Salame duro

Il trasloco era finito da alcune settimane. Scatoloni da disfare, piatti e bicchieri da mettere negli armadietti, pulire, disinfettare, riordinare. Il tutto andava fatto nei ritagli di tempo, spesso la sera dopo essere rientrato dal lavoro. Di mettermi a cucinare non se ne parlava. Fortunatamente una gastronomia ricca di ogni ben di Dio si trovava proprio a due passi dalla mia nuova casa. Dovevo solo attraversare la strada per trovare lasagne, parmigiana di melanzane, formaggi, salumi, insalata russa, olive e tanto altro.
Appena entrato in gastronomia resto colpito dal salumiere che sta dietro il bancone e che mi accoglie con un "Buonasera!". Io rispondo ricambiando il saluto e abbasso lo sguardo per l'imbarazzo. Per fortuna che prima di me ci sono un paio di clienti, due anziane intente a scegliere il prosciutto cotto ("un etto, e che sia un etto mi raccomando giovanotto!). Ne approfitto per dare un paio di occhiate al salumiere, è davvero molto carino, moro occhi scuri e la pelle leggermente butterata da un'acne giovanile. Ha il grembiule bianco che nasconde un fisico molto ben strutturato, dalla maglia emerge un ciuffo di pelo del petto. Pelo anche sulle braccia massicce e possenti. Leggo che sul grembiule c'è ricamato il suo nome: Alessandro.
Quando è il mio turno mi guarda con un sorriso malizioso e mi chiede cosa voglio. Gli rispondo che voglio un salamino cacciatore e aggiungo " Ce l'hai bello duro?" Momento di imbarazzo, credo di essere arrossito, poi aggiungo che il salame mi piace bello stagionato. Alessandro ride di gusto avendo colto l'involontario doppio senso della mia frase.
Mi chiede se sono nuovo della zona perché mi dice di non avermi mai visto e gli dico di essermi trasferito da poche settimane. Finisco la spesa, pago il conto e torno a casa. Ripenso alla figuraccia fatta e mi scappa da ridere.
Nei giorni successivi torno più volte in gastronomia, più per rivedere Alessandro che per fare la spesa. Dopo qualche giorno prendo coraggio e chiedo ad Alessandro se gli va di uscire a bere qualcosa e inaspettatamente lui accetta.
La sera dell'appuntamento Alessandro arriva con jeans e giacca di pelle (veramente molto sexy) e mi porta un cacciatorino bello stagionato come regalo. Inutile dire che questo strano dono ha "rotto il ghiaccio" e ci ha fatto parecchio ridere.
La serata è volata, Alessandro è una persona davvero piacevole e sa bene come metterti a tuo agio. Mi riporta a casa e gli chiedo se vuole salire per un caffè. Lui accetta.
Entrati in casa si toglie la giacca, si siede sul divano e mi dice: " E così ti piace il salame bello duro.." e mentre lo dice si passa una mano sul pacco sfiorandolo con delicatezza. Mi viene incontro e mi bacia stringendomi forte. Sento la sua lingua calda e umida dentro la mia bocca. Il suo cazzo si appoggia contro il mio e lo sento già barzotto.
Mi infila le mani sotto la maglia in cerca dei miei capezzoli duri che poi strizza facendomi gemere. Io lo afferro sulle natiche e lo tiro ben stretto contro il mio corpo, voglio sentire il suo cazzo contro il mio farsi duro. Lo bacio sul collo e lui sembra molto apprezzare, poi gli alzo la maglia e comincio a leccare i capezzoli, prima uno e poi l'altro alternando leccate a piccoli morsi coi denti. Lui geme e mi dice di non smettere.
Poi scendo, mi metto in ginocchio davanti alla sua patta, apro la cintura, abbasso la zip e noto uno stupendo pube nero molto cespuglioso che fuoriesce dallo slip nero. La mazza è ben dura e le mutande sono tese. Una piccola macchia di sperma già aveva bagnato i suoi slip e la cosa mi eccita da morire. Gli calo le mutande e la sua mazza dura e bagnata è lì in attesa di esplodere. "Succhia!" mi dice lui, e allora lo prendo in bocca e comincio a pompare senza usare la mani. La mia lingua avida ruota attorno alla cappella con movimenti lenti e ritmati. Alessandro butta la testa indietro e mi prega di continuare. Il suo cazzo è molto largo e molto venoso e devo allargare bene la bocca per accoglierlo tutto.
