incesto
Sogni infranti.. ci pensa mamma


01.04.2025 |
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"Ma come nei peggiori incubi successe l'impossibile..."
Era il 2016, mi ero appena diplomato con 88/100. Finita la scuola iniziai a prepararmi per un concorso pubblico nelle forze dell'ordine. Lo superai, era sempre stato il mio sogno indossare la divisa.I miei genitori molto orgogliosi si congratularono con me. Mia madre, Emilia 53 anni, amorevole come sempre, mi abbraccio fortissimo "bravo amore,sei il nostro orgoglio" io le dissi "si mamma, ma ci sono ancora le prove fisiche da superare "
Mamma "eh vabbè, vuoi che un ragazzone come te non le superi? Dai sii positivo"
Non aveva tutti i torti. Ho sempre giocato a calcio, sono possente e con poco grasso, anche se alto 1.70 ho un fisico atletico, non posso lamentarmi.
Passai mesi e mesi a prepararmi per queste benedette prove che si sarebbero tenute a Roma in primavera.
Ma come nei peggiori incubi successe l'impossibile. Ero anche neopatentato ed ebbi un brutto incidente un sabato sera di rientro a casa. Per poco non ci rimasi secco. Ma essendo arrivato ad un passo dal paradiso ebbi delle brutte ferite da curare. Mi ruppi ginocchio destro, varie costole rotte che perforarono il polmone, oltre ai polsi rotti a causa della rigidità per tenere lo sterzo e parte del viso fratturato con conseguente ricostruzione in titanio.
Praticamente il sogno del concorso era svanito.
Mamma "ma no amore di mamma. Potrai tentare di nuovo" disse.
Io "no Ma, non so ancora come ne uscirò fuori e se sarò ancora in forma come prima"
Mamma "ancora non puoi saperlo. Adesso pensa a riprenderti e ringraziamo Dio che sei ancora vivo"
Avevo dimenticato che mia madre é molto religiosa.
Essendo un queste condizioni ovviamente non sarei stato utile neanche a me stesso quindi per qualche mese ebbi bisogno di assistenza H24.
Passai 1 mese circa in ospedale e li ci pensarono gli infermieri. Poi tornato a casa passai tanto tempo a letto a riposo con la gamba alzata e a muovermi il meno possibile. Mangiavo a letto e facevo "la doccia" a letto.
Per doccia intendo mia madre , casalinga, che con un pezza e una bacinella mi lavava a pezzi.
Esordiva sempre con "dov'é il mio puzzone?"
Tutto filò liscio senza vergogna fin quando tolsi i gessi e i dolori alle costole iniziarono a passare. Da lì potevo alzarmi e fare la doccia ancora non da solo.
Non riuscivo ancora ad utilizzare bene le mani. Fa strano averle immobili per mesi.
É inutile dire che ero in astinenza da seghe da un sacco di tempo.
La libertà senza gessi mi permetteva di fare una doccia come si deve.
Era un giovedì mattina quando li tolsi e di rientro a casa con le stampelle dissi "finalmente posso lavarmi come si deve ...mi sento sporco"
Mamma "hai ragione...adesso andiamo a togliere subito quello schifo sotto il gesso"
Andammo in bagno, dove ho una doccia spazios per fortuna.
Mi dovetti sedere vista la fatica a stare in piedi. Nudo, mia madre entrò con la sua vestaglia da casalinga estiva, aprì l'acqua e iniziò a lavarmi.
Io "mamma fai piano per favore, sono un pezzo di cristallo ancora"
Mamma "oh hai ragione amore scusa....é che hai tutto questo sporco..vedrai come sarai profumato " dandomi un bacione.
Riprese a lavarmi con delicatezza. Arrivata alle gambe sentii un certo brivido dentro. Il mio cazzo piano piano e senza volerlo iniziò a diventare duro. Pensai "speriamo non se ne accorga". Dannata astinenza.
Lei era chinata, alzo lo sguardo, lo guardò e fece finta di nulla.
Per fortuna quando inizio a lavarmi li piano piano tornò normale.
Tra una battuta e l'altra finii ma quella scena provoco in me strane sensazioni. Un mix di piacere e vergogna. Sentimenti contrastanti.
Non feci mai pensieri del genere su mia madre suppur lei sia una bella donna. Ma tornato a letto la sera pensai un attimo e poco dopo pensai "nono Ale, non fare questi pensieri"
Dormii, passarono 2 giorni e mi madre sembrò normale. Come di consueto arrivo il momento della doccia "Ale andiamo a fare la doccia e poi vai a riposare"
Inizio il rito. E mentre mi lavava parlavamo.
Mamma "allora stai meglio ora? Ti é passata la delusione?"
Io "si sto meglio, devo un po' schiarirmi le idee su cosa fare."
Mamma "il peggio é passato però ti vedo triste"
Io "eh mamma non é facile...senza mai uscire. Non posso neanche giocare ai videogiochi senza mani" e neanche farmi le seghe pensai.
