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LA NOSTRA VACANZA CUCKOLD A CAP D'ADGE Cap.1
di ladygodivaecuck
23.02.2015 |
35.916 |
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"Eros si appoggia al cofano della macchina e mi stringe a se afferrandomi il culo, facendolo vedere al camionista..."
Capitolo 1)A gennaio dello scorso anno io (Lucia) con il mio bull preferito (Eros) ed il mio dolce maritino cuck (Luca) abbiamo deciso di farci una bella vacanza a Cap d'Adge nei primi giorni di agosto. La nostra idea era di fermarci qualche giorno in Costa Azzurra e poi passare, per il gran finale, 3-4 giorni a Cap. Abbiamo prenotato un appartamentino all’interno del villaggio per avere la massima libertà di azione. La partenza è fissata per il pomeriggio della domenica 3 agosto, così da arrivare in tarda serata nei parcheggi per camionisti al confine con la Francia per qualche ora di trasgressione e poi la mattina a Montecarlo. Il mio bagaglio non lascia molto spazio all'immaginazione per il tipo di vacanza che andiamo a fare: minigonne inguinali, micro abitini nude-look, un solo costume da bagno composto dal solo un perizoma che porto per emergenza ma non ho alcuna intenzione di indossarlo in spiaggia, nessun reggiseno e solo tre perizomi poiché quando sono con Eros non indosso mai l'intimo. Poi porto un solo paio di scarpe comode per i giorni in costa azzurra ed alcune paia con tacco alto per slanciarmi le già lunghe a affusolate cosce, decisamente più indicate per il resto della vacanza. Non potevano mancare nella valigia anche alcuni toys, il mio preferito, il Rosebud, fantastico plug in acciaio con una luccicante pietra rosa alla sua estremità, altro plug nero ad uso esclusivo di mio marito, alcuni falli di varie dimensioni di cui uno gonfiabile, la mitica cintura di castità cb6000 riservata al cuck, una confezione di profilattici misura xxl da 100 pezzi e un paio di confezioni di gel lubrificante. Avevo deciso di non portare nessun abito lungo, ne pantaloni, quindi sarò costretta ad indossare abbigliamento succinto e sexy anche in posti “normali”. La cosa mi fa venire i brividi, ma nel contempo mi eccita tantissimo. Quando decidemmo di organizzare la cosa, il mio bull/amante/Eros ci chiese di poter vivere tali vacanze senza stress, retro pensieri o tensioni. Quindi volle che il cuck gli garantisse di poter godersi me come vera amante, potermi coccolare, amoreggiare, etc etc, poter insomma dare spazio anche alla sua anima romantica, se ne avesse avuto voglia. Ci disse che avermi qualche giorno tutta per lui, se ne avesse avuto voglia, non doveva indisporre mio marito, altrimenti ci sarebbe stato male e avrebbe vissuto negativamente la vacanza. Decidemmo anche che avrei dormito una notte con mio marito ed una con lui. Mio marito avrebbe avuto l’orgasmo solo il giorno che avrebbe dormito con me, per poi accucciarsi fra le mie braccia. Mentre doveva indossare la cintura di castità quando dormiva da solo, così avrebbe sopportato meglio il rimanere da solo, perché eccitato di sapermi con il mio amante. Al ritorno tutto sarebbe tornato come prima. Per me questa sua richiesta era l’occasione di vivere questo ruolo da amante, con la piena complicità di mio marito. Luca era un po’ perplesso, visti i precedenti, ma vivere questa esperienza da vero cornuto per una settimana lo eccitava molto e condivise le proposte di Eros. Su disposizione del mio bull, il cuck non mi ha potuto toccare già dal martedì precedente, poiché non voleva che strapazzasse la mia fichetta e il mio culetto in vista della settimana a Cap d'Adge. Anche il cuck non doveva masturbarsi per arrivare alla vacanza eccitatissimo e pronto ad obbedire alle nostre indicazioni di sottomissione, senza reagire. Infine per tutta la vacanza Luca avrebbe avuto l’orgasmo solo con la masturbazione fatta da solo o da me. Avevamo deciso che anche questa volta come sempre capita quando siamo in giro con Eros, che anche io avrei avuto degli obblighi, per tutta la vacanza non potevo indossare intimo e avrei dovuto mettere alla caviglia destra una cavigliera sapientemente preparata dal cornuto con due cornetti e un cuore al centro, in più si sarebbe aggiunta all’occorrenza la chiave della cintura di castità. Immagino che chiunque vedendomi con quei vestitini cortissimi, senza intimo e con la cavigliera con quei simboli inequivocabili avrebbe inteso la mia disponibilità. Però ora sono eccitata come una gatta