Gay & Bisex
Tira anche ai vecchi
di sofy
15.12.2019 |
3.979 |
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"Quando il grosso e duro pene mi entro dentro tutto, l'amico sembrava dormire con la testa china sul libro dei compiti..."
Da adolescente ero sullo slittino con un amico e suo nonno, era molto anziano ma alquanto virile perche lo sentivo sempre duro sul culetto nelle discese. Anni prima, in casa di questo signore senti un discorso strano tra mia mamma e mia zia, bisognava impedire alle rispettive figlie di salire in camera con lui. Infatti invitava spesso le bimbe che giocavano con le bambole,a vedere una bellissima bambola che lui e la moglie avevano sul letto matrimoniale. Mamma e zia ne parlavano sottovoce e anche ridacchiando, probabilmente sospettavano qualcosa, senza averne certezza. Comunque le bimbe al suo invito iniziarono a dire che non avevano voglia, io invece incuriosito un giorno gli dissi che volevo vedere la bambola, mi ci portò ed effettivamente era bellissima, una bambolina piccola ma con un vestito da sposa largo come mezzo letto, mi diede un dolcetto e tornammo di sotto. Un altra volta invece mi invito lui, e salito in camera, mentre guardavo la bambola si abbasso i calzoni, mi disse di toccarlo sulle bianche mutande che sotto c'era un altra bambolina, non proseguo, giustamente non si possono raccontare cose pedofile, era solo per far capire che il nonno del mio amico era uno sporcaccione, come senti bisbigliato da mia zia. Quel giorno sullo slittino sapevo già cosa voleva dire, il sentirlo eccitato, Lo sapevo vedovo da poco e vederlo nascondere l'eccitazione evidente un po mi dispiaceva, iniziai durante le discese a toccarlo e anche lui mi tocco spesso il culo. Vicino al prato innevato c'era una cascina col fienile chiuso solo da un chiavistello, pensai ad una scusa per andarci con lui, la mia idea era di succhiargli il cazzo o fargli almeno una sega. Sottovoce gli dissi del fienile che sapevo aperto, ci lasciò scendere da soli con la slitta e poi io convinsi suo nipote che poteva provare da solo. Dissi che andavo in cascina in cerca di uno spago nuovo per la slitta. Nel fienile era già con i calzoni e mutande abbassate, si masturbava lentamente il cazzo voglioso, gli tolsi la mano e in ginocchio lo presi in bocca, era caldissimo, vecchio solo per i peli grigi e succhiai. Mi racconto della moglie morta, che spaventata dalla religione non faceva i pompini, gli dissi che ancora mi ricordavo della sua bambola e che mi piaceva salire in camera con lui, si eccitò di più e mi riempi la bocca di sborra che mandai giù. Mentre uscivo mi chiese del mio culo, se ero vergine. gli dissi di no, che lo avevo già preso.Corsi sul prato innevato con i suoi occhi che sapevo guardarmi il culo.L'unica possibilità era rivederlo ma sempre col nipote tra i piedi, io ero giovane e di lui si diceva che malgrado l'eta fosse sessualmente pericoloso. Questa fama, in un piccolo paese teneva lontane le donne da lui. Spesso convincevo l'amico ad andare insieme dal nonno per i compiti, ma più che toccargli il cazzo nascosti dal tavolo o qualche pompino veloce, mentre il nipote s'assentava in bagno non potevamo fare. Un giorno malgrado l'amico vicino, ero seduto sulle ginocchia di suo nonno, e quasi riusciva a mettermi il cazzo nel culo, eravamo vogliosi al massimo.Erano diversi pomeriggi che andavo da lui col culetto ben pulito internamente sperando fosse la volta buona, il mandarlo di qua o di là per rimanere un attimo soli non ci bastava, e quel giorno il nonno aveva deciso di dare del sonnifero al nipote.Poche gocce che lui già prendeva la sera, forse troppo poche, infatti da seduto ormai avevo la cappella che mi entrava nel culetto e l'amico era ancora sveglio.Quando il grosso e duro pene mi entro dentro tutto, l'amico sembrava dormire con la testa china sul libro dei compiti.Scopammo un attimo sulla sedia piano piano, poi mi tolsi da sopra di lui e corsi di sopra in camera sua. Sul lettone matrimoniale ancora c'era la bambolina, non la spostai mi sdraiai a pancia sotto, arrivò e mi mise il cazzo duro in bocca dal davanti mentre con due mani mi allargo le chiappe e tocco il buco.La succhiata fu breve, troppa la voglia repressa di scoparmi il culo. Mi riempi di sborra il buco dopo una violenta scopata, nessuna carineria se non di leccarmi e baciarmi da dietro schiena e collo dopo aver sborrato. Era un vero porcone pensai, farsi un ragazzo nella camera matrimoniale, lui che era stato per tutta la vita etero, d'altronde TIRA ANCHE AI VECCHI.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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