Gay & Bisex
l'iniziazione
di Cockhunter
05.02.2020 |
492 |
2
"Gemevo come una troietta, mi piaceva sempre di più..."
Fino a quei giorni non avevo mai avuto particolari pulsioni verso gli esponenti del mio sesso.Certo, a volte quando mi masturbavo mi piaceva solleticarmi il buco con uno o due dita, ma lo avevo sempre catalogato come un diverso modo di provare piacere.
Mi ero diplomato l'anno prima, ed ero in attesa di trovarmi un qualche lavoro, il circolo di quartiere che frequentavamo tutti noi del quartiere aveva bisogno di qualche ristrutturazione e di una bella ripulita, cosi io, come molti altri ragazzi della mia età, insieme a uomini più maturi, ci offrimmo volontari per dare una mano.
Quella sera però, non eravamo in tanti come al solito, e siccome i locali erano ubicati nei locali commerciali di un condominio, verso le 22 terminammo di lavorare e ci rinfrescammo con una bella birra,e, terminata la quale, molti, anzi tutti, se ne andarono a casa.
rimanemmo solo io e G., seduti sulle sedie accatastate, a chiacchierare. Parlammo di politica, di calcio, di donne, e da lì, il passo è breve, di sesso.
Fantasticammo sulle belle donne del quartiere, anche con sogni piuttosto spinti, ed a quel punto, G: mi chiese se avevo già visto dei film porno. Ero già stato in qualche cinema a luci rosse ma, non so perché, risposi di no. E fu li che mi invito a guardarne uno insieme. Lui di mestiere faceva il camionista, ed aveva, nella cabina del suo bestione, uno dei primi televisorini a 12 volt con tanto di videoregistratore. Faceva l'estero e stava spesso in cabina a dormire, cosi si era attrezzato.
Titubai un po, ma alla fine accettai. Il camion era poco distante, salimmo in cabina e da li a poco il film era sullo schermo. guardavamo e commentavamo le scopate che stavamo guardando, e mi accorsi che il suo pacco si stava gonfiando. Lui mi sorrise vedendo che avevo notato, e comincio ad accarezzarsi da sopra i jeans, finché non mi disse che aveva voglia di masturbarsi. Aprì i pantaloni e lo tirò fuori. Era un uccello di circa 18 centimetri, con una cappella abbondante e rotonda. Mi disse che se volevo, potevo fare lo stesso anche io, ma sarà stato per un pò di paura e un po di vergogna, il mio pisello era molle come uno straccetto. Confuso dalla curiosità di guardare il suo cazzo, e dalla voglia di smettere di avere vergogna, lo salutai e scesi dal camion.
Una volta a casa però, da solo nel letto, ripensando a quanto successo, il cazzo mi venne durissimo, e in preda all'eccitazione, mi masturbai. Poi finalmente, rilassato, mi addormentai.
Nei giorni seguenti, il pensiero andava spesso all'immagine del suo pene, tanto che cominciai a vedermi intento ad accarezzarlo ed a baciarlo. Decisi che se fosse capitata un'altra occasione, avrei per lo meno cercato di essere meno imbarazzato.
E l'occasione capitò qualche sera dopo, stavo rientrando a casa, posteggiavo la mia vespa, e lui stava posteggiando il suo bestione nel suo cortile privato. Mi avvicinai per salutarlo, e lui dal finestrino mi disse: "sali, ho appena comprato un video nuovo ad un autogrill". Salii, e lui fece partire il video. Belle ragazze scopavano con uomini dotati,e nel bel mezzo di una scena, comparve in scena un trans. "Sai, dicono che non ci sia donna capace di succhiare un cazzo come un uomo. sarà perché l'uccello lo ha anche lui e sa bene come dare piacere". Poi, cambiando strategia, e tirando fuori la sua mazza già dura, disse: "scommetto che dall'altra sera, anche tu non vedi l'ora di succhiarne uno" e così dicendo, mi mise una mano dolcemente sulla nuca, tirandomi piano verso di lui.
