la cavia

Anni fa ho vissuto un rapporto particolare con una Padrona. Non l'ho mai giudicata e vi chiedo anche a voi lettori di fare altrettanto con tutti e due, immergendovi nel racconto solo sotto l'aspetto erotico.
"Cerco uno schiavo masochista da usare"
Non poteva non colpirmi un annuncio cosi' chiaro e decido di rispondere nonostante la Padrona viva a Bologna, non proprio vicino a casa mia. Non sono proprio un masochista ma la situazione prospettata mi stuzzica. Nel mio immaginario la dominatrice deve essere anche sadica e non e' facile trovarne di autentiche. Dopo una settimana mi arriva una mail a nome Domina Anna ed eccitato la leggo.
"Sono una matura pro domme e sto cercando uno schiavo masochista che nei fine settimana mi serva e si sottoponga come cavia a sedute sperimentali".
Cavia ? Molto titubante rifletto e penso di non essere all'altezza ma la curiosita' e' tanta e mi decido a candidarmi anche se rimango interdetto per il fatto del suo lavoro. Puo' una pro domme interpretare un ruolo se non lo si sente realmente? Una cosa e' dominare per indole, un'altra e' per necessita'.
"Schiavo ti faro' sapere".
Vabbe' ho provato, meglio cosi'.
"Dimmi a che ora arrivi con il treno che ti chiamo al telefonino".
Cavolo, adesso non posso piu' tornare indietro senno' faccio la figura del fifone. Arrivato il venerdi' prendo il treno e durante il viaggio mi assale un dubbio, non vorra' mica essere servita e pure pagata? Con questo dubbio scendo dal treno e chiamo la Padrona.
"Arrivo, tieni acceso il telefonino"
Vedo cosi' arrivare una signora piacente non giovanissima vestita in pelle, capelli neri, stessa mia altezza. Mi si avvicina e mi bacia sulla guancia.
"Ho la macchina fuori, vieni che cosi' intanto ti spiego i tuoi doveri. Quando siamo fuori il rapporto e' paritario ma appena entriamo in casa mi baci i piedi in ginocchio e diventi il mio schiavo personale. Tuo dovere e' pensare alla casa, quindi oltre a cucinare dovrai pulire. Se ho clienti esci ed aspetti che ti richiami io. Essendo nuova nel settore mi serve fare esperienza su di te ed avendo chiesto un masochista sai cosa ti puo' attendere. Ovviamente ti usero' anche come oggetto sessuale per farmi godere e non l'ho ancora detto ma hai l'onore di servire senza dover pagare."
Inizio a mettere a fuoco l'aspetto sadico e mi viene il dubbio mettendomi nelle mani di una Mistress non espertissima ma avendo elencato i limiti mi rassereno. Mi tranquillizza anche l'aspetto paritario all'esterno, niente imbarazzanti umiliazioni pubbliche. Probabilmente vuole conoscere bene chi ha vicino dando importanza anche all'aspetto umano. Non puoi infatti possedere una persona se neanche la conosci.
"Verme, mentre io mi riposo tu pulisci stanza e bagno, li voglio lucidi".
Inizio cosi' a servire da subito la mia nuova Padrona. Finito di lavare avviso la Dea che nel frattempo si e' riposata. Mi domando cosa ha spinto una signora a diventare una pro domme, avro' una risposta successivamente, una volta creata piu' confidenza. Verificato il lavoro svolto con tono autoritario e indagatore mi indica poi il bagno.
"Ogni volta che vado a pisciare tu mi segui, ti sdrai e mi pulisci la figa con la lingua, ogni volta hai capito? Anche durante la notte ed ora da bravo fai come ti ho ordinato che ho la vescica piena e porgimi la frusta."
La seguo cosi in bagno e mi sdraio in attesa di ripulire bene tutto e penso, mica male il masochismo.
"Bravo cosi' fammi sentire la lingua in profondita' cesso vivente e ringrazia che accetto il tuo limite altrimenti quella lingua l'avrei usata anche per farmi pulire il culo dopo aver defecato".
Mi assesta mentre la pulisco una frustata violenta sullo stomaco ed un calcio sui glutei. Sento che le piace bagnare la mia bocca e si attarda a risalire.
