orge
Marco e Carla
di intriganteMarcy
29.01.2020 |
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"Trascurando volutamente il suo uomo … che già pregusta il prosieguo della serata …
Quando le bottiglie di veuve cliquot vuote sul tavolo aumentano e..."
Ho sempre considerato le chat e social come un innocente passatempo per persone sessualmente frustate che vivono il sesso virtuale in mancanza di quello reale, ma ho ceduto alla curiosità inducendomi a creare un profilo.
Non ho richiesto amicizie (facebook) ma inviato messaggi a “profili” interessanti chiedendo loro di aggiungermi solo e se intenzionate a dare un seguito reale all’iniziale conoscenza virtual.
Ho constatato che tante, nonostante la premessa, mi aggiungevano per aumentare il loro numero di amici, ma che in fondo si liberavano dei loro tabù solo in chat mentre nella vita reale continuavano a rivestire il ruolo della devota mogliettina che si erano cucite addosso.
Quando ero oramai a riconoscere il fallimento del mio poco convinto tentativo mi sono imbattuto in Marco e Carla ( moglie di Marco).
Già dai primi messaggi ho capito che Marco e la sua splendida mogliettina erano molto diversi dai miei precedenti incontri … per la prima volta in vita mia ho trovato eccitante questi dialoghi a tre … dove ognuno di noi, senza accordi specifici, aveva un ruolo ben definito …
Il secondo passo della nostra conoscenza è stato per telefono … è stato intrigante sentire Marco gioire dell’eccitazione che riuscivo a regalare alla sua signora … e quest’ultima esaudire ubbidiente ad ogni mia richiesta … ricordo ancora quando, per metterlo alla prova, ordinai a Marco di lasciare da sola in camera la sua donna e lui accettando senza riserve … aveva superato la prova del 9 … meritavano entrambi un premio … e quella sera li lasciai ordinando loro di confidarsi le rispettive fantasie erotiche … che mi sarei impegnato a realizzare al più presto.
Il giorno dopo Marco mi contattò impaziente e tutto eccitato e mi informò che la sera prima a letto lei gli aveva confessato che più volte aveva sognato di essere presa da più uomini … mentre lui rapito la osservava senza partecipare …
Non potevo deludere i miei nuovi amici e quindi invitai loro a cena in una location molto particolare … ma senza informarli di alcunché …
Il venerdì successivo andai a prenderli al casello di Ancona Sud e constatai con gioia che Carla era in splendida forma … indossava un abito da sera che le lasciava scoperta la schiena, mentre i suoi seni erano generosamente esibiti grazie ad una profonda scollatura. Notai subito l’eccitazione del suo sguardo e , per rompere il ghiaccio, mi avvicinai e con la lingua le accarezzai le labbra … mentre la mia mano destra le pizzicava dolcemente un capezzolo sentendolo ergersi come per incanto sotto le mie dita nonostante ricoperto dal sottile tessuto del vestito.
Avvertire l’assenza del reggiseno ed immaginando l’assenza del perizoma (come da me espressamente richiesto il giorno prima) mi regalò un brivido d’eccitazione che non sfuggì all’occhio attento di Carla la quale non riuscì a trattenersi dallo sfiorare i miei jeans all’altezza del mio sesso cogliendone con gioia l’immediato turgore.
A fatica mi staccai da lei e le aprii la portiera della mia auto per farla accomodare al mio fianco mentre Marco si accomodava dietro felice di aver constato la sintonia che si era immediatamente creata.
Il tragitto per raggiungere la nostra alcova non fu particolarmente lungo, ma gli eloquenti sguardi di Carla… e lo spacco del vestito che (inavvertitamente ?) mi aveva regalato una generosa visione delle cosce dischiuse della miss, guidarono la mia mano sul suo ginocchio e lentamente iniziarono una lenta risalita …
Ad ogni centimetro sentivo aumentare il calore del suo corpo mentre l’aria veniva permeata dall’odore della sua eccitazione. L’invitante schiudersi delle sue gambe … unito all’impaziente sguardo di Marco … mi indussero a raggiungere l’invitante orchidea e ad accarezzarne lascivamente i petali fino a quando iniziò ad emettere sommessi mugolii di piacere ed il suo sesso fu ricoperto da calde gocce di rugiada.
