Prime Esperienze
Il primo incontro

29.11.2016 |
8.911 |
3
"Mi accolse con 2 baci sulla porta d'ingresso ma quando essa si chiuse il terzo bacio fu una furia di sensi; si prese le mie labbra e mi baciò profondamente, ..."
Sono passati molti anni dal mio primo incontro occasionale, un'avventura nata per necessità e per dispetto nei confronti della ragazza che all'epoca amavo e che mi stava trattando superficialemente.Ero giovane ed anche stupido al punto da volerla tradire per ripicca, una ripicca che oggi con la maturità mi pare insensata poichè non si poteva far sesso continuamente come volevo io e pensavo che lei non mi amasse realmente.
Avevo 21 anni quel giorno che decisi d'intraprendere la ricerca virtuale di una scopata. Mi affidai al mondo del web, dei forum e delle chat, perchè pensavo che in questo modo non sarei stato scoperto e così è stato.
Non fu facile trovare una donna, soprattutto perchè non mi mostravo in foto e avevo sempre paura d'incontrare un'amica della mia ragazza o un'amica di famiglia.
Un giorno però riuscì a conoscere una ragazza in una chat e dopo qualche scambio di parole su Messenger decidemmo di incontrarci.
Lei era a Modena per studiare, viveva con amiche vicino alla stazione dei treni; la zona come tutti i modenesi sanno non è molto ben frequentata il giorno e la notte ed io ero molto titubante che fosse uno scherzo o, peggio, una sorta di tentativo di furto o simile.
Mi feci coraggio, anche perchè con la mia ragazza le cose non andavano bene; litigi continui perchè volevo toccarla, baciarla e farci l'amore e lei era stanca. Capisco solo ora che esageravo, spinto probabilmente da ormoni galoppanti e voglia di assaggiare e vivere il suo corpo in mille modi che fantasticavo e forse, a pensarci bene, anche lei mi nascondeva qualcosa ai tempi perchè aver poca voglia a 20anni è strano, almeno credo.
Ci trovammo così ai giardini estensi in una bella e assolata giornata di primavera. L'incontro sarebbe stato solo rapido e conoscitivo con la promessa di rivederci i giorni seguenti nel caso ci fosse stato interesse reciproco.
Lei avrebbe avuto un cerchietto rosso per farsi riconoscere ed io lo zainetto blu dell'università.
Arrivai alle 18 nel luogo dell'incontro e dopo 5 minuti la vidi arrivare. Non ci volevo credere, non era un fake ma una ragazza reale molto carina e mia coetanea.
Ci siamo presentati, due chiacchiere ed un caffè e in quei momenti vedevo nei suoi occhi la voglia ed il desiderio ma ho cercato di sembrare tranquillo e sereno anche se dentro me avevo già forte quella fame ed il desio di sprofondare nel suo bel seno.
Lei era proprio un bel tipo, 1,65 circa occhi nocciola, capelli rossicci e ricci con un bel corpo rotondo al punto giusto e non troppo scheletrico. Ricordo ancora il suo bel sorriso e quella luce di due occhi grandi e svegli.
Oltre a ciò era molto intelligente, sveglia e spigliata; a me i cervelli che funzionano prendono ancor più di un bel corpo, ci farei l'amore per ore anche solo con gli occhi.
Purtroppo la mezz'ora che avevamo di tempo passò velocemente ma decidemmo di rivederci il giorno seguente e mi invitò la mattina a casa sua per le 9.
Io avevo lezione ma le dissi che ci sarei stato, non potevo far attendere quel paradiso a lungo; già fremevo dalla voglia di respirarla e viverla totalmente.
Quella notte faticai a dormire, ero agitato come un bambino il giorno prima di andare al luna park, o come quando incontrai il mio eroe sportivo di sempre a Barcellona.
Arrivai davanti casa sua qualche minuto prima ma aspettai rigorosamente l'orario prestabilito.
A quel punto suonai il campanello e sì apri davanti a me il grosso portone in legno con un ascensore antico molto bello ma che mi metteva soggezione; ho sempre avuto paura dell'ascensore.
E così eccomi davanti a lei che mi attendeva sulla porta, coperta da una vestaglia viola molto elegante con i piedi nudi sul parquet che risaltavano uno smalto curato e sicuramente fatto da poco.
Mi accolse con 2 baci sulla porta d'ingresso ma quando essa si chiuse il terzo bacio fu una furia di sensi; si prese le mie labbra e mi baciò profondamente, il suo profumo m'inebriava, i riccioli mi accarezzavano il viso ed io ero già molto eccitato..ero impazzito.
Non si staccava da me, le sue labbra m'avvinghiavano e le mani sfioravano dolcemente il mio corpo. A questo punto, folle di passione la presi in braccio e la portai su quel divano che vedevo spuntare dalla stanza accanto.
Lei mi disse "no, in fondo a sinistra...." e andammo così in camera.
Che bella la sua stanza, profumava di vaniglia. Il letto era grande e alto con gonfi cuscini decorativi.
