lesbo
Quasi venti anni fa.
di laJessika
05.12.2024 |
257 |
1
"Nulla mi fa più incazzare in una scopata che sentirmi dire "ti amo"..."
Ho trovato un diario di ragazza... Insomma già più che ventenne. Sono storie vere. Il passato torna.Stessa storia, stesso posto, stesso pub. Da una parte è bello avere un locale in paese dove suonano dal vivo, peccato che faccia esibire solo tribute band. Non sono una di quelle rocker che le disprezza, anzi, mi piace sentire buona musica dal vivo e con le cover band si và sul sicuro, però vorrei un po' più di varietà, e che si alternino a band che fanno pezzi propri. Per fortuna a pochi minuti d'auto possiamo andare in altri locali, e siamo pure vicini a Milano, ma stasera siamo qui io, Nasty, la sua nuova ragazza e un'amica di lei, a vedere una tribute band di Bon Jovi. Nasty è un mio caro amico, in realtà si chiama Ernesto, ma lo chiamiamo Nasty perché suona decisamente meglio, è molto magro, alto, dall'aria da nerd sveglia, con gli occhiali quadrati e le orecchie a sventola, è uno di quei volti che a prima vista pensi che sia brutto forte, ma non fai in tempo a pensarlo che ci trovi sempre più dei lati positivi, tra cui i suoi occhi color ghiaccio. E vedo che piace a molte ragazze, perché ne trova spesso qualcuna... Peccato che le sue relazioni durino poco, e sicuramente non è dovuto a come fa sesso (nei tempi di magra ogni tanto lo facciamo, tanto ci conosciamo così bene da non essere innamorati, e voglio sperare che per lui resti sempre così), penso sia perché dà più importanza a sé stesso e ai suoi hobby che alle sue partner.
E questa partner, Marika, non sembra mollarlo un secondo! È un continuo di baci, carezze, frasette dolci... Nasty, mi fai venire il diabete! Lei è truccatissima, bionda tinta, non molto alta, esile ma in forma, è vestita con un abito elegante verde scuro, che non ha nulla a che fare né con la serata, né con noi che siamo vestiti da metallari generici. Ma tanto lei pensa solo a non fargli guardare nessun'altra, me compresa. Tranquilla, tipa, te lo lascio, tanto mica sarà una come te a toglierci l'amicizia.
E poi c'è la sua amica, Sonia. È chiaramente stata trascinata lì controvoglia da Marika, e si sente molto a disagio a vedere la sua amica civettare con la sua nuova fiamma. Ha i capelli rossi lisci, occhi blu, un vestito rosso che è chiaramente fuori tema con la serata e con noi, ma le sta quasi da favola. Quasi perché si vede che le va un po' stretto, e le darebbe un'aria un po' più erotica, se non fosse che è visibilmente a disagio e fuori contesto. Provo a parlarci un po', ma risponde a monosillabi, è educata ma è chiaramente infastidita. Il trucco chiaro e il rossetto rosso le stanno da incanto, se fossi una che bada alle apparenze mi sarei già innamorata, come mi sa che già in tanti la hanno notata, in fondo è bellissima. Fuori posto, ma bellissima. Per quel poco che parliamo mi dice che è un'insegnante di asilo e che la sua relazione è finita da poco, e che la cosa la fa star male. Ecco, appunto, Marika, vedi di farla finita un po' e pensa alla tua amica qui che è triste, su.
