Gay & Bisex
La mia non ancora prima volta
di zap13
16.05.2013 |
2.922 |
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"Dopo questa volta molti minuti stavamo per venire..."
La prima volta non si svorda mai, o forse si. Sicuramente non puoi dimenticare ciò che è per te ancora un sogno. Sela prima volta infatti ancora non l'hai avuta puoi solo fantasticare su ciò che vorresti vivere. È cosi che mi immagino poco più in la nel tempo a guardare indietro a questo momento. Stavo infatti scrivendo un racconto su un sito di annunci quando, aggiornando per sbaglio la pagina vedo l'icona che mi avvisa di alcuni messaggi. Sono stati inviati alcuni da amiche trans, trada amici gay e bis ex che leggendo il mio annuncio si sono incuriositi e sono interessati a conoscermi. Che bello per una volta non sembrano i soliti inconcludenti ! Mi chiedono di dove sono, midicono ciò che sempre spero e cioè che potrebbero ospitare. A loro piace anche il car sex. Io vorrei accontentare tutti, pero cavolo non so bene come comportarmi perché non ho mai avuto modo di fare esperienza. Parlo con loro e spiego loro la situazione e mi capiscono, mi vengono incontro eccitandomi e intrigandomi. Tra questi uno sa spiccare. È un amico gay che dice di amare talvolta il travestimento, ma è per lui una cosa sporadica. Sa che sono impacciato e che non so cosa aspettarmi da un primo rapporto con un uomo, come muovermi e immagina le mie paure. Fortuna che sembra cosi incoraggiante. Ci mettiamo d'accordo per un appuntamento, sarei dovuto andare da lui. Forse era primo pomeriggio, forse sera ora non ricordo. Ricordo pero cheandai all'ora decisa a casa sua, quasi deciso a scappare via una volta sionato il campanello. Per fortuna dopo averlo fatto ho trovato la forza di salire e incontrarlo. Vado al suo interno e quando apro la porta trovo quest'uomo mascolino, un bel fisico e per fortuna non un semplice palestrato, snello, atletico, un po rilassato ma nel complesso bell'uomo. Mi apre già in mutande, slip scuri che nascondevano qualcosa di grosso, ma non mi concentro su quello e cerco di salutare cordialmente. Mi fa entrare, mi dice come si chiama ma non gli interessava sapere il mio nome. Glielo dissi anche se gli avessi detto una bugia la cosa non gli avrebbe assolutamente fatto effetto. Dietro di lui la casa si intravvedeva poco perché proprio come speravo aveva preparato la sua abitazione chiudendo le finestre, luce c'era ma era molto soffusa, molto eccitante come situaziobe già alla semplice dtretta di mano. Sa che parlare molto mi avrebbe imbarazzato cosi dopo poco inizia a farsi avanti e toccarmi. Non mi bacia. Sentiva benissimo il mio membro in tiro e vedevo che anche il suo si preparava all'azione. Odore di incenso nell'aria. Mi invita a togliere i vestiti e con sempre meno timore lo faccio, e mi muovo anche io per prendere il suo fallo in mano. Era la prima volta della mia vita in cui prendevo in mano il cazzo duro di un uomo. Non mi faceva impressione, anzi mi eccitava. Inizia quindi a sfiorarmi il petto con le dita dell altra mano e si china con la testa. Appena ho capito quello che stava per fare mi sono eccitato ancora di più. Io pero non volevo rimanere in disparte allora, apur vendo detto a lui precedentemente di non averne mai fatto uno di ,ci mettiamo a 69. Io godo come un matto, lui è molto bravo, mi succhia, mi lecca le palle e io faccio a lui quello che ho sempre sperato ricevere dalle mie tantissime ragazze . . Quabdo poi mi lecco un dito e lo metto con garbo nel suo buco lui si eccita. Fa lo stesso. Pur essendo solo un dito a un mio "ai" si ricorda della situazione e allora mi dice "girati, fidati di me". Eccitato anche se un po dolorante cosi feci. Coricato a pancia in giu non volevo guardare ma sentivo che apriva un barattolo, era un olio. Già mia cava tenere in bocca quel cazzo di medie dimensioni ma cosi duro, cosi saporito di uomo! E l'odore delle sue palle e la vicinanza al suo culo. Intanto iniziava a mettermi in dito dentro, poi due e con l'altra mano mi faceva una sega. Mi vergognavo ma stavo già quasi per venire cosi presto! Al suo "tirati su" capii di dovermi mettere a pecora. Mi prese di nuovo in mano il pisello e segandomi mi penetrò. Ah che goduria! Gli venni in mano poco dopo e lui venne nel preservativo che si era messo poco prima. In quel momento la persona che avevo etichettato cosi "pudica" cambiò aspetto e dopo essersi pulito la mano con la bocca si tolse il profilattico e me lo riversò addosso spalmandomelo sul petto. Mi sentii in dovere di leccarlo ancora e il gusto che aveva ora il suo pene mi faceva impazzire. Mi scusai per esser stato cosi breve ma mi disse rassicurandomi che se lo aspettava. Parlammo comunque poco tutto l'incontro anche in quei minuti che separarono il primo rapporto con un secondo. Cominciammo come prima ma ora tutti e due eravamo più porci. Mi propose del pissing ma non accettai. Lui però mi chiese di farlo su di lui. Si eccitava e cosi gli pisciai addosso. Quando in seguito con mio naso mi trovai allaltezza del suo ano per leccargli le palle vedevo ancora un po di umido della mia urina. Mi chiese di mettergli quante più dita dentro e con pazienza e lubrifi entro una mano. Io pero non volevo essere attivo e lui lo sapeva. Cosi mi prese e prima dolcemente, poi con forza facendomi anche un po male mi entrava dentro. Dopo questa volta molti minuti stavamo per venire. Ci mettemmo a 69 e tutti su dati arrivammo al culmine dell'eccitazione. Le bocche furono colme dei nostri fluidi. Lo ingoio e mi chiese di fare lo stesso, da tanto ero eccitato buttai giu una buona parte. Ci facemmo i complimenti, mi rivestii dopo poco e tornai a casa. Tutt'ora non riesco a smettere di farlo. Di provare amici nuovi e di rivedere quelli vecchi. Ah già mi sto sbagliando.. per ora è tutta fantasia, peccato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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