Gay & Bisex
La chat galeotta
di marolo
06.07.2023 |
7.811 |
5
"Le conversazioni si intensificano, le sue avances per incontrarmi anche..."
Inutile mentire. Le esperienze vissute con mio cugino mi avevano segnato. Pur conducendo la mia vita da etero con tante avventure, storie serie e meno serie, avvertivo sempre quel senso di “mancanza”.Quella sensazione di inferiorità, di devozione, di servilismo che mi era scaturita nell’essere passivo con lui, ogni tanto mi balenava nella testa.
Nonostante il mio carattere Espansivo, quando provavo interesse scattava in me una forma di timidezza che mi bloccava, soprattutto nei rapporti dove la lei di turno mi piace davvero tanto e spesso questo blocco, negli anni mi ha fatto perdere tante occasioni.
Figuriamoci con lo stesso Sesso!! Nonostante in me il desiderio di dare piacere ad un uomo spesso si rifaceva avanti, per via della timidezza e con il passare degli anni il timore delle malattie sessuali, non sono mai riuscito ad appagarlo.
Con l’avvento di internet non è che la situazione sia cambiata molto, ma almeno nelle chat potevo sfogare la mia voglia non avendo il timore di parlare con uno sconosciuto.
Cosi con il passare degli anni, la ricerca del mio piacere in chat è diventata costante.
In quelle conversazioni così spinte ritornavo ad essere quella “ragazza” che tanto amavo essere e che mai a lui avevo confessato mi piacesse.
Trovato il partner giusto iniziavo a parlare delle mie fantasie, di quanto adoravo pensare di avere di nuovo un cazzo da leccare, succhiare…di quanto mi piaceva sentirmi chiamare al femminile e di essere insultata.
Più chattavo e più le mie fantasie crescevano.
Con mio cugino i rapporti erano si piacevoli, ma senza trasporto per via della giovane età e del suo carattere che mi inibiva e faceva aumentare quel senso di vergogna per quel che si faceva. Avrei voluto tante volte dirgli che amavo il suo cazzo, che mi sentivo felice quando godeva grazie a me, e che ero disposto a tutto per il suo piacere, ma sono sempre rimasto in silenzio perché era chiaro che non era il caso.
Quindi pian piano nelle chat ho iniziato ad aprirmi , e nonostante avessi ancora un minimo di vergogna, prediligendo sempre le persone bisex che accettavano il mio sentirmi “donna”, assecondavo ogni richiesta del mio interlocutore ad eccezione delle videochiamate o prima ancora della webcam.
Pian piano con il passare degli anni e avendo avuto rapporti costanti con le donne, la mia fantasia di sentirmi donna in quei momenti accresceva, e con lei anche il desiderio di dare al mio “uomo” quel che una donna fa davvero.
Ho inventato un personaggio per sentirmi meno in colpa con la mia coscienza da marito fedele. Ho detto: Da oggi mi farò chiamare con un nome di donna.
Poi un giorno è successo quello che mai mi sarei aspettato. Vengo contattato da un uomo come desidero io.
Un uomo sposato, Solo attivo e alla giusta distanza per la privacy. Inizia uno scambio costante di messaggi Che ci permette Una maggiore conoscenza, una maggiore confidenza.
Non mi era mai successo prima di legarmi così a qualcuno. Entravo più volte al giorno per vedere se mi aveva scritto. La confidenza aumenta, la fiducia anche.
Poi la sorpresa. I nostri figli sono amici, e quello sconosciuto improvvisamente è un amico.
Sono assalito dalla disperazione. Qualcuno che conosco realmente sa di me, del mio desiderio segreto. Non so più che fare, vorrei sparire ma la sua capacità mi tranquillizza. In fondo mi fa capire che desideriamo entrambi la stessa cosa anche se non sono pronto al mio primo incontro dopo tantissimi anni.
Le conversazioni si intensificano, le sue avances per incontrarmi anche. Diventa insistente e questo mi blocca ma ho paura di perderlo. Ho paura di perdere l’unica persona con cui mi sento sereno.