La buttai sul letto, lei sorrise in un sussulto. L'animale che è in me cominciava a mostrarsi nella sua aggressiva passione.
Strappai via la vestaglia liberando due seni sinuosi e bellissimi; aveva le mie mani lungo tutto il corpo e le labbra su tutto il viso e poi a scendere lungo le curve dei suoi seni fino a soffermarmi su basso ventre e poi ancora più giù, verso linguine.
Baciai le sue gambe aperte ed accoglienti per poi giungere al suo fiore profumato.
Era fradicia d'amore, calda come il sole... leccai delicatamente le labbra ed il clitoride, sfiorandolo con vorticosi movimenti di lingua.
I suoi sussulti mi eccitavano e ancor più grondante amore del suo corpo.
Mi prese la testa e la spinse forte sul suo sesso fino a farmi scoppiare.
Afferrai le sue mani mentre la leccavo forte, poi con una cominciai a giocare con lei; prima le dita in bocca, poi dentro e poi due dita...3...fino alle urla.
A quel punto mi fermò, disse che voleva contraccambiare con la sua voce tremolante e dolce, passionale e travolgente.
Mi distesi e lei sopra me; i suoi baci incredibili ancora li ricordo, le sue labbra e quella bocca che avvolgeva il mio glande mi fanno ancora eccitare.
Ci contorcemmo così per molto tempo, spinti dal desiderio di esplorarci e scoprirci. Lei sapeva cosa volevo, io pure sapevo e così l'afferrai per i fianchi e mi misi sopra lei.
Penetrai il suo corpo e fu un'esplosione di sensi. Un forte calore mi pervase, i suoi sussulti e quei gemiti non fecero altro che provocarmi ulteriormente.
Cominciai lentamente a muovermi sopra di lei fino ad afferarle i polsi e via, sempre con più forza entrare in lei.
Quando mi succede ciò, quando lo spirito animale e selvaggio che ho dentro mi pervade, divento un animale indomabile. Continuai con forza ad usarla e la sua eccitazione era per me ulteriore benzina sul fuoco, una dolce provocazione.
Mordevo il suo collo, stringevo i suoi seni... e lei godeva con me.... le sue grida mentre cercavo di farla stare zitta con la mano sulla bocca e la forza delle sue gambe lungo i miei fianchi, puro delirio d'estasi sessuale.
Ad un certo punto affondò le sue unghie nella mia schiena ed ebbi un sussulto. Lo scorrere dei suoi artigli sulla mia pelle mi provocò un dolore che mi diede ancora più forza sessuale.
La girai con decisione per continuare così il nostro incontro amoroso. Sculacciare il suo bel culo mi diede molta forza, così affondai anche io le unghie in lei....mi disse di non fermarmi.
Ricordo ancora le sue mani che stropicciano le lenzuola in cerca di quell'autocontrollo che mancava; il letto come un terremoto, la stanza satura dei nostri corpi e fu in quel momento che entrambi scoppiammo in un orgasmo profondo ed intenso.
Continuammo ancora qualche minuto, sentivo il suo corpo raffreddarsi ed i miei tremolii si confondevano con i suoi.
La girai ancora, volevo vederla negli occhi. Aveva ancora quella luce dentro ed una lacrima sul viso... mi disse che le capitava di piangere quando aveva orgasmi molto forti e si scusò.
La rassicurai e mi sentii invincibile in quel momento. Una donna così bella e passionale, così provocante e per molti aspetti unica, aveva condiviso con me passione e sesso e mi era sembrata realmente soddisfatta.
Continuammo a giocare con in nostri corpi ancora per un po' dopo l'orgasmo per poi rifarlo e rifarlo anche una terza volta.
Infine, trascorremmo il resto della mattinata a parlare di tutto e mi sembrava di conoscerla da sempre. Ci racontammo desideri, sogni e passioni. Non dimenticherò mai quella ragazza e le giornate trascorse con lei; i nostri incontri andarono avanti regolarmente per più di un anno fino a quando il patto che si era instaurato tra noi venne a meno.
Ci eravamo detti che sarebbe stato solo sesso ma lei ad un certo punto mi disse che voleva di più con me, voleva anche uscire e vivere bei momenti fuori dal letto perchè ci stava bene con questo burbero modenese.
Purtroppo non ebbi il coraggio di lasciare la ragazza con cui stavo per lei, decidemmo così di non vederci più tra qualche ricaduta e conseguentemente litigate...
Il mio rammarico è quello di non aver lasciato quella che era la mia compagna di allora e con cui le cose stavano peggiorando per una persona che conobbi per il sesso ma per cui credo di aver provato amore. A lei non l'ho mai detto ma sì, ho amato "A".
L'ho amata i primi tempi dal punto di vista sessuale e l'ho amata in seguito profondamente, anima e corpo, per la ragazza meravigliosa che è.
Ora non ho idea di dove sia e con chi e spero solo che stia bene e sia felice.
Non la scorderà mai.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Il primo incontro:
