tradimenti
Il camionista e il culo di mia moglie
di Blade89Runner
12.09.2022 |
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"L’ho guardata negli occhi e, continuando a scoparla, le ho chiesto per quale motivo si era resa così disponibile con quel maschio..."
Mi chiamo Luigi, ho 27 anni e sono sposato con Emma, che ha due anni meno di me. Lei è una bella donna, di media statura, capelli neri lunghi ed un bel seno, ventre piatto e belle cosce lunghe, affusolate, percorrendo le quali si perviene a quello che io considero esser il pezzo forte del fisico di mia moglie: il suo culo. Mi piace molto farla vestire sexy e portarla in giro per farla ammirare ad altri maschi, cosa che piace molto anche a lei, per cui mi asseconda quando le propongo questo gioco esibizionistico, in cui lei, essendo la protagonista assoluta, si eccita moltissimo. Mi ha sempre solleticato particolarmente percepire il desiderio espresso dagli occhi di altri maschi nell'ammirare il suo culo. Quando l’ho conosciuta, lei non era più vergine e, fin da subito, ho provato il particolare piacere di sapere che un altro maschio avesse scopato con lei. Con il tempo, quel piacere si è evoluto e non riuscivo ad abbandonare l'idea di vederla fra le braccia di un altro uomo, anche se lei si è sempre mostrata alquanto restia ad assecondare e realizzare questo mio desiderio. A letto, è molto brava nel succhiare il cazzo e, dal momento che non sono molto dotato, le riesce facile infilarselo tutto in gola e, naturalmente, le sensazioni che mi trasmette sono tali da portarmi ad inondare la sua bocca con tanto di quel seme, che lei ingoia con malcelata golosità. È una pratica, quella della fellatio, che adoro particolarmente, perché, mentre me lo succhia, chiudo gli occhi ed immagino che lei stia facendo quella cosa ad un altro uomo e ciò mi eccita così tanto, che sborro all’istante. Qualche tempo fa, un sabato sera, siamo andati in una pizzeria per passare una serata in allegria e divertirci un po’. Nell'occasione, lei indossava una mini elasticizzata che le fasciava il fantastico culo, oltre ad evidenziare le sue splendide forme con l'uso di calze autoreggenti, che finivano in sandali dal tacco 12. Solo quello rappresentava già qualcosa di molto accattivante, ma, in più, al di sopra della mini, aveva un leggero top azzurro, quasi trasparente, che lasciava intravedere, in un eccezionale gioco di vedo/non vedo, il seno nudo e le areole dei capezzoli. Durante l'intera cena, mi ero eccitato da pazzi nel notare gli sguardi concupiscenti dei maschi che, osservando la mia donna, si erano di certo eccitati, perché, oltre a quanto descritto, lei non indossava nessun tipo di intimo e la sua splendida micetta, umida e calda, di tanto in tanto faceva capolino nel più completo stupore degli astanti. Abbiamo mangiato, ma, soprattutto, abbiamo bevuto un po’ troppo, così, quando siamo usciti, eravamo un po’ brilli. Non ubriachi, ma molto allegri e, fra una risata e l’altra, abbiamo deciso di andare a ballare in una discoteca, distante circa un’oretta di viaggio in auto. Abbiamo imboccato l’autostrada e, subito, lei ha acceso la luce di cortesia, con l'ovvia conseguenza che, ogni volta che sorpassavo un camion, il conducente del mezzo, o con il clacson o con l'uso dei fari, mostrava il suo compiacimento per aver visto la mia lei a cosce spalancate e con la fica in bella mostra. Naturalmente questo gioco ci eccitava molto e, in particolare, ci siamo divertiti molto con un camionista che, appena vista la mia donna, ha messo un braccio fuori dal finestrino facendo cenno di fermarmi, e lei, ridendo, ha detto che intendeva continuare a provocarlo. Così mi lasciavo superare, per poi superarlo di nuovo, in