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la prima volta con il black


di giocotrasgressivo
01.09.2021    |    418    |    0 9.2
"Tutto il pomeriggio il mio pensiero andava a quella sborrata e a quel ragazzo e a tutta la storia e mi chiedevo se era capitata per davvero..."
Era Aprile ed eravamo ancora sotto i colori a causa del covid 19 ma io dovevo recarmi a Roma per un corso di aggiornamento. A causa, appunto, della situazione pandemica, ci sono dovuto andare da solo senza la mia compagna. Arrivato in albergo contemporaneamente arriva pure un altro ospite dell'albergo, un ragazzo anzi un bel ragazzo di colore che io non ho smesso di guardare e lui, accortosi, non disdegnava. Le camere erano nello stesso piano e quindi saliamo insieme nell'ascensore. Lui, pulito e vestito con una bella tuta e una maglietta, mostrava un bel pacco che io ho guardato incessantemente e lui, accorgendosi, ha toccato più di una volta. Insomma tra gli sguardi di prima e quelli di dopo in ascensore i messaggi erano chiari. La iniziale diffidenza però mi ha frenato. Arrivati nel piano le nostre camere erano nello stesso corridoio e io prima di entrare nella mia ho accennato ad un saluto e lui mi ha risposto con un italiano che mi è sembrato molto corretto. Io in camera avevo sempre la testa in quel pacco e il desiderio di una vita di vedere un cazzo nero mi assillava. Cercavo di pensare come fare per incontrarlo anche perché nel pomeriggio dovevo recarmi a prendere la presenza al corso. Dopo una decina di minuti mi sento bussare e, aprendo, incredulo e per qualche secondo felice, vedo che era lui che mi chiedeva se conoscessi Roma. Io rispondo di si e quindi mi dice se gli potessi indicare cosa vedere e come raggiungerli. Io dissi subito di prendere dalla reception la cartina in modo tale che potessi segnare la l'itinerario. Anzi ho detto che stavo scendendo per reclamare la tovaglia grande per la doccia e se voleva aspettarmi in camera sua ci andavo io a prenderla e così è stato. Infatti al ritorno, posando la tovaglia in camera mia, mi reco nella sua camera con la cartina. Ci siamo messi a parlare mi diceva che doveva rimanere solo due notti e che era la per sbrigare dei documenti nella sua ambasciata. Poi abbiamo iniziato a guardare la cartina e quindi ad avvicinarci. Io vedevo che lui si toccava spesso e Dio solo sa come avrei voluto allungare la mano. Insomma tutti e due sapevamo cosa volevamo ma nessuno aveva il coraggio di rivelarsi. Ad un certo punto lui si scusa per andare in bagno e vedo che lascia socchiusa la porta. Mi prendo di coraggio e sbircio; non credevo a quello che vedevo ed entrato lo prendo subito tra le mani. Lui mi dice se posso aspettare perché voleva farsi una doccia. Io ho perso la testa e già toccavo il settimo cielo. Il desiderio di una vita si stava avverando. Ho risposto certo fai con comodo e ritorno a sedermi sul letto. Lui si spoglia, va sotto la doccia e lascia la porta completamente aperta. La vista era surreale. Ancora mi chiedevo se mi stava capitando per davvero. Lui mi dice se avevo bisogno anch'io di farmi la doccia e ho detto di si. Pensavo che dovevo andare a farmela in camera mia ma invece lui mi invita dentro la sua. Dico di aspettare un attimo per andare a prendere la tovaglia e così ho fatto. Entrato in doccia e trovandomi vicino quel cazzo che non immaginavo che potesse esistere nella realtà subito l'ho messo in bocca. L'ho spompinato non so per quanto tempo. Ho leccato ogni singolo centimetro del suo corpo. Non capivo niente. Lui mi strofinava quella proboscide in ogni parte. Dopo un po' fa cenno di volermi scopare ma io l'ho fermato dicendo di farlo successivamente perché troppo grosso e avevo bisogno di prepararmi anche con un lubrificante. Lui ha capito e ha detto di si che tanto avremmo trascorso questo soggiorno insieme. Mi chiese cosa dovevamo fare ed io ho detto che avrei voluto assaggiare il suo nettare e quindi ho ripreso a spompinarlo dopo un po' mi sento la bocca piena di liquido. Per qualche secondo ho pensato cosa fare ma l'eccitazione e l'incredulità per quello che mi stava succedendo mi ha fatto sballare e ho ingoiato tutto. Aveva un sapore diverso, buono, fuori dal normale. Ci sdraiamo per una decina di minuti poi gli indico dove poteva andare mentre io andavo a prendere la presenza al corso. Ci siamo dati appuntamento per le 19 per passare la serata insieme. Tutto il pomeriggio il mio pensiero andava a quella sborrata e a quel ragazzo e a tutta la storia e mi chiedevo se era capitata per davvero. La sera ci siamo visti e abbiamo fatto una passeggiata insieme portandolo a mangiare qualcosa a Campo dei fiori. Tornati in albergo abbiamo completato quello che avevamo lasciato in sospeso. Abbiamo trascorso 3 giornate che non dimenticherò mai. Siamo rimasti amici. Ci sentiamo spesso e speriamo di rivederci insieme anche con la mia compagna con la quale ormai condividiamo tutto per una esperienza insieme, pandemia permettendo.
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