Il respiro del mio amico Marco si era affrettato e vidi la sua mano raggiungere impaziente la patta dei suoi pantaloni iniziando tocchi ritmici e sempre più decisi … fu allora che girandomi di scatto esclamai ….
Ehi non vorrai mica disperdere il succo del tuo cazzettino nella mia auto vero? Accontentati per il momento di leccare dalle mie dita la sborra di questa cagna in calore.
E detto ciò gli porsi da leccare le dita che fino ad un attimo prima esploravano l’intimità della sua donna.
Ubbidente ed eccitato iniziò a leccare le mie dita con la diligenza sperata, mentre Carla, dopo aver armeggiato con dita tremanti sulla mia lampo, riuscì finalmente a liberare il mio sesso e, con gli occhi carichi di desiderio, lo accolse nella sua bocca calda facendolo scivolare sulla sua lingua impaziente … a tratti il mio sesso turgido riemergeva fradicio dall’ipersalivazione di quella troia golosa e lei ne approfittava per sfregare la cappella sulle labbra, sul viso, sui seni … regalando alternativamente a me ed a Marco sguardi di estasi erotica che aumentava la nostra rispettiva eccitazione … prima di rituffarsi su di esso con rinnovato vigore … il movimento sussultorio della sua testa non sfuggì al guidatore di un SUV che ci aveva affiancato ad un semaforo rosso … e quando ripartimmo mi sorrise alzando il pollice in segno di approvazione … eravamo oramai prossimi alla destinazione ed invitai la Carla a porre fine a quel dolce tormento, ma con sguardo supplichevole e la voce roca mi disse :
“”” ti prego … voglio sentirti godere nella mia bocca, adesso”””” …
Marco con gli occhi fuori dalle orbite aggiunse:
dai … sborra in bocca a questa cagna …
I loro commenti e la mia eccitazione ebbero la meglio ed accostata l’auto in un parcheggio semideserto … appoggiai la schiena al sedile e mi abbandonai a quel groviglio di emozioni che mi assaliva … ciò nonostante non mi lasciai sfuggire l’occasione per aumentare il mio ed il loro piacere e quindi esclamai:
“”” maritino … guarda la troia come succhia un vero cazzo … vieni più vicino fino a sentire l’odore che la fa impazzire … ecco così … adesso sfrega le sue tette sulle mie palle gonfie … si così … bravo … e tu maledetta cagna continua ad urlami la tua voglia di me …
Incitata, se mai che ne fosse stato bisogno, tra un mugolio e l’altro ….
Mmmhhhh siiiiii daiiiii fammi sentire mmhhhh come sborra un vero cazzo … mmmhhhh ti prego …. Daiiii
La sua voglia di me unita alla paura che prolungassi oltre quel dolce tormento indusse la troia ad impugnare con forza il mio sesso coordinando i movimenti della bocca con quelli della mano … la sua esperienza di abile succhiatrice le permise di prevedere con esattezza l’imminenza del mio orgasmo ed un attimo prima, estratto il mio scettro lucente dalla sua bocca, si apprestò a ricevere il premio per il suo impareggiabile impegno …
La mia schiena si irrigidì ed emisi un lungo gemito, la stretta della sua mano aumentò e quindi le prime gocce incandescenti del mio piacere iniziarono a scivolare lentamente sulla sua lingua che ritraendosi ritmicamente le permettevano di assaporare appieno il gusto del mio nettare …. Ma non appena la sua mano allentò leggermente la presa …. l’intensità dei fiotti successivi la sorpresero cadendo copiosi sul suo viso stravolto dai sensi … la sua lingua si riprese in fretta ed inizio a dimenarsi frenetica per raccogliere ogni stilla di piacere. Quando il turgore del mio sesso iniziò ad affievolirsi leggermente lei gli regalò un ultimo riconoscente bacio dopodiché iniziò a raccogliere lentamente con le dita le gocce che ancora imperlavano il suo splendido viso … ed avvicinatele alle labbra inizio a leccarle avidamente guardandomi con devota riconoscenza e con una sensualità che mi provocò un ennesimo sussulto di piacere.
Dopo avermi servizievolmente riassettato e con in bocca ancora il sapore della mia mascolinità si avvicinò al suo uomo e gli porse la lingua che lui succhiò avidamente mentre si toccava la patta dei pantaloni … cosa che , almeno a giudicare dai suoi sussulti, mi indusse a pensare gli aveva provocato un piacevolissimo orgasmo.
