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Un tuffo nel passato


di Blum
04.12.2022    |    9.759    |    15 9.5
"Io mi metto a pecorina e lui si prepara ad incularmi..."
Da ragazzino ricordo che in inverno ogni martedì sera si andava in piscina con tutta la famiglia. "Il nuoto è uno sport completo perché metti in movimento tutto il corpo ed è l'occasione per stare con gli altri" dicevano tutti.
In realtà attendevo con ansia il martedì sera perché in piscina c'era sempre Amerigo, un amico di famiglia che dopo aver nuotato per un'oretta si faceva la doccia tutto nudo in quelle docce aperte senza divisorio, e io restavo a guardarlo a bocca aperta mentre insaponava quel corpo liscio e perennemente abbronzato. Solo il sedere era bianco, si riusciva a vedere chiaramente la forma di uno slip dopo tante ore di sole. Ricordo che alla fine della doccia scappellava il cazzo non circonciso e lavava ben benino il glande. Immagino che si era accorto che ogni volta che faceva la doccia - per pura combinazione - mi trovavo nello spogliatoio anche io e ci mettevo 20 minuti per allacciare (e slacciare) le scarpe.
Devo ammettere che per molto tempo Amerigo è stata la mia fantasia erotica e credo di essermi masturbato la prima volta proprio pensando a lui.
Poi abbiamo smesso di andare in piscina. Non so perché. E sono passati alcuni anni.
L'estate era arrivata e con essa il gran caldo. E come spesso si usa fare, avevo ripreso con le mie camminate nel tardo pomeriggio, dopo il lavoro. Stare in mezzo alla natura mi rigenerava, era un toccasana per il mio corpo e la mia mente.
E così mi è capitato di passare davanti alla villa di Amerigo e lo rivedo in lontananza mentre taglia il prato a torso nudo e pantaloncini. Alzo la mano, lui mi vede, ricambia con un cenno della testa e spegne il tagliaerba. "Ciao, è da tanto che non ti vedo, come stai?" Mi dice. E io rispondo tutto bene, sai i soliti discorsi..
Noto che è rimasto davvero un bel uomo, ha solo i capelli leggermente brizzolati sulle tempie, il fisico è come quello che ricordavo in piscina, liscio, abbronzato e tonico.
Gli faccio i complimenti per la bellissima villa e per la piscina che ha in giardino e lui mi dice: "Perché non vieni una volta qui a fare un bagno?" Ed io rispondo "Va bene!" tanto per non essere sgarbato, sai quelle risposte di cortesia.. Ci salutiamo e riprendo la mia camminata.
Qualche giorno più tardi, facendo il mio solito giro, ripasso davanti alla villa di Amerigo e lo vedo che si sta tuffando in acqua. Scorgo che una volta dentro la piscina si toglie lo slip, risale la scaletta e afferra un asciugamano per asciugarsi il viso. Se ne sta lì in piedi, tutto nudo indifferente ad eventuali occhi indiscreti.
C'è da dire che la villa di Amerigo è abbastanza isolata e circondata di siepi e enormi piante di bouganville viola. Solo da un punto preciso (dove ero io) si poteva vedere la piscina. E stando lì proprio in quel punto Amerigo mi ha visto! Oddio che imbarazzo! Mi prenderà per un guardone pervertito! Penso. E invece lui mi fa un cenno con la mano. Mi fa segno di avvicinarmi e di entrare.
Si annoda l'asciugamano alla vita, infila le ciabatte che si trovavano sotto la sdraio e mi viene incontro. Mi saluta con un sorriso e mi dice: "Sei venuto a nuotare?" Io imbarazzato riesco a dire solo un "Mah veramente io.." e lui mi dice: "Dai entra ti offro un thè freddo".
Così mi apre il cancelletto d'ingresso e ci avviamo verso la piscina. Mi accomodo sul divanetto in vimini sotto l'ombrellone. Lui va in cucina e in un attimo ritorna con due bicchieri di thè con ghiaccio su un piccolo vassoio. Mi passa il bicchiere e si siede proprio davanti a me.
Il mio sguardo cade tra le sue gambe, da quella posizione si vede tutto quel che c'è sotto l'asciugamano!! Lui non se ne accorge, mi dice che la moglie è partita e non tornerà prima della cena, quindi abbiamo la piscina tutta per noi. Io rispondo che non ho portato nemmeno il costume, ma lui mi dice che non serve. Sono visibilmente in imbarazzo, tengo lo sguardo sul bicchiere e mi tremano leggermente le mani..
"Tranquillo" mi dice lui afferrandomi per il polso. Mi toglie il bicchiere dalle mani e mi tira verso di lui. Slaccia l'asciugamano che aveva in vita e se ne resta a gambe aperte col cazzo molle a penzoloni.
Io ho la salivazione azzarata, sento il cuore che mi batte a mille, tremo.. Cosa faccio? Penso. "Dai, cosa aspetti?" mi dice lui. E allora mi butto!
Afferro con delicatezza il suo membro moscio ma di dimensioni notevoli e lo porto alla bocca. Lo succhio con movimenti molto lenti, non voglio che diventi subito duro. Mi è sempre piaciuto partire succhiando il cazzo floscio e sentire che succhiata dopo succhiata diventa più grosso e turgido.
All'inizio riuscivo a tenerlo tutto in bocca, dovevo spingerlo in fondo alla gola, ma essendo molle ci riuscivo con una certa facilità. Quando poi cominciava a indurirsi diventava sempre più difficile ingoiarlo tutto e riuscivo a succhiarne solo metà.
"Perché non ti spogli? Voglio succhiarti il cazzo" mi dice, e allora mi tolgo maglietta, pantaloncini e slip e ci mettiamo a 69, lui sotto e io sopra. Sentivo che succhiava il mio cazzo con grande voglia e desiderio e io facevo altrettanto.
In quella posizione il suo cazzo riusciva ad entrarmi nella bocca in grande profondità, riuscivo a ingoiarlo tutto fino alle palle! Poi ha cominciato a scoparmi la bocca. Mi mancava l'aria, ma lui non mi dava modo di riprendere fiato. I suoi colpi erano piuttosto veloci e ogni tanto dovevo fermarmi per respirare.
Poi comincia a leccarmi il buco del culo. Io ero in estasi. Alternando lingua ed un paio di dita mi faceva gemere di piacere.
"Alzati, voglio scoparti" mi dice. Così ci mettiamo sulla sdraio. Io mi metto a pecorina e lui si prepara ad incularmi.
Si sputa sulla mano, la passa sul cazzo durissimo e lo punta dritto dritto al mio buco del culo. Che male! È entrato tutto subito con un colpo secco e profondo! Io comincio a contorcermi.. non lo prendevo in culo da tantissimo tempo e senza lubrificante fa male!
"Tutto bene?" mi chiede lui, ed io gli dico "Sì ma fai piano". Così con grande delicatezza comincia a dare dei colpi lenti. Il cazzo pur essendo bello duro faceva fatica a scivolare, forse il mio buco del culo era molto stretto, o forse ero solo molto nervoso. Così Amerigo toglie il cazzo, dandomi un piccolo sollievo, poi sputa abbondantemente sul mio buco e rinfila il suo arnese. Ora scivola bene e non si sente più alcun dolore ma solo una gran goduria.
Comincia a scoparmi forte. Sento il suo cazzo che è molto in profondità e le sue palle lisce sbattono ritmicamente contro le mie chiappe sudate.
Poi vuole cambiare posizione. Vuole fare lo smorzacandela. Torniamo sul divanetto di vimini, lui si siede con la mazza ben dura tra le mani e io mi siedo sopra di lui. Comincio a muovermi su e giù. Lui è praticamente fermo immobile, sono io che faccio tutto, prendendolo in culo e saltando come una rana.
Poi Amerigo mi dice che sta per venire, così sfilo il suo cazzone dal mio buco e con la mano destra lo faccio sborrare. Un grosso schizzo colpisce i miei coglioni e prima che tutta sborra possa finire sprecata a terra, rinfilo il suo fallo nel mio culo per accogliere le ultime schizzate.
Mentre continuo a muovermi sulla sua mazza che non vuole ammosciarsi, afferro il mio cazzo e sborro anche io. La mia pancia e il mio pube sono inondati di crema bianca.
Amerigo afferra il mio cazzo e mi masturba lentamente per assicurarsi di  fare uscire fino all'ultima goccia. Restiamo esausti per qualche minuto in quella posizione, bagnati di umori, sudore e sperma. "Dai facciamo un tuffo!" mi dice e così ci buttiamo in acqua.
Sono tornato più volte a camminare nei pressi della villa di Amerigo, ma quanto accadde quella volta in quella calda giornata estiva non ricapitò mai più.

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