Prime Esperienze

Il meeting


di Membro VIP di Annunci69.it Lucapassione69
07.08.2023    |    328    |    0 9.3
"Carpe Diem, pensai annuendo con la testa come un soldato sottomesso..."
La vita non aspetta altro di sorprenderti quando meno te lo aspetti.
Classico meeting di lavoro fuori sede, 4 giorni tra riunioni workshop e cavolate varie.
Si lavora in gruppo, anche se in gruppo preferirei altro, ingegneri, architetti sapientoni e semplici idealisti come me.
Di buono in quella settimana lavorativa fuori porta era l’albergo e finalmente al tavolo c’erano anche due signore. Mi concentro molto sul lavoro, sono pagato apposta dopotutto, cercando di non farmi influenzare dalle voglie e dai miei desideri. Quella volta però una delle due signore al tavolo dei lavori mi ispirava qualcosa, sarà stata la chimica o la primavera incalzante ma le mie convinzioni professionali vacillavano. Scrivi il progetto, prendi appunti discuti e approfondisci, il fato vuole che finisco proprio con lei a concretizzare un’idea. Indossava vestiti comodi, capelli raccolti che facevano trasparire tutti gli anni passati sul campo. In fondo la bellezza di una donna sta anche nella sua storia, facile soffermarsi sulla pelle liscia, attenzione però che si scivola facilmente. E’ di poche ma interessanti parole, di una grande intelligenza matematica e di una ironia sottile. Il suo portamento non faceva immaginare nulla, non usava doppi sensi si muoveva come il galateo impone. Dopo un paio di giorni di collaborazione notai però un sorriso diverso sul suo volto, forse la sera prima dopo l’aperitivo canonico si era toccata pensando ad un epilogo del meeting non previsto.
L’ultima sera era prevista una cena per la chiusura dei lavori, lei si sedette al tavolo con me ed altri colleghi quasi forzando la mano e rubando un posto ad un altro. Il vino scorreva generoso sulle tavole, avevo una voglia matta di fumare e prendere un pò d’aria. Uscii dalla porta sul retro per non dare nell’occhio; nemmeno il tempo di chiudere la porta che Lei la riapre raggiungendomi. “Scusa hai una sigaretta anche per me?” Le risposi : “ho il tabacco da rollare, se vuoi” , “Nessun problema, va benissimo.” Una cartina, un filtro e un leccata decisa , aveva rollato una sigaretta perfetta, non era la prima probabilmente. Chiacchieriamo del più e del meno, non di lavoro fortunatamente, mi chiede una informazione su un funzione del suo cellulare. Rimasi esterrefatto nel vedere la foto di sfondo dopo che mi sbloccò lo schermo. Era lei in una tenuta ginnica molto succinta che faceva sport. Un fisico mozzafiato per una donna della sua età, unito al suo carattere forte e autoritario portavano la mia eccitazione oltre il limite di contenimento. Non resistetti più e comincia a fargli capire, senza troppe velature, che l’ultima sera il vino e il suo profumo sapevano di follia. Rientrammo in hotel, ci salutammo nella hall “ A domani buona notte”, ma la sua chiave con inciso in grande il numero di stanza cadde proprio tra i miei piedi. Lo sguardo a volte, vale più di mille parole. Raccolsi la chiave e nel porgergliela mi usci spontaneo “ siamo sullo stesso piano, ti accompagno”. “Grazie ,sei molto gentile. Effettivamente siamo rimasti solo noi due.” Le porte dell’ascensore si aprirono, entrammo come le nostre lingue nelle rispettive bocche.