in calore, e così inizio a fare la gattina con il mio maschio sui sedili posteriori, mentre mio marito guida. Durante il viaggio mi tocca per ore, mi costringe a lunghi pompini, ma evita ogni penetrazione. Sto impazzendo! Verso le 23 ci fermiamo e mi fa vestire da vera puttana, minigonna rossa cortissima con spacco fin sopra il mio culetto, in modo che chiunque possa vedere che non indosso intimo, zoccoli a spillo da 12, magliettina decisamente scollata e fine che lascia intravedere i miei capezzoli. A mio marito ed al mio stallone piace che tutti sappiano che gran vacca in calore sono, la loro vacca in calore. Ormai è notte e ci fermiamo in un parcheggio dove a quest’ora ci sono solo camion. Ce ne sono meno male solo 6, di più sarei entrata in apprensione per il timore che potessero diventare un branco. Scendiamo dalla macchina, un camionista scende dal camion e ci viene incontro. Eros si appoggia al cofano della macchina e mi stringe a se afferrandomi il culo, facendolo vedere al camionista. Il cornuto invece scende dall’auto e si fa un giro fra i camion e ci tiene d’occhio, così da non mettere a disagio il camionista. Il mio bull mi piega un po’ in avanti verso il camionista e con la mano mi sculaccia ed io mugolo come una troia e dice al camionista, che ormai è dietro di me, “Ti piace questa vacca?” il camionista prontamente ribadisce “E’ anche molto bella la troia!” in un accento strano. Non l’ho visto in viso, ma è uno straniero. Il bull mi sculaccia un altro po’, dicendomi di far vedere a questo ragazzo quanto sono vacca, ed io fremo di piacere, la mia fica sbrodola anche perché mi stantuffa il culo con 3 dita. Intanto gli altri camionisti sono tutti scesi dai loro camion e sono ormai intorno a noi, diversi si stanno già masturbando guardando le mie chiappe arrossate, i miei umori che scendono sulle gambe, sentendo i miei gemiti di piacere. Fra loro vi era anche il mio cornuto, pronto ad “aiutare” qualche camionista a scaricarsi. A questo punto il mio amante mi rigira e mi fa inginocchiare, per poi rivolgersi a tutti "Ragazzi, ora la mia vacca in calore farà pompini a qualunque cazzo le si presenti. Però dovrete indossare il preservativo. Non ha bisogno di dire altro, in un attimo sono tutti e 6 intorno a me, mi ritrovo un grosso cazzo in bocca e due in mano, dietro di me c’è mio marito che mi sussurra: "Dai, fammi vedere quanto sei troia“ ed io succhio il cazzo che ho in bocca che mi sborra in bocca in pochi secondi, poi subito un altro cazzo mi scopa la bocca, lo succhio infilandolo tutto in bocca. Così continuo con tutti. Sono fuori di testa, mi cola tutto e sono costretta a stringermi le gambe per provare qualche sollievo. Accanto a me il cuck sta succhiando un cazzo esagerato. E’ un turco, che è a digiuno da oltre una settimana. Gli fa capire che lo vorrebbe inculare. Mio marito ha paura, viste le dimensioni, ma io lo incito a provare e lui non si fa sfuggire l’occasione di provare un cazzo di quelle dimensioni. Un pò di cremina ed il culo è pronto ad essere violato. Il turco ci sa fare, inizia dolcemente ma quando è completamente dentro inizia a pomparlo con foga facendo urlare di piacere. Il cornuto lo supplicava di non mettere e sbatterlo sempre più forte, a queste parole il turco incalza nelle spinte e raggiunge l’orgasmo, si sfila il profilattico pieno di sborra e dice al cornuto di ripulire per bene il cazzo ancora pieno e gocciolante di calda sborra. La sosta è finita, mi alzo, ringraziamo i partecipanti per il loro contributo e ripartiamo. Torniamo sull'autostrada, ci fermiamo in un autogrill dove io vado in bagno per pulirmi meglio. A quest'ora, le 3 del mattino, è quasi deserto e nessuno mi nota, tranne il personale dell'autogrill. Riprendiamo la marcia, superando il confine ed entrando in Francia. Verso le 4,30 del mattino, dopo aver mantenuto sempre l'eccitazione al massimo durante il viaggio, Luca si ferma in un'area di parcheggio, che è in pratica un grande parcheggio dove si fermano per lo più camion e di notte diventa un grande dormitorio. "Un altro giro?" mi chiede Luca. "Si, ma stavolta voglio esser scopata" gli dico. Luca parcheggia proprio in mezzo ai camion, saranno una quindicina, tira giù i finestrini, poi Eros si sbottona i bermuda e mi fa inginocchiare sul mio sedile per succhiarglielo, e inginocchiata in questa posizione è come se fossi nuda, perché la minigonna finisce a metà delle culo ed io sono completamente esposta