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Da uno sguardo a mille emozioni


di PreciousJewel
28.09.2022    |    337    |    3 9.3
"Klara allora si tira giù il pantacollant rimanendo solo col perizoma, anch'esso zuppo di desiderio ed eccitazione, e poi si porta alle tue spalle sporgendosi..."
PREMESSA
Trattasi di un racconto scritto, a me dedicato e regalato per il mio compleanno, da un lui di coppia.
Sarà tratto dalla realtà o dalla sua fantasia? L’incontro è avvenuto o dovrà avvenire?
Ai lettori l’ardua sentenza…
Grazie Mirko….per questo regalo inaspettato e molto gradito.

Era tardo pomeriggio ed eravamo in palestra per allenarci, una bella palestra piena di specchi, panche ed attrezzi, ma anche sbarre dove posso allenarmi a corpo libero.
Klara è alle prese con gli attrezzi, lei non segue una scheda rigorosa, ma le piace allenare sempre tutto il corpo, oggi è vestita con un pantacollant rosa aderentissimo che mette in mostra il suo fantastico sedere ed una t-shirt bianca che lascia intravedere in trasparenza il reggiseno anch'esso bianco in pizzo e senza imbottiture come piace a me.
Io invece indosso un pantaloncino sportivo azzurro ed una maglietta smanicata bianca. Mi piace guardare nello specchio i muscoli delle braccia e i deltoidi che si tendono durante gli esercizi e si gonfiano per l'afflusso di sangue.
La sala non è molto affollata, è molto grande e saremo in tutto una dozzina ad allenarci a quest'ora.
Mentre ci scaldiamo davanti allo specchio notiamo attraverso di esso una donna in lontananza seduta su una panca, non sono sicuro ma un paio di volte mi è parso che guardasse verso di noi, anche Klara l'ha vista, ma capita spesso di essere osservati in palestra e non dà tanto peso alla cosa.
Anche lei indossa una t-shirt bianca, che coincidenza, ed un pantaloncino aderente grigio che scopre, ma senza esagerare la coscia.
Ha i capelli ricci e biondi, ma quello che di lei cattura la mia attenzione è lo sguardo, due bellissimi occhi chiari che splendono più delle tante luci bianche della sala.
Decido di sorriderle, per capire anche se davvero stesse guardando noi, un sorriso appena accennato il mio, ma nessuna risposta, anzi lei abbassa lo sguardo sul suo telefonino dove probabilmente legge il prossimo esercizio da compiere.
Io e Klara finiamo di scaldarci e ci dividiamo per iniziare l'allenamento, io mi dirigo alla sbarra, farò le trazioni zavorrate. Prendo allora la cinta per la zavorra e la carico di 20 kg, la indosso, guardo verso l'alto la sbarra respirando con determinazione e preparandomi allo sforzo, poi porto un attimo lo sguardo allo specchio che ho di fronte e di nuovo trovo quegli occhi su di me alle mie spalle, ma questa volta non ti accorgi che ti sto guardando e sinceramente avere il tuo sguardo addosso è intrigante.
Comincio l'esercizio, mi tiro su, una, due, tre volte...sette, otto...dieci...dodici, in realtà molti nella sala restano a guardarmi, ma per me conta solo quello sguardo, il tuo che mi sta caricando di testosterone e mi fa continuare oltre il mio solito limite...quattordici, quindici!
Anche Klara ha notato che mi guardavi e finito l'esercizio, mi raggiunge sussurrandomi all'orecchio “hai visto la bionda che ti guarda il culo?”. Sorrido, sì che l'ho vista, non pensavo che mi stessi guardando così in basso, ma la cosa mi fa piacere.
Klara si allontana dandomi una pacca sul culo e guardando nella tua direzione, tu vedi tutta la scena e questa volta le sorridi, forse anche arrossendo un pò.
Continuo con il mio esercizio fino all'ultima serie, le braccia e le spalle e la schiena si gonfiano, la maglietta si tende sul petto e mette in mostra anche la forma a goccia dei miei pettorali.
Tu sei ancora seduta su quella panca, non starai facendo una pausa troppo lunga? D'un tratto ti alzi, ti avvicini alla pectoral machine e ti accomodi tra i rulli. Cominci l'esercizio e quando apri e chiudi le braccia, la t-shirt si tende sul tuo seno e... vuoi per quella tensione, vuoi per lo sforzo, i tuoi capezzoli cominciano a spingere contro il tessuto come a volerlo perforare.
Tu non ti guardi intorno, ma sai bene che molto probabilmente io e Klara ti stiamo guardando, come forse una buona metà dei presenti, quasi ignori lo specchio che hai di fronte per evitare di confermare quello che timidamente pensi, e quando l'esercizio finisce subito ti liberi dei rulli e metti giù le braccia.
Poi ancora, un'altra serie...e ancora, io pure, altre quattro...
Klara ora è sul tappetino, ma non in una posizione qualunque, ha avuto accortezza di mettersi in modo che i suoi glutei fossero perfettamente allineati alla tua visuale e che non ci fossero ostacoli o persone tra voi. In quella posizione lei non può guardarti, ma tu sì, puoi gustarti benissimo tutte le sue curve, i suoi movimenti, e quella fessura tra le sue forme più sexy messa in risalto dal pantalone che, esercizio dopo esercizio sembra scavare in profondità.
Tu ti accorgi subito di lei e appena la vedi lì a pecora, mentre solleva indietro le gambe per rinforzare i glutei, resti praticamente immobile rapita dalla scena, i tuoi occhi la frugano ovunque, tra le gambe, sul sedere, persino dentro la t-shirt che sull'addome si allontana dal corpo di Klara mettendo in bella mostra la sua pelle fino al reggiseno.
Io mi avvicino a te, ma tu non te ne accorgi, mi sistemo sulle parallele e comincio un'altra serie per il petto. Ti guardo e mi gusto anch'io la scena, sia Klara sia tu che la guardi. Non voglio assolutamente distrarti, anzi mi piace che tu la stia guardando e cerco di immaginare i tuoi pensieri in quel momento, quelli di Klara invece credo di intuirli bene.
Klara finisce l'esercizio, con entrambe le gambe, ora è a pecora qualche secondo prima di rialzarsi e tu cogli l'attimo per distogliere lo sguardo e allontanarti con aria indifferente, ma mentre ti alzi dall'attrezzo ti accorgi che io sono vicino a te e che probabilmente ho visto tutta la scena, improvvisamente guardi in basso diventando rossa in viso, questa volta sono abbastanza vicino da accorgermene con certezza.
Vai vicino la adductor machine, è libera, la guardi un secondo, probabilmente non è nella tua scheda, ma ormai c'è un tacito gioco tra noi, e sai che con una mossa così ci ruberesti gli occhi provocando in noi pensieri altamente erotici.
Ti guardi intorno, ci guardi velocemente per capire se possiamo vederti e poi ti siedi.
Apri piano le gambe e porti le mani sulle ginocchia, davanti a te uno specchio ed io e Klara possiamo vedere benissimo quel movimento che schiude il tuo guscio offrendo a noi uno spettacolo afrodisiaco.
Improvvisamente, le luci nella palestra creano un'atmosfera soffusa, la musica si fa soft-lounge, e la sala deserta, ci siamo solo noi tre, che senza più nasconderci ci guardiamo maliziosamente.
Con movimenti lenti ci avviciniamo a te, ancora a gambe aperte trattenute da quei morbidi rulli, siamo dietro di te, Klara alla tua destra ed io a sinistra, sei accerchiata e guardandoci, senza chiudere le gambe allunghi le tue mani verso di noi come a farci cenno di venire ancora più vicino.
Eseguiamo sincronizzati in modo che le tue mani riescano ad avvicinarsi fino a toccare come magneti i nostri corpi e a sentire le vibrazioni che essi emanano.
Piano le nostre mani si poggiano prima sulle tue spalle, poi scendono sul petto sopra la t-shirt, quattro mani che ti palpano i seni, ma sul tuo corpo ti sembra di sentirne molte di più e soprattutto senti un forte calore pervaderti tutta.
Tu guardi Klara all'altezza del seno, i suoi seni quasi sfiorano le tue spalle e si muovono avvicinandosi ripetutamente alla tua bocca.
Poi ti giri verso di me, mi lanci uno sguardo che sembra dire chiaramente "sono vostra, prendetemi", allora la mia mano destra dal tuo petto segue il tuo profilo e si porta sul tuo viso, ti prendo per le guance e sollevo il tuo mento verso di me, mentre mi avvicino per baciarti.
Le nostre bocche si toccano, sono invertite e questo amplifica ogni sensazione provocata da quel tocco. Le mie labbra carnose avvolgono le tue, le succhiano le accarezzano, le schiudono, ed ecco la mia lingua penetrare nel calore della tua bocca a cercare l'abbraccio con la tua.
