Trappole di vita

Notte fonda, un ufficio ormai buio, giusto due luci accese: la mia e quella della finestra dall’altro lato del cortile.
Io non ne posso più dal mal di testa, mi hanno dato un’urgenza da finire entro le prime ore della mattina successiva.
Sto per addormentarmi sulla tastiera e mi ritrovo lì imbambolata con la testa fra le mani a guardare quella sola finestra illuminata.
Ci sono due che stanno scopando!
Eh sì, c’è una ragazzina minuta con una splendida massa di capelli riccissimi che dondola godendo e sbuca ogni tanto davanti alla finestra e una mano che la prende per la nuca e la tira giù…
Stanno certamente scopando.
Io mi metto a ridere. Penso male, molto male della scena. Il perché è ovvio: quelli sono gli uffici della dirigenza e quella donna non avrà più di 20 anni…
Mi metto buona buona a farmi gli affari miei e penso alle mie cose. A un certo punto però, non so bene quando, a forza di bere the per stare sveglia mi viene una gran pipì e anche una certa agitazione. Il the verde mi tiene il cervello a mille, più del caffè, ma ogni tanto mi sbatte a mille anche il cuore.

Entrando in bagno sento una che parla al telefono mentre è chiusa sul cesso “ormai abbiamo abbastanza foto, posso staccarmi da lui e ricattarlo?”

Esplodo a ridere. Ho capito tutto. Questa è l’ennesima tipa che va con gente vecchia, danarosa e impegnata, per poi ricattarla.
Già me la immagino alle Maldive col vero fidanzato a godersi i soldi del pirla.

Lei esce dal bagno, mi vede e rimane di sasso.
Mi guarda, ha degli occhi profondi, bellissimi, intelligenti. La carnagione mulatta e i suoi capelli vaporosi e belli nascondono benissimo che è proprio bassina e che, no, di certo ha qualche anno di più di quanto avessi pensato.

Sta zitta, continua a fissarmi, forse si vergogna.
Io già mi sono dimenticata che l’ho scoperta.
Anzi un po’ mi fa tenerezza. Allora mi presento: Ehi ciao! Sono Andrea!
Lei piano piano mi dice “Ferdi”
“come stai? Tutto bene?”
“Sì”

Parla poco, meglio che io le tolga gli occhi di dosso. Mi lavo le mani e vado al bagno.

Quando esco lei è ancora lì. Che rogna, adesso che vuole questa?!
Invece lei mi sorride.
- Lavori ancora? Io sto sulla ******* e tu?
- Anche io abito lì.
- Ti va se vengo con te? Mi risparmio un taxi.

Io penso malissimo, ma lei è così tenera che non posso dirle no. Mi caccerò in un guaio.

Sotto casa da lei mi fa: vuoi salire?

Oddio questa mi ammazza.

Il mio ragazzo è fuori. Dice; mi ammazzano.

Allora sai che faccio? Io scendo e la seguo, ma prima con un trucco mi faccio dire come si chiama mentre la trattengo sotto casa e osservo il citofono.
Individuato il campanello mi ci appoggio suonandolo per almeno mezzo minuto mentre le parlo. Nessuno risponde. Decido di rischiare e salire con lei.

La casa sapeva di donna single, ordinatissima, niente videogiochi.

Ora salto molte cose che potrei dire perché anche la camera di lei sapeva di donna single con almeno un cassettone del comò pieno di sex toys.

E ridendo di come sia divertente andare a letto con due uomini lei iniziò a farmi provare molte molte sensazioni.

Io non ho capito dove sia il suo fidanzato, ma magari anche quella è una delle sue ottime bugie!