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Vacanze in montagna


di intriganteMarcy
11.11.2019    |    1.613    |    1 9.2
"Dopo alcune venute, Luciana, sempre in posizione 69, smise di leccare e accarezzò dolcemente con le dita il buchino dell’amica sicuramente sapendo che..."


Era la fine di agosto del 1997, avevo da poco finito il servizio militare, e mi trovavo da qualche giorno ospite di un amico a Rabbi Terme, un piccolo e tranquillo paese del Trentino in fondo alla omonima valle. All’epoca l’appuntamento di rito era il ritrovo la sera al bar dell’albergo dove c’era una minuscola discoteca. Già il primo giorno avevo conosciuto due ragazze di Ferrara, Sara e Luciana, entrambe sui 25 anni, piuttosto carine e molto simpatiche con le quali ho fatto amicizia senza però tentare avances, in quanto non sembravano disponibili ad andare oltre qualche ballo e quattro chiacchiere.
Il giorno prima del loro ritorno a Ferrara io stavo salendo lungo il sentiero che, costeggiando il torrente Rabbies, porta all’albergo, quando le incontro. Ci salutiamo e:
“dove vai?” mi chiede Luciana
“al bar dell’albergo a vedere se c’è qualcuno con cui scambiare due parole” risposi io
“ti andrebbe invece di venire con noi?”
“dove andate?”
“andiamo a fare un po’ di sesso nel nostro appartamentino e, se vuoi, ti lasciamo guardarci.”
“solo guardare?” chiesi con tono volutamente sorpreso
“Se ti comporterai bene e non tenterai di aggregarti senza il nostro permesso può darsi che ci venga anche la voglia di farti partecipare” e poi rivolta a Sara:“sei d’accordo anche tu vero?”
Mi accorsi che Sara era rimasta sorpresa, vorrei dire sbalordita, della proposta della sua amica ma non riuscì a dire altro che un “si, si va bene”.
Risposi che accetto senz’altro e che sarò bravissimo nella speranza che quel “può darsi” diventi una certezza.
Si fecero una risatina, entrammo nell’appartamento dove gustammo un sorso di grappa al mirtillo (prodotto tipico di quelle zone di montagna) e poi ci avviammo in camera dove c’era un grande letto matrimoniale e due poltrone.
Mi fecero spogliare completamente nudo e mi indicarono di sedermi su una poltrona a fianco del letto dalla quale avrei potuto assistere in primo piano ai loro giochi. Iniziarono a baciarsi con le lingue che frugavano nelle rispettive bocche e con le mani che salivano sotto la maglietta a cercare i seni l’una dell’altra. La più attiva era Luciana che incomincio a baciare e leccare il collo di Sara che stava chiaramente eccitandosi tantissimo tanto che incominciò a spogliare Luciana la quale fece altrettanto con la sua amica. Quando furono completamente nude iniziarono ad accarezzarsi dolcemente i seni, la schiena, il ventre evitando accuratamente di toccarsi le fiche in un gioco che mi eccitava tanto che avevo il cazzo talmente gonfio che mi sembrava di scoppiare da un momento all’altro. Dopo qualche minuto, Sara stese Luciana sul letto e incominciò ad accarezzarle il seni e i capezzoli con un moto rotatorio leggerissimo prima con il polpastrello e poi con l’unghia dell’indice. Luciana era in preda ad un’eccitazione smisurata allargava sempre più le gambe nella speranza che la compagna si prendesse cura della sua micina, mi alzai e feci il giro del letto per vedere la fica di Luciana, era tutta bagnata e qualche goccia già scendeva verso il buchino; mentre mi stavo godendo quello spettacolo Sara le leccò ripetutamente il collo, vidi i muscoli del ventre di Luciana contorcersi, il clitoride aumentare di volume ed ebbe il primo orgasmo in un lamento di piacere che per poco non mi fa venire. Sara, visibilmente soddisfatta, la accarezzò dolcemente il viso, le spalle e i seni, poi si girò a 69 e affondò il suo volto nella fica di Luciana succhiandole gli umori e iniziando a leccarla con foga.
Mi rimisi seduto sulla poltrona per ammirare come Luciana leccasse sapientemente il clitoride della sua amica che eccitatissima venne quasi subito nella bocca di Luciana che bevve il liquido leccandosi le labbra. Fecero una piccola pausa e poi ricominciarono a leccarsi vicendevolmente miagolando di piacere e notai che entrambe avevano un nuovo orgasmo dopo pochissime leccate, intanto il mio cazzo pretendeva la sua parte ma non potevo intervenire perché quelli erano i patti.