Ti sembra quasi di svenire, per il mio gesto tanto istintivo quanto da te desiderato, come una scarica elettrica che ti fa inarcare la schiena e bagnare in profondità.
Le nostre lingue ora si inseguono, si cercano, si lasciano e si riprendono, il tuo corpo si contorce e le tue mani si portano al mio viso per trattenermi a te e prolungare quel bacio che sta divorando ogni tuo pudore.
Porto ora entrambe le mani sul tuo ventre, Klara capisce al volo il mio intento e mi asseconda anche lei, afferriamo l'orlo della tua t-shirt e tiriamo su, liberando la tua pelle che viene percorsa da un brivido caldo.
Sfiliamo la t-shirt, per farlo le nostre labbra devono separarsi e quell'attimo riporta la tua attenzione su Klara.
Ora sei in reggiseno e pantaloncino, le tue mani si infilano sotto la t-shirt di Klara, trovano la sua pelle liscia, il reggiseno, si riempiono delle sue forme abbondanti, le strizzi un po' e senti quanto sono sode.
Anch'io allora ne approfitto per intrufolarmi sotto la t-shirt di Klara, lungo la sua schiena e con una mano raggiungo il gancio del reggiseno, click.
Il gancio si apre, l'elastico si allenta e il suo seno ora è libero, tu tiri giù il pizzo e godi di quel calore, le prendi i capezzoli tra le dita e ci giochi un po'.
È una scena molto eccitante, ma non basta, quella t-shirt è ancora di intralcio, va tolta.
Prendo l'orlo sui fianchi di Klara e tiro su, Klara solleva le braccia per facilitarmi e...via la t-shirt...e via anche il reggiseno.
Alla vista del suo seno, di quei capezzoli inturgiditi dall'eccitazione la tua bocca si precipita su di loro.
Cominci a succhiarli, a leccarli, fai dei giri intorno con la lingua, poi li risucchi ancora, affondi il viso tra quella carne morbida. Klara ti prende la testa e la spinge ancor più verso di sè, nel far questo ti tira a sè e la tua schiena si allontana dallo schienale dell'attrezzo, offrendo a me l'occasione di slacciare anche il tuo reggiseno. Prontamente colgo l'attimo e in un attimo anche il tuo seno è nudo. Bello tonico e roseo di eccitazione, il sangue nel tuo corpo stà pulsando all'impazzata, mi precipito con la mia bocca a succhiare quei frutti così succulenti.
Tu sul seno di Klara, io sul tuo...mentre la mia bocca è impegnata sui tuoi seni, le mie mani esplorano tutto quello che possono, vanno su e giù per il tuo corpo, scivolando fino alle cosce, tra le cosce, sul punto più caldo e umido del tuo corpo.
Nell'aria c'è il tuo odore, sei bagnatissima, lo sento con le dita, e sul pantalone compare un alone più scuro, sei in quella posizione così invitante, ancora a gambe aperte, forse non molto comoda, ma di certo non ti importa. Allora sono io che ora faccio il giro dell'attrezzo e mi porto davanti, tra te e lo specchio, mi accingo a scendere col mio viso sul tuo pantalone, quasi come un maschio alfa che segue l'odore della femmina, ma Klara mi ferma, intercetta il mio movimento e afferra la mia t-shirt strappandomela via con un sol gesto.
Il mio odore si diffonde nell'aria e si fonde con il vostro, ecco che mi piego tra le tue cosce con tutta la mia muscolatura in bella mostra, guardi le mie braccia con cui mi tengo alle tue cosce, il petto, la tartaruga, e una volta giù il mio dorso.
Inebriato da quel profumo, affondo il mio viso nel tuo pantaloncino cercando di riempirlo della tua intimità, la stoffa è pregna dei tuoi umori, sei ormai in un lago di voglia.
Klara allora si tira giù il pantacollant rimanendo solo col perizoma, anch'esso zuppo di desiderio ed eccitazione, e poi si porta alle tue spalle sporgendosi con i suoi seni sul tuo viso, per farteli baciare ancora e per poter baciare ancora i tuoi.
Tu porti le tue mani tra i miei capelli ricci, stringi i pugni e mi premi il volto contro di te, vuoi farmi entrare, accogliermi e farmi sentire tutto il tuo calore. Io incoraggiato da quel gesto bacio freneticamente tutto quello che quella posizione mi consente, apro e chiudo la mia bocca sul tuo frutto proibito, mi riempio del tuo odore, ti faccio sentire la lingua attraverso la stoffa del pantaloncino, e sempre attraverso essa, con i denti mordicchio la tua pelle più sensibile.
Quel pantaloncino deve andar via, voglio vederti nuda, completamente nuda! Con le mani chiudo i rulli per liberare le tue gambe, poi li lascio andare, ti sfilo le scarpe, e i calzini, mentre lo faccio prendo un alluce tra i denti e lo succhio un pò, poi ti bacio il collo del piede, l'interno del tallone, la caviglia, il polpaccio, l'interno coscia...
Porto le mie mani sulla tua vita e tiro giù il pantaloncino, tu ti sollevi dalla seduta per facilitarmi il compito, un bacio sul perizoma umido e ripeto il gesto per toglierti anche quello, e di nuovo mi faciliti sollevandoti un pò.
Sei nuda, con quel frutto del desiderio profumatissimo e bagnato che reclama le mie attenzioni...ed io mi tuffo ad assaggiarti!
Senti la mia lingua sulle grandi labbra, leccano ed esplorano quella pelle finalmente libera, mi senti leccare ovunque, intorno e piano piano mi porto sulle zone più sensibili, accarezzo con la lingua su e giù, poi dentro e fuori, lasciando per ultimo il clitoride.
Appena te lo sfioro sembri attraversata da una scarica elettrica, la tua fica è dolcissima, sembra una caramella, e quel clitoride è la parte più gustosa. Porto le labbra a ventosa su di lui, lo succhio un pò e poi lo lecco, poi di nuovo lo succhio e poi di nuovo lo lecco, lentamente, ma con un ritmo che incalza...
Poi un dito, improvvisamente si fa strada dentro di te, entra prepotente in un fiume di desiderio pronto ad accoglierlo, un'altra scarica elettrica ti fa contorcere tutta e nonostante la tua bocca sia occupata a succhiare i capezzoli di Klara, emetti un gemito che rompe il silenzio fin'ora fatto di sospiri intensi.
Allora le dita diventano due, indice e medio della mia mano sono dentro la tua meravigliosa fica, vibrano per l'emozione che io stesso sto provando e scivolano lentamente dentro e fuori, esercitando una leggera pressione verso il basso.
La mia lingua sul clitoride aumenta il ritmo, tu ti contorci sempre di più, i gemiti continuano, il tuo corpo è teso, io ti guardo e mi gusto tutto questo con gli occhi e con la mia bocca, poi guardo Klara, lei mi guarda, mi capisce al volo, si scosta da dietro di te e viene accanto a me tra le tue gambe, mi da il cambio.
Quando la guardi avvicinarsi, la ringrazi in anticipo con lo sguardo, sai bene cosa farà e non desideri altro che godere delle sue intenzioni.
Lei si abbassa su di te, apre la bocca ed eccola che ricomincia a torturare di piacere la tua fica. Le sue mani sono sulle tue cosce, si muove ritmicamente, con dolcezza, esperta della provocazione e del piacere femminile.
Io mi spoglio davanti ai vostri occhi, tolgo il pantaloncino, tolgo gli slip, tutto, resto anch'io completamente nudo. Il mio membro già gonfio, appena liberato si inturgidisce e diventa durissimo, puntando sempre più in alto.
La sua forma è leggermente ricurva verso il basso, la sua consistenza molto dura, la cappella grande e lucida, la pelle tesa, non è lunghissimo, ma decisamente oltre la norma.
Tu mi guardi come fossi un bronzo di Riace, percorri tutto il mio corpo dall'alto verso il basso e ti soffermi proprio lì.
Io salgo sull'attrezzo, scavalcando il tuo corpo e Klara sotto di te. Sono in piedi, col mio membro in erezione proprio davanti il tuo viso, il tuo sguardo, ed il calore del tuo respiro, lo fanno pulsare di eccitazione.
La tua bocca non riesce a trattenersi, con gli occhi l'hai già divorato, ora non ti resta che assaggiare il suo sapore, allora schiudi quelle labbra e ti avvicini, di più, di più...eccolo!
In un solo colpo risucchi tutta la sua lunghezza fino a sentirlo in gola, la sua forma sembra fatta apposta per seguire l'anatomia della tua bocca, trattieni il fiato per accogliermi tutto, resisti qualche secondo e poi lo fai uscire serrando le labbra per massaggiarlo e trattenere tutta la saliva prodotta.
Klara è ancora tra le tue gambe, ma il mio pene ti ha distratta, il tuo piacere è dunque prolungato, sopra e sotto, sei in nostro potere e non desideri altro. Stiamo violando le tue parti più sensibili, e non desideri altro, anzi ne vuoi ancora e ancora.