Un attimo dopo stavo baciando la sua cappella, leccando la sua asta, mettendolo dolcemente in bocca. sentivo il mio cazzo scoppiarmi nelle mutande. Aprii i miei pantaloni e li abbassai sulle cosce per essere libero di toccarmi, e per fare questo, smisi di leccare il suo cazzo. Lui ne approfittò per levarsi i pantaloni e mettersi in libertà. Senza più la costrizione dei jeans, sembrava anche più grosso. Questa volta non aspettai che fosse lui a chiedere, mi chinai su di lui e lo presi in bocca scendendo sull'asta fin dove potevo e cominciai a spompinarlo come se non avessi mai fatto altro nella vita. Con una mano gli accarezzavo le palle, e con l'altra mi masturbavo piano. Nella mia testa non c'erano piu paura e vergogna, solo la voglia di essere nudo e di godere e far godere quella mazza che entrava ed usciva dalla mia bocca.
Sembrava leggermi nel pensiero, si fermo e disse:" spogliati dai, ed andiamo in cuccetta, vedrai, sarà più bello". lo feci, e dopo un attimo ero nudo, a pecorina, con il suo cazzo in bocca e le sue mani che mi tenevano ferma la testa, così da potermi scopare la bocca a suo piacimento. Me lo spingeva dentro più che poteva, ed andava avanti ed indietro come se stesse scopando una fica. Gemevo come una troietta, mi piaceva sempre di più. Poi sentì una mano accarezzami il culo, ed un dito cercare di insinuarsi nel mio buchetto stretto. Mi irrigidii e sbarrai gli occhi, non credevo saremmo arrivati a quel punto, ma lui con tutta calma mi disse: "vedrai, è ancora più bello che in bocca, dopo un attimo di dolore, ti faccio godere come una puttana. Fidati all'inizio faccio piano, so come fare" e così dicendo, si mise dietro me, mi allargò le chiappe con le mani e mi leccò il cuco con la sua lingua salivosa. Un brivido mi salì lungo la schiena, la razionalità mi diceva smetti, il desiderio mi urlava fatti scopare!!! Intanto le sue dita bagnate entravano nel mio buco, prima una, poi due, dentro e fuori,destra e sinistra a fare spazio per il suo cazzo Continuavo a toccami ed a gemere sempre più velocemente, ora sentivo il suo cazzo bagnato di saliva strusciarmi tra le chiappe, e ogni tanto poggiare la cappella sul mio buco ed entrare di pochi millimetri. Neanche me ne accorsi che "la cappella è già dentro, ti fa male?" Nooo, spingi!! Un piccolo colpo e il bastone era nel mio culo per metà. Un po di dolore mi fece uscire un gridolino. "Sto fermo un attimo, vedrai passa subito" . "Si, è già passato"......un altro colpo e entra fino in fondo, e poi torna indietro con lentezza. Esce, lo bagna di nuovo, cosi come il mio buco, e poi piano lo rimette dentro arrivando in fondo piano, ma senza interruzioni. "Ti piace?"...."Si, da pazzi....adesso scopami!" E lui comincia ad incularmi, prima piano, poi sempre più forte, facendomi godere davvero. Poi si toglie dicendo: "vieni sopra tu, voglio venirti dentro mentre mi cavalchi" Mi metto sopra di lui e, tenendo il suo cazzo con una mano, me lo infilo di nuovo, tutto in culo. Arrivo in fondo in un attimo, adesso entra bene, e comincio ad andare su e giù su quel palo tenendomi il cazzo in una mano. Tre, quattro minuti, e mugolando come una troia vengo schizzando sul suo petto. Adesso geme anche lui, e con un filo di voce mi dice che sta per venire. Alzo il ritmo ancora un pò, e lui mi scarica dentro due o tre schizzi del suo seme caldo. Continuo ad andare ancora su e giù sempre più piano fino a fermarmi seduto sul suo cazzo che piano si sfila dal mio buco diventando molle.
Scoprì quella sera che, anche se continuavano a piacermi le donne, mi piaceva anche molto essere scopato da un bel cazzo.
Insomma, ora sapevo di essere bisex.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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