La serata, pur nata sotto i migliori auspici, non era che all’inizio ed io intendevo mantenere la promessa fatta a Marco ed a Carla di regalare loro un’esperienza unica … e pertanto riconquistata una parvenza di controllo suonai il citofono dei miei amici ed iniziammo ad entrare …
Io odio le cose scontate e pertanto non avevamo informato i miei amici dei nostri programmi e che quindi, presentandoli come miei vecchi amici felicemente sposati da anni, esorto quindi Carla a provocare molto sottilmente ciascuno dei presenti illudendolo di essere il suo unico obiettivo … prima di manifestare apertamente i nostri “programmi” e mi affido alla sua intraprendenza che sarà indirizzata dalle mie disposizioni.
Ci accomodiamo in casa ed i miei amici, socievoli e casinisti, ci accolgono con la consueta ospitalità e simpatia, non disdegnando di accarezzare con sguardi furtivi lo splendido corpo di Carla…
Carla si è immediatamente calata nel ruolo … e con fare civettuolo … sorride compiaciuta ai garbati complimenti ed inizia a dedicare maliziosi sguardi ai miei amici …. Trascurando volutamente il suo uomo … che già pregusta il prosieguo della serata …
Quando le bottiglie di veuve cliquot vuote sul tavolo aumentano e l’allegria inizia ad incrinare i freni inibitori di tutti noi …la malizia di Carla prende il sopravvento … e quindi, dopo aver lasciato scivolare volutamente una goccia di panna tra i seni, esclama …
“”“ragazzi c’è qualcuno che la raccoglie?”””
Un silenzio tra l’eccitato e l’imbarazzo avvolge i presenti … mentre Marco distrattamente esclama …
“eccola … appena beve due bicchieri … si trasforma “
Io essendo preparato anticipo i presenti ed avvicinatomi abbasso la testa tra l’incavo dei suoi seni e con la punta della lingua raccolgo lentamente la panna soffermandomi più del necessario … mentre Carla spostando la testa verso Franco (il padrone di casa) seduto alla sua destra gli sussurra in un orecchio :
“”” E’ tutta sera che sognavo di sentire la tua lingua sul mio capezzolo … ma forse aggiunge … (con uno sguardo imbronciato) non ti piaccio …”””
Io e Marco non abbiamo sentito le parole, ma il viso di Franco ci fa intuire il significato … anche perché lo vediamo sussultare non appena la mano di Carla sparisce sotto la tovaglia …
Ma dopo pochi istanti Carla si alza (lasciando il povero Franco in debito d’ossigeno) ed annunciando di voler fumare una sigaretta si reca sulla terrazza … dove la osserviamo flirtare amabilmente con Roberto … splendido esemplare di maschio italico con un fiuto da gran puttaniere che gli permette di individuare una troia anche se travestita da suora …
La pazienza di Carla stà terminando e la sua voglia di sesso sta per prendere il sopravvento … io e Marco… ci scambiamo un segno d’intesa quando la vediamo infilare una mano nella camicia aperta ed iniziare ad accarezzare lascivamente il suo petto villoso nonchè sorridere maliziosa quando quest’ultimo le sussurra qualcosa indicando la patta dei suoi pantaloni il cui rigonfiamento tradisce una potente erezione.
L’ambiente si sta scaldando ed anche Marco è impaziente di vedere la sua mogliettina all’opera … ma questa sera sono io a dirigere il gioco e voglio protrarlo ancora … voglio prima trasformare quella splendida donna … in una troia affamata di cazzi … e quindi … con una scusa esco in terrazza e sottratta Carla alle attenzioni di Roberto (che mi fulmina con lo sguardo) l’accompagno in sala e la invito a raggiungere Giorgio in cucina per aiutarlo a preparare dei cocktail …
Dolcemente arrendevole … Carla… con uno sguardo tra l’imbronciato e l’eccitato annuncia il suo arrivo a Giorgio con una frase equivoca anche considerata la voce roca e sensuale con la quale la pronuncia …
“”Giorgiooooo vengooooooo si siiii vengooooooo”
E sculettando, stavolta in maniera quasi sfacciata, scompare alla nostra vista.