Cominci a succhiare, muovendo la testa, con le mani mi afferri i glutei, sì, proprio quei glutei che hanno catturato la tua attenzione dall'inizio. Ora sono nelle tue mani, marmorei te le riempiono e le soddisfano, e con esse imponi il mio ritmo nella tua bocca.
L'eccitazione è troppa, un cazzo così tra le labbra, caldo e duro, una lingua così tra le gambe...non puoi resistere ancora...ci provi per prolungare ancora quell'attimo, ma come una lancia l'orgasmo si fa strada dentro di te, aprendo il tuo corpo in due e bruciando ed elettrificando ogni tuo nervo e muscolo.
Per gridare di piacere non puoi far altro che togliere il mio cazzo dalla tua bocca, invece no, non lo fai, preferisci tenerlo per non privartene neanche un secondo e soffocare il tuo urlo di piacere senza smettere di succhiare e pompare.
Apprezzo tutto questo, sentirti godere mi ha reso più duro del marmo, e tu lo senti benissimo, è grosso, fai quasi fatica a contenerlo non solo in lunghezza, ma anche in larghezza ora. E' il momento di metterci più comodi...
Ti allontano la testa da me, facendoti capire che ci spostiamo, scendo da quell'attrezzo e ti prendo per mano, Klara si rialza e ci segue, tu le tendi l'altra mano e lei la prende.
Arriviamo vicino una panca, è perfetta, ho gia la prossima scena nei miei occhi, ancor prima di chiedertelo tu ti siedi e ti lasci andare indietro sdraiandoti supina a gambe divaricate.
Klara si toglie il perizoma, scavalca la panca dalla parte dove hai la testa, e si posiziona con la sua fica sul tuo volto, il messaggio è chiaro, vuole che le restituisca il piacere che ti ha appena donato. Klara è clitoridea e gode solo con il sesso orale, e la sua posizione preferita è proprio questa.
Io invece mi avvicino, bacio la tua fica con un bel bacio a stampo e poi mi allontano per indossare un preservativo.
Tu cominci a succhiare il clitoride di Klara, lei si adagia sempre meglio guidando con la sua posizione i tuoi colpi di lingua, davanti a sé i tuoi bellissimi seni e quella fica pronta a ricevermi.
Eccomi, con il mio pene bello dritto e ansioso di penetrarti, mi avvicino, ti prendo le caviglie sollevandoti le gambe, il tuo bacino si solleva verso di me e dopo un paio di strusciate superficiali per bagnarlo un pò...dentrooo...tutto il mio bastone di marmo fino all'ultimo centimetro entra dentro di te, tutto in un colpo, scivolando meravigliosamente nella tua carne lubrificata. Che goduria! Wow, sei bollente, sei accogliente, sei vibrante, sei uno spettacolo...
Anche questa volta vorresti urlare, ma la fica di Klara te lo impedisce occupandoti la bocca.
Il tuo corpo resta contratto per qualche istante per godersi quella spada che si è fatta strada dentro di te, anch'io resto immobile per qualche istante, è come se il tempo si fermasse, per poi ripartire.
La tua fica sta pulsando, le tue gambe tremano, wow, è una sensazione sublime, piano mi faccio un pò indietro e poi di nuovo dentro fino in fondo, e tu vibri ancora tutta, ti aggrappi con le mani alle cosce di Klara e continui a leccare la sua fica come per ringraziare di quel piacere che ancora ricevi da me.
Dopo i primi colpi in cui entro deciso ed esco lentamente comincio a prendere un ritmo più costante, la tua fica è stretta i tuoi muscoli la fanno aderire il più possibile a me per aumentare le sensazioni.
Dentro e fuori, dentro e fuori...andiamo avanti per qualche minuto, poi ti porto entrambe le gambe sul lato sinistro, sostenendole con il mio braccio destro, una mano sul culo e continuo a penetrare il tuo piacere.
Uno schiaffo su quelle natiche emette un bellissimo suono che riecheggia nella sala, Klara sorride, sa che mi piace tantissimo darli, tu non ti opponi per nulla e capisco che anche a te piace riceverli, quindi te ne dò un altro, ed aumento il ritmo delle spinte.
Sei brava a leccare Klara, anche tu esperta come lei del piacere femminile, la vedo che si contrae sulla tua bocca, tu la senti che il suo corpo diventa teso come la corda di un violino, ci sei quasi, è tua, la stai facendo godere, dai...ancora qualche colpo di lingua e la sentirai urlare....eccolaaaaaa!
