Gay & Bisex
RAMON
di boysecrets
14.05.2014 |
4.397 |
2
"Incasso con indifferenza quando mi dice che lo fa per mantenersi, avevo pensato a questa ipotesi quando poco prima in un momento di lucidità mi sono chiesto..."
La donna dallo sguardo languido raffigurata sulla tela davanti a me, appare e scompare continuamente ai miei occhi, alternandosi col nero del cuscino sulla cui sommità è poggiata la mia testa. Questa visione ad intermittenza è causata dall'andirivieni del mio corpo, stancamente disteso prono sul letto, e che Gabriele, mosso da improvviso istinto animale come è solito fare, ha velocemente denudato e da dieci minuti buoni sta assestando nelle sue viscere dei colpi ben cadenzati tali da produrre questo effetto "ora ti vedo ora non ti vedo". In un momento di lucidità mi rendo conto di non essere per niente partecipe, di essere assolutamente inerme e offerto al mio carnefice...Solitamente a questo punto avrei dovuto inarcare la schiena come piace a lui, muovermi un pò sinuosamente ed dopo qualche secondo sentire il suo rantolo che annuncia la grande venuta. Stavolta ho aspettato che me lo chiedesse lui, così è stato, facendomi realizzare con questo espediente che con molta probabilità questa sarebbe stata l'ultima volta che entrava dentro di me.
A dire la verità, avevo già deciso di non volerlo più vedere dopo aver saputo da fonte certa che il giovanotto si era creato una nuova situazione, più stabile a suo dire, con un avvocato di mezza età molto noto in città che gli avrebbe mantenuto gli studi, ancora a suo dire, e con cui molto presto avrebbe addirittura vissuto sotto lo stesso tetto, sempre a suo dire.
Poco dopo, mentre mi avviavo verso la porta, mi sono limitato ad un "ciao Gabriele" e alla sua retorica domanda "Ci sentiamo?" ho semplicemente risposto con un "non credo". E questo l'ho detto io.
L'orologio sul cruscotto della mia macchina mi dice che sono quasi le 2 della notte. Non so da quanto tempo sto vagando senza meta. Apro i finestrini e mi faccio coccolare dall'aria mite di questo maggio, riflettendo su ciò che è successo prima, colpevolizzandomi per essere stato forse troppo precipitoso e assolvendomi un attimo dopo pensando di aver fatto la cosa giusta. Me ne esco comunque, parecchie seghe mentali dopo, con una certezza, cioè non rinnegando minimamente il periodo trascorso con Gabri, fatto di passione e complicità anche se attraversato da alti e bassi come può succedere a tutti e contornato dal nostro perpetuo sperimentare, a volte in maniera quasi teatrale, le più disparate situazioni e posizioni. Sorrido quando mi ritorna in mente quella volta che entrati al supermercato, senza aver fatto alcun accordo preventivo, facemmo finta di non conoscerci e iniziando con un gioco di sguardi siamo finiti nei bagni in fondo al reparto casalinghi come due perfetti sconosciuti. Perso nel ricordo di questa storia ormai andata, indeciso se tornare a casa o incentivare il consumo di carburante, mi ritrovo del tutto casualmente nei pressi del vecchio mercato ortofrutticolo e come destato dalla curiosità di vedere se ancora l'enorme spiazzo sterrato ai margini della pineta, proprio alle spalle della struttura ormai abbandonata, fosse popolato da anime in pena come la mia, abbandono le velleità di andare a dormire, svolto a sinistra e percorrendo un centinaio di metri mi ritrovo sotto la fioca luce dei lampioni del breve tratto asfaltato dell'area per poi addentrarmi nell'oscurità. Era tanto tempo che non passavo da qui e realizzo subito che la zona deve essere ormai caduta nell'oblio visto che non si nota presenza umana. Compio qualche giro puntando con gli abbaglianti verso i pini nella speranza di scorgere qualcuno e mi accorgo che l'ansia e la voglia mi hanno fatto eccitare e, quasi a cercare la conferma, mi passo la mano sul cazzo sentendolo durissimo sotto la tuta.
