tradimenti
Il dolce dolore della complicità
di ILFRATE
29.11.2023 |
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"Aprii a fatica la serratura del portoncino, lo lasciai socchiuso e mi diressi verso l'interno senza alcun riferimento mentale..."
La stanza in penombra nascondeva parzialmente i nostri volti, la luce del desiderio illuminava i nostri corpi. Entrarti è stato un attimo, sentirti muovere un'eternità L'ultimo incontro regalato da A69 si potrebbe riassumere in queste ultime frasi, ma ritengo sia giusto snocciolarvelo nei dettagli. Avete presente una donna come tante, di quelle signore che ti passano accanto e che non ti costringono a girare di scatto il collo per osservarla da dietro, mentre cammina, mentre si muove nell'immaginario di averla nuda in una stanza di b&b? Esatto proprio quella. Il contatto avvenuto su A69 aveva lo stesso clichè, il solito caffè conoscitivo e il solito incontro al bar. Un sorriso, una stretta di mano e un caffè non molto buono a dire il vero. Ma nel muovere le labbra per definire la poca bontà del caffè, il mondo dell'intrigo spalanca le porte. Inghiottisce come un vortice e pertanto sorge in mente la domanda "vuoi vedere che questa signora a letto è qualcosa che fa fermare gli orologi?
La fisso, sorrido e sfacciatamente chiedo " Questo caffè se ti togliessi le mutandine in bagno diventerebbe sublime"
Lei non accenna a niente ma data la oggettività del poco sapore del caffè si alza e si reca in bagno.
Nel tornare sedersi la situazione era cambiata.
Stavolta c'era un cazzo che stava per esplodere con un detonatore per cappella ormai al limite.
Un tovagliolo cade dal tavolino e guai a sporcare e non raccogliere ciò che cade dal tavolo mentre si consuma.
Mi abbassai e quella speranza fu una diretta conseguenza di quello che si rivelò.
Una sorca meravigliosa, con un taglio perfetto e sfondato, una strada liscia e bagnata.....scivolosa.
Non so che faccia io avessi ma so solo che mi prese il raptus della sorca
Mi alzai e le dissi di seguirmi. "Il mio b&b e 20 metri più avanti"
Uscii dal bar e mi voltai in venti metri almeno tre volte. Solo alla terza volta riconobbi in maniera fugace i colori di quello che indossava.
Aprii a fatica la serratura del portoncino, lo lasciai socchiuso e mi diressi verso l'interno senza alcun riferimento mentale.
Lei entrò e fece solo in tempo a dirmi "ma quindi è tuo questo b&b" che la presi di impeto la appoggiai al bracciolo del divanetto e le sollevai il vestitino di lana leggero color beige che indossava.
La inculai subito, le feci male, urlò nella stessa maniera di come si contrasse la mia cappella per entrare nel suo buco.
Iniziai a stantuffarle il culo, sentivo le palle dondolare allo stesso ritmo delle sue tettone.
Le presi i fianchi e lo spinsi davvero tutto dentro.
Inarcò la schiena forse più per il dolore che per il godimento di prendere un tronco nel culo
Ebbe solo la forza di dirmi che lo avevo grosso e che voleva che le sborrassi in faccia.
Fui poco galante ed elegante in quanto non fui in grado di soddisfare il desiderio di una donna, infatti le venni nel culo stringendole forte i seni. Le chiesi scusa mentre ancora fiumi di sborra fuoriuscivano dal culo, però recuperai (spero) un pò della mia eleganza dicendole che l'avrei scopata ancora con relativa sborrata in faccia.
La sua risposta fu un fulmine, un cazzotto al mento "No mi spiace Porco, mio marito mi sta spettando con l'auto parcheggiata fiori dal bar"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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