Gay & Bisex
L'avventura continua
di fresbee66
20.02.2024 |
315 |
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"Lo faccio fermare altrimenti in un minuto mi farà sborrare e invece io voglio che ci divertiamo ancora un po’..."
Nuovo racconto che è il seguito del precedente “Una bella avventura” e che pubblico (come l’altro) dopo che il protagonista lo ha letto e mi ha autorizzato a farlo.Ebbene sì, ho incontrato di nuovo L.
Mi arriva un messaggio Telegram da L. che mi dice: “Gianni, domenica mattina ho casa libera, se vuoi lo facciamo di nuovo”.
Se voglio? Non ne vedevo l’ora.
Ci accordiamo per le 9,30 del mattino e già inizio a fare il conto di quanto tempo impiegherò per arrivare a Ferrara.
È una strada che conosco bene perché l’ho percorsa varie volte per lavoro e so che servirà poco più di un’ora quindi sveglia alle 7,30 poi doccia con lavaggio accurato di inguine, palle e cazzo per presentarmi in ordine.
Sono abituato a svegliarmi presto quindi mi sveglio prima che suoni la sveglia e guardo dalla finestra: porca miseria la nebbia.
Chi conosce la Bassa Modenese, dove vivo, sa che qui quando c’è nebbia non è foschia, è nebbia fitta.
Inutile frignare, mi devo muovere quindi subito in doccia, deodorante e una goccia di profumo e son pronto per vestirmi.
Decido per felpa e pantaloni da tuta in modo da essere comodo e farmeli togliere in fretta, visto che so già come andrà a finire.
L’ora di strada diventano quasi due tra nebbia e autisti che sembrano in crociera, ma per fortuna mi sono svegliato in anticipo e arrivo qualche minuto prima dell’ora stabilita.
Un messaggio e in pochi minuti scende ad aprire il portone.
Si presenta in pantaloncini corti e le sue gambe iniziano già ad eccitarmi, ho il cazzo duro già in ascensore solo per essere vicino a lui.
Entriamo e appena chiusa la porta alle nostre spalle lo abbraccio e cominciamo a baciarci.
Non ne posso più, ho voglia di lui ma sembra che lui ne abbia più di me, mi abbassa i pantaloni, mi fa sedere sul letto e mi imbocca il cazzo.
Forse è la mia voglia o più probabilmente il fatto che L. è davvero bravo, fatto sta che ho il cazzo di marmo.
Lo faccio fermare altrimenti in un minuto mi farà sborrare e invece io voglio che ci divertiamo ancora un po’.
Lo spoglio e quando è nudo sul letto tocca a me prenderlo in bocca o almeno provarci: è grosso e riesco a prendere in bocca poco più della cappella e comunque devo fare attenzione a non scendere troppo perché involontariamente gli faccio sentire i denti e questo non voglio che succeda.
Decido allora di passare al piano B, prendo i miei pantaloni e li butto a terra vicino al letto, mi ci inginocchio sopra, gli apro le gambe e comincio a lavorargli il buchetto con la lingua.
Non credo se lo aspettasse ma mi piace cercare di far godere al massimo il mio uomo quindi visto che il cazzo faccio fatica mi butto sul culo anche se ogni tanto lascio il buchetto per leccare il perineo senza dimenticare di leccare il buchino e il filetto di quel bel cazzone che svetta possente e mi attira, anche se riesco a farci poco viste le dimensioni.
Poi si toglie forse per non venire subito o forse perché vuole ancora occuparsi del mio cazzo che mi fa quasi male tanto è duro.
Ci spostiamo ancora e inizia un bel 69, in cui mi alterno tra cazzo e culo lui mi spompina delicatamente ma capiamo che stiamo per venire così si sposta e si mette a fianco della mia faccia lasciandomi ancora il cazzo da leccare mentre mi sega.
In pochi secondi non capisco più niente e sento che non posso resistere a tanto godimento così mi lascio andare e sborro: 3/4 schizzi mentre gli meno il cazzo e lui mi sborra sulla faccia.
Spossato rimango sdraiato a guardarlo in viso: è un ragazzo bellissimo che gode e sono felice perché gode con me e grazie a me, in quell’attimo magico mi sembra ancora più bello.
Rimaniamo a guardarci un attimo mentre riprendiamo il fiato e ci rassettiamo, mi passa un asciugamano e mi indica il bagno, devo lavarmi via la mia sborra dal petto e la sua dalla faccia.
Che dire: esperienza magnifica a dimostrazione che anche senza scopare un culo si può godere e io credo di aver goduto poche volte così intensamente.
Purtroppo devo lasciarlo ì, mi rivesto, lo bacio e lo saluto con la speranza di poterlo rivedere al più presto poi salgo in macchina e mi ributto nella nebbia per tornare a casa con il cuore leggero e felice pensando già alla prossima volta se vorrà concedersi ancora a me.
Grazie L.!
Alla prossima (spero).
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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