La mia indole 2

Un suono strano rompe il silenzio e vedo la luce di Alexa accendersi. Poi parte una voce robotica: “Ciao cagna, sei sbiancata a leggere il mio messaggio. Su ora ti alza, vai in camera, spogliati completamente e indossa quanto trovi nella scatola sotto il letto.
Ah Ah Ah che faccia che hai!!
Ti spiego: oggi alcuni amici sono passati a casa tua e hanno installato un servizio di videosorveglianza in quella bettola dove vivi. Il tuo addestramento sarà il tema di un reality show privato e dal tuo archivio di video nel pc ci sarà molto da divertirsi. Per ora degli spettatori vedrai solo un profilo vuoto o con la foto del loro cazzo e man mano che saranno da te soddisfatti si attiverà la loro webcam. Muoviti troia che fai imbambolato?
Prima passa dal frigo e prendi il contenitore nel cassetto della verdura e la borraccia dietro il divano, poi davanti alla tv ingoia tutto il contenuto di entrambi senza discussioni.”.
Sono in panico e mi sbrigo a spogliarmi mentre vado in camera. Trovo come detto una scatola sotto il letto contenente un collare. polsiere e cavigliere con un anello, nel fondo un tanga di pizzo rosa da donna.
Da Alexa riparte la voce: “Sì cagna, indossa quel tanga da troia e muoviti”.
Obbedisco e torno nell’altra stanza ove lo schermo della tv acceso mostra una serie di piccole finestre con cazzi di ogni tipo ed alcune buie; si accendono ma mano con un bip, saranno una trentina e comincio a sudare freddo.
Passano alcuni minuti senza alcuna parola, solo il mio respiro inizialmente intenso per la paura e poi man mano più profondo perché quella situazione mi stava eccitando, il mio cazzo duro spinge contro quel misero pezzo di tessuto che lo contiene.
Prendo quanto richiesto, apro il contenitore e vedo all’interno una sostanza bianca viscosa ma liquida. L’odore è inconfondibile: si tratta di una grossa quantità di sborra evidentemente di più cazzi. Sospetto cosa ci sia nella borraccia e appena svito il tappo il forte odore di piscio me ne dà conferma.
Vado verso il bagno e davanti al water alzo la borraccia per svuotarla e la voce da Alexa riparte mentre sento nuovi numerosi bip dalla TV.
“Ma guarda, quel tanga ha scatenato l’entrata nuovi soci solo al vederti. Evidentemente qlc iscritto aveva compagnia durante la visione. Sei fortunato, devi avere un buon vicinato in quel palazzone di merda dato che possono iscriversi solo maschi alpha sadici e con almeno 19 cm di cazzo.
AZZARDATI a gettare quel piscio nel water e ti pentirai di essere nato perché senza la mia protezione finirai in pasto agli inquilini di quel palazzo”.
Poggio la borraccia sul lavandino e mi piego sulle ginocchia mentre lacrime scorrono sul mio viso, sento un rumore alle mie spalle e faccio appena in tempo a girarmi che un pugno mi centra tramortendomi a terra.
Una scossa mi risveglia, l’occhio destro mi fa male aprirlo ma non è difficile capire dove mi trovo. Sono supino sul pouf con i polsi ammanettati alle caviglie, la bocca riempita da un imbuto allacciato sulla testa e il buco del culo in bella vista.
“Ciao Troia ben svegliata!”.
Il viso di Ivan si pone davanti al mio. Mi giro e vedo il suo cazzo a pochi cm dal mio viso, alle sue spalle il suo gemello ed il padre si stanno spogliando. Sono tre tori dalla Russia, armadi di oltre 100 kg e più di 1,90mt che vivono in due appartamenti attigui al mio, ma su scale diverse. Hanno disturbato molte delle mie notti con le loro scopate, i gemiti e le urla di godimento loro e di chi si portavano a casa, per lo più donne, ma non mi è mancato di sentire anche qualche uomo. Qualche notte avevo fantastico sulle dimensioni del loro cazzo che ora avevo davanti ai miei occhi superando le aspettative.
Sono oggetto preferito delle chiacchiere dei vicini, ma una famiglia di lavoratori sempre super sorridenti e cordiali e tuttofare sempre pronti ad aiutare un aiuto a che ne avesse bisogno, hanno aiutato anche me spesso per problemi all'impianto elettrico di casa e qualche volta per sdebitarmi gli ho invitati per pizza e derby.
Ora sono immobilizzato con il buco esposto e loro in casa mia, intorno a me nudi e con i cazzi pronti a scoparmi insieme.
Il padre si mette al centro, davanti al mio culo, fa colare della saliva sul suo cazzo e con le dita la spalma sulla grossa cappella, poi si avvicina a me iniziando a colpirmi le palle con il suo grosso palo duro come un bastone mentre un grosso dito mi affonda lentamente in culo.
I miei inutili tentativi di urlare sono solo gemiti per quel tubo che invade la bocca.
“Ciao Troia, quando ci hanno dato l’incarico di preparare questa casa non potevamo crederci. Così abbiamo fatto il lavoro e in cambio abbiamo chiesto di essere i primi ad aprirti il culo e farti capire quanto sei veramente puttana golosa di sborra e piscio, necessità per le quali ti daremo supporto quotidianamente usandoti come svuotatoio delle palle. Durante i lavori ci siamo svuotati nei contenitori e per ora forzatamente li potrai gustare mentre ti apriamo il culo”.
Il fratello Igor si avvicina con il contenitore della sborra e lentamente inizia a farla colare nell’imbuto mentre la grossa cappella del padre inizia a spingere sul mio culo. Sembra una palla che preme.
“Troia ti conviene spingere come dovessi cagare tanto entrerà in ogni caso”