpo era snello e mentre parlava sovente muoveva una mano tenendola sospesa in aria e tutto ciò enfatizzava il suo racconto.Il marito era tra noi ma non si sedeva mai. Rimaneva in ascolto ma spesso usciva dalla stanza come se fosse affaccendato in qualcosa per poi fare ritorno dopo qualche minuto.Mi raccontò anche di lui e del recente bisogno di avere un uomo premuroso che si occupasse di lei e allo stesso tempo assecondasse in modo complice i suoi appetiti sessuali e le sue trasgressioni.Lui era prossimo alla pensione. Non sapevo quale sarebbe stato il suo ruolo e non lo chiesi, non mi importava. Ero concentrato su di lei e mi piaceva guardarla e immaginare il suo viso in preda ad un orgasmo.Infine tacque appoggiando la tazzina del caffe' sul vassoio di latta che il marito aveva premurosamente appoggiato accanto a noi. Lo chiamo' e gli chiese di portarlo via e di portare i teli.Lui obbidi' e dopo qualche minuto torno' nel salone portando con se quelle che sembravano delle coperte spesse piegate. Ne svolse una e con un movimento deciso la lancio' in aria facendola adagiare sopra il divano tre posti. Poi fece in modo che le forme di quella coperta diventassero un tutt'uno con quelle del divano facendola aderire quasi perfettamente.Per la prima volta vidi lei sciogliersi in un sorriso piu' sincero e assecondare la mia curiosita' dicendomi che sarebbe stato necessario a lei per avere massima liberta' di movimento.Si alzo' e inizio' a muoversi in modo felino verso di me. Mi prese la mano accarezzandola e mi invito' ad alzarmi. Ero di fronte a lei. Si girò dandomi le spalle e tenendomi la mano la portò sul suo ventre. Sentii le forme del corpetto e gli intarsi del pizzo. Le sue natiche si muovevano piu' in basso e le sentivo cercare il contatto con il mio sesso per farmi eccitare. D'istinto le misi la bocca sul collo abbozzando timidi baci, mentre con l'altra mano iniziai ad accarezzarla delicatamente sui seni le cui forme erano definite dal cilicio del vestiario.Si stacco' e fece qualche passo verso il divano, vidi le sue mani andare alla ricerca del tiretto della sottile cerniera laterale, la fece scorrere fino a giu' liberando la gonna a tubino dalle sue forme strette e lasciandola cadere a terra. Osservavo le sue natiche chiare ondeggiare in direzione del divano, Infine si giro', si mise a sedere e mi fece cenno con la mano di avvicinarmi. Mi disse "Spogliati dai". Lo feci senza apparire troppo frettoloso, ma di certo senza farlo apparire uno strip. Lo feci lentamente però cercando di gustarmi il suo sguardo che faceva su e giù sul mio corpo. Muoveva sinuosamente le gambe e le stringeva. La vidi mordersi il labbro inferiore mentre si godeva lo spettacolo.Mi denudai completamente e lessi nei suoi occhi che ciò che vedeva era oggetto di un desiderio crescente che si faceva strada dalla sua testa fino al basso ventre e ancora piu' giu'.Battè la mano sulla seduta a fianco a lei invitandomi a sedere. Lo feci.Lei inarcò la schiena invitandomi a prendermi cura dei suoi seni. Iniziai ad accarezzarli e a baciare la parte supoeriore, rigonfia e scoperta. LEi iniziava ad ansimare e a costringere il suo sesso ad una masturbazione con la sola forza delle cosce. Le osservavo stringersi e contrarsi e nel momento della contrazione seguire un piccolo gemito dalla sua bocca. Feci scivolare le spalline e lei fece in modo di sfilarle scoprendo totalmente il seno. Giocai con i suoi capezzoli leccandoli e palpandoli con le mie mani forti in preda sempre più ad estasi sessuale. Quasi iniziavo a sentire il profumo del suo piacere salire fino a raggiungere le mie narici inebriandomi e facendo crescere, ad ogni respiro, il desiderio di vederla davanti al mio viso e poterci appoggiare la lingua.Cosi' la vidi sfilare il perizoma e liberarsi dell'ultimo strato di tessuto che impediva ai miei occhi di posarsi sul suo sesso nudo. Allargo' le gambe e in un attimo fui con il mio viso davanti a lei, inginocchiato come uno studente obbediente che sta ascoltando una lezione. Ma erano altre le labbra da cui