Stavo quasi per rinunciare e guadagnare la via del ritorno quando davanti ai fari della macchina una sagoma dalle sembianze umane, visto che finora ho visto solo cani, si materializza all'improvviso. Mi soffermo e a distanza noto che guarda verso di me quindi alzo i finestrini e decido di avvicinarmi. Mentre sono ormai a pochi metri dallo sconosciuto, comincio a studiarlo un pò cercando di realizzare subito se vale pena fermarsi e rischiare. Giunto a pochi metri prima di accostarmi a lui mi accorgo è giovane, avrà circa vent'anni, indossa un t-shirt abbastanza aderente che ne mette in risalto il fisico definito, sembra carino anche in viso. Mi fermo, accendo la luce interna dell'abitacolo e lui si accosta alla portiera. Ci guardiamo per un tempo indefinito.
Bello, di carnagione scura, tratti latino-americani, leggo subito nei suoi occhi che ha molta paura, forse più di me. Le labbra carnose e perfette, manco fossero state disegnate da un Michelangelo in giornata di grazia, si schiudono facendo spazio ad un sorriso che mi uccide togliendomi ogni facoltà di reazione.
Abbasso il finestrino e mentre si avvicina poggiandosi con le braccia sulla portiera, un odore di giovane maschio e gomma alla fragola assieme mi invade facendomi perdere quasi i sensi. Cerco di pronunciare qualche parola ma non so che dire. "Fammi quello che vuoi" penso dentro di me e per tutta risposta ricevo il colpo di grazia quando mi sorride nuovamente e dalle sue labbra angeliche esce: "Hola"
Non voglio nemmeno immaginare il sorriso ebete che mi si stampa in faccia (sono sicuro che sia così) e sussurro un "Ciao" che, lo avessi detto in televisione ci sarebbero voluti i sottotitoli. Nei minuti che seguono, derubato delle mie capacità di intendere e di volere, mi dice in perfetto italiano nonostante il suo marcato accento spagnolo, di chiamarsi Ramon, di avere ventidue anni e di essere catalano, tenendoci particolarmente a specificare questa ultima cosa. Si trova in Italia da circa un mese grazie al progetto Erasmus e ci sarebbe restato per tutta l'estate. Incasso con indifferenza quando mi dice che lo fa per mantenersi, avevo pensato a questa ipotesi quando poco prima in un momento di lucidità mi sono chiesto cosa ci facesse una meraviglia del genere in un posto così isolato e conosciuto come uno dei più frequentati battuage della città. Ramon mi rassicura e lo stesso faccio con lui, così dopo una ventina di minuti siamo in macchina verso casa mia. Per strada mi sciolgo dalla tensione e le racconto un pò di me, della mia vita, tralasciando però le ultime ore trascorse
Sul terrazzo di casa mia Ramon osserva estasiato il mare mentre una leggera brezza accarezza i nostri corpi e mi racconta, come fossi un suo vecchio amico, della sua prima volta, della spiaggia di Barcellona dove lui ed un compagno di scuola decisero insieme di diventare grandi, parole testuali, e vivere appieno la propria sessualità e, forse per accendere ancora di più l'eccitazione, mi racconta tutto nei particolari. Lo ascolto estasiato quando all'improvviso si gira verso di me, si avvicina e le sue labbra si posano sulle mie, prima dolcemente poi più decise. SI ferma, apro gli occhi lo guardo e prendendogli dolcemente la testa fra le mani gli dico: "Sei bellissimo" e mi risponde con l'ennesimo sorriso assassino provocandomi una scossa lungo la schiena. Ci baciamo con molta passione e per la prima volta i nostri corpi aderiscono l'uno contro l'altro. Le sue braccia mi cingono il collo poi scendono e con le mani mi accarezza la schiena poi più giù, facilitato dalla poca resistenza opposta dalla mia tuta, affonda entrambe le mani con forza nel mio culo facendomi trasalire ed emettere uno strano verso di cui mi vergogno un pò.
Lo prendo per mano e lo conduco verso il mio letto, mi volto verso di lui e gli sfilo via la maglietta, mi siedo sul bordo del letto, lo avvicino a me e comincio a baciarlo sul petto, sull'addome e poi prendo a leccargli i capezzoli, sento che gli piace e lo faccio con molta più decisione, mi alzo, con la lingua arrivo fino al collo, ai lobi e lui ansante mi lascia fare. Lo bacio con molta forza iniziando una vera e propria battaglia con le lingue e percepisco ancora un vago sapore di fragola, lo sento mugolare di piacere quando con la mano sbottono i suoi jeans, un bottone alla volta, quindi con gesto deciso afferro il suo cazzo e con un dito massaggio la sua cappella sentendola enorme sotto gli slip.
Il mio respiro irregolare mi dice che sto per perdere totalmente il controllo, e lui lo stesso.