Il povero Giorgio è intento a tagliare delle fragole … quando Carla con un saltello si siede sul tavolo a 10 cm dal tagliere che Giorgio sta utilizzando … e con una maestria impareggiabile … scopre volutamente le cosce permettendo allo sguardo del mio amico di insinuarsi fino alle soglie del suo sesso …
Inizia a parlare del più e del meno, ma il rossore del viso di Giorgio tradisce la sua eccitazione cosa che lusinga Carla e che la induce, in parte, a ricompensarlo … per cui gli dice …
Giorgio … posso aggiungere un mio ingrediente speciale ai cocktail?
Giorgio, con la gola secca ed oramai in sua mercè, riesce a stento ad annuire con la testa ed a sbarrare gli occhi quando Carla … presa una fragola … e divaricate le cosce … inizia a sfregarla sul suo sesso umido … imperlandola dei suoi umori … prima di riporla nel bicchiere. Ripetuta la stessa operazione per ciascuno dei 5 bicchieri di noi maschietti vogliosi … lascia Giorgio esterefatto ordinandogli di completare la preparazione dei cocktail senza svelare il loro segreto e di servirli poi in sala.
Quando Carla ci raggiunge in sala, pur essendoci diverse sedie libere, decide di sedersi sulle ginocchia di Paolo … unico maschio ancora non vittima delle sue avance … il quale pur lusingato dalla situazione è imbarazzato dalla presenza del marito sebbene quest’ultimo non sembri disturbato dalla cosa (anzi) …
Il discorso scivola inevitabilmente sul sesso e sulle posizioni preferite e Carla da me sollecitata, dopo una finta ritrosia iniziale, confessa che lei preferisce stare sopra perché in questo modo - spiega – può regolare il ritmo sulla base dei propri tempi … ai nostri sguardi in attesa di ulteriori dettagli si spiega meglio …
Ed appoggiati i piedi a terra … si posiziona col proprio sesso all’altezza del sesso di Paolo … ed inizia a muovere il bacino avanti e indietro. Il movimento eccitante di Carla, i suoi occhi che si chiudono mentre si morde le labbra, le sue mani che cercano impazienti i propri seni ed iniziano a pizzicare forte i capezzoli, pervade la sala di una eccitazione oramai palpabile … che Giorgio coglie disorientato non appena ci raggiunge con i cocktail dalla cucina.
Lady allora si alza ed indicando ai presenti l’evidente erezione di Paolo aggiunge:
“”” credo proprio di non essere l’unica a gradire questa posizione vero Paolo?
Quindi inginocchiatasi ai piedi di Paolo aggiunge:
Oddio devo togliermi il brutto vizio di girare senza mutande … la mia eccitazione ti ha bagnato i pantaloni … o magari … Paolo non dirmi che quella macchia che vedo è frutto della TUA eccitazione …
Ed avvicinata la punta della lingua sfiora quella invitante macchiolina assaporandola come un esperto sommelier prima di esclamare :
“Tranquilli … è il mio sapore questo - ed aggiungendo fintamente imbronciata – sebbene non mi sarebbe dispiaciuto assaporare qualcosa di diverso uffa.
Alzatasi di scatto Carla e lasciando lo sconvolto Paolo col viso paonazzo, serve il cocktail a ciascuno dei presenti … come una esperta coniglietta offrendo a tutti scorci fuggevoli del suo eccitante corpo.
Beviamo i cocktail tutti d’un fiato per placare la sete che abbiamo di lei … e curiosi di scoprire il prosieguo della serata … ma Carla prima ci svela l’ingrediente segreto che ha personalmente aggiunto ai cocktail dopodiché prende la fragola contenuta in un ciascun bicchiere e la porge al rispettivo maschio … al quale chiede prima di annusarla ,,, di leccarla … di morderla e poi di descrivere le emozioni provate …
Marco … sebbene ben conscio delle potenzialità della sua mogliettina … è comunque piacevolmente sorpreso dalla sua disinvoltura con la quale si destreggia tra 4 maschi estranei ed eccitati … riuscendo a gestire alla grande la situazione …
A questo punto … l’unica cosa che ancora frena i miei amici … è la presenza di Marco… del cui ruolo non sono ancora convinti del tutto e quindi ritengo doveroso sollevarli da ogni imbarazzo e dare inizio alle danze …
Mi avvicino quindi a Carla e spostandole le spalline del vestito da sera lo faccio scivolare a terra lasciandola completamente nuda … generando nei miei amici un coro di approvazione …. Quindi la stringo forte a me e mentre le infilo la lingua in bocca e due dita nel suo sesso oramai fradicio le dico con voce roca:
Adesso dimenticati di essere una mogliettina devota e mostra al tuo adorato maritino come ti piace essere scopata.