allo sguardo di chi si avvicina dal lato della mia portiera, senza che io potessi vederlo. Non solo, sono anche a portata di mano, avendo aperto i finestrini. La situazione mi eccita da morire e mentre succhio il cazzo del mio uomo mi bagno immaginando la situazione fuori la nostra macchina. Luca mi dice di sporgere meglio il culo dal finestrino e per logica conseguenza ecco che una mano tocca la mia fichetta, subito dopo sostituito da una lingua. Continuo a leccare il cazzo di Eros, il quale si allunga verso il mio sportello e lo apre, dando così modo al tipo che mi stava leccando la passera di potermi scopare. Sono tranquilla, tanto a controllare la situazione vi era quel colosso di mio marito (1,95 per oltre 100 kg!!!) Sento quindi un gran bel cazzo duro che mi fotte con veemenza, cerco di veder chi mi sta pompando, ma fuori l’oscurità e quasi totale. Sto quasi per raggiungere l’orgasmo con questo sconosciuto, quando il tipo riempie il preservativo nella mia fica e se ne va, subito dopo sostituito da un altro. Questo mi sembra un pò più piccolo, ma lo sento meglio perché ci sa fare, tanto che rapidamente mi fa godere, poi anche lui sborra nel preservativo nella mia fica. Dopo il quarto che mi scopa in questa posizione, sto abbastanza scomoda, quindi scendiamo dalla macchina, parliamo con i camionisti, o meglio, Luca parla e stabilisce con i camionisti come proseguire, un cenno d’intesa e stabiliamo di spostarci. Io mi guardo intorno, cercando di contarli velocemente, uno, due, tre, quattro, cinque, continuo e ops... arriviamo sul retro di un camion che un tipo apre. Saliamo nel container del camion, dove ci sono delle coperte buttate a terra. Luca mi dice di prepararmi mettendomi alla pecorina perché ora ti scoperanno tutti, mentre lui avrebbe preparato i cazzi, prima succhiandoli e appena pronti calzando il profilattico per scoparmi. Sembrava una catena di montaggio, mentre io venivo scopata a pecorina Luca mi preparava un altro cazzo prima succhiandolo e appena il precedente sborrava lui incappucciava l’altro e lo mandava da me. Ora chi controlla la situazione è Eros, in modo che tutto fili liscio. Sento altre voci. Commenti volgari in italiano e in francese, qualcuno incita chi mi sta scopando, poi mi ritrovo un uccello di tutto rispetto in bocca che me la tratta come fosse una seconda fica. Sento l’uomo che mi sta scopando esplodere nel preservativo, ma non devo temere perché viene immediatamente sostituito da un altro uccello che il cornuto sapientemente preparato. E intanto mi trovo ad ingoiare un fiume di sborra, faccio appena in tempo ad ingoiare tutto e a ripulire la cappella di chi mi ha riempito che si presenta un altra mazza dura. Do un’occhiata a mio marito e noto che anche lui è a pecora e mentre lo stanno inculando, lui continua a succhiare cazzi, li prepara per me, appena pronti li incappuccia e li manda a scoparmi. Sono contenta che lui condivida il mio piacere. Finalmente arriva il primo potente orgasmo che mi squassa il ventre. All’inizio conto quanti mi stanno scopando e quanti ne sto succhiando, ma dopo il sesto uccello che mi scopa perdo il conto persa nel paradiso dei sensi. Qualcuno non si accontenta della mia fica e presto anche il mio culetto viene riempito con foga. Per fortuna ho il culo rotto e sono allenata, e continuo a prender cazzo indifferentemente nella fica come nel culo! Presto arrivano anche le doppie penetrazioni, con la ciliegina del terzo cazzo che mi viene infilato in bocca e di un altro paio che mi vengono messi in mano da segare. Non so esattamente quanto dura questa maratona, credo un’oretta abbondante forse anche due. Ognuno di questi maschi si scarica nei preservativi dentro di me, o in bocca, o sul mio corpo, o in faccia, in pochi minuti. Credo che qualcuno si conceda anche il bis se non il tris con il mio cornuto! La fica mi si contrae ritmicamente e questo accelera ancora di più la velocità con cui questi porci mi scopano e vengono nei preservativi. Alla fine non arriva più nessuno, sono tutti esausti ed io sono piena di sborra in faccia, sul culo, sulla schiena e sulle tette. Uno dei camionisti prende un secchio con dell'acqua e una spugna e mi aiuta a ripulirmi, poi mi da un asciugamano per asciugarmi e mi rivesto! Salutiamo tutti e ce ne andiamo quando ormai il cielo inizia a schiarirsi per l'alba.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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