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devo salvare roby,il mio amico del cuore


di sofy
06.08.2021    |    1.402    |    1 9.7
"Tutta mercanzia per i giovani e si vestiva come tale, sempre jeans stretti o pantaloni in pelle neri come quel giorno che disegnavano il pacco, girai tra le..."

Un pomeriggio, avevo circa 14 anni mi trovai in casa di Roby che mi convince per la prima volta a fumare uno spinello, fini che intontiti salimmo in una camera libera della grande casa della sua famiglia e finimmo a letto, facemmo l'amore con la A maiuscola, infatti tra noi due non ci fu penetrazione quel giorno, ma solo baci e abbracci che finirono con un godurioso 69, poi ci aprimmo l'animo, lui mi confessò che aveva un maschio, che lo aveva inculato la prima volta, che con prepotenza lo scopava quando ne aveva voglia facendogli male perché mi disse che lo aveva molto grosso, e raccontò che unito alle esperienze vissute con me al fienile piuttosto violente ormai lo avevano convinto che nel sesso non potesse esserci tenerezza, anch'io ancora un po' "fumato" per assecondarlo gli raccontai che sentivo sempre tanto dolore quando mi inculavano e che non volevo più essere preso da uomini rudi. Così, iniziammo visto la libertà della camera a salirci nei pomeriggi liberi ed a lesbicare come fossimo due donne, spesso ci vestivamo come tali anche se mi veniva da ridere vedere Roby in minigonna, perché spesso se il cazzo era moscio gli spuntava giù
Avevamo una grande possibilità di intimo e di vestiti da donna perché la stanza veniva usata dalle sue zie quando tornavano dall'estero, erano molti i collant che poi strappavamo per liberare il cazzo e i reggiseni. A sua madre diceva sempre che eravamo su a studiare e lei operata a un anca mesi prima saliva difficilmente le scale. Perlopiù andavamo sotto le coperte ci abbracciavamo e limonavamo tantissimo, per poi a cazzi duri succhiarci, qualche volta oltre che a farci vicendevolmente i ditalini al culetto ci infilavamo delle candele, a Roby quando gliela mettevo mentre lo succhiavo a 69 dove lui spesso stava sotto si induriva ancora di più il pene è quasi subito sborrava, io invece a sentirmi penetrare il culetto mi sentivo femmina e mi si ammosciava, non lo dicevo ma avrei voluto essere scopato da un maschione. Un giorno dopo aver finito il nostro sex,mentre aspettavo che Roby si fumasse una sigaretta, aveva preso il vizio di fumare, lo convinsi a fatica a dirmi chi era l' uomo che lo usava per il proprio piacere. Si confidò perchè lo ricattai che non sarei più salito in camera con lui
Rimasi sorpreso, di vista sapevo chi era, sembrava una persona molto virile, molto macho uno sciupafemmine, infatti quando lo vedevo con i pantaloni attillati gli guardavo spesso il grosso bastone che aveva nascosto, e pensavo che era un cazzo solo per donne. Era il marocchino che aveva la bancarella nei mercati dei paesi e vendeva soprattutto musicassette. Roby mi confido che era lui che ogni tanto gli regalava un sigaretta spinello, la prima volta che se lo era scopato, successe perché Roby era tornato per lamentarsi di una cassetta appena acquistata che era rovinata, lui lo fece entrare nel furgone per ascoltarla insieme e qui lo convinse a fare qualche tiro di una strana sigaretta, probabilmente si assopì e si svegliò solo quando si senti penetrare dolorosamente il culo, subì violenza perchè gli tappo la bocca con una mano e se lo scopo fino a sborrargli dentro senza profilattico. quando scese il mercato era finito da un po' e il furgone parcheggiato in un angolo isolato, il marocchino disse a Roby che se fosse stato zitto gli avrebbe dato tanta roba da fumare. Fu questo che frego Roby per la voglia di spinello ritorno su quel furgone. Il primo mercato susseguente al racconto di Roby andai alla sua bancarella, avevo di proposito dei pantaloni bianchi che esaltavano il mio culetto, girai parecchio intorno alle scatole delle musiche cassette e gli chiedi anche provocatoriamente se ne aveva altre nel furgone, avevo un desiderio pazzesco di vedergli il cazzo e magari di succhiarglielo, ma niente non mi filava, probabilmente o non ero il suo tipo, magari troppo femmina, oppure pensai ero troppo giovane per lui.