Klara emette urla e gemiti mentre il suo corpo si muove a scatti su di te e la sua fica ti pulsa sulla bocca. E' uno spettacolo meraviglioso a cui nessun maschio può resistere, ma non voglio venire, mi trattengo, è troppo presto e la tua fica mi ha appena assaggiato.
Klara si toglie dal tuo viso, si tocca la fica accarezzandola soddisfatta del piacere ricevuto.
Io allora mi inarco su di te affondando ancor di più i miei colpi per qualche minuto, poi decido di prenderti a pecora e ti chiedo di girarti.
"Girati" ti sussurro ansimando, e tu non te lo fai ripetere un'altra volta, prontamente ti giri e ti metti a pecora sulla panca, inarcando la schiena il più possibile ed offrendo a me uno spettacolo unico.
Il tuo culetto e la tua fica sono così invitanti, la pelle così liscia, la posizione perfetta per provocare in me un'eccitazione massima, hai deciso di farmi esplodere, sì è proprio questo che vuoi, vuoi sentirmi esplodere dentro di te. Io non resisto a quel ben di Dio e torno subito dentro la tua fica, le mie mani sul culo ti tirano a me a ritmo delle mie spinte.
Ancora, sì...ancora...i respiri sono intensi, i nostri corpi sudano di piacere, uno schiaffo ancora sul tuo sedere, prima a destra poi a sinistra, poi ancora a destra, e il mio pene che sta consumando tutti i tuoi fluidi.
Passa ancora qualche minuto, in quella posizione il tuo ano è proprio vicino le mie mani, con l'alluce lo accarezzo dolcemente, tu non ti opponi, allora premo un pò sul buchetto, tu ancora nessuna resistenza, allora il dito pian piano scivola dentro, ma non sono sicuro che ti piaccia, allora mi fermo così, ma è impossibile resistere...è più di un'ora che ti sto penetrando e sento che lentamente l'orgasmo si avvicina anche se il caldo e il sudore un po' mi distraggono e rallentano il suo arrivo.
Klara si avvicina a me, mi bacia, mi lecca un capezzolo mentre mi muovo e poi scende, guarda da vicino come ti sto facendo godere, poi mi mette un seno all'altezza della bocca, sa bene come farmi esplodere, prendo quel capezzolo tra i denti, lei non contenta affonda il mio viso tra le sue tette eeeeee...................
aaahaahhahahah sììììììììììììì mmmmmmmm.........................
Un orgasmo prepotente si impossessa di me, e tu senti tutte le sue pulsazioni dentro, il preservativo si gonfia trattenendo quei fiotti di crema bianca che uscendo mi donano scariche uniche di godimento, una sensazione unica, dopo tutta quella eccitazione l'orgasmo è l'apice assoluto che travolge tutti i sensi.
Wow, che meraviglia, quando le pulsazioni finiscono, mi accascio un po' sulla tua schiena, tu senti il mio respiro che pian piano si calma, le mie pulsazioni cardiache che rallentano, la tensione del mio pene allentarsi un pò...
Mi sollevo, Klara mi passa un pò di carta per pulirmi, esco dal tuo corpo e sfilo il preservativo, mi pulisco e tu ti rialzi, mi guardi vieni vicino a me e scendi in ginocchio, me lo prendi di nuovo tra le mani e te lo rimetti in bocca...
Dio che goduria, non puoi immaginare dopo un orgasmo così, quanto sia sensibile la cappella, ad ogni colpo della tua lingua mi fai sussultare, sembrano scintille di godimento che prolungano quello che c'è appena stato.
Dopo un pò, quando i sussulti pian piano svaniscono, ti sollevi mi abbracci. Anche Klara si avvicina e ci abbracciamo tutti, senza parlare, quell'abbraccio vale come un "grazie" e per essere più chiari, ci scambiamo ancora un lungo bacio tutti e tre insieme.
Improvvisamente le luci tornano intense...i nostri vestiti tornano magicamente a coprire i nostri corpi, la musica riprende il solito ritmo rock, e noi ci ritroviamo distanti qualche metro, tra tutti gli altri presenti nella sala.
Non capiamo bene cosa sia successo, ci gira un pò la testa, ci guardiamo, io e Klara, te ed io, tu e Klara, sbalorditi, ci fissiamo, tu ti avvicini a noi, ci tendi la mano e ci dici: "piacere Gioia".
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