Prime Esperienze
Non me lo sarei mai aspettato - parte terza -finale
di ragazzoserio71
09.07.2014 |
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"- La signora Stefania, la nostra vicina è qui fuori davanti al cancello! Si scusa molto, ma avrebbe bisogno di una mano per spostare alcuni mobili! Gli dico..."
Passarono un'altra decina di giorni per me molto travagliati, passavo da uno stato di beatitudine ricordando l’ultimo incontro con Stefania, a momenti di angoscia nell’attesa di una sua chiamata che tardava ad arrivare, mentre mia madre mi osservava preoccupata senza immaginare minimamente i motivi che mi avevano portato a questo stato d’ansia. Una sera i miei genitori appena finito di cenare mentre stavo scappando in camera per andare ad ascoltare un po’ di musica, mi bloccarono dicendomi che mi dovevano parlare, mi si raggelò il sangue. Mia madre con tono preoccupato ma deciso, mi comunicò che potevo partire per le ferie con i miei amici. Probabilmente il mio stato d’ansia lo attribuivano al fatto che all’inizio dell’estate quando gli avevo chiesto di andare in vacanza con gli amici, me lo avevano negato. Rimasi attonito a quella notizia senza che la minima emozione trasfigurasse dal mio volto, poi mio padre parlò:- Beh!Non sei contento di andare con i tuoi amici? Avessi avuto io una possibilità del genere alla tua età!
- Si papà grazie! Non me lo aspettavo! Grazie a tutti e due per la fiducia! Risposi con un sorriso sforzato.
Mi congedai ed andai in camera, la notizia appena ricevuta era meravigliosa ma la mia mente era intrappolata al di là della strada, a casa di Stefania.
Sarei dovuto partire tra quattro giorni e dopo le vacanze non ero sicuro che i miei giochi con Stefania fossero proseguiti, potevo perdermi qualcosa di grande! Ma anche le vacanze con i miei amici sarebbero state meravigliose e su quell’ultimo pensiero mi rasserenai dicendo a me stesso di essere stato comunque fortunato anche così.
Mancavano due giorni alla partenza e steso sul letto ascoltavo musica a tutto volume poi una mano sulla gamba mi fece trasalire, era mia madre.
- E’ inutile che io bussi alla porta se hai le cuffie, ma hai la musica a tutto volume?
Non risposi, non volevo essere scocciato ma appena riposi le cuffie sulle orecchie mia madre me le tolse nuovamente.
- Cosa succede mamma! Sto solo ascoltando un po’ di musica! Dissi scocciato.
- La signora Stefania, la nostra vicina è qui fuori davanti al cancello! Si scusa molto, ma avrebbe bisogno di una mano per spostare alcuni mobili! Gli dico che sei impegnato? Guarda che una mancetta ti potrebbe far comodo per le tue vacanze.
Gettai le cuffie e mi alzai di scatto, misi una maglietta e un paio di infradito e uscii spedito dalla camera, mentre mia madre molto divertita disse:
- Le mancette ehh!! Ecco cosa serve per farti muovere!
Ritornai indietro e le diedi un bacio sulla guancia, chiedendogli scusa per la mia reazione di prima e dicendogli “che per lei” i lavoretti di casa sarebbero stati sempre gratis, e in futuro mi sarei impegnato di più!
- See!! Vedremo se manterrai la promessa, ti metterò alla prova! Mi urlò in tono canzonatorio e divertito mentre ero già in fondo al vialetto.
Eccola lì finalmente, mi aspettava davanti al cancelletto con l’immancabile camicia chiusa fino al collo, come da copione.
- Ciao Davide! Spero di non farti lavorare troppo e rovinarti l’estate! Mi odierai! Disse a voce alta salutando mia madre che ci guardava dalla porta di casa.
La seguii e appena entrati in casa mi disse di seguirla in cucina, mi accomodai su una sedia e vidi il mazzo di carte posizionato al centro del tavolo e questo mi provocò un erezione improvvisa!
- Davide, oggi non c’e’ niente da spostare! Ma mi annoiavo! Facciamo il nostro giochetto? Ti dispiace? Disse sorridendo.
- Sono pronto!Le risposi con aria di sfida guardandola negli occhi, ma le gambe mi tremavano.
Prese il mazzo ed iniziò a mescolare, nel frattempo mi chiese se avrei fatto le vacanze quest’anno e se si, in quale luogo.
Risposi che sarei partito l’indomani con i miei amici per quindici giorni di vacanza al mare, la sua reazione diede ad intendere un suo lieve dispiacere, “chissà cosa aveva in mente” pensai mentre stringevo le gambe visto che mi sembrava quasi di stare per venire sulle mutande. Non me lo sarei mai perdonato.
