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Io, Mario e il camionista slavo


di bisexlover
06.08.2019    |    2.925    |    9 9.8
"La notte è giovane e fa un caldo terribile, non si riesce a dormire..."
La notte è giovane e fa un caldo terribile, non si riesce a dormire. Ad agosto in città non si respira e le persone evadono in luoghi altri. Io, invece, rimango qui. Preferisco stare lontano dalla provincia e da tutti i suoi limiti.
Rimango in mutande disteso sul letto e penso che in questo esatto momento, il cazzo è l'unica cosa di cui ho voglia. D'altronde è una calda notte d'estate ed è normale avere gli ormoni impazziti. In momenti come questi la mia mente inizia a vagare tra i pensieri più eccitanti e perversi. So esattamente che cosa farei: andrei in quel parcheggio tanto famoso in cui gli uomini si incontrano con discrezione per fare carsex. Non ho mai frequentato posti del genere e mai mi sono sognato di entrare in macchina con uno sconosciuto e succhiargli il cazzo. Prima d'ora l'idea mi faceva rabbrividire e mi suscitava anche un po' di timore, ma adesso sono più arrapato che mai. Penso che sarei in grado di fare qualsiasi cosa pur di avere un cazzone maturo tra le fauci. I pensieri all'interno della mia testa sono contrastanti. La coscienza mi suggerisce che è sbagliato e pericoloso, l'eccitazione, invece, mi spinge ad agire. Decido di ascoltare entrambe: potrei andare laggiù, ma non da solo.
D'un tratto mi viene in mente che Mario qualche sera prima mi aveva contattato. Il suo messaggio era chiaro "Ciao. Mia moglie è andata in vacanza.". Quella sera ero impegnato con amici, per cui avevo ignorato il messaggio. Tra me e Mario c'è una bella intesa e soprattutto complicità: se uno non risponde, vuol dire che non può e l'altro capisce al volo. Abbiamo stretto un bel legame di scopamicizia, lui si fa vivo quando la moglie ha "mal di testa" ed io, se posso, lo accontento volentieri.
La moglie di Mario sarà ancora in vacanza molto probabilmente, penso; e decido, così di scrivergli. "Ciao Mario, scusami ma l'altra sera ero impegnato. Tu che fai adesso? Io sono da solo".
Passano pochi secondi e mi risponde. Come stesse aspettando proprio un mio messaggio. "Ciao caro, molto bene, io sono libero e ho il cazzo duro. Mi svuoti?".
Cazzo, come glielo dico che vorrei andare con lui al famoso parcheggio? Passerei per un poco di buono, senza contare che sembrerei un approfittatore. In città non ho l'auto e mai mi sognerei di andare fin laggiù a piedi e da solo. Però non mi sento un approfittatore dal momento che lo accontento ogni volta che posso quando lui ne ha voglia.
Allora rispondo al suo messaggio: "molto volentieri. Però vorrei proporti una cosa più piccante. Che ne dici di andare insieme in quel famoso parcheggio? Sarebbe eccitante e potremmo fare incontri interessanti. Fammi sapere!".
Non passa molto tempo e ricevo la sua risposta: "ottima idea. Che porco che sei. Mi do una lavata e ti passo a prendere, a tra poco.". In fondo mi aspettavo una risposta del genere. Mario è un maiale e si eccita per qualsiasi proposta.
Una ventina di minuti dopo arriva sotto casa mia ed io scendo di corsa. Salgo in macchina e capisco subito che lui è più arrapato di me: "sei proprio un porcellino. Vuoi andare laggiù a cercare cazzo? il mio non ti bastava? ahah". Ridendo gli rispondo "Ahah non essere sciocco, con te mi trovo benissimo, però ho pensato che fosse un'idea eccitante per entrambi.". Lui sorride e sfreccia verso il parcheggio.
Arrivati lì ci accorgiamo sin da subito che c'è molto movimento. Proprio come avevo letto nei vari annunci di A69. Il parcheggio è piuttosto grande essendo anche adibito alla sosta per i camion. Per cui, come si suol dire: "di pane per i nostri denti ce n'è".
Però penso, come si fa? Come faccio a far capire a qualcuno che mi interessa? Non sono per niente timido, però è una situazione nuova per me e non so come comportarmi. Presumo che ci siano anche delle "regole" nel carsex, ma io non le so e Mario nemmeno.
Inoltre, come faccio a fargli capire che mi trovo qui per cercare qualcuno con cui divertirmi? Un po' mi dispiace e decido, quindi, di unire l'utile al dilettevole. "Che ne dici se apriamo le portiere e ti faccio un pompino? Magari attiriamo l'attenzione." gli dico. Ovviamente per lui va benissimo e così inizio a succhiargli il cazzo.
