Gay & Bisex
Un incontro - Pt2
di zap13
22.02.2016 |
3.978 |
3
"Mi avvicino voglioso e sento adesso un leggero odore di uomo che mi fa gola, mi porto con gli occhi alla sommità e vedo il buchino umido, con già una..."
Stava godendo così tanto che il mio uscire di colpo sembrava averlo fatto arrabbiare. Infatti, per smorzare la situazione, decido di dedicarmi ancora a lui in un altro modo. La mia intenzione, in realtà. Era quella di non far finire così presto la magia, perché m stava piacendo godere grazie alla stretta del buco di un uomo di mezza età, aperto sessualmente, che aveva solamente voglia di passare del tempo a godere. Lo invito quindi a coricarsi in pancia in su, ma mi inginocchio per terra contemporaneamente perché capisse che non avrei continuato a penetrarlo, malgrado l’uccello ancora nel preservativo. Il grande momento è ora arrivato, posso finalmente godermi il suo cazzo! Infatti si gira, e dal solco delle chiappe schiacciate sul divano, i miei occhi si alzano e passano sopra le palle tese, in un sacco tondo e duro, alla base del suo cazzo bellissimo. Circondado da un po’ di peli neri non troppo lunghi, si ergeva un’asta lunga, larga come la mia mano, dal colore chiaro come la sua pelle. Questo bastone era percorso da vene scure e pulsanti, terminando poi con il rosa scuro di una cappella più larga dell’asta che pure al centro si allargava leggermente, grossa anch’essa. Mi avvicino voglioso e sento adesso un leggero odore di uomo che mi fa gola, mi porto con gli occhi alla sommità e vedo il buchino umido, con già una sorpresa in serbo. Premo dolcemente alla base di questo bel cazzo e scorro verso l’alto, facendo uscire quel poco di precum che, perverso, lecco avidamente. Qualche giro di lingua e apro la bocca come non ricordavo di fare da molto e lo faccio entrare. Mi trovo a correre su e giù per il suo sesso con una mano sulle palle e l’altra che gioca entrando ed uscendo da lui. Sento il suo pene indurirsi un po’ e scelgo la stessa soluzione di prima. Mi fermo. “Ma perché adesso?” Mi chiede.
“Resisti, vieni qua” E rispondendogli così mi corico a mia volta a pancia in su sul divano. Sta al gioco. Mi salta sopra con affanno ed inizia a leccarmi voracemente i capezzoli, sembra impazzito. Ansima, corre sulle mie mutande e affonda la faccia sul mio cazzo in erezione. Mi alza le gambe in modo da vedere il mio culo e fa la stessa cosa. Mi toglie le mutande e si fionda tra i miei pochi peli iniziando a leccare avidamente buco e palle. Buco e palle. Buco e palle. Ho il cazzo durissimo e non saprei dire per quanto tempo gli porgo il buco da leccare. Sento però quando, come me, appoggia un dito ed entra con le sue grezze mani in me. Mette prima tutto un dito dentro, poi due, facendoli roteare un po’. Di colpo ne entrano tre ma non si ferma! Un movimento rapido avanti e indietro lubrificato con la sua saliva abbondante finchè non ne fa entrare un quarto! Sento un certo dolore, rallenta un pelo ma continua a lavorare sul mio buco, nella speranza di vedermi allargato bene, come dice di amare. Si alza dicendo di mettere il preservativo e lo va a prendere il camera. In quel lasso di tempo, per voglia e curiosità, mi lecco due dita e le poggio al mio buco: entrano facilmente! Sono bello rilassato grazie al suo lavoro e sono pronto ad essere montato, anche se non mi ha neanche fatto una pompa! Torna mentre mi sto ancora toccando. “Bravo, bravo” Afferma. “Ho preso il preservativo ma non solo. Non so se hai visto tra le foto cosa mi piace anche fare…Sei riuscito a vedermi passivo “al naturale”, quindi questi oggi spettano a te” E così dicendo mi porge un perizoma ed una gonnellina che ormai, eccitatissimo e voglioso, indosso. Fatto questo indossa il preservativo, scosta il filo dell’indumento che mi trovo ora ad indossare e gentilmente mi penetra. Non provo tanto male, ma anzi dopo poco inizio a sentire un piacere enorme, pensare che ero io a non voler fare venire lui! Questo aumenta il ritmo, sempre più veloce inizia a toccarmi palle e cazzo durissimi ed ormai non sento più alcun fastidio. So che rischio di venire ma non voglio smettere di godere così ed infatti, quasi senza accorgermente, esplodo di colpo in una schizzata abbondantissima proprio mentre la sua mano sta andando su e giù per la mia asta sempre più gonfia, sporcandola, ma soprattutto venendo abbondantemente sulla gonnellina stropicciata sulla mia pancia. In un attimo, senza smettere di penetrarmi in profondità, lo vedo ghignare compiaciuto. Allunga quindi la mano verso di me e mi impone di pulire quel poco sulle sue dita con la bocca. Senza battere ciglio, esce un attimo, mi sfila la gonna e, ugualmente, me la sbatte in faccia seppur sporca di me, ma non ci dedica molto tempo e continua ad entrare a fondo in me fin quando non lo sento uscire di colpo. Mi viene affianco e mi dice di penetrarlo di nuovo con le dita, adesso è in piedi affianco a me che si sta segando. Mi lecco le dita velocemente e riesco ad entrare solo con l’indice che muovo rapidamente al suo intenro. Lo sento ansimare e finalmente mi godo lo spettacolo. Dal suo grosso cazzo iniziano ad uscire fiotti che sembrano interminabili e che fa finire in parte sul mio uccello in parte sul mio petto, godendo ad alta voce. Fatto questo si accascia sul divano ai miei piedi, appagato, sudato ed ansimante, che si rilassa giocando con la mano sinistra col suo uccello e con la destra con il mio, ancora un po’ umido di lui e di me, pensando a cosa ne sarebbe stato ora del nostro incontro, ricordando anche che nessuno avrebbe avuto altri impegni a breve……
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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