Prime Esperienze
Ottobre 2019
di minotauroxxx
29.10.2019 |
18.089 |
17
"Io per stemperare l’imbarazzo sparo battute a raffica, gioco sulle dimensioni del suo sesso, alternando domande serie a meno serie e a battute..."
Scrivo questo racconto perché voglio imprimere nella mia testa quanto realmente accaduto. La memoria, si sa, col tempo perde colpi, e l’unica prova di quanto è successo è solo nella mia memoria.
Una mattina come tante, girando sul web, mi imbatto in un sito per incontri.
Pare un sito “serio”, e lo scrivo virgolettato perché, dai, quanto può essere davvero serio un sito del genere.
Una volta terminata l’iscrizione, dopo averci messo qualche bella foto della mia splendida moglie, iniziano ad arrivare i primi commenti.
Alcuni di semplice apprezzamento, altri di proposte, ma tutto nella norma.
Si potrebbero cambiare mille siti, il risultato rimarrebbe invariato.
Tra i vari commenti ne spunta uno non particolarmente erudito ma sicuramente simpatico “…io lo leccherei, lo schiaffeggerei, lo prenderei a pisellate…”, riferendosi al culo di mia moglie, naturalmente.
Mi fa molto ridere, anche perché il ragazzo in questione è davvero ben dotato, la foto non lascia alcun dubbio.
Quindi rido, perché penso a quanto possa far male essere presi a “pisellate” da un mattarello del genere, che vanta 19cm per 16 di circonferenza.
Scorrendo tra le foto del suo profilo è chiaro che si tratta di una roba reale, senza giochetti di prospettiva forzata. Scambiamo due chiacchiere veloci sul sito, ma sono ancora un utente nuovo, senza certificazione e con limiti imposti dallo stesso sito.
Quindi prendo il coraggio a due mani (che poi è l’unica cosa che posso prendere a due mani) e gli scrivo su telegram.
Quando cerco il suo nome utente compare una foto che, finalmente, mi piace.
Non il solito cazzo in bella mostra o un avatar generico, semplicemente il suo viso, diretto, schietto, sincero e pure bello.
Abita poco distante da noi, circa 50 chilometri, che si fanno in mezz’ora d’auto…
Solitamente, per mantenere un certo riserbo, avevo cercato ragazzi parecchio fuori dal nostro raggio d’azione, ma questo comportava sempre lo stesso problema, ovvero l’impossibilità di spostarsi per troppi chilometri, che rappresentano un rischio, un enorme tempo impiegato e un costo elevato.
Senza contare il fatto che potrebbe anche non piacerci… e quindi tornando indietro a mani vuote.
Avevamo già avuto contatti con un paio di ragazzi parecchio distanti da noi, ma tutto si riduceva al sesso virtuale, ovvero un divertente ed eccitante scambio di video e foto, divertente fino al momento in cui realizzi che non si andrebbe mai oltre quello.
Su telegram mi accorgo subito che tipo di ragazzo è, non è da tutti chiedere il permesso di poter “essere volgari”, solitamente si lasciano andare subito ai commenti più pesanti, ma al mio diretto “no”, frena il suo entusiasmo e si rimette in una carreggiata più soft.
Lui è parecchio più giovane di noi, ha 13 anni meno di me e 11 meno di mia moglie.
E’ uno di quei ragazzi che sa scrivere in italiano, di questi tempi davvero una fortuna.
Studia, lavora, non fuma e fa sport. Un tipo curato, senza essere un fighettino però.
Chiedo il permesso quindi giro la sua “foto profilo” a mia moglie che commenta sinteticamente: “Vicino …e bono?”, un commento che dice tanto e niente allo stesso tempo, ma non gli avevo ancora girato la foto del suo enorme pisello…
Ad ogni modo, chiacchiera dopo chiacchiera e rassicurato dal suo modo di fare gentile e arguto, li metto in contatto diretto su telegram e lascio che la faccenda si evolva da sola.
Tornato a casa mia moglie, come al suo solito, mi lascia leggere quanto scritto su telegram, e stavolta non ci ha messo molto a mostrargli il culetto e la fica aperta!
Probabilmente vedergli sbattere il suo mattarello sul tavolo le ha smosso qualcosa…
Nei suoi commenti leggo una timida dose di eccitazione che si scorge attraverso un muro di diffidenza, tipico di mia moglie all'inizio.
