Prime Esperienze
Io e Malik: il mio primo cazzo nero
di AnimoCupido
29.12.2022 |
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"Malik: “si, ma non ci posso fare nulla, non vorrei aver problemi”
Sara: “in che senso?”
Malik: “beh c’è la signora del secondo piano che più volte mi ha..."
Mi chiamo Sara, ho 29 anni, sono abbastanza alta, snella, ho una seconda di seno abbondante e un bel culetto sodo. Ho dei bei capelli lunghi neri che mi scendono fino al seno o tengo legati a coda di cavallo.Sono a detta di tutti una bellissima ragazza, i ragazzi ci provano spesso con me, ma sono di gusti difficili, almeno pensavo.
Nel mio palazzo al pian terreno abita un ragazzo di colore, lo vedo tutti i giorni quando esco e torno da lavoro e ormai siamo diventati amici.
Malik, penso abbia la mia età, mi saluta sempre, se ho da portare dentro la spesa e soprattutto le bottiglie di acqua mi da spesso una mano, è sempre carino e premuroso. La nostra conoscenza è tutta qui, avevo notato che fosse un bel ragazzo, alto e muscoloso, con un bel sorriso, ma non ci ho mai fatto più di tanto caso.
Qualche giorno fa tornando a casa dopo un ennesimo appuntamento finito con un nulla di fatto, ero parecchio incazzata e delusa. Il lui della situazione mi aveva lasciato sotto casa e dopo avermi offerto la cena, aver fatto lo “splendido” tutta la serata, non aveva nemmeno provato a baciarmi, mi aveva salutato con un ci sentiamo.
Ma se ti capita l’occasione prenditela pensavo tra me e me, comunque scesi esterrefatta dalla macchina e trovai davanti casa proprio Malik.
Ero incavolata, lui mi aprì il portone, ma gli risposi che volevo fumare l’ultima sigaretta prima di entrare in casa.
Malik: “ti faccio compagnia!”
Così dicendo si accese anche lui una sigaretta.
Malik: “brutta serata? Litigato con il tuo fidanzato?” Sara: “no, non è il mio fidanzato e non lo sarà mai, dubito di rivederlo”
Mailk: “ah pensavo!”
Sara: “Malik son mesi che non ho il fidanzato e tu ce l’hai la ragazza?”
Malik: “no qui in Italia non ho molte possibilità”
Sara: “Non esci mai? Non ti diverti?”
Malik: “No, esco poco, non conosco praticamente nessuno!”
Sara: “e come fai a non impazzire? Non ti manca una ragazza tutta per te?!”
Oddio cosa avevo detto, mi pentii subito.
Malik: “si, ma non ci posso fare nulla, non vorrei aver problemi”
Sara: “in che senso?”
Malik: “beh c’è la signora del secondo piano che più volte mi ha fatto capire che vorrebbe che la andassi a trovare, ma non ho mai avuto il coraggio”
Sara: “ma chi quella con la bimba e il cane?”
Malik: “si proprio lei, mi invita ogni mattina a bere il caffè, qualche volta sono andato ed era mezza nuda”
Sara: “non ci credo e perché non ne approfitti?”
Malik: “ho paura, non voglio casini”
Sara: “vabbè insomma ho capito che siamo nella stessa situazione Malik non si batte chiodo da mesi!”
Malik: “non ho capito, cosa significa?”
Sara: “lascia perdere, vado su mi bevo un drink e vado a letto, ciao”
Malik mi salutò, io mi avvicinai all’ascensore, ma poi mi girai verso Malik e gli dissi:
“Se hai voglia un drink te lo offro, così non bevo da sola!”
Malik: “bevo una birra se ce l’hai”
Sara: “si ce l’ho”
Era la prima volta che gli permettevo di salire in ascensore con me e in quello piccolo spazio non potei notare che in effetti Malik era proprio un bel ragazzo e pensai dentro di me che la signora del secondo piano non faceva poi male a provarci.
Entrati in casa mi tolsi il giaccone e dissi a Malik di sedersi sul divano che mi sarei cambiata un attimo e messa comoda e di prendersi pure una birra in frigo.
Tornai da lui in tuta da casa e versandomi due dita di Baileys in un bicchiere mi rivolsi nuovamente a lui.
Sara: “Malik ma quando vai a bere il caffè dalla tizia, cosa succede? Dai raccontami che son curiosa”
Malik: “la prima volta mi ha aperto con dei pantaloni e una maglietta stretta, l’ultima volta era in accappatoio”
Sara: “pensa te, io in tuta, mi sa che vince lei!”
Malik: “no, tu sei più bella!!”
Sara: “beh grazie al cielo lei avrà venti anni più di me!”
Non so cosa mi prese, mi tolsi la felpa della tuta rimandando solo con la canotta.
Sara: “così sono più sexy che con la felpa”
In realtà già togliendomi la felpa mi ero resa conto che avevo si la canotta, ma non avevo il reggiseno e quindi mi stavo esponendo forse un po’ troppo.