Inizia il concerto, io e Nasty cantiamo tranquillamente, Marika un po' meno, continua a stare attaccata a Nasty come un koala. Sonia ci prova a divertirsi, ma è proprio attapirata, si vede che non è proprio serata per lei. Mi preoccupa che continui a bere, è al quarto Long Island nel giro di un'ora e mezza, e non auguro a nessuno la sbronza triste, è una delle cose più deprimenti che ci siano. E infatti, quando comincia la canzone Summer of 69 e le dico ridendo che la canzone non si riferisce all'anno, scoppia a piangere, e la porto fuori dal locale. Lì si sfoga e piange a dirotto, la abbraccio forte a me, e comincia a raccontarmi di quanto ami ancora il suo ex ma di come il rapporto fosse ormai tossico, con lui che sapeva solo trattarla male davanti a tutti, soprattutto davanti ai loro genitori, e di come abbia cercato di essere sempre più come lui voleva, e di come a ogni tentativo fallito lui la criticasse sempre di più, arrivando ad alzarle le mani. Da quando si sono lasciati, lei si è sfogata sull'alcol e cibo, per questo il vestito ora le va già stretto. E a me quella scollatura che rischia di esplodere mi farebbe pure eccitare, se non fosse per la situazione. La accompagno lì vicino in un campo e aspetto che vomiti l'alcol, poi le chiedo se vuole tornare dentro a sentire il concerto o se preferisce stare tranquilla, e mi risponde che preferisce la calma. Rientro dentro, mi piacerebbe cantare Livin' on a prayer, ma fuori c'è una tipa depressa e ubriaca fradicia e la sua amica se ne sta sbattendo i coglioni, quindi vado dalla coppia di piccioncini e mi incazzo con loro per il loro menefreghismo. Nasty mi guarda come per dire che è Marika che non lo molla, e lei risponde che non devo preoccuparmi per "quella lì", e che è tutto normale. No no, tutto normale un cazzo! Li avviso che la porto a casa mia a farle smaltire la sbornia in tranquillità, ma Nasty mi afferra il polso, mi guarda coi suoi occhi glaciali e mi dice "guai a te se ci combini qualcosa". No Ernesto, non ci penso nemmeno. "Jessika ti conosco, non scopartela, è pure ubriaca!". Tranquillo, tranquillo, la porto da me solo a riprendersi.
Guidiamo fino a casa mia, lì vicino, e con fatica riesco a farle salire le scale... ma proprio i tacchi doveva mettersi? Vabbè, io sopporto le TV ad alto volume a ogni partita di calcio, nessuno mi rompa i coglioni. Appena apro la porta mi chiede se ho del whisky da bere, le rispondo con un rutto. Scoppia a ridere, e finalmente la vedo sorridere genuinamente, ha un sorriso incantevole... Peccato che torni triste quasi subito. Mi abbraccia forte, mi ringrazia per averla aiutata e torna di nuovo a lamentarsi.
"Quello stronzo mi ha lasciata perché sono brutta!"
"Non è vero, smettila" rispondo.
"Sì, guardami, faccio schifo".
(Come si fa a non guardarti? Sei meravigliosa.) "Ti sto guardando, lo vedo come sei. E sei bellissima"
"Lo dici solo per consolarmi"
"Eh no adesso hai rotto il cazzo!" La afferro per un braccio e la trascino verso la mia camera da letto (disordinata) e la metto davanti allo specchio. "Guardati. Dove ti vedi brutta? Eh?"
"In tutto" e torna a piangere. Porcam****na che palle.
"Io vedo una delle donne più belle che abbia mai conosciuto. Non lo dico per consolarti, lo penso davvero."
"Allora perché quello stronzo mi ha lasciata?"
(Perché sei una fottuta lagna?) "Non posso saperlo, posso solo dirti che sei una persona bellissima e sensibile, questo è quel che vedo"
"Ma guardami, sono orrenda, non ho niente di bello, niente!"
"Senti facciamo così" dico da incazzata "vuoi che ti guardi per bene? Spogliati."
"COSA!?"
Mi tolgo la maglietta e lei mi guarda stranita. "Vedi? So di poter piacere e se voglio qualcosa cerco il modo di ottenerla. Tu invece sei un incanto che si sta buttando via per colpa di uno stronzo. Reagisci, fatti guardare e ammirare." Lei resta ferma, così mi metto dietro di lei, davanti allo specchio e le sfilo le spalline. Il vestito cade a terra, e rimango incantata. "O mio dio, sei meravigliosa. Come fai a non vedere quanto sei bella?" Il reggiseno nero fa fatica a trattenere i suoi seni, e ok è un po' gonfia di ventre (e lo credo, con quel che beve) e non ha le gambe perfettamente depilate, ma chi se ne importa? Che gambe meravigliose... Mentre lei resta lì frastornata, mi siedo un attimo sul letto e... CHE BEL CULO CHE HA! Il perizoma nero enfatizza questa grossa e soda opera d'arte! Vorrei strizzarglielo... Anzi, vorrei strizzarla tutta quanta.