Mia moglie è un fiume di domande, alcune curiose per davvero, altre completamente stupide ma che mi fanno morire dal ridere, e a noi piace tanto ridere.
Sento che questo ragazzo le piace, anzi, me lo dice proprio. Tra me e mia moglie non ci sono segreti, non ce ne sono mai stati, e da quando lei ha capito che con me può anche lasciarsi andare a fantasie più nascoste, i segreti si sono praticamente annullati. Ci attraversiamo con lo sguardo, come due persone che si guardano direttamente con gli occhi del cuore.
So tutto di lei, e lei di me. Abbiamo provato quasi tutto assieme, e quello che non abbiamo mai provato, comunque lo abbiamo valutato. Motivo per cui mi sento ancora più tranquillo a proporle certi giochetti. So che non mi giudica, ma mi segue sempre finché mi salva, prima che combini qualche cazzata...
Ad ogni modo le conversazioni tra loro due diventano molto, molto lunghe.
Leggendo i commenti lei inizia a provare una sorta di emozione strana.
Le piace tanto, dice, “questo mi prende di più degli altri”, non sa il perché ma è così, e non lo nega.
Le piace come gli parla, perché è diretto ma non è volgare, io percepisco qualcosa di buono, e in cuor mio spero che lo sia.
Nel pomeriggio ci coccoliamo un po’ come al solito, commentiamo la loro chat, ci vediamo assieme i suoi video e commentiamo qualche sua foto con altre ragazze poi, eccitati, facciamo l’amore.
Mentre lei è sopra di me, dopo che ha già avuto il suo orgasmo, le sussurro a un orecchio “…lo vuoi quel grosso cazzo?...”.
Lei mi risponde con un sussurrato e godurioso “siii!! Lo voglio!”, pronunciato con una passione tale che mi fa letteralmente esplodere dentro di lei.
Non avevo mai sentito risuonare un desiderio così intenso prima di quel momento. E’ stato davvero incredibile.
Così, dopo un altro giorno di chat interminabili e scambio di foto e video, sia nostri che suoi, le propongo un incontro reale.
Tanto è vicino, soli 50km.
Lui accetta ben volentieri, del resto ci ha anche dato il suo cognome, come non fidarsi quindi.
Lei, come me, ha un po’ di timore, del resto per noi è una prima assoluta. Non avevamo mai incontrato dal vivo un estraneo che conoscesse i nostri vizi privati, le robe che non dici proprio a nessuno.
Fissiamo l’incontro per una domenica pomeriggio, in un bar direttamente sul mare, posto che adoriamo d’estate.
Siamo puntuali, ed è lei a riconoscerlo lì, fermo sul marciapiede. Scendiamo dalla macchina e gli andiamo incontro, lui non sa come sono fatto di viso, ma capisce immediatamente chi sono, e ci salutiamo come due vecchi amici.
Ci accomodiamo, e iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Per fortuna io difficilmente mi sento in imbarazzo, ma è evidente che da parte di tutti e tre ci sia una sensazione tipo: “…’cazzo sto facendo qui…”
Lo inondo di domande, lei annuisce sorridendo, ma la timidezza le frena le parole in gola.
Io per stemperare l’imbarazzo sparo battute a raffica, gioco sulle dimensioni del suo sesso, alternando domande serie a meno serie e a battute. Sperando anche di essere interessante, e non un giullare fuori controllo.
Ho la sicurezza dei miei 13 anni di vita in più rispetto a lui, per cui gli parlo come parlerei a un amico più giovane.
Ci racconta le sue esperienze, e ci dice come funziona, secondo la sua di esperienza, questo mondo “Cuckold”, che letteralmente significa “Cornuto” ma che è un termine che non voglio attribuirmi, perché non vedo un tradimento tra me e mia moglie, bensì un coinvolgente gioco tra amici.
Difatti la regola che ci siamo imposti è che non accadrà nulla finché la mia lei non ce la farà più a resistergli.
Li osservo incuriosito mentre continuo a parlare e sento un’elettricità intensa.
Lei lo sta squadrando per bene, lui anche.
Si guardano negli occhi, mentre lui risponde alle mie domande compulsive.
Si guardano le labbra, e ogni tanto lui scende con gli occhi fino al seno, che spunta appena da una lieve scollatura che dimostra una donna seria.
