In bagno con mamma

Non ce la facevo più, era da un bel pò che me la tenevo, dovevo fare pipì e con la fretta che avevo per non farmela addosso, dimenticai di chiudere la porta del bagno.
Ahhh! che liberazione! finalmente mi stavo svuotando la vescica!
ma ecco che all'improvviso, entra la mamma in bagno!

Mamma - Ops! Gigi scusa! La porta era aperta!
Gigi - Mamma non ti preoccupare, entra pure ho quasi finito!

La mamma entra per niente imbarazzata , mi si avvicina e mi guarda soffermandosi ad ammirare il mio pene mentre stavo cominciando a sgrullarlo.

Mamma - Gigi sta attendo con quell'arnese che ti ritrovi, che schizzi ovunque e poi mamma deve pulire!
Anzi, aspetta un pò che te lo sgrullo io, ho troppa paura che mi combini un disastro!
Gigi - Ma mamma!
Mamma - Dai, che vuoi che sia!

E così finita la gran pisciata, mamma comincia a sgrullarmi il pisello.

Mamma - Ecco qua, Una bella sgrullatina,così, e ora una bella scappellatina!

Mia mamma ha proprio delle belle mani, quel giorno aveva messo lo smalto rosso lucido, cosa che mi fece proprio un bel effetto, infatti anche per questo mentre mamma mi sgrullava, il cazzo mi si drizzò di brutto!

Gigi - Mamma guarda un pò che succede, mi sa che sei tu la causa!
Mamma - E bè figliolo, che vuoi che ti dica? Continuo ?

Non credevo alle mie oracchie!

Gigi - Mamma ma che dici? Lo faresti davvero?
Mamma - Lo sto già facendo tesoro, ti sto facendo una bella sega, visto che sei così duro duro, non è giusto farti soffrire, non pensi?
Gigi - Beh, effettivamente non posso darti torto.
Mamma - Ok! allora mettiamoci un pò più comodi, togliti i calzoni e siediti sul cesso, che te la faccio per benino sta sega!
Gigi - Mamma ma a sto punto perchè non ti spogli pure tu e mi fai vedere le tette, così godo meglio!
Mamma - Ma tu guarda che porcellino!

Così mamma si tolse prima la camicetta, poi il regipetto, che visione quelle gran belle tettone al vento, sarà una quinta abbondante di seno mia mamma!

Mamma - Ti piacciono le mie tette caro?
Gigi - sono meravigliose mamma! me le fai palpare un pò?
Mamma - Così ti diventa ancora più duro e grosso? Va bene!

E così mentre mamma mi faceva la sega, io le palpavo le tette!
Era una sensazione magnifica, troppo bello quello che stava accadendo, però la situazione poteva ancora evolversi in meglio, quindi mi feci audace e le dissi;

Gigi - Mamma mi stai facendo impazzire dal piacere, ti prego prendilo in bocca, fammi un pompino!
Mamma - Speravo proprio me lo chiedessi, sai tesoro? stavo per proportelo io infatti!

E così mamma si inginocchiò, cominciò prima a leccarmi il cazzo e poi a succhiarmelo avidamente!
Manifestava una gran tecnica da pompinara esperta, mi faceva impazzire di piacere, stavo godendo come un mandrillone!
Mentre ero quasi all'apice del mio piacere, mollai le tettone, mi alzai e afferrai la mamma per la testa guidandola nel pompino che stava eseguendo magistralmente e cominiciai a scoparmela in bocca, entra ed esci dalla sua bocca sempre più veloce, arrivavo fino alla gola, e finalmente le sborrai dentro un quantitativo di sperma esorbitante!
Mamma si bevve tutto senza sprecare una goccia, io mi sentivo felice, e anche lei lo era, mi guardava con aria sodisfatta, io in piedi e lei a terra in ginocchio che mi guardava sudata con il seno scoperto, la gonna jeans e un paio di zoccoli di legno col tacco molto alto, era proprio una gran figona la mamma vista così, nonostante i suoi cinquanta e passa anni di età, era proprio una gran bella donna!
Mamma continuava a guardarmi, ed il cazzo, nonostamte la eiaculazione, era ancora duro.
Sempre fissandomi negli occhi con uno sguardo da vera porca mi disse;

Mamma - C'è qualcosaltro che la mamma può fare per te piccolo mio?
Gigi - Penso di si mamma! spogliati del tutto, voglio grardarti tutta nuda, puoi tenere gli zoccoli però, li trovo molto arrapanti!

Così mamma si alzò, si tolse la gonna jeans, si sfilò il perizoma e si fece ammirare per bene,
che visione quel bel ciuffetto di peli, e che gran bel culo!

Mamma - Vuoi scoparti la mamma?
Gigi - Succhiamelo ancora!

Mamma si chinò sulle ginocchia e ricominciò a suchiare, avevo capito che le piaceva essere comandata!

Gigi - Ti piace mamma? vedo che lo succhi proprio bene, ci metti tanta passione, si vede che sei esperta!
Mamma - cerco solo di farti piacere, a me piace molto!
Gigi - Benissimo, girati adesso, voglio scoparti alla pecorina!

Mamma si mise alla pecorina e io le penetrai la figa. Era caldissima, cominciò da subito a gemere di piacere, godeva come una pazza!

Mamma - Oh! che bello! sto godendo! mi piace! ancora!
Gigi - Anche a me piace mamma! scopi proprio come una gran zoccola!
Mamma - Si! dimmi le parolacce che mi piace di più!
Gigi - Zoccola! Troia! Mignotta! Puttana!
Mamma - Si! fai di me ciò che vuoi! Sono la tua serva!
Gigi - Ok! basta figa, dammi il culo troia!
Mamma - Si! come desideri!

Le penetrai anche l'ano, non trovai molta difficoltà a farlo, mamma aveva il buco del culo bello largo, evidentemente lo usava parecchio!

Gigi - E allora? ti piace nel culo, non è vero? sei prorio una gran bella Troiona!
Mamma - Si mi piace! non smettere di insultarmi! fottimi!
Gigi - Come vuoi gran zoccola! Ti fotto come la gran troia che sei! Ti spacco in due!
Mamma - Si! Fallo! Fammi male che mi piace di più! godo!
Gigi - Sto per venire mamma! e voglio sborrarti in bocca! del resto sei una gran pompinara!

Estrassi il cazzo dal culo di mamma, lei si giro', si mise in ginocchio e spalancò la bocca tirando fuori la lingua per ricevere il mio sperma!
Mi guardava con sguardo avido e voglioso, le depositai nuovamente il mio seme in bocca, lei insaziabile mi afferrò il cazzo e se lo passò fra le labbra come fosse un rossetto, poi me lo leccò e me lo ciucciò per bene fino a quando non rimase più una goccia di sperma.
Finito tutto io tornai in camera a studiare, mamma tornò alle faccende domestiche,
qualche ora dopo cenammo e guardammo un pò di televisione insieme.
Prima di andare a letto andai in bagno, mamma mi seguì e mi disse;

Mamma - Vuoi che te lo tenga la mamma mentre fai pipì?

Che dovevo fare? le misi il cazzo in mano e ricominciammo da capo.