Nel terminare la frase la spingo con la schiena sul tavolo … ed estratto il mio sesso turgido … le sollevo le gambe e con un colpo secco affondo senza riguardo dentro di lei che emette all’istante un grido liberatorio che manifesta tutta la sua impazienza …
I miei primi potenti colpi la fanno urlare come una cagna in calore mentre la sua testa viene girata di lato da Roberto che, più lesto di tutti, le spinge in bocca il suo tronco di carne … stantuffandola così forte dal deformarle le guance ad ogni affondo … la mano destra di Carla raggiunge il suo clitoride ed inizia a schiaffeggiarlo con forza mentre la mano sinistra muovendosi alla cieca raggiunge un membro impaziente che ignora essere quello di Giorgio ed inizia a menarlo nel timore infondato che perda il suo turgore prima di averlo sentito dentro di se.
Carla oramai sta gemendo ed ululando come mai prima d’ora, nell’imminenza dell’orgasmo, inizia a dimenare i fianchi come una ossessa, la schiena le si inarca come in preda alle convulsioni, mentre ingorda ricerca il membro di Roberto che per un attimo era scivolato fuori dalla sua bocca … continuo ad affondare dentro di lei anche quando sento il suo sesso contrarsi per l’eccezionale orgasmo che le sto regalando. Gli schizzi del suo piacere scivolano verso il basso e dopo aver inumidito il palpitante orifizio sottostante si depositano sul tavolo creando un’eccitante laghetto.
Ha il viso stravolto dall’eccitazione e dopo un ultimo potente urlo, seguito da gridolini che vanno via via affievolendosi, la sua schiena si distende sul tavolo mentre i fianchi continuano a sussultare … in preda all’estasi orgasmica … e la sua mano spinge sui miei addominali, come tacita richiesta di tregua …
Il respiro di Carla è affrettato e profondo …. Cerca di recuperare ossigeno … ma è proprio in quel momento che l’orgasmo di Roberto la sorprende … un fiume di sborra calda le riempie la bocca e nonostante l’impegno … non riesce a deglutirla tutta … rivoli di sperma le scivolano sulle labbra, sul viso, sul collo mentre Roberto estratto il suo sesso dalla bocca continua a masturbarsi a 10 cm dalla sua lingua impaziente sulla quale deposita le ultime gocce del suo piacere …
Lo splendido viso di Carla sconvolto dal piacere e quell’invitante corpo che chiede solo attenzioni è un invito al quale è difficile resistere e quindi Giorgio … già eccitato dalla scena alla quale ha assistito nonché alle abili manipolazioni subite … mi spinge di lato e con modi bruschi la tira giù dal tavolo. La costringe a girarsi offrendogli la splendida visione delle sue natiche sode e con una mano le spinge la testa sul tavolo all’altezza del laghetto colato pocanzi dal suo sesso urlandole:
“””Lecca la tua sborra troia …””
E mentre Carla ubbidiente esaudisce la richiesta, Giorgio con due mani le allarga le natiche e dopo aver inumidito il suo sesso sfregandolo tra le labbra fradice di piacere … lo appoggia sul palpitante orifizio esercitando una leggera pressione per gustarsi appieno l’invitante dilatarsi ed introduce solo la cappella prima di concedersi una pausa per permettere a quel bocciolo in fiore di abituarsi all’ingombrante presenza.
Le contrazioni di Carla ed i suoi fianchi che si spingono all’indietro tradiscono la sua voglia di sentirlo più a fondo e Giorgio compassionevole … con un colpo di reni … spinge a fondo il suo cazzo impaziente strappando alla cagna un urlo liberatorio … ed inizia a stantuffarla con forza mentre le prende a schiaffi le natiche mentre, oramai consapevole del ruolo di cuck, urla :
“””dillo a tuo marito che sei una troia””””
“””Siiii sono una troia, la vostra troia”””
“””diglielo che ti piace prenderlo nel culo, che vuoi sentire la mia sborra riempirti le viscere”””
“”Siiii continua ti prego …. Non ti fermare …. Si sborrami nel culo adesso …
Alla vista della travolgente scena Franco non resiste e, sedutosi a gambe larghe sul tavolo, prende Carla per i capelli costringendola ad alzare la testa per poi infilarle in bocca il suo palo di carne … attutendo in parte gemiti crescenti della cagna mentre Giorgio sempre più infervorato continua a cavalcarla.
