La Troia di famiglia

Ciao a tutti, mi presento, sono Marco, ho 18 anni e all’epoca del racconto ne avevo 16, sono biondino, alto 170 e peso 65kg, abito insieme alla mia famiglia, mio padre Vito di 40 anni, un uomo alto 185 capelli scuri, ben piazzato con due spalle larghissime, un petto grande ricoperto da una folta peluria nera, non è grasso, anzi è abbastanza in forma, insieme a lui c’è mio fratello maggiore Antonio di 25 anni, anche lui alto come papà, ha i capelli castani, spalle large e un petto, anche il suo pieno di peli, insomma diciamo che sono lo sfortunato della famiglia, io ho preso tutto da mia mamma, anche gli occhi che sono azzurri, purtroppo lei non c’è più. Mio padre e mio fratello lavorano insieme come muratori, per questo io mi ritrovo molto spesso a stare a casa da solo, l’unico momento in cui stiamo tutti insieme è la domenica, quel giorno viene a trovarci il fratello di mio padre, zio Ernesto, lui è il classico zio scapolo e donnaiolo , praticamente è la copia sputata di mio padre, solo che lo zio è più giovane di lui di 5 anni ed è molto più curato di papà. A casa sono sempre stato trattato un po’ come una femminuccia, infatti il compito di lavare, stirare e cucinare per tutti è mio, con mio fratello maggiore ho un rapporto un po’ conflittuale, infatti litighiamo spesso. Un giorno ero a casa, come sempre da solo e approfittando di questa apparente solitudine mi diressi in bagno e aprii la cesta della biancheria sporca, presi delle mutande, erano quelle di mio padre e iniziai ad annusarle, quando ad un tratto sentii la porta del bagno aprirsi era mio fratello Antonio, era molto strana la sua presenza in casa, anche perché di solito arrivava insieme a mio padre verso le 18, quando mi vide così, fece un espressione stupita, ma non disse nulla . Antonio scese in cucina a mangiare qualcosa, un paio di minuti dopo mi chiamo, era in soggiorno con i piedi sul tavolino, mi disse:
“Toglimi le scarpe e fammi un massaggio ai piedi”
“Non ci penso proprio” risposi
“Fallo immediatamente, altrimenti dico a papà che ti ho visto annusare la sue mutande”
per la paura acconsenti al suo ordine, mi inginocchiai, gli tolsi le scarpe e le calze e iniziai il massaggio, aveva dei piedi enormi e sudati, portava il 46, appena iniziai il massaggio iniziò a rilassarsi e accese la tv.
Dopo circa 20 minuti di silenzio iniziavano a farmi male le mani, ma lui interruppe questo silenzio e mi ordinó di baciargli i piedi:
“Ti si è fuso completamente il cervello” gli dissi
“Fallo e veloce puttana, altrimenti dico tutto a papà” mi urló contro
Con riluttanza ci bacai i piedi,avevano un forte odore
“Lavali con la lingua” disse Antonio
Iniziali lentamente a leccare tutti i piedi, passarono altri dieci minuti, e Antonio inizió a toccarsi, riuscivo ad intravedere sotto il tessuto del pantalone il suo cazzo completamente in tiro, sembrava molto grande, ad un tratto si alzò in piedi, tiró fuori il suo sesso, all’incirca di 18 cm ma molto spesso, e iniziò a masturbarsi e mi venne in piena faccia, Antonio andò a pulirsi in bagno, lasciandomi lì, in ginocchio, tutto sporco di sborra, ero completamente allibito per tutto quello che era successo, ero confuso, ma eccitato. Antonio uscì dal bagno con un ghigno stampato in faccia e mi disse :” questo è solo l’inizio” e se ne andò in camera, mi alzai e mi diressi verso il bagno, mi guardai allo specchio ero tutto sporco, iniziai a pulirmi, cercando di pulire anche la vergogna per quello che era appena successo, ripensai a quello che mi aveva detto Antonio, che questo era solo l’inizio, la cosa mi spaventava e mi eccitava allo stesso tempo, fino a che punto voleva spingersi? Cosa aveva in mente quel porco?

Parte 2?