orge
prima o poi...
di giocotrasgressivo
06.03.2020 |
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"Uno mi disse se poteva scoparmi e come avrei potuto dire di no..."
Si è vero, prima o poi i desideri, i sogni, si avverano e quando meno te lo aspetti. mi trovavo fuori per lavoro solo senza la mia compagna. Ho avuto sempre la bisessualità in me ma lei non lo sa. Era stato un giorno che, dopo aver visto in quella città, un ragazzo che mi accese una voglia dentro irrefrenabile, andai in un cinema porno per cercare di scaricare i miei desideri ma non trovai nulla e quindi me ne uscii ancora più carico. Il trovarmi solo mi spingeva a cercare, cercare ma nulla di importante. Si era fatto tardino e, prima di avviarmi per tornare a casa, mi ricordai di una zona dove, anni prima, avevo trovato qualcosa. ho avuto sempre il desiderio di fare qualcosa con almeno due ragazzi. Arrivato in quel posto, mi fermai. c'era qualche movimento ma nulla che mi potesse interessare. Dopo quasi due ore vedo arrivare una macchina con quattro ragazzi che si ferma vicino, ma non troppo, la mia. Vedevo che questi ragazzi non erano invadenti, mi sembravano educati ma che certamente cercavano qualcosa. Uno di loro scese per fare pipì e, senza essere invadente, finito si scrollò il cazzo verso di me come a voler mandare un messaggio, e risalì in macchina. Il desiderio, la voglia mi accecarono ancor di più. Non ce l'ho fatta più e mi convinco di scendere per far finta di pisciare abbassandomi un pò il pantalone. Purtroppo non succedeva niente ma appena stavo per finire scende un altro ragazzo e fa, anche lui, finta di pisciare ma aveva il cazzo duro. Ci siamo guardati e, a poco a poco, avvicinati e, appena vicini, lui fece segno di offrirmi il suo arnese. Io subito lo presi nelle mie mani e cominciai a giocarci, lui mi fece segno di prenderlo in bocca (io non aspettavo altro). Dopo un pò mi chiese se potevano avvicinarsi gli amici e io ho detto di si. Non credevo a quello che mi stava capitando. Mi sono visto circondato da quattro cazzi e senza perdere tempo incominciai ad assaggiarli a uno a uno. Erano quattro ragazzi dai 26 ai 33 anni. Si vedeva che erano persone pulite, educate che volevano svuotare i loro testicoli. Uno mi disse se poteva scoparmi e come avrei potuto dire di no. A turno mi hanno scopato mentre io avevo in bocca gli altri cazzi. Ancora mi sembrava di sognare. Due mi sono venuti nel culo ma fuori e due mi hanno fatto bere, con grande mio piacere, il loro sperma. Non ricordavo più che sapore avesse e quando ho ingoiato, mentre avevo un cazzo nel mio culo che mi pompava, mi è venuto in mente quando, appena ventenne, assaggiai per la prima volta lo sperma in un cinema porno di un uomo maturo quarantenne. Quello fu la prima volta della mia vita. Non sono un gay vero in quanto vado con le donne, ho una compagna con la quale a volte facciamo gli scambisti, ma lei non sa niente di questa mia depravazione. Finiti di sborrare avevo chiesto se erano rimasti contenti. Uno di quelli che era venuto in bocca mi disse che era rimasto un pò scontento perché avrebbe voluto scoparmi . Io gli dissi che se si sentiva lo avrebbe potuto fare (anche se speravo che mi dicesse di no e capirete il perché). Riposati una decina di minuti, vedo che questo già aveva il cazzo di nuovo duro. Questo cazzo era, rispetto agli altri, abbastanza grosso ed ecco perché feci di tutto per farlo venire in bocca riempiendomi la bocca di stupenda crema. Lui era il ventiseienne, cioè il più piccolo. Mentre si parlava lui incominciò ad appoggiarsi dietro di me. Avevo un pò di preoccupazione a causa della grossezza di quel membro ma, dato che mi ero pronunciato, l'idea di quando mi capitasse un'alta volta una cosa del genere e il desiderio di provare un cazzo così nel mio culo e dato che in quel momento lo avevo un pò largo, lasciai che mi scendessi i pantaloni e con un pò di fatica mi sono sentito quello che ho sempre desiderato e cioè di fare la troia. Mi scopò per un bel pò dato che già era venuto. Gli atri che inizialmente guardavano soltanto incominciarono a toccarsi. Io dissi che se volevano mi avrebbe fatto piacere che mi sborrassero in faccia. Uno ci riuscì. Finito il tutto ci salutammo ma la mia preoccupazione era la mia compagna quando arrivavo a casa. Allora cercai di perdere tempo per fare in modo che lei dormisse ed io andare (contro voglia) sotto la doccia. Così fu. Non dimenticherò mai quel mercoledì più bello della mia vita.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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