Con un gesto deciso e fermo mi prende per la testa e mi spinge ad inginocchiarmi davanti a lui, si stacca e si spoglia completamente.
Dio mio Dio mio Dio mio penso convulsamente...è qui tutto per me...
Mi guarda in faccia, serio, mi accarezza il viso col dorso della mano e con l'altra mi afferra per i capelli prima dolcemente poi con più forza. Tenendomi la testa ferma prende il suo cazzo in mano, mi ordina di rimanere fermo e avvicina la sua cappella alle mie labbra...sono tentato di prenderglielo in bocca ma esercita una tale energia che non mi permette movimenti...mi passa la cappella sulle labbra, non resisto e la lecco, lui trema di piacere ma per tutta risposta mi molla uno schiaffo per aver disobbedito..."Solo quando dico io" aggiunge tirandomi ancora più forte i capelli. Sento un dolore atroce alla testa ma il piacere è ancora più forte...
Non so quanto resisterò ma per fortuna il mio maschio decide di proseguire e con un colpo deciso mi ficca tutto il cazzo fino in gola iniziando a scoparmi la bocca con vigore, ininterrottamente, soffermandosi di tanto in tanto con tutto mil cazzo dentro facendomi mancare il respiro...Si gira e mi tira a se, si siede sul letto senza uscire dalla mia bocca, molla la presa dei miei capelli e capisco che tocca a me...inizio a pompare vigorosamente e sto quasi per venire quando sento che si contorce dal piacere...sono sempre stato un grande in questo...mi stacco lo prendo in mano e glielo meno mentre gli lecco le palle...la mia lingua serpentina lo fa impazzire...mi afferra e mi trascina sul letto, mi rigira sulla schiena e mi alza le gambe, affonda il suo viso nel mio culo e la sua lingua durissima comincia a lavorarsi il mio buco...non riesco a trattenermi e comincio a gridare con la voce rotta dal piacere, le sue mani afferrano energicamente le mie gambe spingendomi all'indietro...poi si solleva un po, sputa due volte centrando perfettamente il mio ano e mi ci passa sopra la cappella facendo sempre più pressione...lo blocco...lui capisce e mi aspetta senza fermare tuttavia il suo strusciare in mezzo alle mie chiappe...allungo il braccio, apro il cassetto e prendo un profilattico...in un attimo lo mette e chiudo gli occhi...
Ramon entra lentamente, avverto la grossa cappella insinuarsi dentro di me, poi piano piano tutto il cazzo...tutto dentro fino a poggiare le palle sul mio culo...poggio le mie mani sul suo di culo...è bello sentirlo sotto le mie mani...lo spingo a me..lui comincia con un movimento ondulatorio come per allargarmi...mi fa gemere di dolore e di piacere, poi mi prende le braccia e fa in modo di bloccarmi all'indietro, gambe e braccia...comincia ad entrare e uscire prima piano poi aumenta il ritmo, sempre di più...sempre più forte...comincia a sbattermi ad un ritmo vertiginoso...mi fa perdere i sensi, sto per svenire ma si ferma in tempo.
Mi fa riprendere ma giusto il tempo di rigirarmi e mettermi a pecora...stavolta entra con un colpo secco facendomi impazzire dal dolore, piacevolissimo dolore...mentre mi fotte il culo si china verso di me e mi afferra il cazzo...comincia a menarmelo fortissimo ma non passa molto che raggiungo il paradiso...sborro tremando di piacere...lui accompagna i miei rantoli ma non accenna a fermarsi...passandomi le braccia davanti al petto mi afferra per le spalle...mi possiede fortemente, mi tira a se mentre mi scopa con un ritmo da infarto...d'un tratto si esce, sento il rumore elastico del preservativo sfilato via, mi gira, si siede su di me avvicinandosi alla mia faccia e comincia ad inondarmi di sborra...in tutto il viso rantolando di piacere...quindi si alza e si lascia andare sfinito su di me...
Quel corpo caldo e affannato e stretto al mio...vorrei restare per sempre cosi penso...per un po vengo accontentato...qualche minuto dopo ci addormentiamo entrambi, uno nelle braccia dell'altro....
Quando riapro gli occhi mi accorgo che le prime luci dell'alba stanno facendo la loro comparsa...Ramon dorme beatamente accanto a me e ,guardandolo, le passo una mano fra i capelli evitando di svegliarlo...
Poi sorrido felice perchè ho realizzato che mi aspetta un'estate fantastica, un'estate col mio Ramon...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.