La cantina

Era il 1988 inizi di giugno ,in quel periodo stavo terminando il servio di leva militare .
Eravamo accampati lungo l Adige c erano diverse compagnie di fanteria ,carristi ,trasmettitori ,paracadutisti ,dovevamo affrontare una specie di guerra simulata della durata di 12 ore, tutta la permanenza al campo che fu di 27 giorni, era improntata all addestramento finale .
Le giornate passavano un poco a rilento fra guardie al campo e picchetti armati.......La barba si faceva con l acqua del fiume la cucina da campo non era proprio da trattoria ,e ovviamente la sera in tenda ,una partita a carte ,e qualche racconto borioso alla lunga una noia bella e buona.
I giorni passavano lentamente finalmente arrivò il giorno delle grandi manovre .
Sveglia ,adunata ,direttive ,ordini ,si cominciò l addestramento che se non altro ebbe il pregio di fare passare una giornata impegnata e diversa ,infatti le 22 arrivarono in un batter d occhio .
Prima di aver concluso tutte le manovre
ci ritirammo in branda che era passata la mezzanotte .
Il mattino seguente,alla solita adunata ,il comandate felice per la riuscita dell operazione , diede una serata di libera uscita a tutti i militari senza incarichi .
Arrivo il momento , unica nota stonata era che non avevamo abiti civili eravamo autorizzati ad uscire con la mimetica,anche un po' lercia a dire il vero ma....quello era l abbigliamento ,ancora raccomandazioni dei superiori prima di uscire e ritirata per le 23.30 .
Uscimmo dal campo ,imboccammo una strada senza segnaletica orizzontale , il sole era ancora alto ,camminammo per più di mezz'ora e arrivammo in paesino che era una frazione di san Donà del Piave, vi era solo una gelateria e manco a dirlo era piena di militari in fila ,sicuramente erano piu i militari che gli abitanti .
Facevamo la nostra fila per recuperare l ambito gelato eravamo un gruppo di quattro amici delle stesse zone di origine quando si avvicinò un uomo ,volle sapere dove eravamo accampati e di dove eravamo, parlammo una diecina di minuti poi disse ,mi sono sposato con una veneta ,ma sono delle vostre zone , per farla breve ci invitò a casa sua che distava un centinaio di metri dalla gelateria , lo seguiamo suono il campanello e disse alla moglie di mettere l'acqua per la pasta sul fuoco ,erano da poco passate le 21 ed eravamo già a tavola per degli ottimi spaghetti aglio olio e peperoncino.
Si sa che in veneto c e del buon vino , non avevamo molto tempo ,finito di mangiare ,la moglie preparo il caffè eravamo rifocillati e pure allegri bevuto l'ammazza caffè salutammo la signora ringraziando prima di uscire di casa. Domenico diede a tutti due bottiglie di vino a testa ,in una borsa di plastica comune colore verde ,2,4,6,7, mancava una bottiglia Domenico ,cosi si chiamava disse ,vado in cantina a prenderla ,io dissi ,va bene così una e sufficiente poi e già tardi abbiamo 40 minuti di strada a piedi ,scendiamo assieme allora esclamò,arrivati nell androne della palazzina gli tre uscirono ,ti aspettiamo all imbocco della strada dissero ,io risposi arrivo subito ,scesi ancora una rampa di scale e arrivammo in cantina ,la classica cantina da condominio ,4 metri per 1.5 di larghezza sulla destra alcuni scaffali con varie bottiglie di vino ,disse ti do questa bottiglia che è migliore ,io ringraziai ,avevo un po' di fretta ,mi scappava la pipì,probabilmente si accorse ,e disse ti scappa ? Si risposi ma adesso vado e la faccio ,disse falla nel lavandino ,in fondo alla cantina c era un lavandino a vasca quelli per lavanderia non resistevo più e così feci ,mi avvicinai abbassai la mimetica e inizia a fare pipi,avevo bevuto parecchio ,e la minzione era consistente ,Domenico allungo la mano e la mise a palmo aperto davanti al mio cazzo ,il getto di piscia gli lavo la mano ,io trattenni lo guardai ,con aria stranita ,lui disse nooo non fermarti ,usando un certo tono di voce abbastanza forte ,mi piace !! Allora sempre stranito continuai ,finito di pisciare lui mi strizzo il glande con la mano sempre bagnata,mi spostai indietro e lui si abbassò con uno scatto felino e me lo prese in bocca,lo assaporò per bene ,mi girava la testa,ma me lo fece venire duro ,ero un po' anestetizzato dall' alcol ,lui abbasso i pantaloni poso le mani sul lavandino ,si abbasso ,e disse mettimelo dentro !!!! Sempre con un tono di voce abbastanza sostenuto , alche io dissi piano ci possono sentire ,mi portai dietro all altezza giusta ero eccitato ma mi sentivo stranamente tranquillo ,lo avvicinai feci un po' di pressione ,lui con la mano indirizzo il mio membro al punto giusto ,bagnai di saliva le tre dita ,bagnai il cazzo ,spinsi ed entro quasi senza fatica ,sentii il calore del suo culo avvolgere il cazzo ,iniziai con spinte se pre piu forti fino ad affondare tutto il cazzo per la sua lunghezza ,spinsi sempre più forte e più veloce ,mentre tenevo allargato le natiche ben distanti fra loro ,sentii il brivido delle contrazioni salire per il corpo e lo riempio del mio succo ,avevamo fatto tutto in silenzio ,il lavandino ci permise di risciacquare un po' alla bene meglio ,i sessi.
Era tardi uscimmo dalla cantina ,salendo la rampa di scale che portava all uscita ,Domenico accese la luce ,un rumore stridulo di senti uscire da lui , rise e mi disse e uscita ,aprii la porta centrale uscii ,i miei compagni erano già andati ,tornai fuori orario , per la cronaca presi 15 giorni di punizione da scontare dopo la data di congedo.
Di giorni di rigori ne feci solo 7 ,ma quell esperienza rimarrà sempre nella mia mente .