Finalmente TROIA!!!!

Sto per dieci anni con una donna, sa che mi piace la donna troia, fa di tutto per apparire troia, a gesti e parole spesso si dichiara troia, incontriamo anche qualche singolo e gode, ma l’impressione è che lo faccia solo per farmi piacere. Insomma, troia a parole. Nei fatti in dieci anni c’è ben poco. Mi stanco, la lascio. Ma lei, innamorata, affezionata, stregata forse, non mi molla, per un anno e mezzo non mi molla. Cerca di sentirmi tutte le volte che riesce, mi chiede sempre di vederci, cerca di farmi ingelosire raccontando di ammiratori e corteggiatori, che durante una vacanza si concede ad un uomo. Ma io, niente. Ma qui, casca l’asino. Le dico che sono disposto a vederla, solo dopo che ha incontrato qualcuno, voglio che incontri ed immediatamente dopo, salga sulla mia auto. Voglio vederla all’opera prima di concederle il mio cazzo. Pretendo che vada all’incontro senza mutande e reggiseno, per far capire al suo corteggiatore quanto è troia e quanta voglia ha di scopare. Che non vede l’ora di prender cazzi. Pretendo una prova del suo essere senza mutande e senza reggiseno. Voglio che prima di salire in macchina con lui, alzi la gonna per mostrarmi il culo senza mutande. Pretendo si faccia sborrare in culo dopo essersi fatta scopare come meglio crede. Pretendo la prova della sborra in culo che verificherò personalmente con due dita. Vi immaginate scopare un culo imbrattato di sborra e dilatato. Solo l’idea mi fa venire. L’idea che appena scesa dalla sua macchina salga sulla mia, le infilo due dita nel culo, verifico che è largo e umido di sborra, glielo do in bocca, e quando sarà diventato duro la scopo in quel culo, mi fa partire la testa, non capisco più nulla, solo a pensarlo sono umido, come se dovessi venire da un momento all’altro.
Arriva il giorno che glielo propongo, accetta subito senza batter ciglio. La sensazione è che sia disposta a tutto pur di vedermi, pensa solo a vedermi. In effetti, dopo riflette un pelo e mi dice che non si sente di fargli capire che va con un altro dopo essere stata con lui, troia si, ma riservata. Per me non c’è problema, faccia come gli pare basta che sia troia, che tocchi con mano la sua troiaggine, che abbia consapevolezza di essere troia, compiaciuta di essere troia. Così voglio la donna.
Arriva così il giorno che combina, ma non in macchina, in un B&B con delle casette sparse, mi da un pò fastidio non poter vedere cosa fa, come scopa, quando glielo succhia, quando si fa scopare, quando lo prende in culo per avere la sua sborra per me. Ma pazienza, che posso fare. Dico che mi cercherò un posto dove mettermi e lei quando finisce viene da me in macchina. Prima mi racconta, nel frattempo le sditalino il culo, dopo voglio che faccia sparire il mio cazzo nella sua gola. Se riesco a non venire in un istante, la scopo in culo, altrimenti pazienza e buona notte.
Il giorno convenuto, arrivo prima dell’ora convenuta, mi metto in un posto tranquillo ed aspetto. La vedo passare. So che è la, chissà se lo attende o lo trova. Avrei voluto vedere come era vestita. Cioè, se si era abbigliata a porca o meno. Se si, quanto porca, ma pazienza. Immagino dovrò aspettare almeno un paio d’ore, mi metto comodo. Pensare a cosa starà facendo e come, mi fa gonfiare il cazzo, diventa sempre più umido, sono umido da quando sono partito, da quando penso a questa cosa. Ho già le mutande umide. Insomma, sono bagnato senza avere il cazzo teso, leggermente gonfio ma non teso. Condizione che adoro.