"Devo ancora stare qui ferma a farmi umiliare?"
"Perché umiliare? No, siediti pure, tranquilla" e si siede di fianco a me.
"Mi sento a disagio a stare nuda mentre tu hai ancora addosso i pantaloni. Starai ridendo del mio culone, lo so"
(ECCHEPPALLE) "Ah, non ci avevo pensato, scusa" e mi tolgo jeans, mutande e reggiseno. Lei rimane sbigottita a bocca aperta. "Ecco, così non ti senti in imbarazzo. Io me ne sto tutta nuda e chi se ne frega se sono cicciotta, ho un corpo che sa godere e me lo godo!"
"Tu sei pazza" mi dice ridendo. Che bel sorriso che ha, e pure col trucco colato sugli occhi è e rimane una delle ragazze più belle che abbia mai visto. Le prendo la mano dolcemente.
"Sei una ragazza sensibile, non diventare come me, sii te stessa e migliorati giorno dopo giorno, non nel fisico, ma nello stato d'animo. Hai un sorriso meraviglioso, avrei voluto vederlo prima, come si fa a non innamorarsi di te?" Arrossisce.
Dice timidamente "Dai, io non sono nulla di speciale, tu invece si vede che sei libera di testa, vorrei essere come te".
Mi faccio seria. "Come me? Ma tu non sai nulla di me. "
"Sì ma lo vedo, sei riuscita a farmi stare meglio perché hai un carattere splendido."
"Che cazzo ne sai? Non mi conosci neanche e non sai cosa ho passato, che vita ho fatto e cosa mi ha spinto ad essere così"
"Ho bisogno di una guida, così come sono non posso continuare, voglio essere come te"
"Non sai cosa dici, non sei me e non lo sarai mai. Tu sei tu e vai benissimo così, come io sono io con le mie particolarità. Coltiva te stessa con calma, non essere la mia brutta copia."
"Ma io VOGLIO essere come te".
"Ah sì? Sicura?" La guardo negli occhi incazzata.
"Sì ti supplico"
"Allora via reggiseno e perizoma."
"Ma..."
"SPOGLIATI. Io sono tutta nuda e vuoi essere come me. Quindi spogliati."
"Ok..." E sì toglie reggiseno e perizoma. Mamma mia che tette enormi e sode, mi sto bagnando. "E ora?"
"Ora dimmi... Con quante persone hai scopato?"
"Poche... Perché?"
"Tutti maschi?"
"Sì ovvio"
"OVVIO UN CAZZO! Io ho fatto orge e scopo chiunque per me meriti, maschio o femmina che sia. Tu esperienze Lesbo non ne hai mai avute? Nemmeno un bacio?"
"Sei davvero così?"
"SI POR***IO SONO COSÌ! E NE VADO FIERA!"
"Scusami!" e abbassa la testa.
"Scusami tu, forse sto esagerando."
"No va bene, sono io che faccio schifo"
"HAI ROTTO IL CAZZO CON STA STORIA!" le dico avvicinando il mio viso col suo. E sento un odore famigliare. "Ehi... Ti stai eccitando?"
"...scusa..."
"Ti eccita la situazione?"
"..."
"O essere insultata?
"... Anche, ma più la situazione..."
"E tu vorresti essere come me? Ma sei seria?"
"Sì"
Eh no ora mi incazzo davvero. "Fammi godere."
"COSA?"
"Non hai mai avuto storie lesbo e vuoi essere come me? Non esiste." Prendo da sotto il cuscino un dildo. "Succhialo."
"Ma sei pazza?"
Prendo il dildo e lo passo in mezzo alle mie tette, succhiandolo con foga. Il fatto che lei mi stia osservando mi sta facendo colare la figa come una fontana. Lo succhio avidamente per un minuto, poi glielo passo. "Ora fammi vedere tu"
"Perché?"