Io e Roberto siamo già nuovamente eccitati ed aspettiamo impazienti di riprendere parte al partouze … e nel mentre incoraggiamo Marco che, con gli occhi fuori dalle orbite si sta gustando la scena:
Partecipa pure tu mezza sega dai … mentre noi cavalchiamo la tua puledra di razza … toccati pure quel cazzettino di merda … ma non permetterti di sborrare fino a quando non te lo dico io ok?
Franco non riesce a trattenersi oltre ed impugnato il suo sesso, sottratto a fatica dalla bocca di Carla, inizia ad eruttare fiumi di lava incandescente che investono in pieno il viso di quella troia ululante per poi scivolare sul tavolo fondendosi con i residui della precedente eiaculazione di Carla. Le spinge quindi la testa sul tavolo costringendola a raccogliere con la lingua ogni goccia dei precedenti piaceri.
Roberto … rapito dal lappare goloso e vedendo la mano di Carla che raggiunge la sua figa grondante la penetra a fondo con due dita iniziando un movimento convulso accompagnato da gemiti crescenti … decide di non negarsi oltre quel piacere troppo a lungo trattenuto … ed aumentando il ritmo sente impetuoso sopraggiungere l’orgasmo …
Carla sente il sesso palpitante di Roberto affondare sempre più nel suo culo voglioso, ed i suoi testicoli battere ritmicamente contro la mano con la quale esplora la sua femminilità … l’insieme delle sensazioni la sconvolge e nell’avvertire l’imminente piacere accellera il movimento della mano e mentre le ginocchia iniziano a piegarsi urla a Roberto:
Adessoooo sborrami nel culo … vengooo …. Dai dai daiiiiiiii più forte bastardo daiiiiii
Roberto già prossimo all’orgasmo ed infervorato dalle incitazioni di Carla si lascia finalmente andare ed urlando la sua eccitazione inizia ad eruttare fiumi di caldo piacere che, riempiendo le viscere di quella cagna in calore, le strappano urla disumane che, accompagnate a ripetute convulsioni tradiscono lo sconvolgente orgasmo che le abbiamo appena regalato …
Le ginocchia di Carla tremano per l’orgasmo e solo il tavolo sul quale si appoggia le evita di cadere … il suo corpo è ancora scosso da sussulti quando Roberto estrae il suo sesso e noi restiamo incantati a vedere il suo culo palpitante restituire parte del piacere che in esso era stato versato.
Marco è piacevolmente sconvolto e dopo aver chiesto con lo sguardo una mia tacita autorizzazione, che non ritengo giusto negargli, si avvicina a sua moglie continuando a masturbarsi il piccolo membro eretto ed avvicinatolo a quello splendido culo si lascia travolgere dal piacere troppo a lungo trattenuto e lascia che gli schizzi caldi del suo desiderio si fondino con quelli di Roberto.
A quel punto intervengo nuovamente e gli dico:
Adesso pulisci con la lingua il culo della tua troia …
Ancora eccitato ed ubbidiente lui inizia a leccare i fiotti di sperma che ricoprono quelle splendide natiche nonché le gocce che ancora colano, ad ogni contrazione, da quel culo violato … … per poi avvicinare la propria lingua a quella di Lady per far scivolare su di essa le ultime gocce del nostro piacere.
Esausti ma soddisfatti … rompo il silenzio creatosi dicendo:
Ehi ragazzi … mentre riprendiamo fiato … proporrei un brindisi per eleggere Carla … troia dell’anno … e sorridendo stappo una bottiglia di veuve clicquot.
Il brindisi viene condiviso da tutti ma Carla … non sembra intenzionata a bere dal calice che le offriamo … infatti, con sguardo malizioso, versa lentamente il liquido ambrato sul mio sesso che immediatamente da segni di risveglio … prima di accoglierlo tra le sue labbra … e … la notte è stata lunga e molto piacevole….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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