Lui è gentile e rassicurante dal vivo.
Si vede palesemente che è un bravo ragazzo, non ci ha mentito finora.
Loro due si parlano quasi come due persone in confidenza, si danno dello stronzo e della stronza ogni tanto, ma tutta quella confidenza è virtuale per ora, quindi mi fa un po’ strano sentirli. Però anche lei si sta confidando, a piccoli passi si sta aprendo.
Fisicamente lui è un pò mingherlino ma allenato.
Beve il suo caffè, noi le nostre bevande, e alcune volte i silenzi suggeriscono che è tempo di andare, ma ancora non vorrei concludere la serata, per cui pago il conto e andiamo verso l’auto.
Mi vengono in mente altre domande e lui risponde a tutto o quasi, difficile gestire una tale raffica.
Mia moglie partecipa un po’ più attivamente stavolta.
Sono in piedi uno di fronte all’altra.
Lui alla rispettosa distanza di un metro, la squadra per bene, si intuisce che le salterebbe addosso, ma non lo fa perché educato e, sostanzialmente, perchè anche lui è in imbarazzo.
L’imbarazzo va bene, è quella sensazione intensa che mette un freno l’eccitazione, senza placarla del tutto ma, anzi, al contrario alimentandola.
Io ogni tanto le dico “perché non gli tocchi il pisello?”, ma mi rendo conto che la sua vergogna la blocca, perché con lo sguardo inizia a cercare rifugio tra le mattonelle del marciapiede.
Si rannicchia timida su se stessa.
Sia chiaro, non è che non voglia toccare quel cazzo, anzi, ma semplicemente non ha il coraggio di farlo.
Non ancora.
Allora congedo il nostro ragazzo rimanendo d’accordo che dovremmo vederci ancora, senza avanzare alcuna pretesa sessuale, ma semplicemente alimentando il desiderio di tutti e tre.
La notte è insonne per tutti. Lei si gira e rigira nel letto, completamente bagnata, al pensiero delle posizioni con cui si concederebbe a lui.
Io, esattamente altrettanto, la immagino mentre lei si scioglie tra le braccia di noi due.
Il giorno dopo iniziano la chat di prim’ora; alle 5.30 del mattino lui le manda un video col suo cazzo eccitatissimo che, onestamente, fa davvero impressione.
Lei risponde a tono, mandandogli un video mentre si apre la fica, rossa di desiderio.
Si scrivono per tutto il giorno, una conversazione lunghissima, eccitatissima, botta e risposta.
Lei gli dice “ti voglio”, una frase che ha pronunciato solo a me nel corso della sua vita.
Mi dice che vorrebbe baciarlo per vedere se bacia come me, ma credo poco a questa motivazione, so bene che vuole baciarlo perché lo desidera tanto, vuole sentire il suo sapore.
Desidera tantissimo poter toccare quel ragazzo, sfiorargli la pelle, sentire il suo odore.
So bene che vorrebbe stringere la bocca attorno alla sua grossa cappella per succhiare forte, mentre io lecco la sua fica umida e il suo culo caldo.
Vuole sentirsi in grado di gestire una tale dimensione. So bene che vuole provare tra le mani la sua possenza, lo spessore, assaggiargli i testicoli e seguire con la lingua le vene gonfie dell’asta. Magari anche scendere fino al culo e assaggiargli anche quello, perché no. Finché non si concederà del tutto, aperte le cosce e completamente fradicia, mentre bacia e succhia anche me.
Tolta ogni inibizione, rimane solo la voglia intensa di darsi piacere e di godere nel veder godere finché lei non ci guiderà entrambi verso un potentissimo orgasmo in contemporanea nella sua bocca calda.
Questo è nei nostri desideri.
Avremo altri incontri con lui, spero molto presto.
Non abbiamo fretta e vogliamo alimentare il desiderio con l’attesa, continuando a giocare fino al giorno in cui lei mi chiederà di farlo venire a casa, perché è pronta per davvero e non ce la fa più ad aspettare…
E io sono stranamente sicuro che ci riusciremo questa volta.
Avremo finalmente trovato il nostro amichetto da letto, disponibile e senza grosse difficoltà, ma al contrario, con un grande uccello?
Tanto alla fine, che saranno mai 50km...
Mezz'ora d'auto...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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