Gay & Bisex
Una bevuta di troppo
di Blum
08.12.2022 |
23.238 |
43
"Come dire di no ad un'occasione del genere, e quando mi ricapita!
Prendo in mano il suo cazzo e lo scappello delicatamente..."
Era un sabato sera. Saranno state le 23:30 circa. Io ero a casa sul divano, in pigiama a guardare la tv. Mi suona il citofono e penso "Sarà qualche bambinetto deficiente che si diverte a suonare i campanelli e poi scappa". Poi un secondo squillo di citofono, allora alzo la cornetta e chiedo "Chi è?". Mi risponde una voce femminile. "Scusami, sono Daniela, un'amica di Tiziano, si è sentito poco bene e l'ho riportato a casa. Puoi scendere a darmi una mano per favore?".
Tiziano è il mio vicino di casa, un giovane uomo che ha da poco chiuso la relazione con la sua ragazza. Evidentemente aveva alzato il gomito con gli amici ed ora era completamente ubriaco.
"Arrivo, dammi un minuto" rispondo. Mi infilo le scarpe e scendo in strada. Apro il portone d'ingresso e trovo una giovane donna che sorregge Tiziano con grande fatica.
"Scusami tantissimo per il disturbo ma non so come portarlo su per le scale. Ha in tasca le chiavi di casa, però è troppo pesante io non ce la faccio".
Prendo Tiziano per un braccio e me lo passo dietro il mio collo. Con l'altra mano cerco di farlo stare dritto in piedi, ma è come se avesse le gambe di pastafrolla.
"Allora, ci pensi tu?" mi dice. "Ho la macchina in doppia fila".
"Sì non ti preoccupare, ci penso io, ciao".
Saluto Daniela e trascino Tiziano dentro il portone d'ingresso. Con non poca fatica, passo dopo passo, riesco a fargli fare due piani di scale. Arriviamo fuori dalla porta del suo appartamento e usando le chiavi che Tiziano ha con sé riesco a portarlo dentro.
Faccio sedere Tiziano sul divano. Lui è mezzo addormentato e borbotta qualcosa di incomprensibile. Mi avvicino a lui e capisco un "Mi viene da vomitare". Cerco il bagno, lo trovo, sollevo di peso Tiziano e appena si avvicina al water tira su l'anima.
"Meglio fuori che dentro" dico io. "Come ti senti? Dai sciacquati la bocca". Gli do una mano a rialzarsi a gli rinfresco la fronte bagnando un piccolo asciugamano con acqua fredda. Mi dice che ora si sente meglio.
Lo accompagno in camera e gli dico che deve farsi una bella dormita. Lui si siede sul letto e io lo aiuto a spogliarsi. Bottone dopo bottone gli sfilo la camicia a quadrettoni lasciandogli la maglietta bianca. Poi gli sfilo le scarpe e gli apro la cintura dei pantaloni. Li mi afferra la mano e mi dice: "Cosa fai?". Io gli rispondo che lo sto aiutando a spogliarsi per dormire e a sto punto lui mi lascia continuare. Gli tiro giù la zip, lo faccio sdraiare e gli sfilo i pantaloni. Con mia grande sorpresa scopro che Tiziano non indossa l'intimo.
"E le mutande dove sono?" gli chiedo. E lui mi dice che d'estate non le indossa mai. Gli danno fastidio.
Resto qualche secondo ad osservare quel corpo inerme e quel fallo non circonciso e moscio. Poi gli dico di mettersi sotto le lenzuola e di dormire. Lui obbedisce. Spengo la luce, chiudo la casa di Tiziano e torno nel mio appartamento.
Il giorno dopo, verso le 10 di mattina passo da Tiziano per vedere come sta. Devo restituirgli il suo mazzo di chiavi. Suono il campanello e dopo qualche istante viene ad aprire le porta in maglietta e pantalone della tuta.
"Ciao, come stai?" gli chiedo e lui mi fissa con una faccia strana, mi scruta come se cercasse di capire chi sono. "Sono il tuo vicino, ti ricordi ieri sera ti sei sentito poco bene.."
"Ah sì certo! Vieni dentro!". Lo seguo e noto che ciondola da una parte all'altra, forse la sbronza non gli è ancora passata del tutto.