Senza dare troppo nell’occhio ci infilammo nella sua stanza, chiusa la porta aprimmo le nostre passioni. Lei era una donna molta caliente, sapeva quello che voleva e come lo voleva. I nostri corpi erano nudi in un batter di ciglia e le nostre mani indaffarate a scoprire quei corpi sconosciuti. Il suo seno era piccolo , rotondo quasi adolescenziale. Adoravo leccare quei bei capezzoli non troppo grandi e gustosi E lei godeva nel sentire quei risucchi e piccoli morsi. Accompagnava la mia testa su e giù tra i suoi seni e la sua calda figa; ben curata con solo un filo di peli come ad indicarne la direzione. Leccavo i suoi sapori come se non ne avessi mai assaporata una prima. La sua voglia colava sul mio volto e il mio membro pulsava in una erezione marmorea. La passione ci trasportava, mi spinse dentro di lei, calda bagnata e accogliente, i corpi nudi scivolavano armoniosi come in una danza rituale. Non è facile trovare tanta sintonia in così poca conoscenza, il desiderio ci trasportava lasciando liberi i freni inibitori. MI ritrassi non potendo più contenere la mia eccitazione, lei si piego in avanti ricevendo il mio seme sul volto. Era radiosa e soddisfatta, il riverbero della fievole luce sullo sperma la faceva sembrare una fata. “BACIAMI , STUPIDO” disse in maniera perentoria . Non avevo mai provato il sapore del seme, nemmeno il mio ma non potevo disobbedire ad un ordine così deciso. Il calore del liquido si spalmava sui nostri visi e il sapore dolciastro si mescolava nelle nostre bocche. Una sensazione mai provata, che mi riporto subito il cazzo sull’attenti. Mentre ancora ci baciavamo con i nostri sapori allungò una mano afferrando il mio pene. Il movimento dolce e armonioso faceva scivolare la mano su e giù , fino alle palle e poi ancora un pochino più in giù. Un gesto deciso e mi ritrovo sdraiato sulla schiena con la sua testa tra le gambe mentre passa la sua lingua dall’asta fino al mio buchino vergine.
L'estasi Suprema, seconda nuova sensazione. La sua lingua esplorava il mio ano con movimenti circolari e inserendo una punta di lingua. Non mi chiese nulla, i miei gemiti parlavano da soli.
Ormai umido senti penetrarmi dolcemente, quel dito aprii nuove porte nella mia mente.
Esterrefatto dalla nuova situazione ritornai sul pianeta terra solo quando lei improvvisamente smesse di deliziarmi. “Sei pronto a voler provare qualcosa di nuovo?” Dopo il vissuto non riuscivo ad immaginare dove volesse arrivare. Da una donna così, che non faceva trasparire nulla ma che era così piena di risorse potevo aspettarmi di tutto. Carpe Diem, pensai annuendo con la testa come un soldato sottomesso. Si alza apre la valigia alle sue spalle e ne estrae un fallo con la cintura. Con uno sguardo un po’ imbarazzato e un pò eccitato si avvicina a me dicendomi “sai adoro le avventure fuori casa ma non so mai se trovo la persona giusta e sopratutto di che sesso”. Il rimorso di non essermi proposto prima mi divorerà per l’eternità. Indossa lo strapon con un eleganza da mistress navigata, fruga nel beauty case sul comodino tirando fuori un gel lubrificante, “Vedrai sarà un’esperienza sublime” mi gira supino, una passata di lingua e mi imburra come un toast.
Si appoggia piano tenendomi i fianchi e accarezzandomi la schiena. Un brivido, un dolore un piacere unico. Con leggeri colpi ritmici comincia ad iniziarmi a questa pratica, virile quanto scopare il suo culo, eccitante quanto lei. Si piega sulla mia schiena appoggiando i suoi seni e stringendo il mi cazzo turgido. E’ una sensazione strana, un misto di bruciore ed eccitazione che non si può descrive ma che si può solo vivere. Il ghiaccio è rotto , non solo il ghiaccio. Esce da me e mi gira sulla schiena , vuole guardami mentre mi scopa. Mi apre le gambe, infila il dildo e alza il ritmo , bastano pochi colpi e la sua mano sul mio cazzo a farmi esplodere facendomi schizzare sulla mia faccia.
Quasi svengo dall’orgasmo mai provato prima, le si avvicina e mi ripulisce la faccia come una gattina, un bacio al sapore di perversione e scompare in bagno. Ritorna dopo qualche minuto rinfrescata e raggiante, mi trova sdraiato a stella Incredulo e soddisfatto. Poche parole, qualche carezza e con la stessa decisione di sempre mi liquida dicendo “ Abbiamo un aereo da prende, ci vediamo domani mattina, buonanotte.” Il mattino seguente dopo un breve ma intenso riposo i miei sguardi per lei erano diversi, non i suoi però; mi trattava come se nulla fosse accaduto, come se non avesse preso da me e dato a me una esperienza unica. Usato e gettato ? In realtà no, voleva solo che l’equilibrio restasse tale, chissà magari quel proficuo lavoro si sarebbe potuto ripetere.
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