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La mia indole 3


di maledesire
03.09.2024    |    6.473    |    9 8.4
"Di nuovo sento una cappella strusciarsi sul mio buco e quando una grossa mano mi prende le palle e inizia a stritolarle, caccio un nuovo urlo di dolore che..."
Faccio come suggerito e la cappella si fa strada dentro di me, un dolore acuto attraversa come una saetta il mio corpo devastandomi la mente, rimango senza fiato alcuni secondi mentre quella specie di tubo si fa strada dentro di me; sento le mie pareti interne come lacerarsi nello stesso istante in cui quel mix di sborra inizia a entrarmi in gola senza via di scampo trasformando il mio urlo in un gorgoglio che fa ridere i mei carnefici.
I due ragazzi ai lati iniziano a stringere e stritolare i miei capezzoli mentre il padre con un ghigno in viso continua lentamente ad entrare dentro di me per farmi percepire le grosse vene e la lunghezza del suo cazzo.
Mi sento sempre più pieno e il dolore è come una fitta al cervello mentre sono costretto ad ingoiare quello schifo che continua a colare dentro la mia bocca.
“Su rilassati troia, lasciati andare così i nostri cazzi entrano più facilmente, lo spessore è tanto e quindi l’attrito è inevitabile, ma lo stai prendendo bene, hai un culo da favola che calza come un guanto e il piacere di sentire le tue pareti cedere lentamente è stupendo. Ci siamo quasi e paparino sarà tutto dentro di te lurida cagna. Ti piace il nettare che stai ingoiando, vero? Hai il cazzo di marmo, ma tranquilla ne avrai sempre pronto per la tua gola ed il tuo culo”.
Incredibile, sto ingoiando un bicchiere di sborra di tre maschi mentre immobilizzato sto prendendo un cazzone dentro di me e altri due attendono il loro turno, e il mio cazzo è un segnale evidente che la cosa mi sta piacendo.
Il dolore è forte, ma il piacere lo supera e così spingo per aprire il mio buco facilitando l’entrata di quel tubo che mi sta aprendo.
Il paparino mi prende per le caviglie e indietreggia lentamente con il bacino fino a mantenere parte della cappella, va lento per farmi sentire bene la sua lunghezza e poi affonda di colpo fino alle palle.
Il mio urlo ora si fa sentire visto che ho ingoiato tutta la sborra, ma il padre ci gode e ripete quella cosa più volte cercando ogni affondo di arrivare più dentro di me.
“Cazzo ragazzi questa troia ha un culo da favola, senti come si apre, quasi me lo risucchia. Su troia, prendi paparino fino alle palle”.
Lo sento allargarmi sempre più a fondo, finalmente sento anche le sue palle sbattere su di me segno che ho preso tutto quel suo grosso cazzo, stento a crederci ma è la realtà. Il dolore si trasforma in piacere mentre gli affondi aumentano di velocità. Penso che finalmente sia arrivato al capolinea e tra poco sentirò per la prima volta spruzzi di sborra dentro di me, ma invece esce e insieme ai figli ammira il mio buco largo e rosso dopo l’intensa scopata.
Un forte schiaffo mi rende rovente la natica destra e una nuova capella mi spennella il buco con le sue gocce di precum prima di fare un affondo violento che mi fa urlare a squarciagola. Il nuovo cazzo è ancora più grosso del primo, sembra una lattina che si fa strada dentro di me.
“Riempite col piscio questa troia che ora la apro per bene senza smancerie e altrimenti richiamiamo tutto il vicinato”.
Mi sono sentito quasi squarciare e mentre sono ancora senza fiato un nuovo liquido caldo inizia a riempirmi la bocca. Tento di non ingoiare, ma due dita mi tappano il naso e quindi per riempirmi nuovamente di ossigeno sono costretto ad ingoiare un grosso quantitativo di piscio ancor caldo.
Il nuovo carnefice si aggancia al mio bacino e comincia a trapanarmi con affondi completi, ogni volta uscendo completamente per poi rientrare di brutto. I tre se la ridono mentre gorgheggio tentando di urlare con la bocca costretta a ingoiare sorsate di piscio a ripetizione devastato da quegli affondi che mi sconquassano corpo e mente.
Finisco di bere quella valanga di piscio mentre ricevo altri affondi, poi vengo liberato e quasi mi sembra di sentire l’aria dal mio buco aperto. Mi sento stordito e sfinito mentre vengo liberato dall’imbuto e preso per le spalle vengo posizionato più in avanti con la testa che rimane fuori senza appoggio.
Non capisco le loro intenzioni fino a quando Igor si mette a cavalcioni della mia testa strusciando la sua cappella sul mio viso. La sento piena di precum e odorosa di culo, segno che il secondo cazzo era il suo.
Di nuovo sento una cappella strusciarsi sul mio buco e quando una grossa mano mi prende le palle e inizia a stritolarle, caccio un nuovo urlo di dolore che viene subito sopito dal cazzo di Igor che si fa strada nella mia gola spingendo nelle tonsille e dal cazzo di Ivan che si fa strada dentro di me.
Passa qualche decina di secondi che a me pare un tempo infinito mentre Igor arriva al mio massimo grado di sopportazione nelle tonsille, fermandosi quando inizio ad avere sforzi di nausea che mi fanno espelle muco dal naso, ma rimanendo piantato dentro mentre il fratello lentamente mi fa sentire tutti i suoi numerosi cm.
Poi i due iniziano a scoparmi gola e culo, molto lentamente sia in entrata che in uscita, mantenendo sempre la cappella dentro bocca e culo. Proseguono per un tempo infinito, allargando sempre più le mie pareti e quindi entrando sempre più a fondo sia nelle tonsille che nelle mie viscere.
Mi sento sempre più pieno e il piacere mi porta all’estremo godimento e mentre gemo come una delle peggiori puttane da strada ho il più forte orgasmo della mia vita senza nemmeno toccarmi. Il mio corpo è percosso da forti convulsioni di godimento che strizzano i due cazzi dentro di me da cui partono numerosi spruzzi di sborra che percepiscono nitidamente nel mio culo e che sono costretto ad ingoiare. Rimango sbalordito dal quantitativo di sborra dei gemelli mentre la mia bocca viene liberata ed inizio a fare profondi respiri.
Alzo la testa e guardo Ivan che è rimasto ancora piantato dentro di me con il cazzo che non accenna a mollarsi, anzi sembra quasi gonfiarsi ancora dopo la sborrata che ha appena riversato dentro di me.
Mi guarda on un ghigno e si piega verso di me aggrappandosi alle mie spalle. Ci guardiamo fissi negli occhi e
Non capisco le sue intenzioni fino a quando lo sento indietreggiare e affondare di colpo togliendomi il fiato.
Calo la testa all’indietro mentre Ivan inizia a scoparmi come un coniglio e a bocca aperta gemo di puro godimento. Il padre ne approfitta per prendere la sua parte e inizia a scoparmi la gola come fosse la figa della peggior puttana.
Sono allo stremo, sembrano instancabili e culo e gola mi bruciano quando finalmente ricevo una nuova doppia dose di sborra in gola e culo. Il padre mentre sborra se ne esce dalla mia bocca riempiendomi il viso con gli ultimi spruzzi. Anche Ivan si stacca da me e sento la sborra uscire dal buco aperto.
Mi slegano e cado a terra sfinito mentre i tre escono dalla mia casa ridendo e rassicurandomi del loro veloce ritorno.
Sono stordito quando da Alexa riparte la voce maledetta: “Troia mettiti carponi sul pouf davanti al televisore, faccia in giù culo in alto e con le mani tieni aperte le chiappe mettendo in mostra in tuo buco del culo e spingi fuori tutta la sborra che hai dentro. Obbedisci o il video che ho appena fatto finisce in rete e nei tuoi contatti”.
Mi ero completamente scordato che quanto avevo appena subito era in ripresa diretta…
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