Prime Esperienze
PRIMO INCONTRO AL BUIO….L’UOMO MISTERIOSO
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29.07.2020 |
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"Sono pronta per accoglierlo, per esaudire i suoi desideri, le sue voglie e dopo avergli mandato il messaggio “vieni” mi posiziono in piedi con le spalle..."
Era uno di quei giorni di lockdown dove la noia regnava sovrana, così per passare del tempo e per rubare un sorriso avevo messo uno dei miei last di cazzeggio "A.A.A cercasi parrucchiere, estetista e un massaggiatore... Astenersi perditempo".Tra i soliti messaggi banali e scontati che mi arrivarono, successivamente, spiccò uno in particolare e, invece di eliminarlo come faccio con il 99% dei messaggi, decisi di aprirlo.
Il contenuto mi trasmise una sensazione positiva, di un uomo intelligente, colto e fantasioso e cosi curiosa andai a guardare il profilo di questo sconosciuto.
Profilo di un singolo che ha vissuto il sito, che ha fatto le sue esperienze, riportate anche nei suoi diversi racconti…un profilo di un Uomo.
Decisi quindi di rispondere al suo messaggio e da quel momento continuammo a scriverci parlando dei nostri interessi, di quello che avevamo fatto magari durante il giorno e ascoltando musica che condividevamo. Una chat tranquilla con uno sconosciuto che mi ha fatto compagnia durante i restanti giorni che ci dividevano dalla Fase2.
Un giorno parlando del più e del meno usci fuori il discorso sulle maschere veneziane, alche mi venne in mente una fantasia che mi sarebbe piaciuta trasformare in realtà e la esposi a lui: ossia un incontro al buio con tanto di maschera con uno sconosciuto in una camera d'albergo. Fare così un percorso nell’oscurità, tra odori, sapori, sensazioni, alla scoperta dei sensi; per ascoltare il mio corpo ed il suo corpo senza vedere…un percorso sensoriale speciale…
Continuando a scambiare messaggi compresi che anche lui trovava la fantasia dell’incontro al buio molto stimolante.
A quel punto fece capolino il mio spirito di immaginazione e iniziai a scrivere quello che mi stava passando per la testa, descrissi quindi una scena, esponendo nei minimi particolari come avrei visto me e l'uomo misterioso...
Lui interruppe il mio racconto scrivendomi di non andare avanti e facendomi questa domanda:
“sei matta abbastanza? Oppure detto meglio, ti fideresti di me?”.
Leggendo la sua domanda avevo capito quello che mi stava per chiedere…presi qualche secondo di tempo e risposi:
“Si sono matta abbastanza...se la persona mi prende... E non so perché ma si, mi fido di te”.
Questo ovviamente a caldo, poi a mente lucida fui assalita da forti dubbi ma per la presenza di una terza persona che non volevo “ferire”.
Chiarito l’argomento decidemmo che il nostro incontro sarebbe avvenuto cosi, come avevo iniziato ad esporre la mia fantasia…ossia un incontro al buio. Visto che fino a quel momento non ci eravamo né visti tramite foto, né sentiti per telefono, stabilimmo di continuare senza scambi di foto e senza sentirci, e di continuare attraverso i messaggi fino al momento dell’incontro.
La fine del lockdown era ormai già passata da diverse settimane quando mi arrivò il suo messaggio in cui mi comunicava giorno, luogo e ora dell’appuntamento.
Ero stata serena per tutto il tempo che ci divideva dall’incontro, come se fosse con una persona che già faceva parte della mia vita.
Il giorno dell’appuntamento è arrivato, sto lavorando da casa, chiudo il mio lavoro in anticipo e senza neanche avere il tempo di pranzare mi preparo. Per me un appuntamento con un uomo comincia sempre facendo l’amore con ciò che indosserò per lui.
La mia femminilità è soprattutto nella mia mente, nel mio desiderio.