Scendo, faccio due passi, fumo una sigaretta, passando davanti la reception, mi accorgo non c’è nessuno. Decido di entrare, spengo la sigaretta ed entro. Percorro i vialetti che si intersecano l’un con l’altro per cercare la loro casetta. Ne vedo una con la luce accesa, mi avvicino, sbircio tra persiane semi abbassate e tenda chiusa male, non si vede nessuno. Passo oltre. Ma non trovo altre casette con luce accesa. Torno in quella di prima, non si vede e sente nessuno. Continuo a cercare altro, finche non ne vedo una con l’ingresso rivolto ad una siepe, vado, giro attorno la casa, quatto quatto arrivo all’ingresso, persiane ben chiuse, ma porta chiusa male, filtra della luce, sbircio tra la tenda, vedo una gamba. È la sua. Eccitazione alle stelle, temo di sborrare da un momento all’altro, respiro profondo senza farmi sentire, resisto. Sbircio di nuovo, c’è una fessura stretta e lunga, non si vede nulla, si saranno spostati, sento ansimare. È lei ad ansimare, gliela sta leccando suppongo. Ora vedo lui per tutta la fessura steso a letto, lei di lato gli succhia il cazzo, la vedo succhiarglielo, un sogno che si realizza, ha un bel cazzo nerboruto, lei sale e scende da maestra quale è, ne so qualcosa io. Per poi montarlo, la vedo su di lui dimenarsi come una pazza, altro che solo me. Quando ha il cazzo se lo gode e gode come una matta. Quante storie mi ha raccontato. A vederla la prenderei a schiaffi. Ha fatto per anni la recita della troia, ed invece è troia davvero. Che ci voleva a dirlo??? Si sarebbe divertita, ci saremmo divertiti. Non li vedo più, sento ansimare, mi pare di sentire lei che gli dice fai piano. Lo starà prendendo in culo??? Che bello!!! Spero tanto. La sento ansimare ancora. Ma pensando che stanno finendo mi allontano per non essere visto. Anche per riprendermi. Sento di essere li li per venire. Vado verso la macchina, mi godo l‘aria finalmente fresca, la serata meravigliosa, accendo una sigaretta e la fumo appoggiato alla macchina.
Vedo passare la sua macchina, immediatamente dietro un'altra macchina, starà facendo la parte di andare via per non farsi vedere che viene da me. Ed infatti poco dopo la vedo tornare. Le apro la portiera scende. Odora di sesso. La bacio sulla bocca fatta di cazzo, è ancora fatta di cazzo, amo la sua bocca fatta di cazzo. Ma odora tutta di sesso, mentre la bacio le metto due dita in figa, non umida nè bagnata, ma fradicia. Due dita in culo, largo e umido fuori, appena affondo sento liquido appiccicoso. Lei si stacca, mi dice hai visto? Senti come sono ridotta? Hai visto che troia sono diventata per te? La spingo in macchina, dietro, a pecora, sempre con le due dita infilate in figa e culo ed inizio a stantuffare. È ben larga ed ancora bagnata ovunque, gronda sesso da tutte le parti. Inizio a stantuffare avanti e dietro. Lei inizia a godere dapprima, dopo sono urla. Decido di infilare tre dita. Entrano facile e lei continua ad urlare sempre più. Il mio cazzo si fa sempre più fradicio, bagno prima le mutande dopo i pantaloni. Continuo a stantuffare, è sempre più larga. Quattro dita. L’apoteosi dello sfondamento, delle urla di piacere, a momenti entrano tutte le mani. La sento sfondata, stavolta veramente e seriamente sfondata. TROIA. Arriva il momento che mi dice basta, mi prega di smettere. Penso di averne abbastanza anche io. Tiro fuori le mani. Mi spoglio, mi metto comodo e lei inizia a pompare al suo solito. Le dico di far piano, di essere leggera, voglio duri una vita. Finche arriva il momento che decido di sborrare. La prendo per i capelli, le dico di allargare i denti. Comprimo la sua testa sul mio cazzo, così tanto che il pompino me lo fa con la gola. E li sborro! Una libidine pazzesca! Come mai nella vita! Finalmente una donna libera è troia. Così bello che già penso alla prossima, voglio essere il terzo! Voglio che il secondo la veda scendere dalla prima macchina, scoparla e vederla salire sulla terza macchina. Glielo dico subito mentre ci rivestiamo. Lei compiaciuta, non mi dice nulla.
Un po' di amaro mi rimane in bocca. Una domanda continua ad assillarmi. Lo ha fatto per me o perchè è veramente troia? Ma se è veramente troia, perché mi ha rotto i coglioni per dieci lunghi anni?