Compresi che un po' come avevo fatto con Mohamed, che a proposito aveva la bancarella molto lontana, dovevo essere io a convincerlo che ero un frocetto voglioso e anche se giovanissimo non gli avrei dato problemi con la legge. prima insistetti con Roby perché venisse con me al mercato ma inutilmente, la prepotenza con cui ormai pretendeva di far sesso lo atterriva, così mi feci almeno dare una cosa che poteva servirmi. Quel giorno misi un pantaloncino di cotone parecchio sgambato e sotto indossai un perizoma per tenere si nascosto il pistolino ma soprattutto volevo che il filo tra le chiappe lasciasse che il pantaloncino mi entrasse nel solco tra le natiche, indossai un po' di bigiotteria civettuola e andai al mercato. Appena lo vidi feci un confronto con Mohammed, il mio amico egiziano era più vecchio è ciccione e parlava male l'italiano, il marocchino era alto snello penso 30 anni, vendeva musicassette oltre che radio registratori cuffie ecc... tutta mercanzia per i giovani e si vestiva come tale, sempre jeans stretti o pantaloni in pelle neri come quel giorno che disegnavano il pacco, girai tra le numerose cassette in legno che raccoglievano musiche di generi diversi, mi sentivo spesso i suoi occhi addosso soprattutto se mi giravo ero sicuro di avere il suo sguardo sulle chiappe, ma non vi era nessun cenno da parte sua, neanche l'occhiolino, poi mi si ruppe un braccialetto di perline
Sapevo che sarebbe successo ogni tanto quel braccialetto si rompe, potrei dire se c'è un maschio vicino che mi piace, piegato a 90 gradi iniziai a raccogliere le piccole perline, mi si avvicinò ma non ci fu contatto, come invece mi sarei aspettato, e allora mi piegai sulle gambe anche perché qualche pallina era rotolata sotto i cavalletti, e avevo il suo pacco all'altezza del viso, la salivazione azzerata che voglia! raccolsi le ultime biglie col suo pacco sempre a 20 centimetri dalla mia bocca, nel rialzarmi finsi il bisogno di aggrapparmi e gli toccai la gamba arrivando ad accarezzargli l'interno coscia ma non ebbi il coraggio di
risalire con la carezza e toccargli il pacco, eravamo un po' stretti tra le cassette e malgrado tenessi il culetto sporgente non mi sfiorò neanche, e allora decisi di usare "l'arma segreta" la cassetta rovinata di Roby, gli dissi testuali parole anch'io ho una cassetta dei Duran Duran presa qui che è rovinata, probabilmente non capi subito poi gli vidi un sorrisetto sotto i baffetti neri si tocco il pacco spostandosi un po' l'uccello che era probabilmente in una posizione scomoda, si dimostrò tranquillo e mi disse vieni al portellone dietro il pulmino che l'ascoltiamo insieme, non faceva niente e io col dorso della mano gli toccai la gamba sulla coscia poi col palmo gli accarezzai il bel pantalone in pelle salendo fino all'inguine, intanto lui mi chiese quanti anni avevo, mentii sull'età e gli dissi sedici che era la stessa età di Roby, ne dimostri molto meno mi disse in un perfetto italiano, gli misi la mano decisa sul pacco alzai lo sguardo e gli dissì: me la cambi per favore? facendogli capire che per una cassetta nuova ci sarei stato,la patta aveva i bottoni uno era già aperto un altro si sfilo entrai con la mano e sotto un leggero tessuto c'era un cannone durissimo, eravamo al riparo del portellone aperto gli feci uscire il cazzo. Era grosso, come quello di Mustafà ma durissimo come l'acciaio lo segai un po' aspettando l'invito a prenderlo in bocca, ma c'era gente che lo chiamava, perche aveva scelto e doveva pagare, uscì con la maglietta lunga che gli copriva l'eccitazione mentre prima l'aveva infilata nei pantaloni, quando tornò rollo una sigaretta che non accettai, mentre io gli tiravo fuori ancora quel bel cazzo, mi diede indicazione di come incontrarlo in tranquillità mentre lo segavo, soffrivo, lo volevo ma li era impossibile, gli dissi di portare la crema, volevo sapesse che lo volevo nel culetto e non mi sarei accontentato di un pompino, sembrò sorpreso mi si avvicinò mentre si ricomponeva e si infilò dopo avermi accarezzato la schiena sotto il pantaloncino mi tasto forte le chiappe e con un dito mi tasto il buchino senza entrarci e mi disse: ok ti faccio il culo!....è tardi scriverò il seguito
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