Mise il mazzo in mezzo al tavolo , tagliai e pregai il signore di farmi pescare la carta più alta vergognandomi di aver fatto una richiesta del genere.
Girai subito la mia carta mentre Stefania la ripose sul tavolo “coperta” come aveva fatto l’ultima volta, avevo un dieci di cuori.
- Accidenti Davide, hai una bella carta! Chissà cosa avrò io!Vuoi girarla tu? Mi disse guardandomi con malizia.
Annuii e mentre giravo la sua carta chiusi gli occhi. Poi li riaprii e vidi che aveva un tre di fiori, avevo vinto io!
- Bene Davide! Hai vinto! Sono ai tuoi ordini, fai di me ciò che vuoi! Disse sorridendo e con una strana luce negli occhi!
Le gambe mi tremavano ma dovevo prendere in mano la situazione! Le dissi di seguirmi in camera e lei eseguì senza fiatare! Mi eccitava molto che fosse sottomessa ai miei ordini.
In piedi di fronte al letto le dissi di togliersi camicetta e reggiseno e in pochi attimi rimase a seno nudo! In piedi con la gonna e le scarpe ancora addosso era meravigliosa!Le sue tette libere davanti ai miei occhi mi estasiavano! Una quarta di taglia, ma soda! I suoi capezzoli turgidi tendevano leggermente verso l’alto contornati da un aureola bruna di un paio di cm di diametro. Gliele guardai ansimando per cinque minuti senza il coraggio di toccarle per non rovinare quel momento, poi le accarezzai e con il contatto delle mani i capezzoli si indurirono di più, sembrava dovessero esplodere!Poi iniziai a palparle con vigore e a leccargliele, sembravo impazzito! Lei ansimava ed io gliele mangiai per una decina di minuti, volevo non finisse mai! Poi le dissi di inginocchiarsi e di prendermelo in bocca e lei eseguì senza fiatare facendomi toccare vette di piacere che non pensavo potessero esistere. Dopo un paio di minuti venni nella sua bocca e lei continuò a leccare ed ingoiare mandandomi in paradiso! Le accarezzai i capelli alzò il viso verso di me e gli diedi un bacio, le sussurrai di spogliarsi nuda e di stendersi sul letto.
Indugiai con lo sguardo in mezzo alle sue gambe che strinse per istinto, ma delicatamente prendendola per le ginocchia gliele allargai guardandogli la Fica aperta in tutta la sua bellezza. Contornata da una leggera peluria e con le labbra grosse e sporgenti che facevano da cornice ad una fessura scura al di sopra della quale il clitoride rigonfio si affacciava pieno di desiderio, la osservavo estasiato conscio ed eccitato dalla vulnerabilità di Stefania nel rimanere a gambe aperte di fronte al mio sguardo ammirato.
Volevo gustarmi appieno i due sensi di cui mi aveva privato la volta precedente, la vista ed il tatto.
Iniziai ad accarezzarla ovunque come se gli stessi facendo un massaggio e con lo sguardo ammiravo ogni centimetro della sua pelle mentre lei sospirava! Poi le misi due dita dentro ed iniziai un lento movimento avanti ed indietro, poi le tolsi e gli alzai le gambe fino sulla testa tenendola per le caviglie mettendo in mostra la sua fica ed il suo ano che iniziai a leccare avidamente.
Volevo mangiarla e guardarla e non riuscivo a fermarmi mentre lei ansimava sempre più energicamente! La baciai e leccai ovunque!
Ad un tratto le dissi di girarsi a pancia in giù e di aspettare e lei eseguì! Non ero più io! Volevo tutto, volevo fare tutte le porcate che avevo visto sui giornali pornografici di mio padre!Andai in cucina e presi dal frigorifero una banana che lavai sotto il lavandino e poi tornato in camera iniziai a spingerla dentro il suo ano mentre la baciavo in bocca girata dalla mia parte sempre con la schiena rivolta verso di me.
Appena la banana entrò per metà della sua lunghezza e lei inizio ad ansimare forte, la baciai con più foga e passione ed iniziai velocemente il su è giù allargandogli per bene il buco.
Più gridava di passione e più andavo veloce con la banana, poi d’un tratto gliela tolsi e le saltai sopra sodomizzandola!
Facemmo tutte le posizioni che mi venivano in mente e i nostri corpi si univano vibrando di desiderio ad ogni perversione, venni più volte nell’arco del pomeriggio e fu memorabile.
Ci salutammo verso sera e mentre uscivo dalla porta mi disse sotto voce:
- Mi hai distrutta, ma è stato bellissimo! Buone vacanze!
Ritornai a casa tutto sorridente e mia madre esclamò:
- Deve averti fatto una buona mancia! Non ti ci abituare troppo!