Intanto mi masturbavo lentamente eccitandomi fino al limite dell’orgasmo ma facendo sempre attenzione a non venire perché volevo godermi fino in fondo quella situazione straordinaria alla quale avevo la fortuna di partecipare. Dopo alcune venute, Luciana, sempre in posizione 69, smise di leccare e accarezzò dolcemente con le dita il buchino dell’amica sicuramente sapendo che quello era un punto d’eccitazione straordinario. Infatti, Sara incomincio a respirare ancora più affannosamente mormorava “porca, troia, mi fai morire, smettila vacca, …”; Luciana continuava trascurando volutamente di toccarle la fica fino a quando capì che era il momento giusto. Morsicò il clitoride con i denti coperti dalle labbra quasi con violenza e allora sentii Sara emettere un urlo violentissimo “sborrooooooooooooooooo…..” e dalla sua fica vidi uscire un fiume di umori che non avevo mai visto in vita mia; il liquido era talmente abbondante che riempì completamente la bocca spalancata di Luciana gli inondò il viso e fece una grande macchia sulle lenzuola. Alla vista di quella scena non potei più resistere, aumentai il ritmo della mia mano e con un urlo bestiale ebbi un orgasmo violentissimo schizzando sperma dappertutto. Non riuscivo a credere ai miei occhi, ma Sara mi spiegò poi che dopo alcuni orgasmi “normali”, se il partner era particolarmente abile aveva un superorgasmo con le conseguenze descritte.
A questo punto la pausa si fece più lunga, si adagiarono su un fianco e riposarono abbracciate scambiandosi carezze dolcissime. Io avevo ormai perso le speranze di poter partecipare al gioco, quando Luciana, dopo circa mezz’ora mi fece cenno di avvicinarmi, mi alzai, lei mi prese il cazzo e incominciò a baciarlo e leccarlo delicatamente facendolo indurire in pochi attimi. Anche Sara si avvicinò e insieme iniziarono un giochino fantastico: una lo prendeva in bocca e l’altra mi leccava le palle per poi invertire la posizione nel mentre l’una e l’altra mi accarezzavano il buchino. Ad un certo punto Sara si mise a quattro zampe con le gambe leggermente divaricate, la fica era bagnata fradicia lì davanti a me terribilmente invitante. Luciana prese il mio cazzo ormai durissimo e lo condusse verso la fica di Sara facendomi entrare lentamente. Mi disse di rimanere fermo perché intendeva stendersi sotto per poter assistere alla scopata in primo piano e così fece offrendo ancora la sua micia alla bocca dell’amica che ormai eccitatissima vi si tuffo leccandola con un’avidità. Sara era ormai partita in preda a continui orgasmi e mentre mi muovevo avanti e indietro sentivo il mio pistone inondato da continui schizzi, mentre Luciana con la lingua mi leccava le palle e l’asta non dimenticando la micia, ogni tanto lo estraeva per succhiarlo e poi nuovamente lo infilava. In questa situazione è chiaro che non potevo resistere molto, Luciana lo capì, bagnò le sue dita sulla fica e passò ad accarezzare il buchino di Sara, la quale iniziò a dimenarsi in preda ad un’eccitazione smisurata, io venni urlando come un pazzo e Sara ebbe il suo secondo superorgasmo con un “sborroooooooooooooooooo…” che sembrava non finisse mai, dalla sua fica sgorgava un liquido mescolato con il mio sperma che Luciana beveva con voluttà. Non avevo mai conosciuto una porca depravata simile. Sara si accasciò sul letto sfinita e ansimante a tal punto che mi presi uno spavento pensando che stesse male, Luciana mi rassicurò “tra qualche minuto passerà” disse, le prese la testa tra le braccia e la accarezzò con una dolcezza infinita finché non si riprese. Ci sedemmo in soggiorno a parlare di quanto era stato bello e a sorseggiare ancora un bicchierino di grappa al mirtillo. Dopo una mezz’ora quella porca di Luciana ci disse “adesso che vi siete riposati dovete farmi godere senza che io faccia niente”, ci afferrò le mani e ci ricondusse in camera da letto, si sdraiò supina nell’attesa che noi due ci occupassimo di lei. Io pensai “ma questa non è mai sazia!!!”. Io affondai la mia lingua tra le sue gambe iniziando a leccare lentamente mentre Sara la accarezzava, la baciava e le succhiava i capezzoli. Mi fece poi cenno che voleva leccarla, allora sollevai il bacino di Luciana offrendo la fica spalancata a Sara e io mi curai di leccare l’altro buchetto procurandole un godimento crescente che, dopo qualche minuto, sfociò in un orgasmo urlante. Ci fece capire che non era ancora soddisfatta. Sara vedendo il mio cazzo nuovamente eccitato lo prese e ne infilò la cappella nella fica fradicia di Luciana mentre con l’altra mano le accarezzava il clitoride. “Lo voglio tutto” diceva Luciana, ma Sara faceva in modo rimanesse infilato solo con la cappella, in un sottile gioco perverso; “maledetti bastardi, non fatemi soffrire. Lo voglio tutto” imprecava mentre le sue mani afferravano con forza le lenzuola. A questo punto Sara incominciò a masturbarla con perizia mentre io fui libero di muovermi ritmicamente dentro la micia. Luciana gradiva molto anche questo trattamento, emetteva gemiti di godimento, ci rivolgeva frasi oscene del tipo “siete dei maiali…”, “porci, mi fate morire..”, ecc. finchè in un crescendo rossiniano inarcò la schiena, i muscoli del ventre sembravano impazziti e con un urlo “vengooooooooooooo…” venne fragorosamente assieme con mè e fù finalmente soddisfatta.


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