Gay & Bisex
Una sera d'estate
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13.11.2023 |
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"Gli stavo offrendo il mio culo da leccare..."
Estate. Caldo. Le finestre della camera da letto erano spalancate. Dalla strada arrivavano voci lontane di persone che ridevano e scherzavano. Lui era nudo, sul letto a luce spenta. Bastava quella dei lampioni che filtrando dalle finestre, illuminavano un corpo virile e sudato.Gli avevo chiesto di aspettarmi cosi e lui lo aveva fatto. Ormai giocava con me senza nessuna remora. Ero entrato, mi ero spogliato in un'altra stanza e mi ero seduto sulla poltrona della sua camera da letto ad ammirarlo. Era bellissimo. Nessuna parola tra noi, solo sguardi di grande intesa e il fiato corto per l'eccitazione.
Lui giocava con i suoi capezzoli mordendosi le labbra ogni volta che li stringeva. Io seduto di fronte a lui, mi accarezzavo il pacco gonfio dagli slip. Lo guardavo dritto negli occhi e lui faceva lo stesso. Mi concentrai sul movimento dei suoi piedi e delle sue gambe. Poi mi alzai e iniziai proprio da lì... con la lingua leccai la pianta fino ad arrivare alle dita e me le ingoiai. Lui gemeva più forte adesso. Gli succhiavo l'alluce ed era come se gli stessi pompando il cazzo. Il suo ormai era in tiro e brillava del liquido della sua eccitazione. Con la lingua salìì verso le gambe. Le ricoprii di baci caldi e umidi. Mi fermai proprio sotto lo scroto. Lui d'istinto spalancò le cosce per farsi leccare meglio sotto. Aspettava che gli prendessi il cazzo in bocca ma in realtà feci la cosa contraria. Superai il suo corpo e andai a strofinargli il mio cazzo sul viso. Mi muovevo ritmicamente per fargli sentire il cazzo duro ancora stretto nelle mutande. Lui leccava il cotone già umido del mio liquido. Mi sfilai gli slip. Gli bloccai le mani dietro la schiena e glielo infilai in bocca. Inizia a scoparla... lentamente... a fondo... lo sentivo gemere e soffocare... mi staccai leggermente, giusto per far cadere nella sua bocca uno sputo abbondante. Lui se lo prese, lo ingoiò e poi ingoiò di nuovo il mio cazzo... Aveva la faccia completamente bagnata. Sfilai il mio cazzo e mi abbassai sulla sua bocca. Le lingue si incontrarono e fu subito estasi. Leccai tutto il suo volto e poi mi girai. Gli stavo offrendo il mio culo da leccare. Lui lo fece senza battere ciglio. Si dedicò al mio buco con amore e passione. Quella lingua calda penetrava con dolcezza e lasciava ogni volta una dolce bava a colare lungo le palle gonfie. Io nel frattempo mi ero chinato sul suo cazzo duro come il marmo. Lo pompavo e sentivo il suo sapore, il suo odore. Era l'odore di due maschi sudati che godono in una serata afosa di Agosto. Inebriante. Poi...
“Ti prego scopami!”. La sua richiesta arrivò dritta alle mie orecchie. “Scopami! Ti voglio sentire dentro! Voglio essere tuo!”
Lo girai... gli leccai la schiena e il collo mentre gli tenevo una mano davanti alla bocca. Lui leccava la mia mano e inarcava il culo per sentire meglio il mio cazzo fradicio che scivolava tra le sue natiche bollenti. Gli chiesi di sputarmi sulla mano. Lo fece. Mischiai il suo sputo al mio e glielo spalmai sul buco del culo. Era la prima volta che si faceva scopare. Con entrambe le mani si allargò le chiappe per scoprire quel buchetto ancora inviolato. Io iniziai a lavoraglielo prima con un dito... poi due... poi misi le dita a cuneo e allargai ancora di più. Lui gemeva e ansimava come non aveva mai fatto prima. Voleva il mio cazzo nel culo. Lo sentivo. Entrai. Senza fatica. Come se fosse la cosa più naturale del mondo. Era caldissimo. “Cazzo! E' bellissimo!” disse. Allora iniziai.. Dolce all'inizio. Mordevo ogni tanto il suo collo. Lui mi offriva la sua bocca girando la testa. Poi di nuovo gli chiusi la bocca e gli sussurrai all'orecchio: “Adesso facciamo sul serio tesoro!”. Gli assestai un colpo di reni che gli fece arrivare il cazzo in gola. Lui si lasciò scappare un urlo! Poi un altro colpo forte. Lui diede un morso al dito della mano che gli chiudeva la bocca. Aveva il fiatone. Era fuori controllo. Iniziai a scoparlo forte. Dandogli dei colpi che risuonavano nella stanza come schiaffi. Quel culo si era aperto ormai e godeva di ogni singola spinta. Lui inarcò la schiena e si sollevò mettendosi a pecora e io lo scopai con ancora più vigore, schiacciandogli la testa con un piede sul materasso. Sudavo e il mio sudore cadeva sul suo corpo e si mischiava ai nostri umori. Improvvisamente sentii una stretta più forte al mio cazzo. Notai il suo sguardo di meraviglia. Stava sborrando senza toccarsi! Aumentai il ritmo e affondai ancora di più e lui sborrò sulle lenzuola guardandomi con quella espressione che non dimenticherò facilmente. Gli feci svuotare tutta la sborra fino all'ultima goccia. Poi uscii dal suo culo e schizzai sulla sua faccia mentre la tenevo con le mani. Lui inseguiva gli schizzi con la lingua, mi leccava le dita della mano, mi guardava con quegli occhi in estasi. Io svuotai tutto quello che avevo, poi lentamente mi avvicinai al suo volto. Lo baciai. Riconobbi il mio sapore sulle sue labbra. Questo mi provocò un brivido fortissimo. Lo baciai di nuovo. Fino a far ritornare normali i nostri respiri. Fino a sentire di nuovo le voci della strada.
Eravamo ritornati sulla Terra.
Estate.
Caldo.
Le finestre della camera da letto erano spalancate!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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