"Leccami le palle!" E allora con la lingua gli lecco delicatamente i coglioni, prima uno, poi l'altro e quando sono ben insalivati li prendo tutti e due in bocca. Lui è in estasi e appena vedo che il cazzo si sta ammosciando lo riprendo in bocca e comincio a pompare aiutandomi con la mano. Ora il suo cazzo è di nuovo duro e a questo punto mi afferra le braccia e mi dice di girarmi. Io obbedisco.
Lui mi slaccia i pantaloni e me li abbassa contemporaneamente alle mutande. Mi prende da dietro e mi spinge verso il divano. Mi mette a 90 gradi, sputa sulla mano, se la passa sul cazzo e poi lo punta al mio buco del culo. Io sono preoccupato per il dolore, entrare così a secco.. e invece il ragazzo ci sa fare.. entra piano spingendo il suo cazzo largo con delicatezza. Io emetto un sospiro lungo, lui agguanta il mio culo con entrambe le mani e comincia a scoparmi. Sento il suo cazzo largo sfondare il mio buco stretto. I colpi sono veloci e profondi da subito e lui sembra un animale instancabile.
Colpo dopo colpo mi accorgo che dal mio cazzo comincia a colare un filo di sperma, afferro il cazzo per non sporcare il divano nuovo e mi giro a pancia in su. Lui prende le mie gambe messe all'aria e rientra nel mio buco senza dover usare le mani. Aumenta il ritmo, i colpi ora si fanno rapidissimi e profondi.
Capisco che sta per sborrare quando comincia ad emettere gemiti sempre più forti. "Vengo vengo!" Estrae il cazzo dal mio culo e lo porta vicino alla mia faccia. "Apri la bocca!" Uno schizzo denso e abbondante centra in pieno la mia gola, e poi altri 2 o tre schizzi mi inondano il viso. Afferro il suo manganello bagnato e lo prendo in bocca. Lo lecco e lo ripulisco ingoiando la sua crema bianca. Poi lui si china verso di me, lecca il mio viso e poi mi bacia.
Quel bacio allo sperma mi fa impazzire, l'eccitazione è al massimo, il mio cazzo è durissimo. Alessandro comincia a succhiarmelo, su e giù, su e giù.. il ragazzo ci sa fare e in un momento lo ingoia tutto fino alle palle, trattiene il respiro ma non vuole cedere. Gli chiedo di frenare o rischio di venire.
Allora lo metto io a 90 e gli spalanco il culo allargando le chiappe con le mani. Un culo pelosissimo! Comincio a leccargli il buco con movimenti circolari e poi verticali. Lui è in estasi. "Ti prego continua" mi dice. Allora mi succhio l'indice e glielo infilo. Lui sembra gradire. Infilo indice e medio insieme e lui ci sta.
Poi mi dice "Ti prego scopami". Infilo il mio cazzo nel suo culo con un movimento secco e veloce. Lui si contorce e trattiene un urlo di dolore misto a piacere. Lo inculo ben benino alternando colpi lenti a un colpo veloce e profondo, colpi lenti ed uno veloce profondo.
Poi mi prega di fotterlo veloce, e allora lo inculo con colpi sempre più repentini.
"Ah Ah Ah" urlo, ma non ho nessuna intenzione di uscire da quella tana calda. Sento la sborra che mi sale dai coglioni, non riesco più a trattenerla! Riempio il suo culo di sborra, 4 o 5 schizzi, suppongo. Esausto lascio che il mio cazzo barzotto esca da solo dal suo culo accogliente. Un fiotto di sborra bianca comincia a colare dal suo buchino ed io mi affretto a leccare con avidità.
Lui la spinge fuori contraendo i muscoli pelvici e la mia bocca lussuriosa è li pronta a berla. Poi si gira e mi bacia rubando con la lingua tutta la sborra dalla mia bocca.
Gli dico "Sì mi piace il salame duro, ma nessuno è duro come il tuo" e scoppiamo in una sonora risata.

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