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L'inizio a 8 anni


di Star63
17.08.2021    |    710    |    0 8.0
"Un bel giorno mentre facevamo questo lui mi prese la mano e invece del pennello mi mise in mano il suo cazzo, era grosso con una cappella enorme, duro e..."
Premetto che è la sacrosanta verità.
Avevo circa 8 anni, allora nei primi anni 70 noi ragazzini, quando ci dovevano essere le vacanze estive, molti di noi andavano a lavorare, ed anch'io andavo a lavorare come imbianchino.
Era bello perchè guadagnavi un pò di soldini che alla famiglia facevano comodo e nel frattempo ti potevi comprare qualcosa in più.
C'era uno degli operai adulti, lui aveva circa 25 anni e viveva ancora con la sua famiglia, che mi guardava sempre e mi insegnava a pitturare con il pennello, mettendosi dietro di me, con una mano mi teneva la mano con il pennello e con l'altra mi accarezzava il torace, la pancia, il collo e qualche volta scendeva verso le natiche, mentre faceva questo io sentivo sulla schiena dalla maglietta che indossavo, un qualcosa di duro che non ci facevo caso.
Un bel giorno mentre facevamo questo lui mi prese la mano e invece del pennello mi mise in mano il suo cazzo, era grosso con una cappella enorme, duro e umido e mi disse di fare avanti e indietro con la mano, in quel momento rimasi un pò allibito però comiciai a fare avanti e indietro, prima con una mano poi con l'altra e poi tutte due e nel fare cosi lui emise un fiotto di sperma che mi riempi le mani di sperma, le sgocciolai come si fa con un pennello e poi ci sentimmo chiamare che era l'ora di pausa, quindi andammo a mangiare il panino, mentre lui mi raccomandava di non raccontarlo a nessuno.
Avevo ancora le mani imbrattate però a quei tempi non ci facevi caso e mangiai il panino con lo sperma, o meglio con i cristalli di sperma perché nel frattempo si era cristallizzato, me lo ricordo ancora il sapore dopo tutti questi anni ancora lo sento.
Nei giorni successivi si è ripetuta la scena altre due o tre volte, poi lui a cominciato a dirmi prendilo un pò in bocca ero sempre un pò titubante pero lo feci con mio grande stupore anche se era grosso quel cazzo però mi entro in bocca facilmente, lui faceva avanti indietro ed ogni volta entrava sempre di più nella mia bocca ad un certo punto mi spruzzo nella bocca con un grosso getto che in qualche modo un pò sputandolo un pò ingoiandolo finì tutto, poi mi fece succhiare fino all'ultima goccia, spremendolo nella mia bocca.
Mi era piaciuto? non lo so, forse si però non saprei descrivere il sapore oppure se ci fù un piacere.
Nei giorni successivi si ripetette la cosa non so per quanto tempo, però un giorno mi invitò a casa sua perchè c'era da fare un lavoretto a casa e avremmo mangiato a casa di sua mamma, mi ricordo che entrati in camera mi fece subito spogliare e si spoglio anche lui, e comincio a toccarmi ovunque e mi mise quel suo cazzo enorme in mano io che ormai sapevo cosa fare cominciai a fargli una sega (premetto che ancora non sapevo che si chiamasse "sega").
Lui mi prese in braccio e mi mise sul letto con il culo in aria e comincio a sputarmi nel culo io lo rimproverai: ma che fai mi sputi e lui per tutta risposta mi diede uno schiaffo in faccia e mi disse di stare giù e fermo, io consapevole che lui era molto forte me ne stetti buono buono, poi comincio a infilarmi un dito nel culo, dicendogli che mi faceva male, lui non fece altro che sculacciarmi con una cinghia poi cominciai a piangere dicendo che l'avrei detto a mio padre, ma lui mi rispose se dici qualcosa a qualcuno vado in giro a dire che sei "RICCHIONE" anche se non sapevo cosa significasse per noi del sud era un grave insulto, così lo pregai, piangendo, di non dire niente a nessuno, avrei fatto qualsiasi cosa, lui mi disse di mettermi prono con il culo all’aria, mi cominciò a massaggiare il buchetto ci sputò dentro e infilò piano piano un dito, massaggiandomi l’interno del buco, non so se cominciava a piacermi però piangevo, sputo varie volte e poi si massaggiò il cazzo con lo sputo, si appoggiò e piano piano infilava e io piangevo di più al chè lui mi disse non piangere se no ci sentono i miei. Lo infilo dentro quasi tutto e comincio a fare avanti indietro io continuavo a piangere sommessamente ad un certo punto lui si contorceva tutto e spingeva sempre di più ed io continuavo a piangere, ad un certo punto lo estrasse dal buco del mio culo e disse “MANNAGGIA A MISERIA ME L’HAI SPORCATO TUTTO, ADESSO PULISCILO CON LA LINGUA” così prese la mia testa fra le mani e mi infilò a forza il cazzo tutto sporco in bocca, :”SUCCHIALO E LECCALO PULISCILO DALLA TUA MERDA” ed io sempre sommessamente piangevo e succhiavo leccavo e ingoiavo a forza con dei conati di vomito che mi facevano uscire gli occhi fuori dalle orbite. Dopo ci rivestimmo e andammo a mangiare come se non fosse successo nulla, ma avevo il culo dolorante me lo sentivo addormentato e sveglio con un sapore in bocca che non saprei descrivere che non se ne andato per giorni e giorni.
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