Con fare dispiaciuta continuo quello che stava facendo.
Ma si ripresento la stessa scena, al solito senza controllo il mio cazzo divenne duro. 19 cm di asta proprio mentre mia madre lavava l'interno coscia.
Mia madre alzo lo sguardo e l'unica cosa che sappi dire preso dalla vergogna fu "scusa mamma"
Mamma "ma scusa di cosa scemo...é normalissimo, specie alla tua età"
Io "si ma non davanti alla propria mamma"
Mamma "eh vabbè dai non ti preoccupare. É un momento particolare.. chissà da quanto non ti tocchi li poi.."
Io "eh da tanto " dissi con viso triste e pensai "quindi sa che non mi masturbo"
Mamma rimase un po' in silenzio e disse a voce bassa per non farsi sentire da mio padre nell altra stanza "amore so che faccio peccato ma non riesco a vederti così sofferente..vuoi che ti aiuto?"
Io "no mamma non ti preoccupare" era un situazione strana non sapevo come comportarmi.
Mamma "ma sei scemo perché devi soffrire? "
Io "eh ma, sei comunque mia mamma"
Mamma "eh vabbè chiudi gli occhi"
Pensai un po' e accettai.
Mamma "dai rilassati che finisce Subito "
Prese a farmi una sega delicata. Venni copiosamente non appena sbirciai e vidi lei intenta a segarmi con quella sua 5 coppa C in vista dalla camicia da notte.
Non finivo più di venire.
Mamma "Ma Ale, cos'avevi dentro?..ti sei liberato" mi sistemò e andammo a letto.
Anche questa volta la scena mi rimase in testa ma questa volta con piacere. Avevo il cuore a mille. Non aspettavo altro che la prossima doccia. invece l'occasione arrivo la sera seguente poco prima della mezzanotte. Mia madre prima di andare a dormire venne in camera mia per accertarsi delle mie condizioni.
Mamma "Ale come stai?"
Io "bene mamma sto guardando un film....volevo ringraziarti per ieri"
Mamma " amore se non mi prendo cura io di te chi lo può fare?"
Io "hai ragione, solo che hai dovuto superare il limite per me e mi dispiace "
Mamma "per un figlio si fa qualsiasi cosa, specie in queste condizioni "
Preso dall'eccitazione visto il suo corpo da matura stile latina con due tette e un culo enormi.
Le dissi "mamma....non é che ti va di aiutarmi di Nuovo prima di andare dormire?"
Mamma "ancora? Non ti ci abituare eh" disse accennando un malizioso sorriso.
Io "dai ma...é una sensazione bruttissima non poterlo fare"
Mamma "non sai trattenerti?"
Io "mi sono trattenuto per 2 mesi "
Mamma "oh amore hai ragione....va bene ma facciamo presto " disse accarezzandomi
Prese dei fazzoletti e mi tolse i pantaloncini.
Mamma "oh ma qua siamo già pronti" disse sorridendo.
Inizio e notò che non avevo chiuso gli occhi.
Mamma "chiudi gli occhi Ale"
Io "no dai voglio vederti"
Mamma "ale questa é l'unica condizione che impongo"
Dovetti obbedire e iniziò a masturbarmi. Questa volta ci mise più cura.
Poco dopo non ce la feci più e aprii gli occhi "mamma devo guardarti altrimenti non vengo"
Mamma "oddio che sei va bene guardami"
Quelle sue tette strizzate mi facevano impazzire. Lei ogni tanto mi dava uno sguardo. Fin quando avvicinai le mie mani alle sue tette visto che vedevo il suo capezzolo spuntare dalla camicia.
Mamma "cosa fai?"disse
Io "ho un Ultimo desiderio"
Mamma "sentiamo"
Io "venire sulle tue tette"
Mamma "ale..ma sei un maiale "
Le tolsi le bretelline e non oppose resistenza se non un finto sguardo seccato guardandomi.
Le sue tette vennero fuori, erano bellissime e glielo dissi.
Mamma "l'avevo capito che ti piacevano... ora sbrigati altrimenti tuo padre si insospettisce"
Continuo..il tutto durò circa 15 minuti.
Le dissi "da come lo guardi sembra tu voglia mangiarlo"
Mamma "non fare lo spiritoso "
Io " se vuoi puoi mangiarlo ma fai piano"
Non rispose e continuo.
Quella non risposta mi diede coraggio e allora con la mia mano dolorante la invitai con delicatezza a scendere giù. Lei senza dire una parola scese guardandomi girando indietro gli occhi come a dire "cosa mi stai facendo fare"
E prese a farmi un lavoro di bocca fantastico.
Passo poco tempo che tra i suoi versi e tutta quella saliva stavo per esplodere "sto per venire" le dissi.
Se lo tolse dalla bocca, inizio a menarlo forte e venni sulle sue enormi tette appoggiate alla mia gamba sinistra. Lo ripulii per bene, mi disse "sei contento ora?"
Risposi con un debole "si" prosciugato di energie e si avvio verso il bagno per ripulirsi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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