Inizia un fitto dialogo di confidenze, asseconda la mia fantasia femminile e decidiamo che io da quel momento sono GIULIA 💕
Proteggendomi sotto quel nome mi apro ancora di più e gli confesso che lo desidero. Che desidero essere guidato nella mia nuova esperienza al costo di essere costretto qualora ci fossimo incontrati. Inizio a sentirmi “sua” e questo mi piace. Mi cerca, mi desidera e mi sento corteggiata. Il solo vedere un suo messaggio mi provoca eccitazione mentale e fisica. È quello che voglio: appartenere a qualcuno, e le mie titubanze iniziano a cadere. Mi sento eccitato, mi sento preso. Un giorno tornando dal lavoro mi fermo in una zona vicino a dove vive. Pioveva forte. Ero rinchiuso nella macchina e tremavo per la paura e il desiderio di averlo.
Invio la posizione …sono qui vieni.
Ormai il danno era fatto, qualora avesse visto io messaggio non potevo più tirarmi indietro. Visualizza…non risponde. Ho pensato di tutto, che magari non era solo, che non era in zona o meglio ancora che non mi credesse visto le buche che gli davo di continuo.
Mi faccio coraggio e scrivo: Non vieni? < Pensavo scherzassi> No sono qui.
Mio Dio...che cazzo ho fatto?!
7 lunghissimi interminabili minuti dove ero nel panico più totale. Che faccio scappo? Rimango? E se non ci riesco? Tremavo come una foglia.
Vedo la sua macchina arrivare tra la pioggia…mi fa un cenno, scendo e salgo di corsa per non bagnarmi da lui.
Ciao! oh mio Dio mi ha chiamato Giulia. Brividi…cuore a mille. Silenzio… la sua mano afferra la mia e penso: è finita!! Con forza mette la mia mano sul suo pene vincendo la mia flebile resistenza. Inizio a toccarlo da sopra i pantaloni, la sensazione è bellissima. Mentre lo sfioro tira giù il sedile, si sbottona e tira fuori il suo cazzo sotto il mio sguardo perso. Lo prendo con la mano mentre mi chiama di nuovo Giulia. Sentirmi chiamare così mi fa impazzire. Finalmente avevo davanti una persona che mi aveva capito e conosceva il mio punto debole. Ero felice
Sento la sua mano dietro la mia nuca con l’intento di portare la mia bocca sul suo cazzo. Faceva le cose che ci eravamo detti in chat e mi sentivo desiderata. Libera di essere Giulia. Non ho opposto resistenza ma come se fosse una forma di ringraziamento mi sono avvicinato al suo cazzo e ho iniziato a dargli piccoli bacini.
A quella frase mi sono definivamente sciolto e ho iniziato a baciarlo tutto. Finalmente avevo quello che da tantissimi anni desideravo, il sogno di avverava. Era bellissimo avere il suo bel cazzo in bocca ed era più grande di quello che immaginavo. La sua pelle pulita emanava il suo odore naturale e io ero in estasi. Il rumore della pioggia, la sua mano che mi carezzava la testa, i suoi gemiti di piacere..il suo . Godevo in quel momento, e lui con me. La mia lingua lo leccava tutto, le mie labbra strette su di lui…mi muovevo con dolcezza cercando di ascoltare il suo piacere per capire meglio cosa fare o non fare perché volevo fosse bellissimo anche per lui. Ogni tanto passava qualche macchina ma la voglia di succhiarlo era più forte dell’ansia di essere visti. Non so quanto tempo ci sono stato ma quando ho capito che stava per venire l’ho sentito come se volesse spostarmi memore della mia avversione allo sperma. Sono rimasto…ho sentito i suoi getti di sborra nella mia bocca, sul palato..il suo corpo tremante. Ho continuato a muovermi delicatamente per non dargli fastidio tenendo il suo seme in bocca che da lì a breve avrei ingoiato tra i suoi Giulia...Giulia. Ero deciso a farlo perché se lo meritava, per tutto il tempo che mi ha aspettato ma sfiga delle sfighe mi squilla il telefono. Cazzo mia moglie. Scendo sputo e rispondo.
Appena chiuso rientro e bacio ancora il suo bellissimo cazzo.
Sono rimasto con lui. Ho vinto la mia paura…non sono scappato come accadeva con mio cugino. Ero felice.
Non vedo l’ora di vederlo ancora e…quando piove chiudo gli occhi e mi rivedo con lui.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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