Racconti Erotici > incesto > Nonna. L'epilogo
incesto

Nonna. L'epilogo


di giococontutti
08.09.2021    |    3.643    |    1 9.3
""mortacci tua che paura m'hai messo"..."
Prima di oltrepassare la porta del bagno avevo valutato tutto, quello che avrei trovato era proprio la nuova frontiera delle mie insane voglie.
Se pur giovanissimo ero consapevole e fiero delle mie depravazioni, nelle mie poche ma variegate esperienze, avevo saputo apprezzare un po' di tutto, il brutto oltre al bello, il magro ed il grasso, il giovane ed il vecchio, la donna in ogni sua sfaccettatura ma anche qualche maschio, quindi ero consapevole di potermi spingere oltre. Dopo averla avuta per dieci giorni attaccata al cazzo con mani e bocca, se non fossi passato alla fase successiva, forse non avrei più trovato nemmeno lo sprint giusto per continuare a sborrargli in bocca. Quindi entrai con il diavolo a giocarmi nella testa, era il momento di scopare la mia adorata vecchia, la frenesia di possedere il figone stagionato della nonna non mi rendeva lucido.
L' abbracciai da dietro chinandomi su di lei per stringerla e per impedirle di alzarsi, due bacetti, due carezze e poi dritto a lavargli la fregna.
Anzi, dovrei chiamarla sorca come la chiamava lei, Sorca e Cazzo erano parole che in quei giorni ripeteva più del solito, la voglia di esibirmi come un trofeo stava sempre pronta a scappargli dalla lingua, soprattutto con una delle figlie le battute erano diventate incontrollabili, quindi era necessario rovistargli la figa per capire meglio a che punto fosse arrivato il ritorno dell'ormone.
Si era limitata a dire ... "mortacci tua che paura m'hai messo"... ma della smucinata che gli stavo dando nessuna recriminazione. Dopo una bella insaponata e la relativa sciacquata avevo perso il controllo della forza che imprimevo alla sgrillettata, ad ogni sussulto di stupore o di piacere aumentavo l'energia. Mollai la presa solo per riprendere fiato e la nonnetta scapigliata e in fiamme, di nuovo in piedi con un sospiro soddisfatto, fece la domanda più giusta ... "a che ora ritorna tu madre?" ... "annamose a mette comodi" ... "mo so cazzi tua" ... e via dritta a sdraiarsi nel mio letto.
Davanti al suo corpo osceno, esibito seminudo e offerto senza pudore, andai fuori di testa. La sua imperturbabile faccia da troia mi spingeva a non deluderla, capivo che le aspettative oramai erano alte.
La mia faccia da Satana e le mie dita decise a manipolare in figa non lasciavano dubbi, appena arrivarono i primi rantoli di piacere gli ficcai pure la lingua in bocca, avevo perso il controllo e quando arrivò anche il suo ... "daje daje sfondamela" ... persi definitivamente la testa.
Il CIAF CIAF del figone ridondava nella stanza, ad ogni gemito aumentavo forza e decisione. Mise le tettone tra reggiseno e scollatura ... "mo so proprio un puttanone" ... disse ... mentre io ero ormai immerso nei suoi umori.
Mollai la prese un attimo per recuperare il fiato, la nonna andò a recuperare la gonna ... "dovesse arrivà tu madre " ... "daje daje ricomincia" ... la vecchia era arrapata e la mia depravazione sparata dritta nello spazio.
Ansimava e chiedeva il cazzo, voleva il cazzo in bocca ... "fammi succhiare il cazzo" ... era quasi incattivita nella richiesta. Crollai esausto e nemmeno il tempo di chiedermi ... "te sei stancato?" ... ed era già a pompare con i suoi famelici bocchini.
Ero provato ma con il cazzo talmente duro da non riuscire a sborrare, mentre era concentrata al massimo nel pompino sentiamo arrivare mia zia a rovinare l'idillio. La voglio chiamare zia Bernarda perché dava l'impressione di avere la fregna stampata in faccia, la più estroversa di tutte, forse anche una delle più zoccole. Nonna si sbrigò a chiudere la porta, spinse anche il comodino davanti e strillò qualcosa per non farla entrare, poi con due mosse decise fece in modo di farmi sborrare. Sorrideva soddisfatta e mentre faceva sparire le ultime gocce apriva la porta, forse con la smania di farsi scoprire. Io ero talmente elettrico che sperai cha anche zia fosse venuta per farmi un pompino.