modo da mostrare ancor più fica e culo di mia moglie. Abbiamo ripetuto tre o quattro volte questo gioco e lei se ne era talmente eccitata che, ormai, dalla sua figa colavano succhi che le scorrevano lungo le gambe. Ad un tratto ho sentito forte il desiderio di urinare e, poiché l’area di servizio era molto lontana, ho approfittato entrando in un'area di sosta di quelle enormi, dove, soprattutto i camionisti, si fermano per riposare. Mi son fermato a ridosso di due piante e sono sceso per espletare il mio bisogno. Nell'area vi erano tre camion fermi, i cui conducenti, probabilmente, stavano riposando, perché si presentavano tutti bardati dalle apposite tendine. Mentre stavo provvedendo alla minzione, è arrivato ed ha parcheggiato accanto a noi, il grosso tir del camionista, con cui ci eravamo divertiti poco prima. Ha posizionato il mezzo a poca distanza dalla nostra auto, piegando un po’ l'avantreno in modo da creare una zona abbastanza chiusa e riparata. Sono rimasto immobile per la sorpresa, nonché indeciso sul da farsi, perché immaginavo che mia moglie potesse sentirsi a disagio in quella situazione. Mi stavo avvicinando allo sportello della mia auto, lasciato aperto, quando improvvisamente Emma, senza dir niente, è scesa dall’auto e, fatto un passo in avanti, ha appoggiato la scarpa del piede sinistro, sopra la ruota dell’auto, facendo salire la minigonna e mostrando il pizzo delle autoreggenti, rimanendo immobile con finta indifferenza. Per un lungo istante non è successo nulla, poi, improvvisamente, lo sportello del veicolo si è aperto ed è sceso un uomo dall’aspetto veramente imponente. Alto, molto più di me, spalle enormi, capelli biondi e lunghi, un fisico estremamente muscoloso, che si evidenziava sotto una sottile T-shirt, che ne modellava i pettorali. Avete presente Big Jim? Sembrava la copia esatta. Senza dir nulla, si è avvicinato ad Emma, che lo guardava con occhi carichi di ammirazione, mentre io, appoggiato allo sportello aperto dall’altro lato dell’auto, guardavo mia moglie senza sapere che fare. L’uomo si è avvicinato a lei e, senza dire una parola, ha portato il proprio braccio sinistro dietro le spalle di mia moglie e, fissandola negli occhi, l'ha stretta a sé e l’ha baciata. Mi aspettavo una reazione sdegnata da parte di mia moglie, invece ho visto che ha risposto al bacio con estremo trasporto. Intanto la mano destra dell’uomo accarezzava la coscia ancora sollevata di mia moglie e ho visto chiaramente quella grossa mano scivolare sotto la gonna, sicuramente a palpare il portentoso culo di mia moglie. I due si sono baciati a lungo, perché mia moglie ama molto esser baciata e la sua lingua, sicuramente, stava giocando con quella di quel maschio enorme, che, stringendola fra le braccia, sembrava quasi nasconderla. Hanno limonato a lungo, mentre lui le accarezzava il culo e la teneva stretta a sé, poi, ad un tratto, si sono distaccati e, senza dire una parola, lui, con la mano sinistra appoggiata sulla spalla di mia moglie, l’ha fatta abbassare davanti a sé, cosa cui lei ha aderito, senza opporre un benché minimo rifiuto. Ero stupito dalla disponibilità di mia moglie e, nello stesso tempo, eccitato per quello che vedevo. Lei, dopo aver armeggiato velocemente sulla chiusura dei pantaloni di quell’uomo, li ha abbassati fino alle caviglie e, da sotto i boxer, era visibile la sagoma di un membro di notevoli dimensioni. Quando ha abbassato anche i boxer, si è trovata davanti un cazzo di grandezza asinina. Lungo sicuramente oltre una ventina di centimetri, dall’aspetto un po’ scuro. Era un cilindro di carne perfetto, sormontato da una grossa cappella che immediatamente è sparita fra le fauci di mia moglie. Conosco l'abilità orale di lei, ma era la prima volta che la vedevo succhiare il cazzo di un altro uomo e questo mi ha eccitato così tanto che, senza neanche rendermene conto, mi stavo già segando. L’uomo ha delicatamente appoggiato la mano destra sul capo di Emma, ma non ha spinto il cazzo nella sua gola, al contrario, con estrema delicatezza, nonostante la grossa mole, le ha imposto un delicato ritmo alla pompa. Ad ogni affondo, vedevo quel cazzo scivolare sempre più nella gola di mia moglie, così da riuscire, man mano, a prenderlo tutto in bocca. Sono rimasto stupito quando, ho visto il naso di Emma toccare il pube di quell’uomo e pompare quel cazzo con una bravura tale da strappargli diversi gemiti di piacere. Ero sbalordito, perché avevo a lungo vagheggiato quello che stava ora succedendo sotto i miei occhi, ma, nello stesso tempo, ne ero sconvolto perché stava succedendo per davvero. Un misto di sensazioni, tra gelosia ed eccitazione, mi confondeva la mente, che, in parte desiderava ciò che vedeva, ma, nello stesso tempo, temeva la ripercussione di ciò che poteva comportare. Mi sono spostato di lato e mi sono avvicinato, passando davanti all’auto per vedere meglio quello che stava succedendo. Emma lo pompava con vigore e l’uomo assecondava, con idonei movimenti del corpo, il superbo pompino che riceveva da mia moglie. Lo ha succhiato per diverso tempo, poi, d'un tratto, ho visto che l’uomo bloccava, con entrambe le mani, la testa di mia moglie e, lasciatole solo una minima porzione di cazzo fra le labbra, ha emesso un lungo gemito, con cui ha esternato il momento in cui stava svuotando le palle nella bocca di mia moglie. Ho visto le guance di lei gonfiarsi e strabuzzare un po’ gli occhi, perché, evidentemente, lui le stava riversando in bocca una quantità enorme di seme. Lei, dopo un attimo di incertezza, ha ingoiato, con più deglutizioni, tutta la sborra che l’uomo le stava scaricando in bocca. Sono rimasto stupito dal fatto che l’uomo, dopo aver goduto, ha continuato a scoparle la bocca, spingendo di nuovo il cazzo tutto in gola ed Emma, imperterrita, continuava a leccare a succhiare quella splendida mazza, che a me sembrava, dopo l’orgasmo, divenuta ancor più grossa. Finalmente l’uomo si è sfilato dalla bocca di mia moglie e, dopo averla fatta sollevare, l'ha girata e fatto divaricare le gambe, l'ha fatta appoggiare al cofano della mia vettura e si è inginocchiato dietro di lei. Ha subito iniziato a leccare fica e culo di mia moglie che, ben presto, ha cominciato a gemere e godere a ripetizione.«Oddio, che meraviglia! Amore, è una lingua divina! Mi sta leccando in maniera superba! Amore, vengo! VENGO!»
Sono rimasto stupito dalla facilità con cui è riuscito a far godere mia moglie, leccandole la fica. Io, nonostante il mio impegno, quando le lecco la fica, in genere, devo impiegare molto più tempo per farla godere, mentre lui, con poche leccate era riuscito subito a farla fremere per il piacere. Ad un tratto, lui si è alzato e, dopo aver aperto lo sportello posteriore della mia 500X, ha fatto appoggiare mia moglie sul sedile posteriore e, reggendola a gambe ancora divaricate, ha appoggiato la grossa cappella fra le labbra della fica di mia moglie e, con una spinta decisa, è affondato tutto dentro di lei. La spinta è stata talmente poderosa che Emma è stata sollevata letteralmente da terra di qualche buon centimetro e, solo quando l’uomo è uscito, lei ha potuto rimettere i piedi a terra. L'energumeno l’ha afferrata per i fianchi ed ha cominciato a pomparla sempre più forte e con maggior impeto, portandola ad un sublime, quanto immediato, orgasmo.
«Vengo! Amore, mi sta spaccando la fica! Amore, godo! Oddio, che toro! Più forte! Scopami più forte! Vengo!»