pendevo. LEi iniziò a sfiorare con la mano il clitoride con movimenti circolari. Io mi avvicinai per sentire ancora meglio l'odore del suo sesso. Iniziai la leccare le sue dita ed inumidire il clitoride. Mi piaceva il suo sapore e mi piaceva sentirla godere ad ogni scatto della punta della lingua. Andai piu' giu' aprendole le piccole labbra e sempre con la lingua affondai piano e leggero mentre lei assecondava il mio movimento inarcando la schiena e tornando giu'Con la coda dell'occhio vidi il marito spogliarsi. Non mi interessava vederlo nè sapere cosa facesse. Immaginai si stesse masturbando godendosi la scena.Lei mi prese per i capelli, fermandomi. Si alzo'. Ando' in direzione del marito e chinandosi all'altezza del suo pene lo prese in bocca iniziando a succhiarlo. Mi dava le spalle, cinata, con le gambe divaricate. Decisi allora di esplorare meglio con la lingua. Mi inginocchiai e iniziai a leccarle piano il buco del culo. Mi piaceva sentire che se la stava spassando e mentre lo facevo, presi il mio cazzo in mano e iniziai a masturbarmi. Andai avanti cosi' con leccate sempre piu' profonde e decise, come piu' decisi erano i miei affondi con la mano. Senza esplodere portai a termine il mio lavoro quando lei probabilmente riusci' a far godere il marito. Lo immaginai perche' lui svanì dalla stanza. Lei si mise sdraiata sul divano e infilò due dita dentro il suo sesso iniziando a muoverle su e giu' come per dilatarlo senza penetrarlo piu' del necessario. Mi sembro' una mossa consapevole e sperimentata. mi avvicinai, le misi il cazzo vicino alla bocca. La sua lingua fece subito capolino andando a cercare la mia cappella. Me lo strinse, senza succhiarlo. Mi faceva sentire quel muscolo rosso e caldo muoversi intorno e costringendomi a gemere e godere. LA sua mano sinistra, con la fede in bella mostra, faceva avanti e indietro e la sua lingua non perdeva occasione di leccarmi sulla punta. Giro' la testa e fece per togliersi gli occhiali."Voglio venirti in faccia, tienili" le dissi tra un gemito e un'altro. La mia decisione le piacque perche', inforco' nuovamente le lenti e stavolta si fiondo' su di me a bocca aperta ingoiandolo fino alla base e tirandomi a sé cingendomi sul sedere. Ero dentro la sua bocca e la sentivo urlare in modo sordo. Mi voltai verso il suo sesso dove la mano con gesti sempre piu' concitati faceva il suo lavoro.La vidi letteralmente esplodere e rimasi quasi inebetito nel vedere tutto quel liquido schizzare fuori dalla sua vagina e inondare il coprimaterasso. Urlava con il mio cazzo in bocca e lo teneva spinto in gola. Quanto mi piaceva!Poi lo estrasse, si rimise in posizione eretta. Prese il telo, in parte fradicio dei suo orgasmo e lo adagio' a terra.Ci si inginocchio' sopra e inizio' nuovamente a masturbarsi. Mi avvicinai nuovamente al suo viso. Con la mano libera riprese a masturbare anche me.Aveva dell'indredibile ma dal suo sesso sgorgavano ancora fiumi del piacere da cui lei stessa era pervarsa. Le bloccai la mano e le dissi di aprire la bocca. Lei obbediì, era sotto di me e mi osservava dietro quegli occhiali dall'aspetto cosi' severo, in attesa di assaggiare il frutto del mio piacere. Così non ci misi molto ad arrivare.Il mio seme schizzo' fuori copioso, dapprima sulla fronte ed in parte sui capelli tirati e corvini. Lo vidi chiaramente stagliarsi per contrasto di colori sulla sua testa. Dopodiche' una seconda e terza pulsazione fecero grondare sperma sul suo viso, sporcandole occhiali e le guance. Ancora altre pulsazioni che diressi dentro la sua bocca stavolta. Ritrasse la lingua e ando' a cercare il mio sperma comprimendolo sul palato in modo da gustarlo e poi nuovamente fuori per averne altro. Mi ero completamente svuotato e cercai la sua bocca per farmi succhiare quello che rimaneva di me, direttamente dalla fonte. 
Dieci minuti dopo chiaccheravamo come se nulla fosse successo, nuovamente seduti sul divano, intonso, davanti ad un caffe' e oggetto entrambi delle cure amorevoli del marito.
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