"Ora puliscimi il buco del culo se sei capace".
Finito il mio lavoro mi fa baciare gli stivali che indossava, ovviamente in ginocchio con staffilate sui glutei. Mi sembra esperta visto come usa la frusta. Le mie chiappe sono segnate e doloranti ma niente lamenti, si va avanti.
"Ora via in cucina apri il frigo e datti da fare per la cena".
Mentre preparo, arrivano delle telefonate di clienti e mi avvisa che dopo mangiato ne arriva uno per un'ora. Mangiamo come due amici ma appena arriva l'ordine di lavare i piatti rientro nel ruolo di sottomesso.
"Adesso vai fuori dai coglioni e aspetta la chiamata per rientrare che dopo devo provare alcune cose su di te".
Esco cosi' al freddo e faccio 4 passi pensando di aver fatto un errore nell'accettare la proposta di schiavo cavia con una pro domme. Spero di non dover uscire troppe volte durante la mia visita.
"Puoi rientrare. Ho la figa bagnata servo, vieni e fammi godere con la lingua. Il cliente era alle prime armi per fortuna e non e' stato esigente ma il gioco mi ha eccitato. Pensa mi scaldo ed il coglione paga".
Ha ancora gli indumenti in pelle da lavoro. Gli slip mettono in evidenza la patatina. E' un lago e provvedo a titillare il suo clitoride fino a farla godere.
"Tu non godi schiavo e non me ne frega un cazzo delle tue esigenze, sei qui per me e basta".
Mi prende il membro e gli rifila 5 sonori schiaffi che mi fanno gridare con suo godimento. Spero non tocchi i testicoli, cosa che evita con mio sollievo.
"Adesso stronzo ti appendo le braccia ai ganci e ti torturo come piace a me, devo esercitarmi a misurare le forze."
Vengo cosi' appeso in piedi con le braccia in alto. Arrivano cosi' frustate sul petto inizialmente leggere e sempre piu' forti fino a farmi lamentare. Soddisfatta mi fa girare e via un'altra serie sulla schiena. Finita la fustigazione penso mi liberera', niente da fare, adesso vuole provare delle pinzette con dentini sui capezzoli ma prima mi infila un vibratore nel culo cosa che mal sopporto. Cretino, vuoi sensazioni forti, eccoti servito ma ormai non cedo.
"Vediamo il tuo limite del dolore".
Inizia cosi' a girare con le mani questi strumenti di tortura sempre piu' forte ed io resisto per dimostrare di essere all'altezza. Ad un certo punto mi si annebbia la vista e sento le energie venir meno...cazzo sto svenendo. Mi riprendo quasi subito ma vengo slegato e fatto sdraiare.
"Non mi sembri molto masochista ma ammetto di aver premuto forte, girati adesso che se ti sei ripreso devi assaggiare la mia frusta preferita".
Mi giro ancora impressionato e la Domina non perde tempo per infliggermi 10 forti interminabili frustate. Che cazzata ho fatto ma ancora non mollo.
"Per oggi basta cosi' ma prima scopami che sono ancora bagnata. Ti diro' che mi piace il mio lavoro."
Vengo nuovamente girato con un paio di calci e senza delicatezza usato come un fallo di gomma. Con lei sopra di me si dimena fino a raggiugere l' orgasmo. Stremata la Padrona mi si sdraia vicino e mi ordina di succhiarle piano i capezzoli. Anche se e' sudata sento un piacevole odore corporeo.
"Adesso a dormire".
Non si e' curata minimamente del mio piacere ma lo sapevo prima ed una volta solo in stanza mi masturbo pensando alle scene vissute. Mi addormento e penso a cosa mi aspetta per il giorno successivo.
Il fine settimana passa cosi' tra piacevoli passeggiate esterne in confidenza e ripetitive prove di dominazione su di me intervallate da qualche incontro professionale.
"Tra due settimane ti voglio ancora qui. Non era quello che cercavo come schiavo masochista ma la tua compagnia mi piace. Ti tengo e quando mi sono stufata ti caccio."
Si e' poi ovviamente stufata ma almeno mi sono vissuto una situazione desiderata enon ho ceduto anche se non e' piu' il caso di rischiare un'altro svenimento soprattutto se non sai in che mani ti metti.