Malik: “ecco la prima volta che sono andato da lei era vestita come te, ora”
Sara: “davvero e cosa ti ha detto come hai capito che voleva altro?”
Malik: “mentre bevevo il caffè ha allungato le mani…”
Sara: “spudorata insomma”
Malik: “sarà curiosa, sai cosa si dice…”
Sara: “si, ma non ho mai verificato’”
Malik sorrise e poi un po’ spudoratamente me lo chiese.
Malik: “vuoi verificarlo?”
Lo guardai negli occhi mi avvicinai e gli sussurrai all’orecchio.
Sara: “non deludermi, però…”
Lui si alzò dal divano, appoggiò la birra sul tavolo e guardandomi si slacciò i pantaloni e tirandoseli un po’ giù fece uscire il cazzo dalle mutande.
Lo vidi, era veramente un gran cazzo. Non era così lungo, ma era grosso e non era ancora in tiro. Era nero come il carbone.
Allungai la mano e glielo toccai, lo soppesai, glielo strinsi, ma poi glielo rimisi dentro le mutande.
Sara: “beh non c’è che dire, notevole”
Malik: “non hai visto ancora nulla, perché l’hai messo via?”
Sara: “dai Malik siamo amici e non son quel tipo di ragazza”
Malik: “peccato, sei molto bella”
Sara: “anche tu sei un bel ragazzo, ma siamo amici”
Malik: “posso vedere anche io qualcosa di te?”
Senza rispondergli mi tolsi la canotta mostrandogli il seno.
Lui allungò le mani e mi toccò le tette e i capezzoli che diventarono subito turgidi.
Malik si aprì di nuovo la patta dei pantaloni e ritirò fuori il suo cazzo.
Questa volta era veramente in tiro ed era veramente notevole.
Sara: “che fai?”
Malik: “volevo fartelo vedere bene”
Praticamente avevo il suo cazzo davanti alla faccia, ero seduta sul divano ed ero mezza nuda.
Sara: “andiamo in stanza, ma non farti strane idee, non scoperemo”
Mi alzai in piedi, lo presi letteralmente per il cazzo e lo trascinai in stanza mentre lui da dietro abbracciandomi stuzzicava il mio capezzolo.
Mi sedetti sul bordo del letto e facendolo rimanere in piedi ripresi in mano il suo cazzo. Lo scappellai, era enorme, ma la cosa più incredibile era che era grosso, talmente grosso che potevo stringerlo con due mani.
Ero affascinata, lo guardai negli occhi e avvicinando la bocca al suo cazzo presi a dargli piccoli baci sul prepuzio. Poi piccole leccatine, lui lo strofinava lungo le mie labbra e così inizia a leccargli l’asta.
Malik: “prendilo in bocca!”
Sara: “stai zitto, comando io”
Leccai l’asta in tutta la sua lunghezza mentre con un mano gli accarezzavo i testicoli.
Poi me lo misi in bocca, un po’ per volta era veramente tanto grosso.
Lui era in difficoltà non si immaginava un trattamento simile. Allungava una mano verso la mia testa per spingermi, ma io gliela toglievo, cercava di stringermi una tetta, ma lo spostavo.
Sentivo la mia figa bagnarsi, la situazione mi eccitava, ma mi ero imposta di non scoparmelo.
Lui, però, mi spinse sul letto e in un attimo si tolse pantaloni e maglia rimandando completamente nudo.
Vedevo i suoi pettorali, il suo addome scolpito tutto nero e questo cazzo enorme che svettava, non capì più nulla.
Mi tolse in un momento i pantaloni della tuta e le mutande lasciandomi nuda a mia volta e masturbandosi mi osservò.
Sara: “Malik non voglio, accontentati di un pompino”
Malik: “si ma voglio toccarti”
Si stese sul letto e io affianco a lui io gli ripresi il cazzo in mano e poi in bocca.
Lui si godeva il mio pompino mentre con la mano destra mi spingeva due, tre dita in figa.
Ero un lago, mi stava scopando con le sue dita mentre io con la bocca mi scopavo il suo cazzo.
Venni mugolando e pompando sempre più forte quel cazzo dentro la mia bocca aiutandomi con le mani.
Non ce la faceva più neppure lui così mi scansò si mise a cavalcioni sopra di me e segandosi venne svuotandosi sulle mie tette.
Prendendolo per le chiappe avvicinai di nuovo il suo cazzo alla mia bocca e leccai la cappella grossa da cui uscivano le ultime gocce di sperma, poi lo spostai.
Sara: “ora te ne vai via e non dici a nessuno quello che è successo”
Malik: “ok non lo dico a nessuno, ma vorrei che ricapitasse”
Sara: “vedremo, ma non deve saperlo nessuno, non voglio diventare la troia del palazzo”
Malik: “ok grazie per questo è stato magnifico” e rivestendosi mi diede un bacio sulle labbra.
Lo sentì uscire e corsi in doccia a sciacquarmi e a masturbarmi, non mi era ancora passata la voglia, mi era piaciuto fare la zoccola.
continua..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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