Ero incredulo. Vedere Emma godere così intensamente per quella monta, che aveva i tratti del bestiale, mi lasciava stupito, ma, nello stesso tempo, godevo nel vederla trattata come una vacca. L’uomo si è messo a pomparla a lungo e lei godeva senza soluzione di continuità. Son tornato sui miei passi ed ho aperto lo sportello dall’altro lato della vettura, cosicché potevo vedere il viso di Emma stravolto dal piacere che stava provando. È stata un’emozione così forte che ho quasi sborrato nelle mutande, senza neanche rendermene conto. Lei ha compreso bene l'eccitazione da cui ero assalito e, così, mi ha chiesto di salire in auto e sedermi davanti alla sua faccia, cosa che ho fatto immediatamente. Appena il mio cazzo è giunto tra le sue labbra, lei me lo ha subito preso in bocca, mentre continuava a farsi sfondare da quel toro, che la sbatteva così energicamente da far oscillare la vettura. Nel silenzio della sera, risonava forte il solo rumore del corpo di lui che impattava contro le chiappe di mia moglie che, dopo un ennesimo orgasmo, ha urlato a bocca piena, perché aveva tutto il mio cazzo in gola. Lui l’ha afferrata e, tiratala di nuovo in piedi, si è sfilato da lei e, dopo averla rigirata e fatta sdraiare sul sedile, è di nuovo affondato dentro di lei, reggendole le gambe in alto. Ho visto il corpo di mia moglie sussultare, quando lui le è arrivato in fondo e ha preso a pomparla con vigore. Lei ha serrato le braccia intorno al collo dell’uomo, mentre le gambe lo hanno cinto ai fianchi con i piedi poggiati sulla schiena. Lui la sbatteva con una forza inaudita ed Emma ha preso a godere di nuovo, urlando tutto il suo piacere.
«Vengo! Più forte! Scopami più forte, che vengo!»
Ero con il cazzo duro in mano ad osservare mia moglie sfondata da quel toro e, per un attimo, dentro di me, un pensiero ha terrorizzato la mia mente: se ora le sborra dentro, me la mette incinta, perché non mi sembra che Emma, questo mese, abbia ripreso a cautelarsi con la pillola. Ero tormentato da questo pensiero, ma, nello stesso tempo, mi eccitava l’idea che quel maschio, così poderoso, potesse ingravidare mia moglie. Lui ha proseguito a farla godere ancora, poi, improvvisamente, si è sfilato da lei e, sollevate le sue gambe fino al petto, ho visto chiaramente appoggiare il grosso randello al buco del culo di mia moglie, per poi, con due spinte decise, scivolare tutto dentro di lei, che ha spalancato gli occhi e, dalla sua bocca aperta, è emerso solo un flebile lamento.
«haahhhhiii… Piano! Mi sfondi il culo! Cazzo, come lo sento, tutto dentro! Amore, mi sta sfondando il culo!»
Ero stato io a sverginare il culo di Emma, ma, ovviamente, con il mio cazzo di normali dimensioni, non glielo avevo di certo dilatato come ora stava facendo quella specie di trave umana. Dopo qualche istante, l’uomo ha preso a pompare il culo di Emma con la stessa vigoria ed intensità con cui l’aveva scopata. Lei, dopo un iniziale principio di dolore, ha cominciato a godere e ad incitare quel maschio a pomparla ancor più forte.
«Più forte! Scopami più forte il culo! Cazzo, godo! Mi stai spaccando il culo! Più forte! Sfondami il culo più forte!»
Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Sentivo mia moglie incitare quel maschio a spaccarle il culo, quando io, a malapena, riuscivo a farla godere. Ero stupito ed affascinato dalla disponibilità di mia moglie nei confronti di quel maschio, che la stava montando in maniera così superba. Ha pompato a lungo anche il culo di mia moglie e, dopo innumerevoli orgasmi, improvvisamente l’ho visto irrigidirsi e rimanere ben piantato dentro di lei, mentre dalla sua bocca fuorusciva un grugnito da vero porco. Era evidente che le stava inondando il culo, ed Emma ne ha avvertito tutto l'ardore al punto da trarne un ulteriore piacere.
«Lo sento! Mi sta inondando il culo! Accidenti, è meraviglioso! Mi sta veramente facendo un clistere di sborra!»