Una doccia tonificante, crema per il corpo e per il viso e ancora nuda davanti al comò apro il cassetto dell’intimo, affondo le mani e scelgo la biancheria da indossare, un completo di pizzo nero.
Mi preparo con cura per cercare di essere all'altezza dell’uomo misterioso, mentre il pensiero torna a questo curioso primo incontro che avverrà tra poche ore, un trucco leggero ed eccomi pronta per uscire.
Guardo più volte l'orologio.. il momento di uscire si avvicina, indosso le scarpe con i tacchi, prendo la borsa metto dentro il cellulare e mi avvio verso la meta stabilita per questo incontro al buio.
Nonostante i pochi minuti che mi separano dallo sconosciuto io continuo ad essere stranamente serena.
E’ un pomeriggio assolato e molto caldo, di solito quando percorro il raccordo amo spingere sull’acceleratore ma non lo faccio, alzo il volume della radio, in quel momento stranamente stanno trasmettendo la canzone dei Depeche Mode “Precious”, e mi godo quei minuti di viaggio per raggiungere l’albergo.
Giunta sul posto da lui indicatomi, parcheggio ma non scendo subito…ecco mi sembrava strana tutta questa tranquillità...Inizio ad essere nervosa...agitata...comincio a sudare freddo ed il caldo della giornata ovviamente non aiuta.
È il mio primo incontro al buio. Non conosco l’uomo misterioso, mai sentito per telefono, mai visto neanche in foto, sempre e solo messaggi.
Sento ad un certo punto due voci che si contrappongono, sono quelle della mia parte razionale e della mia parte folle.
Una sento che mi sussurra: “che minchia stai facendo?? Ma non li leggi i giornali?? tu guarda se domani in prima pagina verrà riportato questo articolo: - donna poco seria trovata uccisa dopo essere stata violentata. Si brancola nel buio”.
Mentre l’altra dal canto suo sento che mi sussurra: “non ascoltarla, lasciala perdere, fidati del tuo istinto, vai e goditi queste ore, divertiti…vivi la follia oggi”.
Essendo io un tipo un po’ pazzerello, ovviamente ascolto il consiglio dettatomi dalla mia parte folle e, prima di intraprendere il viaggio verso il piacere, mando un messaggio ad una persona a me cara scrivendo “ricordati che vi ho amato tanto…io sto qui” mandandole poi la posizione (folle si ma con un minimo di razionalità!).
Scendo dalla macchina e mando un messaggio a Lui “io ci sono”. Lui mi risponde di prendere la chiave alla reception, di salire in camera e aspettarlo li. Mi avvio ed eseguo il suo ordine come una brava bambina.
La camera è piccola ed elegante, le tende sono chiuse, una luce calda e soffusa riscalda l’ambiente, giusto quel tanto che lasci intravedere.
Sul letto trovo un biglietto per me, lo prendo e lo leggo “ciao Gioia sono felice che tu sia qui. Versati da bere, ho aperto una bottiglia per te. Quando vuoi avvisami…sono qui. L’uomo misterioso”, mi giro e vedo sul comò due calici ed una bottiglia di vino bianco, noto stupita ma con piacere che si è ricordato i miei gusti.
Mi spoglio e sopra il mio completino indosso una vestaglia corta di raso nero, una collana di perle e per finire metto al viso una maschera. Dopo essermi accuratamente preparata, do un'ultima occhiata all'immagine riflessa allo specchio. Sono pronta per accoglierlo, per esaudire i suoi desideri, le sue voglie e dopo avergli mandato il messaggio “vieni” mi posiziono in piedi con le spalle rivolte alla porta.
Quei secondi che mi separano dallo sconosciuto mi sembrano essere un’eternità, quando ad un certo punto sento aprire il portone di sotto e salire le scale. Resto immobile, dando sempre le spalle alla porta, perché è così che nel mio racconto avevo pensato di accoglierlo.
Ho paura del buio, è una sfida per me…affidarmi a qualcuno che mi guida in un vortice di passione….ho paura di svenire, la mia eccitazione è indescrivibile, faccio un bel respiro cerco di calmarmi. Ma l'eccitazione e l'adrenalina salgono ad ogni passo che sento avvicinarsi verso la camera.