Partii per le ferie contento e con la mente libera, e me le gustai dal primo all’ultimo giorno!
Ritornai dalle vacanze che era di sabato mattina e al rientro a casa i miei non c’erano, ma purtroppo non avevo le chiavi. Davanti al cancello di casa mi sentii chiamare, era Stefania! Mi irrigidii al suono della sua voce e i miei occhi si illuminarono.
- I tuoi genitori son dovuti uscire per una commissione e mi hanno lasciato le chiavi, eccole! Andate bene le vacanze? Guarda che bello abbronzato che sei!Esclamò mentre mi mangiava con gli occhi.
Mi venne un erezione!
Mi abbracciò e mi diede due baci sulle guance da buona vicina di casa. Sentire i suoi seni appoggiarsi al mio corpo mi mandò in fibrillazione, appena entrato in casa mi sarei masturbato!
Sciolto l’abbraccio si chinò e prese da terra un bastoncino di legno che spezzò in due , e poi mi disse:
- Chi pesca il più lungo vince?
Accennai un si con la testa e dopo che li ebbe mischiati tenendo la mano dietro alla schiena, me li porse con le due estremità che uscivano dal pugno.
Scelsi il più corto e persi! Il suo viso si illuminò!
- Domani devi dire ai tuoi genitori che sei da amici tutto il giorno, fatti trovare al distributore della benzina dietro alla chiesa alle sette di mattina, ok?
Risposi di si e ci salutammo.
L’indomani uscii di casa che i miei ancora dormivano, avevo detto che c’era una rimpatriata con gli amici con cui ero andato in vacanza e sarei ritornato verso sera. Mi avviai a piedi! Una bella passeggiata anche se ero assonnato poteva soltanto giovarmi, ci avrei messo non più di un quarto d’ora. Stefania era già parcheggiata che mi aspettava e fortunatamente in giro non c’era anima viva. Salii in auto e mi disse di accucciarmi per non farmi vedere, si ritornava a casa sua. Con il telecomando aprii cancello e garage ed entrammo con l’auto, nessuno poteva avermi visto ma comunque ero in ansia.
Saliti in casa mi disse di fare piano, il marito era in camera che dormiva. Iniziai ad agitarmi anche se sapevo che lui era al corrente di tutto, anche se Stefania non lo immaginava.
Mi accompagnò su una cameretta e mi disse di stendermi sul letto tranquillo, non sarebbe venuto nessuno a disturbarmi. Mi disse di dormire un paio d’ore se ci fossi riuscito, sarebbe venuta a prendermi verso le dieci.
Stavo per chiederle cosa doveva succedere ma mi fermò e mi sussurrò:
- Oggi ti lascerò solo un senso! La vista! Vedrai che ti piacerà! Ed uscì in punta di piedi dalla camera.
Furono ore di agonia, non riuscii a chiudere occhio ed ero eccitatissimo.
Alle dieci circa venne a prendermi e mi portò in camera sua, il letto era ancora sfatto.
Mi chiese di chiudermi dentro all’armadio di fronte al letto e di gustarmi lo spettacolo e di fare meno rumore possibile. Aveva tolto la maniglia ed era rimasto un buco di 2 cm di diametro ma la porta rimaneva chiusa comunque.
Fortunatamente non era una giornata calda altrimenti mi sarei cucinato lì dentro! Avevo capito che avrei guardato soltanto, così decisi di denudarmi subito per non far rumore dopo! Mi sarei masturbato lì dentro sui suoi vestiti! E chi se ne frega pensai! Ero eccitatissimo.
Arrivò il marito vestito da donna e lei con un fallo di plastica legato in vita iniziò a sodomizzarlo chiamandolo puttanella, era molto eccitante.
Poi suonarono il campanello e lei uscì dalla camera nuda con il fallo allacciato in vita.
- Ma vai ad aprire così? Chiese il marito un po’ preoccupato.
- Apro solo la porta ed entrano! Ricordati che hanno perso con le carte, decido io i giochi. Ed uscì dalla stanza.
Avrei assistito ad un orgia! Altri uomini? Magari una coppia di amici e quindi un'altra donna nel menage! Ero sovraeccitato!Guardavo ansioso dal buco quando vidi entrare i miei genitori completamente nudi e rimasi impietrito.
Iniziarono a fare sesso tutti assieme, cercavo di non guardare ma non ci riuscivo.
Quando mia madre urlò raggiungendo un orgasmo strepitoso sotto i colpi di Stefania che la inculava con foga con il vibratore allacciato in vita e mio padre e il marito di Stefania le succhiavano le tette da sotto, senza toccarmi iniziai a venire a fiotti lunghi e continui dentro all’armadio.
Fine.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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