L’uomo ha continuato a chiavare mia moglie ancora per un po’ e poi è uscito da lei e, dopo averla fatta alzare e inginocchiare davanti a lui, le ha offerto da pulire quella mazza che, nonostante avesse espulso sperma per due volte, dimostrava ancora di mantenere una certa consistenza. Lei, senza nessuna esitazione, ha preso in bocca quel cazzo, fradicio sia dei suoi umori che della sborra che ancora colava, e lo ha leccato e pulito alla perfezione. L’uomo, dopo che lei ha portato a compimento la sua opera di pulitura, si è rivestito velocemente e, abbassatosi su mia moglie, le ha dato un bacio sulla fronte e, senza dire una parola, è tornato al proprio camion e se n’è andato. Ero rimasto sbalordito da quanto accaduto e, seduto nell’auto, osservavo mia moglie letteralmente stremata dalla vigoria di quel mostro che l’aveva montata e fatta godere in maniera così intensa. Il rumore del camion mi ha, in qualche modo, destato dal mio torpore e, uscito dall’auto, mi sono avvicinato a mia moglie che aveva ancora gli occhi languidi, il viso sfatto dal piacere e, seduta a terra, era in evidenti condizioni pietose. Presi dei fazzolettini e, dopo averla sollevata, l’ho aiutata a darsi una ripulita da tutta quella sborra che colava, ora, anche dal culo sfondato di mia moglie. Ho osservato, aprendo le natiche, il suo foro oscenamente dilatato e, con due dita ho spinto un fazzolettino dentro quel buco, penetrando agevolmente. Lei ha emesso un flebile lamento e, sfinita, si è seduta sul sedile davanti. Poi, rivoltomi un languido sguardo, mi ha pregato di portarla a casa.
Giunti nel nostro appartamento, ho dovuto ancora aiutarla, perché era così stremata che le gambe quasi non la reggevano e, dopo averla spogliata, lei è entrata nel letto e si è addormentata immediatamente. Io mi sono sdraiato vicino a lei e avrei voluto rivolgerle tante domande, ma vederla così placidamente immersa nel sonno, ho preferito rimandare tutto al giorno dopo.
Ho cercato di dormire, ma è stato un riposo alquanto tormentato il mio, perché, ad un tratto, ho sognato che quel gigante che l’aveva scopata, l’aveva anche ingravidata e, nel mio incubo, vedevo Emma partorire tanti piccoli Big Jim.
Mi son svegliato di soprassalto e, mentre ripensavo all'incubo, mi son di nuovo trovato con il cazzo duro al pensiero che un maschio avrebbe potuto ingravidare mia moglie. Ho faticato non poco a riaddormentarmi e, subito, un nuovo incubo ha popolato il mio sonno. Vedevo Emma circondata da più maschi, che la scopavano a turno e ridevano, mentre riversavano nel suo ventre tutto quello che era il prodotto dei loro testicoli.
«Guarda, cornuto, come ingravidiamo questa troia di tua moglie!»
La vedevo stretta e farcita in ogni buco da tutti quei maschi, mentre io mi segavo come un pazzo, godendo del fatto che loro me la stavano ingravidando. Mi son svegliato, anche in questo caso, sudato fradicio, così son andato in bagno e mi son lavato la faccia; avrei anche voluto placare la mia eccitazione, ma ero troppo sconvolto dalle visioni, per dedicare attenzioni al mio cazzo duro al punto da farmi male per quanto mi eccitava quella situazione. All’alba, finalmente, mia moglie si è svegliata e guardandomi dritto negli occhi mi ha chiesto per quale motivo avessi quell’aria distrutta. Quando le ho raccontato dei miei incubi, lei mi ha sorriso e dato un bacio.
«Che pazzo che sei, amore. Sono oltre 10 giorni che ho ripreso a prendere la pillola e, quindi, proprio non avrebbe potuto ingravidarmi. Però vedo che la cosa ti eccita davvero molto.»