Inizio a giocare con la collana per rilassarmi, quando non sento più i passi ma il rumore dello scatto della porta. Il cuore inizia a battere sempre più forte, trattengo il fiato per un istante, sempre immobile attendo la sua mossa.
Lui si avvicina a me silenziosamente, un brivido di paura attraversa la mia pelle e ancora quella dannata parvenza di logica penetra i pensieri, ma quelle sensazioni non si trasformano in coltri di ghiaccio, fluiscono limpide come l’acqua di un fiume quando lui mi prende per le spalle, mi sfiora una guancia con una mano per tranquillizzarmi e conquistare la mia fiducia.
Ancora di spalle sento le sue mani esperte esplorare il mio corpo e l’eccitazione salire sempre di più….che sensazione!
Piano piano mi giro verso di lui e le sue labbra sequestrano le mie. Un bacio inizialmente dolce per poi trasformarsi un bacio passionale e famelico.
Avevamo bisogno di essere certi di volerlo perché era stato tanto fantasticato che sembrava quasi surreale ciò che stava succedendo.
Le mie labbra percorrono il suo collo e sento i suoi battiti accelerare; gli mordicchio il lobo dell’orecchio e la mia lingua lo lecca tutto intorno.
Lentamente mi fa scivolare via la mini vestaglia che avevo indossato per lui, mi toglie il completino lasciandomi nuda con solo indosso la collana di perle e le scarpe con i tacchi. Fa scivolare la sua mano lungo tutta la mia schiena ed io sussulto a quel tocco. Sono eccitata, i seni turgidi ne sono la prova, me li sfiora e poi la sua mano si fa più esigente.
I miei occhi verdi smeraldo lo scrutano con curiosità. Sto impazzendo...lui indossa una camicia bianca un po’ aperta e dei pantaloni blu, è elegante, eccitante, sensuale davanti a me.
Apro la sua camicia e lo abbraccio stringendomi forte a quel corpo caldo e protettivo.
Le bocche, affamate, si cercano, si frugano, si lasciano per ritrovarsi immediatamente dopo, in un gioco di prendi e lascia che s’alimenta in continuo cercare soddisfazione e carenza, mentre con le mie mani lo aiuto a spogliarsi.
Delicatamente mi mette poi supina sul letto, mi allarga le gambe, la sua mano scende a gustare la densità degli umori che copiosi trasbordano. Infila il suo volto in mezzo alle cosce e inizia a baciare e toccare ogni centimetro della mia intimità.
E’ una sensazione bellissima vedere la sua testa tra le mie cosce, sono completamente in balia di quello sconosciuto che sta disegnando arte con la sua lingua.
Sono tremendamente eccitata e dai rumori che provengono più in basso capisco che la mia Gina non disdegna…anzi risponde bagnandosi sempre di più.
Mi mordo il labbro inferiore, non riesco a dire nulla, ma i miei occhi parlano per me. Ho voglia di lui, del suo membro, di sentirlo dentro di me.
Fa scivolare dentro un dito facendomi inarcare la schiena, con un piacevole gemito e sospiro. Il suo dito esperto lo sento entrare ed uscire, mentre la sua lingua stuzzica il mio clitoride, sento un secondo dito entrare e velocemente scivolano dentro e fuori di me. Il mio respiro aumenta improvvisamente così come i miei gemiti di piacere, quasi sto per venire, venire di orgoglio di donna tra le mani di quell’uomo di cui ancora ignoro il vero nome.
Inarco la schiena, sento i muscoli del mio corpo che si irrigidiscono mentre un orgasmo esplode dentro di me….il primo di una lunga serie…siii sono viva!!!
E inizia così il nostro “viaggio verso il piacere”….un viaggio intrapreso con un Uomo misterioso ma sensibile, passionale e soprattutto dalle mille attenzioni…
a D.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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