"SUCCHIA! Se vuoi cominciare a essere come me, devi almeno saper succhiare un cazzo finto! Avanti!" Lo afferra in mano e comincia timidamente. È molto dolce in quello che fa. "Mettici più passione"
"Non mi sembra naturale..."
"Hai ragione, non sei me, e non lo sarai mai "
"Però vederti all'opera fa venire voglia..."
"Allora sdraiati".
"No aspetta che vuoi fare?"
"Usarlo con te. Prova, no? Hai voglia, ho voglia, facciamolo!"
Sorride imbarazzata "Non l'ho mai fatto con una ragazza... Ma sì, proviamo".
Le lecco delicatamente il clitoride, il profumo mi inebria, e infilo delicatamente il dildo. Lei si contrae, inarca la schiena. Continuo a leccarle il clitoride e a muovere avanti e indietro il dildo, lei sta apprezzando. Sussurro "allora, com'è farlo con una donna?"
"È bellissimo, ti prego continua", le do una pacca sul culo e aumento la velocità. "Oddio che fai? Aaahhh ssssiii continua, CONTINUA CONTINUA SÌ AAAHHH" e si dimena col bacino, tolgo il dildo e mi appresto a bere, e appena parte lo schizzo di squirting le do anche una sberla sulle tette e la strozzo alla gola leggermente. "AAAHHH NON HO MAI GODUTO COSÌ, COME CAZZO FAI? TI AMO!"
...Nulla mi fa più incazzare in una scopata che sentirmi dire "ti amo". NULLA. Ami quel che senti, non ami me. Mi metto sopra di lei. "E così mi ami? Eh?"
"Sì ti amo mia regina"
(Ok, ora sì che mi incazzo davvero) "Allora tocca a te. Leccamela. Dai."
"Non so se sono capace..."
"MUOVITI! Hai goduto come una maiala? Ora fammi godere tu. E bene anche."
"... sì" e comincia a leccarmi il clitoride.
"Non male, ma non mi basta."
"E cosa devo fare?"
"Dimmi una cosa perversa che mi faresti tu"
"...non lo so... Un ditalino davanti e il dildo dietro?
"Allora vedi che le sai le cose? Avanti" e comincia. Certo, con le sue unghie lunghe bisogna avere pazienza, ma ci riesce. È dietro che è incostante, ma ci prova. "Uh sì stai andando bene dai"
"Davvero?"
"Beh, è la tua prima volta, no? Dai, fammi prendere una cosina"... Mi alzo e prendo un vibratore. "L'hai mai usato?"
"Sì ma da sola non mi piace molto"
"Siamo in due", lo accendo e me lo appoggio sul clitoride, sdraiandomi. "Ora usa pure il dildo"
"Che porca che sei" e mi penetra. Oh finalmente comincio a godere... Sì, mi piace. Ehi sta aumentando il ritmo... SÌ FINALMENTE CI SIAMO, AAAHHH SSSSÌÌÌ COSÌCOSÌCOSÌSSSÌÌÌ AAAAAAAAAAHHH METTIMI DUE DITA IN CULO AAAHHH" e LO FA! "PORC***O CHE BELLO AAAHHH STO VENENDOOOO" e lei si mette pronta a bermi, ma appoggiandosi su di me.
"69 amore?" E 69 sia, chiamami amore, regina, come cazzo ti pare, ora puoi dirmi quello che vuoi. E mentre vengo in bocca a lei, la sculaccio forte e la penetro io col dildo. È bellissimo.
Rimaniamo qualche minuto così, esauste, senza dire niente, solo a godere della nostra intimità, finché non suona il citofono. Sì, a quest'ora. Suona di nuovo. Pigramente mi rimetto la maglietta è mi affaccio al balcone. Sono Nasty e Marika.
"Jessika porcama***na che cazzo ti avevo detto? NON SCOPARTELA!"
"Mica abbiamo scopato" rispondo.
"Ma se sei senza mutande, scema!"
Miriam se ne accorge e gli tappa gli occhi con rabbia, poi dice "Non me ne frega, dobbiamo tornare a casa".
"Tranquilla, dorme qui".
"TE LO SCORDI!"
"Sta già dormendo. Buonanotte ragazzi, domani mattina la accompagno io a casa.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.