L’ho guardata ed ho tirato un sospiro di sollievo, mentre mi adoperavo ad accarezzarle il clitoride e, quando ho visto che stava iniziando di nuovo a godere, le son salito su e l’ho penetrata immediatamente. Era ancora un po’ dilatata e mi ha chiesto anche di far piano, perché la fica le dava ancora qualche fastidio per i postumi della sera precedente. L’ho guardata negli occhi e, continuando a scoparla, le ho chiesto per quale motivo si era resa così disponibile con quel maschio.
«Ma, amore, non era quello che volevi anche tu? Da quanto tempo mi stai dicendo che mi volevi vedere scopare con un altro e ieri sera mi è sembrata l'occasione giusta per esaudire questo tuo desiderio.»
Son rimasto piacevolmente sorpreso e lei mi ha sorriso e, dopo avermi fatto sdraiare supino, mi ha detto che era ancora troppo indolenzita per farsi scopare ancora, però non mi avrebbe lasciato insoddisfatto. È scivolata lungo il mio corpo e la sua bocca ha preso a succhiare il mio cazzo molto intensamente. Memore della serata precedente, ho assaporato con estremo piacere la facilità con cui lei ora ingoiava il mio cazzo fino in fondo e, dopo averlo succhiato a lungo, mi ha fatto sborrare fino all’ultima goccia nella sua bocca. L’ho rigirata ed ho insinuato la mia testa fra le sue cosce ancora intrise del piacere di quel maschio, che la sera precedente l’aveva letteralmente sfondata. Le ho allargato i glutei ed ho visto che quel culo, che la sera precedente era abbondantemente sfondato, si era quasi completamente richiuso. Ho preso a leccare fica e culo di mia moglie, facendola gemere, mentre lei proseguiva a succhiare il mio cazzo che, per effetto delle sensazioni ancora presenti nella nostra mente, era molto duro, rendendola fiera di sé stessa. Ad un tratto, con mia notevole sorpresa, mi ha chiesto di smetterla, non perché fosse stanca di quello che le stavo facendo, ma perché adesso voleva esser presa nuovamente. Effettivamente era molto eccitata e, così, si è girata su un fianco e mi ha chiesto che le facessi il culo. Sono rimasto un po’ stupito da quella richiesta, ma, senza esitazione, ho appoggiato il mio cazzo, ancor duro, al suo martoriato buchetto e, con un affondo deciso, gliel'ho spinto tutto dentro. Lei è rimasta immobile ed ho sentito il culo accogliermi senza alcuna difficoltà, poi le ho sollevato una gamba ed ho preso a masturbarle la figa, facendola subito godere.
«Muoviti più velocemente, sono tutto un dolore, ma voglio godere ancora con te. Ti sento bene nel culo e le tue dita nella fica mi fanno impazzire: continua a farmi godere, ti prego.»
Ho preso a sbatterla come un ossesso, perché, nella mia mente, le immagini di quel maschio, che la sera precedente le aveva sfondato il culo, erano ancora vive, e ciò serviva a scatenare in me una inopinata sensazione che mi induceva a pompare il culo di mia moglie, senza nessun riguardo. Ha avuto un lungo orgasmo, abbastanza forte ed intenso che l'ha fatta scuotere tutta e, nello stesso istante in cui lei godeva, anch’io le son venuto nel culo. Siamo rimasti per un lungo istante immobili, poi si è spostata e mi ha posizionato il sedere in faccia. Potevo vedere lo sperma che colava da quel culo così ben aperto e sfondato e mi ha chiesto di leccarglielo per bene! All'inizio avevo qualche remora, ma poi ho incollato la mia bocca a quel foro e mi son messo a leccare tutto ciò che da esso sgorgava. È stata un’esperienza intensa, che ci ha sconvolti tutti e due e, da quella sera, per qualche decina di giorni, abbiamo continuato a scopare e godere entrambi spronati dalle sensazioni che ancora persistevano nella nostra mente.
Ora, siamo di nuovo in viaggio sull’autostrada, con la speranza di trovare ancora un maschio che possa sfondare il culo a mia moglie e farla godere come una troia, affinché, a mia volta, possa leccare tutto ciò che sgorga dai suoi buchi, perché ciò mi rende davvero cornuto e, soprattutto, molto felice.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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