Gay & Bisex
Nei bagni di Milano FS
di Seganowpd
31.03.2021 |
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"Mi è sempre piaciuto fare Cruising nei bagni pubblici! Da ragazzo, durante l’Università vedevo nei bagni della Stazione fs di Padova molte scritte e, ..."
Mi è sempre piaciuto fare Cruising nei bagni pubblici! Da ragazzo, durante l’Università vedevo nei bagni della Stazione fs di Padova molte scritte e, talvolta, ho trovato qualcuno che sembrava interessato. La mia timidezza però non mi ha permesso di accettare inviti più o meno velati. Da una quindicina d’anni, invece, sono diventato più spavaldo, complice il cazzo duro che mi viene tutte le volte che mi avvicino a un pisciatoio. Il mio pisello infatti, al di fuori di ogni più attenta norma di educazione, tende a volersi mostrare in tutta la sua pienezza, ogni qualvolta può farlo!! Così è successo che, ogni volta che sono dovuto andare a Milano per lavoro, dovessi sempre recarmi ai bagni del Ciao in piazza Duomo ( vero segatoio) o, più frequentemente, in quelli della stazione Centrale. Qui mi è capitato di tutto. Dall’aver trovato ragazzi timidi, che, fingendo di pisciare (oppure al termine della pur vera minzione) si accontentavano di una sbirciatina, e tanto era loro sufficiente per esplodere in una copiosa sborrata, a incontri con veri e propri “edger” ossia segaioli incalliti che restavano anche due o tre ore ai pisciatoi incuranti degli sguardi ( a volte accondiscendenti, a volte severi) degli inservienti. Sia per gli uni che per gli altri la vista del mio uccello era fonte di felicità. Alcuni allungavano la mano per sentirne la durezza, altri si calavano per un veloce pompino, cercando, spesso in modo maldestro, di nascondersi per non far vedere ciò che stavano facendo. Ma la volta che ricordo con più piacere è stata quella che mi ha coinvolto con un ragazzo di cui cambierò il nome, Vittorio, lo chiamerò. Questo ragazzo, sui 23 anni, alto circa un metro e ottanta, come me, aveva uno zainetto da studente, e vedendolo, avevo immaginato che fosse passato per i bagni della stazione solo per fare i suoi bisogni, Invece, dopo aver fatto la pipì, vedo che indugia, quasi fosse indeciso sul da farsi. Ve lo descrivo. Alto, come vi dicevo, circa 1,80, magro e muscolosetto (di quelli che sembrano così di natura, senza frequentare una palestra, cioè), capelli fulvi, tra il castano e il rosso, con ciuffo e riga in parte, un po’ mossi, occhi neri grandi e vispi. Mi guarda e si guarda intorno. Entra furtivamente in un bagno chiuso facendomi segno di seguirlo con la mano. Io non credo ai miei occhi, perché era proprio un bellissimo ragazzo. Appena dentro sfodera un sorriso, a trentadue denti bianchissimi, e si presenta. Sono Vittorio, dice. E procede poi senza perdere tempo, con le sue mani affusolate e belle anch’esse, a tirarmi fuori il cazzo dai pantaloni. Mai lo ebbi così lungo! Mi tirava tantissimo, così tanto da sembrare di 21 cm!! ( misura 18/19, di solito). Non perde tempo e tira fuori anche il suo! Un bel cazzo, più grosso che lungo, contornato da pelo rossiccio ( più rosso dei capelli). Iniziamo a limonare, forte e a strusciarci sensualmente cazzo contro cazzo. Lui era in jeans maglia bianca e giubbino jeans e io invece in giacca e cravatta. Me ne sono sbattuto allegramente del fatto che qualche filamento di presborra mi macchiasse un po’ la camicia! Ma chi se ne frega, ho pensato!!! Mi perdevo nei begli occhioni neri di Vittorio, fino al momento in cui non abbiamo iniziato a spompinarci a vicenda! Lui sembrava impazzire per il mio cazzo, io per il suo, con quell’odore di cazzo ( non sporco, ma eccitato) tipico dei rossi, così pregnante! Lo amai alla follia. Poi si girò e mi diede il culetto da leccare! Io amo il rimming, ma temo molto le situazioni improvvise come questa. Mi volli fidare. E ebbi ragione! Un culo buonissimo, con un sapore e profumo di culo di bel ragazzo, che mi sembra ancora di averlo sotto le narici. Un po’ di leccate e lui tira fuori dalla tasca un preservativo, me lo mette e si fa inculare in piedi, li, nel cesso, con la testa girata all’indietro per riuscire a baciarmi!! Beh un godimento totale. Ho riempito il preservativo, dopo poco, e lui, all’unisono, ha sborrato sopra il tappo del wc. Io ho passato una mano per prendere una goccia della sua sborra dalla cappella e assaggiarne un po’ ... ambrosia... ce la siamo scambiata in un bacio. E poi, dopo mezz’ora vissuta pericolosamente, sono uscito da quel bagno, per andare in azienda. Ci siamo scritti dei whatsapp ( abbiamo scambiato il numero) ma mai più rivisti! Chissà se accadrà mai! Intanto il destino ci ha fatto vivere una bellissima ora d’amore! Grazie Vittorio, grazie Milano!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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