Mi chiede se voglio un caffè. Accetto volentieri ma tra me e me penso che è soprattutto lui ad averne bisogno.. una tazza grande!
"Ah, grazie per ieri" mi dice. "Non ricordo molto ma so che mi hai aiutato".
"Ma figurati, ti ho solo messo a letto, non ho fatto granché. Adesso come stai?". Mi risponde "Ho un forte mal di testa e ho lo stomaco sottosopra" e aggiunge "Ho urgente bisogno di farmi una doccia. Non è che mi daresti una mano?" "Sì certo.." rispondo.
Finiamo di bere il caffè e poi andiamo in bagno. Lui apre l'acqua calda della doccia e si sfila la maglietta. Abbassa il pantalone della tuta e di nuovo niente mutande! Lo afferro al volo perché mentre si spoglia perde l'equilibrio e rischia di scivolare a terra.
Entra nella doccia e comincia a insaponarsi i capelli. Io non gli stacco gli occhi di dosso. È veramente un bel uomo: capelli brizzolati, barbetta sale e pepe, pelo quanto basta e da quando la ragazza lo ha lasciato ha perso anche qualche chilo.
"Mi aiuti?" E allora afferro la spugna e comincio a strofinargli la schiena, poi passo alle gambe e da ultimo gli lavo le natiche. Un culo perfetto, alto, tondo.. da mordere! Davanti invece si è arrangiato da solo, si è lavato dappertutto senza bisogno di aiuto. Chiude l'acqua e gli passo l'accappatoio. Lo indossa e si asciuga energicamente il corpo stando seduto sul water.
Penso che il mio compito sia ormai finito e mi affretto ad uscire dal bagno ma lui mi chiede: "Dove vai?" Mi afferra per il polso e mi dice: "Mi fai un pompino?". Io resto sorpreso e mi blocco. "Dai ho voglia di un pompino, ti prego". E mentre me lo dice mi tira verso di lui.
Mi trovo praticamente in ginocchio davanti al suo fallo. Come dire di no ad un'occasione del genere, e quando mi ricapita!
Prendo in mano il suo cazzo e lo scappello delicatamente. Succhio e lecco quella cappella che sento indurirsi dentro la mia bocca. Lui mi accarezza la testa e mi prega di continuare. Tiziano in pochi minuti raggiunge l'erezione totale. Ora posso ammirare il suo fallo in tutta la sua imponenza: saranno circa 20 o 22 cm! Comincio a insalivare tutto il cazzo partendo dalla cappella fino alle palle. La mia intenzione è di lubrificarlo bene per prenderlo tutto in gola. Ma la cosa non è affatto semplice perché il cazzo oltre ad essere lungo è anche largo ed io riesco ad ingoiarne solo un pezzo. Decido di dedicarmi al buco del culo. Gli alzo leggermente le gambe in modo da rendere visibile quel orifizio che sta tra le sue cosce e poi mi metto a lavorarlo con la lingua. Pennellate verticali lente e ripetute..
"Sì, cosí!" mi dice, e aggiunge : "La mia ex non voleva mai leccarmi il culo!". Tiziano si rilassa a tal punto che il pisello si ammoscia leggermente, quanto basta per prenderlo tutto in bocca e farlo arrivare in gola. Riprendo a pomparlo con veemenza.
"Sì dai così fammi sborrare, fammi sborrare!" e così aumento il ritmo, sempre più veloce tenendo il suo cazzo ben in profondità nella mia bocca. "Vengo, vengo, aaaah" e sento la sua sborra calda che mi inonda la gola. Io ingoio tutto. Nemmeno una goccia va sprecata.
Tiziano è rilassatissimo, con la testa appoggiata al muro e continua a gemere per l'orgasmo appena raggiunto.
Io mi alzo in piedi, esco dal bagno e mi avvio verso la porta. Sono stranamente imbarazzato per quanto appena accaduto e preferisco andarmene.
Tiziano mi fa: "Quello che è successo tra di noi finisce qui. Non c'è bisogno di raccontarlo in giro, giusto?".
Esco e chiudo la porta alle mie spalle.
Non so quante ragazze Tiziano abbia avuto ma di una cosa sono certo: io gli ho fatto il migliore pompino della sua vita!
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