Sono un po' imbarazzato, mi trovo in mezzo alle sue gambe a fare su e giù con la testa e le portiere della macchina sono spalancate. L'imbarazzo, però, si trasforma subito in eccitazione. Mi sento una sgualdrina da due soldi raccattata in un parcheggio. Sento le sue dita curiosare nel mio buchetto umido mentre lui, in estasi, come al solito, pronuncia frasi squallide come: "che troia che sei. Hai una bocca fantastica. Così mi fai venire subito.".
Ad un certo punto, un camion accosta vicino a noi. Io e Mario ce ne rendiamo conto ma continuiamo con la nostra performance. Una vampata di calore mi pervade, il cuore pulsa all'impazzata e il mio buchetto è sempre più umido.
Il camionista scende dal tir e con sfacciataggine si avvicina alla macchina, dalla parte del conducente. Riesco a vederlo bene nonostante la mia bocca sia concentrata su Mario. Lo osservo senza abbassare lo sguardo: è brizzolato e avrà sui 55 anni, non di più; è piuttosto alto e robusto. La sua carnagione è chiara, decisamente più della mia e di Mario. Ha i lineamenti tipici dell'est Europa, chissà da dove viene, chissà quanti chilometri ha fatto. Cammina a gambe larghe trastullandosi il membro, proprio come un vero rozzo. Sarà in tenuta da notte dato che indossa una canottiera, un paio di pantaloncini del pigiama e le ciabatte. Direi che quello che sto osservando mi piace e mi piace parecchio. Il camionista sembra abbastanza pulito e curato ed inoltre ha pochissimi peli da quel che riesco a notare nella penombra. Un po' mi dispiace, ma a giudicare da tutto il resto, posso anche sorvolare.
Lui continua ad osservarci e noi ad osservare lui, finché d'un tratto si abbassa leggermente i pantaloncini e le mutante e tira fuori l'uccello. Si sta facendo una sega. Io sono estasiato e a questo punto abbasso lo sguardo solo per ammirare quella proboscide che ha in mezzo alle gambe, il tutto mentre Mario continua a godere nella mia bocca calda.
Il camionista finalmente decide di "rompere il ghiaccio" e - con un forte accento slavo - dice: "che bela putana hai amico. Può suchiare anche mio cazzo?". Capisco subito che è russo, o forse ucraino. Mi rendo anche conto di essere una puttana. Perché non lo chiede a me? Perché si rivolge a Mario? Sicuramente pensa che Mario mi abbia raccattato da chissà dove e vuole condividermi. Inizialmente mi sento offeso, ma sono talmente eccitato che non me ne frega niente di passare per zoccola.
Mario, a questo punto, gli dice di sì e gli fa cenno di avvicinarsi, così mi trovo col cazzo del camionista slavo a due centimetri dalla faccia. Non ci penso due volte e inizio a pompare. Sento subito il forte odore di maschio misto a piscio. Che goduria. L'uomo farfuglia cose nella sua lingua e, dal tono, mi sembra che gli piaccia il servizietto. Mi sta scopando la bocca senza ritegno, strappandomi via quel poco di dignità che mi era rimasta. Mario, intanto, si alza dalla sua postazione e si accende una sigaretta, fa il giro della macchina e capisco immediatamente cosa vuole fare. Me lo ritrovo, pochissimi secondi dopo, dietro di me e, senza nemmeno chiedermelo, mi infila il cazzo in culo con una sola spinta. La mia reazione è un urlo soffocato, visto che il cazzo slavo ha monopolizzato la mia bocca con le sue dimensioni. A questo punto mi ritrovo sodomizzato da due uomini: Mario continua e scoparmi senza pudore dietro e lo slavo davanti. Non posso nemmeno muovermi, sono bloccato, non posso scappare e non voglio. Ho quattro mani che mi tengono e due cazzi che mi trapanano.
Il camionista, ad un certo punto, toglie il cazzo dalla mia bocca, me lo punta contro ed io, senza avere il tempo di capire, mi ricevo in faccia un fiume di sborra bollente. Sono sconvolto. Da quanti giorni non si svuota? Mi ha completamente lavato la faccia.
Come se niente fosse, si ricompone e se ne va. Classico atteggiamento di chi ha appena tradito la mogliettina con un frocetto all'estero.
Mario intanto sta per arrivare, ma almeno lui me lo comunica e in un istante mi schizza tutto il suo seme sulle chiappe. Ho sborra ovunque e il buco che pulsa ancora, ma sono soddisfatto.
Mario mi riaccompagna a casa e in macchina ridiamo e scherziamo su quanto accaduto. "Hai avuto un'ottima idea, sai? Dobbiamo replicare. Magari la prossima volta si fa un'orgia con te al centro ahah." mi dice. Ridendo gli rispondo "ahah ma non dire cazzate.".
La sua idea mi faceva impazzire.
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