Andò dritta ad aprire la finestra e ridendo disse che se fosse entrata mia madre ci avrebbe strozzati a tutti e due, l'odore del sesso aveva saturato l'aria senza che ce ne accorgessimo, nonna assestò meglio l'abito probabilmente per confermare tutto.
A seguire arrivò anche mamma, nonna incominciò a dire che la mia camera aveva bisogno di pulizie straordinarie, cercò in ogni modo di farmi traslocare in camera sua, zia rideva, mamma era incazzata per quella stramba richiesta che non capiva, non era il momento di insistere e la richiesta di nonna Pompilia venne messa provvisoriamente nel cassetto. Voglio chiamarla nonna Pompilia solo perché fu necessaria la chiamata per il militare per sfilargli l'uccello dalla bocca.
Per due giorni giocammo al gatto ed al topo, tra il via vai delle solite persone, io e la vecchia non facevamo altro che allungare le mani, in un attimo gli ero con le dita in figa mentre lei stava addosso al cazzo anche senza nascondersi troppo. La domenica seguente, finalmente, arrivò il consenso per il mio trasferimento momentaneo nella camera della porcona.
Avevamo deciso di aspettare che la mamma si addormentasse ma davanti a quella faccia da puttana andai dritto all'obbiettivo che mi ero prefissato per quella sera... e allora zacchete ... dopo la prima manipolazione gli ero con tutta la mano dentro. "Bastardo figlio di puttana"... era stata la sua esclamazione ad alta voce e quindi andai dentro ancora con più determinazione. Le sue smorfie ed il suo viso sfigurato lasciato andare all'indietro con la bocca storta era l'incentivo per spanarla definitivamente. La seconda mossa era scopargli bene la bocca per svuotare le palle da tutta quella sollecitazione.
La mattina seguente gli diedi un ordine preciso... " vatti a lavare bene!"... sembrava non avesse capito ma tornò sorniona che ancora si asciugava la topa. "Lecca a nonna lecca" ... "amore de nonna lecca" .. muoveva il bacino per farmi arrivare in ogni lembo di figa. L'impatto con quell'odore acre e con il sapore persistente mi aveva fatto diventare un animale, la sua mano ad accarezzarmi la testa mi aveva indotta ad insudiciarmi tutta la faccia. La conferma di quanto avesse goduto arrivò con l'ennesimo bocchino dove corsi il rischio di veder sparire palle ed uccello. Certe volte speravo di sentir arrivare mia madre proprio per poterglielo levare dalla bocca prima di sentire i coglioni sparati fuori.
Anche quella volta cercai di scrollarmela di dosso almeno per recuperare energie ma la mattina seguente ero di nuovo carico a pallettoni e pronto per la fisiologica evoluzione.
"Che fai a nonna?" ... la sua solita domanda mentre entravo nella sua stanza subito dopo aver sentito mamma uscire. La sua voce forzatamente amorevole era l'incentivo giusto per spronarmi a trattarla da puttana. Girata e messa a pecora contro la sua poltrona era anche bella, me la stavo finalmente scopando senza avergli chiesto nemmeno il permesso. La zozza incitava la monta, le sue frasette moltiplicavano il piacere di stargli in fregna, tiravo e spingevo per farla sobbalzare ad ogni colpo e per sentire la sua voce da troia vibrare insieme alle mie spinte. Continuai a pompare dentro anche dopo aver sborrato, forte be veloce per non farlo ammosciare, due senza togliere è stata la prima vera scopata nel figone slabbrato di nonna.
Appena finito gli era bastata una sgrullata ed una riassettata sommaria a capelli e vestito, un bacio di ringraziamento e via come non fosse successo nulla. Allungammo la convalescenza all'infinito, cercai di consumare la cappella a furia di stargli dentro, appena perdevo entusiasmo provvedeva lei in ogni modo per farmelo tornare, parlava anche delle altre donne solo per riuscire a farmi arrapare, zia, mamma, le altre, non risparmiava nessuna e appena arrivava l'erezione era sopra a cavalcare. Le sue indimenticabili frasi meritano ancora di essere ricordate, voglio chiudere con una delle migliori ... "non fa il timido co nonna ... ogni tanto mettimelo pure in culo!"


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Nonna. L'epilogo:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni